Parte, Lettera
1 1, 13dic1902 | tempo avevo perso e che era passato dinanzi a gli occhi
2 1, 17dic1902 | Ecco: un giorno Rodolfo che era in bottega del suo barbiere,
3 1, 21dic1902 | la parete della stanza.~M’era balenato, senza che l’aspettassi,
4 1, 21dic1902 | potevo perché troppo possente era il distacco da tutto quello
5 1, 28dic1902 | perché tutti quelli che mi era dato avvicinare, non mi
6 1, 28dic1902 | un po’ di sole splendeva. Era un pezzo che non mi ero
7 1, 28dic1902 | cui è capace il mio cuore.~Era la fame? io non lo so. ~
8 1, 11gen1903 | Il mio amico, del pari, era invaso dalla paura del terrore
9 1, 11gen1903 | straordinari, ma sconnessi. C’era un’enorme girandola che
10 1, 14gen1903 | Che m’importa se il Poe era un alcoolico, se quel pittore
11 1, 14gen1903 | quel cranio ributtante c’era un sole. Un sole da tempesta
12 1, 29gen1903 | ritratto. Il quale (Ella era sicura del mio complimento)
13 1, 29gen1903 | è fallito appunto perché era contrario e nemico alla
14 1, 30mar1903 | avevo conosciuto Mimì: era una mia contadina. Fra di
15 1, 30mar1903 | sorriso e gli dissi che era una bella giornata, ma che
16 1, 30mar1903 | giornata, ma che il sole era ancora molto freddo. Che
17 1, 30mar1903 | accorsi che la casa dove stava era quella di una levatrice.~
18 1, 30mar1903 | mani tese e tremando. Ella era pallida e doveva soffrire
19 1, 7apr1903 | inquietanti? La nostra amicizia era proprio in fasce e per sorreggerla
20 2, 4mar1907 | sono forte: t’amo.~Non era in ufficio né meno il F.
21 2, 7Mar1907 | perdevano in tutto il male che era penetrato fino alle ossa
22 2, 7apr1907 | Ciò che pensavo, il quale era pochissimo e tenue, era
23 2, 7apr1907 | era pochissimo e tenue, era tolto dalle superfici delle
24 2, 17apr1907 | Tu non sapevi che cosa era per me il lasciarti allora.
25 2, 7giu1907 | ciliege. In faccia a me c’era un paesaggio che mi ricordava
26 2, 7giu1907 | ma velati dal sole, ch’era in cima al poggio.~Io sono
27 2, 7giu1907 | nella madia della contadina era solo un pezzetto di pane.~
28 2, 13giu1907 | Gridavo a tutta la gente ch’era intorno a noi che non mi
29 2, 13giu1907 | rendere il cappello, ch’era caduto sopra una tavola
30 2, 13giu1907 | te ne occupare.~Che cosa era? Tutto il fondaccio di odio
31 2, 15giu1907 | mattina.~Naturalmente non c’era bisogno del suo ordine per
32 2, 15giu1907 | fino al Monte Amiata, ch’era quasi schiacciato dalle
33 2, 15giu1907 | ti avessi più sentita, c’era caso che fuggissi in un
34 2, 19giu1907 | Hai ragione. Per distrarmi era necessario ch’io pensassi
35 2, 22giu1907 | solamente. Delusione e dolore era il miscuglio che m’amareggiava.
36 2, 6lug1907 | piangere ai tuoi piedi. Era così. Io t’annullavo o ti
37 2, 23lug1907 | trattarmi secondo il solito. Era possibile che in una cosa
38 2, 23lug1907 | finché vivranno. Sue parole. Era naturale, quindi, che, sotto
39 2, 23lug1907 | andai a piedi al podere dove era andato egli con la moglie.
40 2, 12ag1907 | percepisco ciò che prima mi era dietro un velo.~È curiosa.
41 2, 14ag1907 | conversazione con X., che ieri sera era più... balordo che il solito.
