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Federigo Tozzi
L’amore

IntraText - Concordanze

era

    Novella
1 CamRom | non ci si pensava più; ed era meglio. A scendere alla 2 CamRom | mettevamo in cammino.~L'aria era grossa da tagliarsi con 3 CamRom | mangiare. E siccome l'appetito era sempre pronto, bisognava 4 CamRom | perché si faceva a chi era più lesto. Prima veniva 5 CamRom | occhio, spariva tutto. E non era difficile che le cinque 6 CamRom | facevano venir sonno; ed era un godimento solenne quello 7 CamRom | una buona posizione non era facile, senza indolenzirsi 8 CamRom | fare un poco di storia, era la città di Fregenae, e 9 CamRom | altro bagno; e, se il mare era molto mosso, stavamo a prendere 10 CamRom | verso la stazione. E siccome era già l'ora di cena, entravamo 11 CamRom | distrutti.~La «dispensa» era uno stanzone con il soffitto 12 CamRom | piatti per ciascuno: non c'era di meglio e bisognava adattarsi. 13 CamRom | erano mai gli stessi.~L'oste era sgarbato e svogliato; e, 14 CamRom | a forza di stringersi, era riuscita ad essere piccola 15 CamRom | reggersi in piedi; e, quando era stata costretta ad aiutare 16 CamRom | strada fino alla stazione, ed era già buio. La luna, sottile 17 CamRom | trovato in certi scavi: era un rito pagano. Poi la guardava 18 CamRom | lungo il mare, tutto m'era parso inutile e fastidioso! 19 CamRom | falce in mano, con la quale era a mietere il fieno quando 20 Amore | pallido.~Virginia Secci era già escita, e s'allontanava 21 Amore | finestra della mia casa; ch'era a pochi metri dalla spiaggia. 22 Amore | turchino; e, allora, il cielo era più pallido di esso.~Sul 23 Amore | Il giorno dopo, il cielo era interamente grigio; e, durante 24 Amore | aveva piovuto. Il mare era verdastro verso la riva; 25 Amore | perché, se avessi saputo ch'era morta, non avrei sofferto 26 Amore | sua aria troppo triste. Era alto, pallido e magro; sempre 27 Amore | sembravano d'oro, e il cielo era un poco roseo in fondo all' 28 Amore | quasi piangere; ma più forte era il mio sentimento e più 29 Amore | sentimento e più sentivo che m'era impossibile voltarmi a lei; 30 Amore | me, capivo che Virginia era ancora seduta; e arrossivo, 31 Amore | quest'uomo, che prima m'era parso perfino tra losco 32 Amore | lungo il mare.~Il vento era fortissimo, come se tonasse. 33 Amore | insieme.~Entrammo ma ci era impossibile parlare, e restavamo 34 Amore | di farmi quietare. Ma non era possibile, perché m'aveva 35 Amore | sarebbe escita.~Il mare era sempre più mosso, e s'era 36 Amore | era sempre più mosso, e s'era fatto quasi buio. I lampi 37 Tevere | queste donne una simpatia; ch'era più dell'amicizia. Conoscendo 38 Tevere | sfregio lungo le guance.~Era caligine, e il primo arco 39 Tevere | ponte di ferro.~Il mio amico era un giovine di ventiquattro 40 Tevere | sorridendo, e capii ch'era per farmi una bellissima 41 Tevere | dormire, escimmo nel giardino. Era un giardino tutto chiuso 42 Tevere | di farsi vedere tutta.~- Era fatta bene?~- Ah, tu vedessi! 43 Tevere | fuggire di casa con me; era pronta a portar via i suoi 44 Tevere | volli vendicarmi, perché era riescita a prendermi in 45 Tevere | allora per me stesso, e com'era necessario che allontanassi 46 Tevere | mi scrisse dicendomi ch'era pronto a perdonarmi anche 47 Tevere | stordiva.~Ma il mio amico era convinto del contrario; 48 Bagni | Ai bagni~ ~ ~Era di luglio, e mi trovavo 49 Bagni | l'avrei subito baciata. Era un poco magra e pallida; 50 Bagni | imbarazzato a provarle che era vero.