Carlo Goldoni
La buona madre

ATTO SECONDO

SCENA SETTIMA   Nicoletto e detti.

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SCENA SETTIMA

 

Nicoletto e detti.

 

NICOL. Siora, siora sì, xe vero. I ho tolti per sior sàntolo.

BARB. (Voleva ben dir mi). Perché no me l'astu dito?

NICOL. M'ho desmentegà219.

ROC. Oh patrone; ancuo vegnirò da ela. (ad Agnese)

AGN. Sì, v'aspetto.

ROC. Siora Giacomina, patrona.

GIAC. Patron.

ROC. Patrona, siora Barbara. (con affettazione)

BARB. Patron, sior Rocco! (caricandolo)

ROC. Sìela benedetta. Chi sa? Basta. (Se credesse che la gh'avesse i mile ducati... Xe che ho paura, che no la gh'abbia gnanca mile fanfani220). (parte)

 

 

 





p. -
219 Mi sono scordato.



220 Fanfano è cosa di niun valore. Mille fanfani vuol dire niente.



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