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Federigo Tozzi Novale IntraText CT - Lettura del testo |
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Da Roma, a Roma Tu avresti diritto di non amarmi... In questa mia solitudine aspra io ti cerco con gelosia, e vorrei che tu fossi sempre con me. Oggi ho sofferto tutto il giorno pensando che se tu per un momento disprezzassi la mia pusillanimità, potresti amare un altro. Domani per me è il giorno veramente decisivo. Vorrei vederti presso la fine della giornata per dirtene l’esito. E poi che non tornerò a Siena, quale che sia la mia condizione qua, è bene che ti parli forse per consigliarmi di una cosa. Emma, io devo chiederti solo pietà. Non parmi d’aver diritto a nessuna cosa da te, finché io non siami sistemato e non ti tolga dallo stare lungi da me; perocché non soffro poco avendoti così distante e non in mio potere. Mi pare che tu a poco a poco sfugga dalla mia volontà. Che anche tu mi ami, volendomi male.
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