~- E non state male 51 Bagni | andito dinanzi al salotto ch'era senz'uscio: mi parve una 52 Bagni | qualche barca, che però non era di Levanto; qualche barca 53 Bagni | aveva avuto momenti in cui m'era sembrata già di lungo tempo; 54 Bagni | più visto; e Cesarina m'era stata presentata soltanto 55 Bagni | altro, al mio appuntamento. Era, come ho detto, alle undici; 56 Bagni | passarci vicino si sentiva che era profumato. Con un calcio, 57 Bagni | calcio, lo tirai in mare. C'era una luce immensa: il mare 58 Bagni | una luce immensa: il mare era quasi trasparente, calmo, 59 Bagni | riescii ad entrare in paese, era già tardi d'una mezz'ora. 60 Bagni | Accortomi che l'uscio non era chiuso, lo spinsi.~La camera 61 Bagni | chiuso, lo spinsi.~La camera era vuota. Entrai e vidi che 62 Bagni | Aspettarla ? Il marito era tornato a Spezia per una 63 Bagni | esame. Ma Cesarina dove era? Sarebbe stato bene e prudente 64 Bagni | testa congestionata. Dov'era? Dov'era? Mi veniva voglia 65 Bagni | congestionata. Dov'era? Dov'era? Mi veniva voglia di toccare 66 Bagni | se mi fossi spaventato. Era inutile ch'io escissi per 67 Bagni | ora, con la mia delusione. Era un'avventura che non doveva 68 Bagni | mi consegnò un biglietto. Era di lui e diceva: «Mia moglie 69 Vino | come una rammendatura, dove era a pena posto per gli occhi. 70 Vino | domandato se la minestra era salata come voleva lui. 71 Vino | voluto farla doventare ricca. Era proprio un suo dovere! Lui 72 Vino | beveva, forse, per lei? Ma c'era anche la donna che veniva 73 Vino | un altro bicchiere! Com'era buono il vino! Avrebbe baciato 74 Vino | sentì picchiare all'uscio. Era la padrona di casa, Gegia.~- 75 Vino | finestra.~Gegia si spaventò. Era possibile che all'improvviso 76 Vino | all'uscio per dirgli che era già tardi, e non gli fece 77 Vino | e non distingueva più se era sempre l'effetto dei fiaschi. 78 Vino | quando sapeva che Teofilo era tornato dall'ufficio; e 79 Vino | dinanzi tutte le volte che s'era seduto a tavola. Ma pigliar 80 Vino | quando aveva la sbornia. Era una debolezza, dopo tutto, 81 Vino | tutto, innocua; e non c'era bisogno che s'incattivissero 82 Gallina| Serti, a cinquant'anni, si era fatto sentimentale. In villeggiatura 83 Gallina| di freddo su lo stomaco, era certo di provare, stando 84 Gallina| si fanno a pena dette. C'era la sua figliuola, in vacanze, 85 Gallina| che doveva divertirsi! C'era la moglie! E quei quattro 86 Gallina| moversi, si sentì fare crac: s'era rotta una corda! Il signor 87 Gallina| ginocchia. Il signor Demetrio era escito dal mezzo e s'era 88 Gallina| era escito dal mezzo e s'era steso, con la chitarra accanto, 89 Gallina| ma il signor Demetrio s'era addormentato, sognando trincee 90 Gallina| ritrovati e ritornati su l'aia, era già mezzanotte: i più dissero 91 Gallina| signora Caterina, convinse ch'era innocente; e dovettero chiedergli 92 Gallina| arrischiava più ad andare sola. Era evidente che tutto quel 93 Gallina| coltello per sapere di che male era morta: dentro, pareva sana; 94 Gallina| stomaco, vide la spilla.~Era stata lei, dunque, la ladra 95 Gallina| che da vile disfattista era stata punita come si meritava.~~  ~ 96 Amiciz | ed andai ad aprire: non c'era nessuno. Vidi anche che 97 Amiciz | anche che il campanello non era stato mosso. Ma siccome 98 Amiciz | patiti e secchi. Monte Mario era un poco nebbioso; e, nei 99 Amiciz | sedia; al sole. La moglie era in terrazza; e la sentivo 100 Amiciz | chiamasse per contentarmi: non era possibile che anche da lei 101 Amiciz | sé non me ne parlassero. Era così naturale! Io, allora, 102 Amiciz | Allora, doventai furente. Non era quello il modo di comportarsi 103 Amiciz | scosse la cenere che gli era restata tra le pieghe della 104 Amiciz | rispetto.~La signora Gina era seccata e faceva capire 105 Marito | per non cadere, si fermò. Era tutta sudata, ma non poteva 106 Marito | che conoscevano Mariano era venuto in proposito di fargli 107 Marito | la moglie proprio mentr'era con qualcuno; sul fatto, 108 Marito | Ma come potevano? Ella era furba quanto tutti loro 109 Marito | pigliare con le buone. Per lei era doventata un'abitudine; 110 Marito | sarebbe avuta a male. Per lei era una cosa come se le avessero 111 Marito | far del bene agli altri. Era una specie di mania, che 112 Marito | villeggiante. E quando sapeva ch'era escito di casa tutto contento 113 Marito | Tutto quel che ella diceva era giusto, tutto quel che ella 114 Marito | tutti i giorni.