42 2, 28ag1907 | sopra e sotto. E poi che era impaziente, per farla star
43 2, 29ag1907 | una lenta trasformazione. Era necessario che si compisse
44 2, 29ag1907 | abbozzavo una lettera a chi era rimasto nella mia anima
45 2, 29ag1907 | mangio la pietanza, che oggi era costituita da tre taglioli
46 2, 30ag1907 | per un tale rifiuto...~Non era preparato?~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~
47 2, 6sett1907 | che insieme con il marito era in salotto e ha udito, essendo
48 2, 12sett1907| parlare al mio io. Perché era lì ed io pensavo ad essa?
49 2, 12sett1907| li avrebbe condotti. Non era possibile che un uomo mi
50 2, 12sett1907| delle nubi. Il mio spirito era simile alla rugiada sparsa
51 2, 12sett1907| doveva possedere la mia. Io era divenuto un Dio. Chi poteva
52 2, 12sett1907| Chi me l’aveva prodotta era scomparsa in questo miscuglio
53 2, 12sett1907| esisteva realmente. Ella era sacrificata alla mia volontà
54 2, 12sett1907| fruttificare altrui.~Il mio io era come un albero che avesse
55 2, 12sett1907| Con una malvagità di cui era pieno il mio spirito. Malvagità
56 2, 12sett1907| aurora tiepida. Ma perché non era venuto il meriggio? Perché
57 2, 12sett1907| le nuvole dell’alba. Non era il tuo essere che doveva
58 2, 12sett1907| spirito, per la quale m’era sembrato di camminare fino
59 2, 12sett1907| Ma ciò che pensavo allora era sorto ancora da te. Il mio
60 2, 12sett1907| da te. Il mio pensiero s’era ingigantito di sottilità.
61 2, 12sett1907| E se talvolta piangevo era per il ricordo di te. Che
62 2, 12sett1907| allora Dante. Ed esso, forse, era la mia realtà. Io amavo
63 2, 12sett1907| perché esso è stato il solo, era pronto con un invito. «Ella
64 2, 12sett1907| ammuchiati tutti i libri era puzzo di rinchiuso. Non
65 2, 15sett1907| a farlo mangiare, perché era impaurito. La mattina lo
66 2, 15sett1907| senza che sentissi niente. Era un impulso che m’ero proposto.~
67 2, 15sett1907| me di lapis. Nella camera era l’uscietto dello stanzino
68 2, 15sett1907| Sotto alla mia finestra era quella della... donna, e
69 2, 15sett1907| mezzo di una cuginetta che era in casa, e credo, sia ancora.
70 2, 15sett1907| casa, e credo, sia ancora. Era una bambina che mi avrebbe
71 2, 15sett1907| portato uno sgabello, che era ritolto regolarmente, perché
72 2, 15sett1907| spirito.~Ma un affetto c’era. A me non sembrava, perché
73 2, 15sett1907| deserto della mia anima era più potente. Tale affetto
74 2, 15sett1907| cosa: e fu pensata con te. Era lo spirito tuo nel mio.~
75 2, 15sett1907| compaesano a mio padre. Era venuto a Siena per lavare
76 2, 15sett1907| per lavare i piatti, ed era tenuto, invece, in campagna
77 2, 15sett1907| travolgeva lo spirito. Ma era un giuoco puro dell’intelletto.
78 2, 15sett1907| passato per il capo che non era così, si scancellava il
79 2, 15sett1907| energia. E l’errore fatale era che tu non mi scrivessi
80 2, 24sett1907| la realtà di quel che non era in me, e a dare realtà soltanto
81 2, 15ott1907 | veramente per essa, ma oggi era buona e sembrava che ci
82 2, 27ott1907 | Prima di adorarti come ora, era individuale nel mio animo.
83 2, 27ott1907 | con Dio, e la sua forza era distribuita a me. Ed ora
84 2, 2nov1907 | quelli della giovinetta che era sarta in casa della padrona
85 2, 3nov1907 | che sentivo esser peccato. Era una percezione del peccato.
86 2, 11nov1907 | avevo quando la mia anima era sola.~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~
87 2, 28nov1907 | finalmente (il ragazzo s’era tenuto in tasca l’avviso)
88 2, 16dic1907 | un’altra anima. La mia non era sufficiente a contenere
89 2, 16dic1907 | nelle parole e nei libri era la realtà percepita da me.
