Carlo Goldoni
Gli amori di Zelinda e Lindoro

ATTO TERZO

Scena Diciassettesima. Don Flaminio e detti

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Scena Diciassettesima. Don Flaminio e detti

 

FLA. Deh caro padre...

ROB. Temerario! ardisci ancora comparirmi dinanzi?

FLA. Vi domando perdono. So che non lo merito, ma siete troppo buono per negarlo ad un figlio ch'è di cuore pentito, e che vi giura di non disgustarvi per l'avvenire.

ROB. Vedi tu questa giovane? (accennando Zelinda)

FLA. La veggo, la rispetto, la stimo, e vi prometto di non molestarla mai più.

ROB. Se è così, ti perdono.

ZEL. Oh quante consolazioni per me! ma quando verrà la maggiore? Quando verrà il mio caro... Ecco Fabrizio. Oh cieli! non vi è Lindoro.

 


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