~Mariano era uno spilungone magro, con 115 Marito | al suo scheletro. Càtera era olivastra, con gli occhi 116 Marito | dietro una pianta. L'oliveta era deserta; ma c'erano tanti 117 Marito | pezzo di coccio; e il cielo era pieno di stelle cadenti. 118 Marito | consigliati prima. La cucina era brutta. Al muro dell'acquaio, 119 Marito | tavola senza piallare, c'era una fila di pignatte; in 120 Marito | case. Sopra la tavola c'era un tegame ormai diaccio 121 Marito | voglio anch'io.~Mariano s'era già impermalito; e, drittosi 122 Marito | Attraversarono l'aia; e siccome egli era scalzo, sentì freddo ai 123 Marito | venisse né meno a risapere. Era certo che non ci fosse Càtera 124 Marito | per volersi divertire. Era scontento, ma nello stesso 125 Marito | sapevo che eri tu. E chi c'era con te?~La donna facendogli 126 Marito | a zollate.~Ma egli, ora era desolato ed esclamava piangendo:~- 127 Lettera| ultimo piano. Non sapevo se era meglio salire in fretta 128 Lettera| che questo casamento prima era un vastissimo seminario, 129 Lettera| scendeva nessuno. Siccome era di mattina e l'aria non 130 EliaVan| moglie più di quando se n'era innamorato; e desiderava 131 EliaVan| di amarla sempre di più. Era alto e magro, con il volto 132 EliaVan| anni. La moglie, Vannina, era in vece piacente e delicata; 133 EliaVan| silenzio. Elìa, allora, quando era sicuro che sotto non c'era 134 EliaVan| era sicuro che sotto non c'era più nessuno, sputava; restando 135 EliaVan| pinzo della giubba dove era la tasca; e alzandolo. Ella 136 EliaVan| sorrise, ma siccome la moglie era tutta agitata e tremante, 137 EliaVan| su le foglie; dove l'olio era restato a gocciole, senza 138 EliaVan| canta? Quando fischiavo io, era musica da vero!~- Ma tu 139 EliaVan| guardandosela come quando se n'era innamorato. No: egli, ancora, 140 EliaVan| ogni onomastico suo, ci s'era provato; ma non gli era 141 EliaVan| s'era provato; ma non gli era venuto fuori né meno una 142 EliaVan| fingere di lasciarsi amare. Era certo che una donna come 143 EliaVan| lei non l'aveva nessuno. Era sicuro d'aver trovato la 144 EliaVan| che ricordava di quando era bambina e poi giovinetta; 145 EliaVan| per contentarlo. E perché era superba che egli l'amasse 146 EliaVan| pensava né meno più; e ne era tutto soddisfatto. Un cervello, 147 EliaVan| rimanente della vita, c'era una distanza sempre più 148 EliaVan| Invecchiando, quell'egoismo era indispensabile a loro quanto 149 EliaVan| anni prima, un medaglione. Era un medaglione piuttosto 150 EliaVan| incastonato in un cerchio d'oro. Era per lui la stessa cosa tanto 151 StessaD| fossero scritti sempre, era~come una riconciliazione 152 StessaD| separati troppo presto. Felice era stato sul punto di prendere 153 StessaD| amicizia li molestava da vero: era come una sorpresa della 154 StessaD| velluto rosso. Nel caffè c'era una certa allegria un poco 155 StessaD| una certa paura. Ormai, era certo che si sarebbero detti 156 StessaD| detti il nome. Sentivano ch'era male; ma Felice non si tenne:~- 157 StessaD| rabbia; e disse sottovoce:~- Era Ines?~- Lei.~Raffaello voleva 158 StessaD| venisse a Bologna?~Ma Felice era più mite.~- Mai.~Poi si 159 StessaD| prima, raccontiamoci tutto.~Era come se si aiutassero a 160 StessaD| aiutassero a rivederla insieme; era come se l'amassero insieme, 161 StessaD| ad Ines secondo come gli era sembrata. Ma nessuno dei 162 StessaD| due si figurava che Ines era andata dall'uno all'altro 163 StessaD| capito che il sentimento era da vero per comprometterla, 164 StessaD| altra natura. Da ultimo se n'era pentita; e desiderava non 165 StessaD| desiderava non incontrarli più. Era bionda e magra; e bella 166 StessaD| dal ricordo; e questo non era possibile.