Carlo Goldoni
Il vero amico

ATTO SECONDO

SCENA QUINDICESIMA

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SCENA QUINDICESIMA

 

Ottavio e Rosaura.

 

OTT. Che scrigno? Io non ho scrigno. Una cassa di stracci, una cassa di stracci. Maledetto sia chi nomina lo scrigno; maledetto me, se ho denari.

ROS. Via, quietatevi, non vi riscaldate.

OTT. Colei mi vuol far crepare.

ROS. Ecco il signor Florindo.

OTT. Digli qualche buona parola; se ha inclinazione per te, fa che mi parli; io poi aggiusterò la faccenda. Spero che ti mariterai senza dote, e che tuo marito farà le spese anche a me. (parte)

 

 

 


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