2 aprile 1903.
Mi provo a scriverle lo stato d’animo presente quantunque io
sappia che i dolori altrui finiscono col diventare noiosi...
Ella, così buona con me, non conosce a fondo il mio carattere, e
forse è un bene. Dovrei mettere in luce certi sentimenti oscuri che in me
nessuno suppone; ma che formano la base della mia volontà, se volontà
può chiamarsi quel fluttuamento passionale che mai non mi abbandona.
Non ho mai parlato di quelle vertigini che mi travolgono nel
loro impeto incosciente in gorghi di brutalità animale, in fondo al vizio! lei
mi capisce? Come sono bestialmente ebbro di me stesso allora!
Sul mondo in orgia danzano le peccatrici livide... L’aria è
procace, l’orizzonte è un bacio, la luce un brivido, la vita una voluttà.
Le povere fanciulle caste – stranamente contorte dalla rachidine
della loro anima – s’avviano silenziose verso un luogo oscuro, dove le
aspettano il viscidume e il ribrezzo di serpi ammucchiati e di rospi
morenti. E tutto è silenzio... Qualcuna di esse si volge e guarda la vita che
splende come un gran sole fiammante e mormora: la verginità mi ha condannata.
È una pentita.
Un’altra, idiota, sorride facendosi velo agli occhi perché anche
quel chiarore incerto le fa male; un’altra ha i brividi lunghi della febbre.
E le loro figure si sperdono, mentre nel mondo volteggiano le
risa isteriche delle cortigiane; e il mostro della libidine, il cui alito fa
male al sangue, urla, urla...
Passa così molto tempo, ma nessuno s’annoia.
Gli uomini hanno intuito la religione del Piacere. Non vi sono
sacerdoti, ma sacerdotesse. È un culto semplice, primitivo. Non vi sono
preghiere in segreto.
Avvengono fenomeni straordinarii, il pensiero si può
materializzare; anzi, tutto ciò che è desiderato con una certa intensità ha la
proprietà di divenire un corpo. Il quale allorché il desiderio cessa, si sperde
e si riconfonde nella fluidità cosmica che avvolge tutte le cose. Questa
fluidità verrà a costituire il punto di partenza della nuova chimica. È un
composto di vari elementi emananti dal grande Invisibile le cui proprietà
verranno assiduamente studiate, rimanendo sempre sconosciute.
Il fenomeno fisico più elementare sarà quello di due desiderii
identici che producendo un corpo identico cagioneranno un disturbo nell’ordine
naturale delle cose... Il quale disturbo entrerà nella classe della fisiologia,
perché gli uomini tutti ne risentiranno organicamente.
Non si avrà più né meno un concetto modesto come abbiamo ora del
tempo. Lo spazio sarà incomprensibile. Due amanti potranno baciarsi a quella
distanza che vorranno... per esempio, a due o tre chilometri.
Sarà scomparso il regno animale, vegetale, minerale...
Solo l’uomo perfetto, con le vene in cui, invece del sangue,
scorrerà la voluttà, dominerà nel mondo. La donna sarà l’anima di tutte le
cose...
Infine si può definire il mondo uu immenso ed unico cervello
etereo, la cui sostanza grigia è la donna e la bianca l’uomo...
Vi saranno uomini che, per raccontare delle fanfaronate agli
altri, diranno: stamani il fumo della mia pipa addensandosi sopra la mia casa e
caricandosi di elettricità ha fatto piovere un diluvio.
Un altro: il mio sputo ha annegato diverse persone...
Queste esagerazioni dipenderanno dal fatto reale che un profeta
molto sciocco ha creduto di potere stabilire una dottrina emanata, dice lui,
dall’Impossibile.
Si capisce che verrà chiuso in un manicomio!
Le donne naturalmente saranno tutte belle e tutte bionde. Perché
questo colore sarà nell’intonazione morale estetica, musicale, economica,
ecc..., di tutte le idee. Ora riesce difficile a concepire un biondo cosi...
ma... allora!
Frattanto i filosofi vanno costruendo diversi sistemi... Colui
che saprà indovinare, diverrà il centro e l’emanazione di tutto perché egli
stesso è costituito dall’essenza dell’emanazione...
Perdoni: ho bevuto!
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