Carlo Goldoni
Il viaggiatore ridicolo

ATTO PRIMO

SCENA UNDICESIMA   Dalla porta in fondo al cortile vedesi arrivare la Marchesa con Servitori e Lacchè. Il Cavaliere la serve di braccio, e Don Fabrizio la seguita, offerendosi servirla dall'altra parte, ed ella non gli bada, facendosi tutto questo con un poco di sinfonia. Giacinto fa portar li bauli, complimentando la servitù della Marchesa

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SCENA UNDICESIMA

 

Dalla porta in fondo al cortile vedesi arrivare la Marchesa con Servitori e Lacchè. Il Cavaliere la serve di braccio, e Don Fabrizio la seguita, offerendosi servirla dall'altra parte, ed ella non gli bada, facendosi tutto questo con un poco di sinfonia. Giacinto fa portar li bauli, complimentando la servitù della Marchesa.

 

MAR.

Sono stanca dal viaggio;

Bisogno ho di riposo.

CAV.

Sì, madama:

Subito, servitori,

Ova fresche, lungo e il cioccolato.

MAR.

Signor, troppo gentile. (al Cavaliere)

FABR.

La signora Marchesa

Comandi pur, sarà servita, andiamo.

MAR.

Chi è quest'uom sgarbato? (al Cavaliere, accennando don Fabrizio)

CAV.

Povero galantuom, non ha viaggiato.

FABR.

Son io quel che ha l'onore

Di riceverla in casa, e di servirla.

MAR.

Questi è il padron di casa? (al Cavaliere)

CAV.

Così è;

Ma lasciatevi pur servir da me.

MAR.

Datemi il samparelie. (al Cameriere)

CAV.

Io, io, madama.

Ecco, scegliete il più gradito odore. (le offre varie boccette di odori)

MAR.

Troppo gentile.

CAV.

Vostro servitore.

FABR.

Si sente mal? vuol che le diamo un brodo? (alla Marchesa; la Marchesa guarda don Fabrizio, poi ridendo si volta al Cavaliere)

CAV.

Vi ho capito, madama; anch'io lo godo.

MAR.

Oimè l'aria colata

Mi piomba in su la testa.

S'ha da star qui? che ceremonia è questa?

CAV.

Eccomi, madamina, andiam di volo. (le la mano)

FABR.

Favorisca anche me. (le offre la mano)

MAR.

Bastami un solo.

 

No, signor, bene obbligata;

(Ha la mano un po' sudata,

Non mi voglio insudiciar). (da sé)

Mio signor, le son tenuta

Dell'onore, - del favore (al Cavaliere)

Di volermi accompagnar.

Presto presto; - se più resto,

Qualche male mi verrà. (parte servita dal Cavaliere, senza badare a don Fabrizio)

FABR.

Madamina - graziosina

Non mi bada, e se ne va. (parte)

 

 

 


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