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Federigo Tozzi
Novale

IntraText CT - Lettura del testo

  • Parte seconda
    • 8 luglio 1907.
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8 luglio 1907.

Anelo tanto a te che tu sei sempre nella mia mente come un’allucinazione dolcissima.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Non sappiamo perché, a vicenda, possiamo essere la mèta di noi stessi, ma abbiamo di ciò la voluttà quasi folle. Io non penso se non vedendoti dentro a me stesso.

Ecco che, scrivendoti, sono tornato contento, felice, anzi.

Non occorre che tu mi punisca per quel che ti scrissi. È sufficiente il mio rimorso e la mia vergogna. Ma dimmi che mi ami e mi perdoni. Ti posso baciare? Vorrei che il tuo sorriso m’assentisse.




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