90 2, 16dic1907 | di tal genere soltanto. Era lo stesso ch’io camminassi
91 2, 28dic1907 | dei giorni. Cosa che non era richiesta e la maggioranza
92 2, 1gen1908 | tre anni fa. Il quale s’era preso l’incarico di farmi
93 2, 1gen1908 | il volto di quel prete mi era odiosissimo. Non lo potevo
94 2, 1gen1908 | che quella manifestazione era la preparazione di una cosa
95 2, 1gen1908 | e di volgarità che mi s’era addossata. Ed ho ricevuto
96 2, 1gen1908 | pitture. Ma questa chiesa era piena di contadini, che
97 2, 1gen1908 | parso una ragazzata, ma era l’impeto cieco di distruggere
98 2, 3feb1908 | una gioia... No: quella era la gioia del mio lavoro,
99 2, 24feb1908 | dicendomi però che la cosa era grave e che potrebbe darsi,
100 2, 9mar1908 | Su l’uscio della camera c’era un cartello: Tale dei tali,
101 2, 11mar1908 | Perché il mio cappello era tutto infangato di fresco,
102 2, 13mar1908 | mi diceva che mio padre era ansioso di riavere mie notizie.~
103 2, 21mar1908 | Quando lo ricercai non c’era più. Pare che uno lo avesse
104 2, 11apr1908 | ho scritto là a Firenze? Era necessario non parlare in
105 2, 15mar1908 | Oggi il monte pistoiese era meraviglioso. E se staremo
106 2, 20mar1908 | stazione. Ma ora trovo che non era possibile.~Ieri sera...
107 2, 26apr1908 | benedetto inventario non era finito e l’ho dovuto finire...~
108 2, 1mag1908 | sentii male un poco. Ma non era se non l’effetto di lasciarti.
109 2, 11mag1908 | ho saputo che mio padre era in bottega l’altra settimana. (
110 2, 11mag1908 | volta, a Roma, ma non so se era per il nostro affetto. Fu
111 2, 11mag1908 | una pace per la tua anima: era per me. Tu pensavi a noi.
112 2, 11mag1908 | prossima. Tutto il tuo animo era quieto. Tu avevi dimenticato
113 2, 11mag1908 | letizia. Non mai più dolcezza era stata in me.~
114 Tac, 4sett1903 | quattrocento metri. Il terreno era fangoso, e le traverse della
115 Tac, 4sett1903 | minerale.~L’aria, per me, era insopportabile. Provavo
116 Tac, 4sett1903 | per una botolina – in cui era infilata, verticalmente,
117 Tac, 4sett1903 | in un altro cantiere. Era abbandonato. Rimaneva ancora
118 Tac, 4sett1903 | martellare. Il letto del cantiere era umido, e vi erano alcune
119 Tac, 4sett1903 | minerale. Il sorvegliante che era con me dette loro alcuni
120 Tac, 4sett1903 | mia giacchetta di minatore era fradicia per le gocciole
121 Tac, 4sett1903 | male. Un certo silenzio era penetrato in me, interrotto
122 Tac, 4sett1903 | differente all’altra, se non che era più umida, ed alcune armature
123 Tac, 4sett1903 | Scenderemo nella sala dov’era la pompa».~– La pompa? –
124 Tac, 4sett1903 | Da una parte della scala era una specie di fosso colmo
125 Tac, 4sett1903 | piccole onde che dilagavano. Era un’acqua sporca di sostanze
126 Tac, 4sett1903 | fu molto lunga. In fondo era cessato il rumore dell’acqua
127 Tac, 4sett1903 | Vidi che un operaio vi era dentro.~Il sorvegliante
128 Tac, 4sett1903 | sfasciassero.~In terra, per quanto era lunga la stanza, era uno
129 Tac, 4sett1903 | quanto era lunga la stanza, era uno strato di cemento; e,
130 Tac, 4sett1903 | più saperne. Ma egli si era avviato, ed io lo seguo.
131 Tac, 4sett1903 | nella terra.~Ma il caldo era insopportabile: mi aveva
132 Tac, 4sett1903 | risposta che feci mentalmente: era un accozzo di sentimenti
133 Tac, 4sett1903 | fianco; mi accorsi che mi era cominciato a dolere la testa
|