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Federigo Tozzi Novale IntraText CT - Lettura del testo |
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10 luglio 1907. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Questi momenti non si possono narrare. Vorrei piangere ai tuoi piedi. Dimmi che mi perdoni; ma non ho voluto offenderti. E saresti capace di lasciarmi? Non senti come la mia anima si sbrana? Oh, stasera è necessario ch’io ti veda. Dimmi che hai compreso ch’io non ti volevo offendere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M’hai perdonato? Rivedo la gioia risorridere ne’ tuoi occhi? Tu mi vedresti arrossire dinanzi alla tua purezza. Rispondi con tutta la tua anima alla mia che ti ascolta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io t’amo ogni giorno di più. È come un’esaltazione di te. Ti sento più frequente, quasi in forma visiva, qui accanto a me. E non puoi sapere la disperazione provata dalla tua lettera. T’amo come ti devo amare, e la tua fierezza m’ha fatto balzare di gioia e d’adorazione. Voglio tenerti informata delle brevi conversazioni che ho con tuo padre. – Come sta Emma? – Io l’ho lasciata che stava bene. – No, voglio dire se sta bene d’animo e se sta volentieri qua. – Per ora certamente. – Io non l’ho più veduta. – Esce poco perché avrà paura che incontri lei. Così evita ciò che le ho detto. – Fa bene. Ma senta: molti giovani sono accolti nella famiglia della fidanzata anche prima d’avere un impiego, i quali non hanno i mezzi che ho io. Che se dentro quest’anno non riuscissi a trovare un impiego, ho sempre modo di unirmi con Emma. – Oh, io non le dico che s’impieghi. Basta che si sistemi con suo padre. – Va bene, va bene. Per ora sono contento che ella non pensi male di me. – Sì; di ciò sono convinto. E quando ella avrà una sistemazione, le cose cambieranno. E ciò m’ha soppresso la domanda di volerti vedere ora. Ed ho avuto un impeto di sdegno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ma io, t’avevo scritto quelle due lettere così, confidenzialmente. Pensavo appunto alla nostra confidenza, e mi sentivo così unito a te, come se le nostre anime fossero già invecchiate insieme. Non dobbiamo dinanzi a noi prendere nessun tono. Io mi sento completamente tuo e abbandonato alla tua anima. Puoi fare di me quello che vuoi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E so che senza di te, io m’ucciderei. Perché sai bene che nessuna persona, ne meno per amicizia, può tenermi compagnia o farmi vivere. Ricordati che ciò ch’io ti dico è scritto incancellabilmente nella mia anima. L’idea di uccidermi è la parte opposta e legata al tuo amore. Ma scrivimi, scrivimi tanto. Fa così bene e m’innalza il tuo animo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T’ho veduta! Ed abbiamo compreso quanto dolore è passato in noi.
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