~Anche Raffaello 167 StessaD| il più tradito, e perciò era quello che odiava di più 168 StessaD| mandarla via, subito; e non era possibile.~- Le riparlerai 169 StessaD| altro. Ma anche l'altro non era più forte; e i suoi occhi 170 Vendett| malessere diffusamente intimo. Era come una specie di formazione; 171 Vendett| una vera vertigine, che era più forte della mia volontà: 172 Vendett| spinge a riacquistarla.~C'era in me, questo istinto; o 173 Vendett| odore specie quando non era ancora secco bene, mi piaceva 174 Vendett| e addirittura verdi: dov'era una specie di voluttà profonda 175 Vendett| giustificarsi; ma tutto era come prima, per lei. E nessuno 176 Vendett| quella mia decisione mi era insopportabile; e avrei 177 Vendett| venisse male. Nei miei occhi era restato il pianto rasciutto; 178 Vendett| parlammo. Quel silenzio era terribile. Quando incontravo 179 Vendett| Il mio stato nervoso non era più come prima: e al cuore 180 Vendett| sangue. Siccome la finestra era alta e chiusa, e abbastanza 181 Vendett| quella giovane; una sera che era più buio del solito.~Ella 182 Vendett| più buio del solito.~Ella era figliola di contadini e 183 Vendett| da ragazzo. Perché ella era della mia età; e mi conosceva 184 Vendett| ancora con la moglie, che era stato più forte, desse un 185 Vendett| disse che da bambina un uomo era riescito a sorprenderla 186 Vendett| riescito a sorprenderla mentre era sola: e aveva voluto baciarla. 187 Vendett| quali ella aveva creduto, era riescito a farsi promettere 188 Vendett| vendicasse peggio, mi disse chi era. I miei occhi non videro 189 Vendett| mio cuore e la mia carne. Era sempre quell'uomo, a cui 190 RobNat | qualcuno di aprire la busta; ed era difficile convincerlo che 191 RobNat | giorni innanzi, quando ella era stata alla sua villa; su 192 RobNat | punta di un guanto, che s'era sfilato per dargli la mano, 193 RobNat | come per dirle che non era vero. Ma non seppe trovare 194 RobNat | che la vedeva a quel modo, era incapace di consolarla; 195 RobNat | incapace di consolarla; ed era costretto quasi a scostarsi 196 RobNat | tornati asciutti; e il volto era soffuso di un pallore sereno 197 RobNat | fermo. E, forse, non ce n'era più bisogno.~Egli ora ricordava 198 RobNat | tutto. Anche la fontana era ; come una colpevole che 199 RobNat | quando negli occhi di lei c'era tutta la dolcezza dell'aria 200 RobNat | andò da vero, Roberto non era più lo stesso. Ad attenderla 201 RobNat | stesso. Ad attenderla troppo, era doventato esigente ed inquieto; 202 RobNat | senso di allontanamento ch'era già tra loro. Ma, per la 203 RobNat | sentì che anche a baciarla era inutile. Anzi, peggio; perché 204 RobNat | stanza dove erano. Ella era soltanto la cosa vivente, 205 RobNat | inanimate. Ma la differenza era poca. Forse, se si fosse 206 RobNat | Perché doveva amarla? Non c'era nessun motivo. La pettinatura 207 RobNat | conoscevo né meno? Quand'era bambina, la sua esistenza 208 RobNat | accorgendosi ch'egli le era ostile, si alzò subito e 209 RobNat | faceva tutte le volte ch'era per andarsene. Egli continuò 210 RobNat | balcone della sua villa. C'era , accanto a lei, l'appagamento 211 RobNat | avrebbe fatto piacere ed era conforme al suo stato d' 212 RobNat | così con tutti. Nessuno era capace a distrarlo o a capirlo, 213 RobNat | voleva e bastava. Non c'era mai caso che si stancasse 214 RobNat | a fare così; perché gli era possibile, per natura, di 215 RobNat | appagavano. Natalia non era che l'essere scelto tra 216 RobNat | altri; l'essere che gli era capitato; e non di più. 217 RobNat | soltanto; e, allora, non c'era nessuna ragione che le fosse 218 RobNat | realtà del presente; ma c'era anche un'altra realtà eguale 219 RobNat | eguale a quella: il mondo non era limitato da un giorno qualsiasi 220 RobNat | dalle circostanze. La realtà era eterna, sempre identica; 221 RobNat | tenerlo più chiuso dove s'era messo. Roberto sentiva il 222 RobNat | sua pelle, ma quel caldo era meno forte del brivido diaccio 223 RobNat | d'altra parte, egli non era capace a passare sopra a 224 RobNat | sopra a una cosa simile. Era proprio il suo istinto di 225 RobNat | questa ragione! Ma ella era inerme contro di lui; ed 226 RobNat | contro di lei; e il suo amore era contraddetto sempre; senza 227 RobNat | rinunciavano tutti e due? Non era un controsenso che si amassero 228 RobNat | altre donne! Ma Natalia era per lui la donna a cui ci 229 RobNat | per sempre? Roberto ci s'era attaccato con quell'amore 230 RobNat | perché si amavano; invece non era sua, ed egli, con l'angoscia 231 RobNat | gli veniva da piangere. Era , accanto a lui; la poteva 232 RobNat | vivere dentro la villa. Ed era inorridito che non fosse 233 RobNat | rivederla più, per accertarsi ch'era già tardi, come per fare 234 RobNat | guardò verso la finestra. C'era già su le cime degli alberi 235 Capanna| attraversava l'aia. La casa era stata fatta su per una salita, 236 Capanna| fila delle cinque persiane era sempre meno alta da terra; 237 Capanna| ne accorgesse. Quando c'era l'uva, benché suo padre 238 Capanna| quasi perso la salute; e le era venuta sul viso e nella 239 Capanna| comodo proprio, perché non c'era niente di meglio, ella gli 240 Capanna| al loro collo. E questa era per lui la sola fatica non 241 Capanna| metteva un fazzoletto perché era sudato; e andava subito 242 Capanna| quelle sei stanze ci si era, da bambino, trascinato 243 Capanna| ai suoi orecchi.~Ora egli era già a un altro autunno, 244 Capanna| che avesse fatto niente. S'era abbastanza distratto a vedere 245 Capanna| schiaffeggiò perché non era stata capace di farlo smettere 246 Capanna| un mucchio di paglia, che era dietro l'uscio. Spartaco 247 Capanna| parlava al padre; che s'era pentito di avergli fatto 248 Capanna| anche la sua giovinezza era più larga; e che la sua 249 Capanna| larga; e che la sua casa era quasi niente.~Allora egli, 250 Capanna| compratore e gli disse ch'era ombrosa e che aveva il vizio 251 Capanna| come doveva contenersi. Non era più l'ingenuo, che aveva 252 Capanna| rispettato tutto e che non si era permesso mai niente. Aveva 253 Capanna| Raffaella. Ma qualche cosa era successo da vero, perché 254 Capanna| da vero, perché Alberto s'era fatto sempre più irritabile, 255 Capanna| cosa di male e di amaro era nel suo destino; e ne era 256 Capanna| era nel suo destino; e ne era contento. Allora egli faceva 257 Capanna| guardare di quanti litri era e segnarli sopra un pezzo 258 Capanna| forte. Tuttavia la sua voce era dolce: Alberto sentiva nella 259 Capanna| pensasse più a quel che era avvenuto. Ora egli voleva 260 Capanna| in mezzo alla paglia. Non era più curiosità! Il cuore 261 Capanna| cena, meno che Spartaco era un poco pallido, non si 262 Capanna| mogio mogio tornava via. Era sempre smilzo e i contadini 263 Capanna| i contadini dicevano che era leggero come il gatto e 264 Capanna| vide in treno, il ragazzo era quasi lieto di andarsene. 265 Capanna| accorta di niente.~Quand'era per finire il primo anno 266 Capanna| morto. Anche Concetta s'era tutta abbrunata e Raffaella 267 Capanna| vendicarsi. La giovinetta era sempre la stessa. Egli, 268 Capanna| stessa. Egli, invece, s'era fatto un quarto di metro 269 Capanna| quarto di metro più alto; s'era perfino un po' ingrassato 270 Capanna| sempre di più in simpatia. Era una simpatia un poco ambigua; 271 Capanna| assicurò che sua madre non era a nessuna finestra; poi 272 Capanna| dicesse quel che voleva. Era bianca e sudava. Le sue 273 Capanna| aveva una bella bocca ed era tanto buona. Che male gli 274 Capanna| baciata! Anche lui, quando era stanco e aveva sudato a


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