abbac-caffe | cala-ebano | ebben-intro | intui-polve | pomo-scava | scegl-tocca | tocco-zoppi
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1001 | Ebbene
1002 | ebbero
1003 XIII| Giulio era restato come ebbro; e aveva una specie di gaudio
1004 XII | resistenza e anche di qualunque eccesso. Egli, infatti, con le mani
1005 IX | Il malessere di Giulio si eccitava anche di più; e finì che
1006 | Eccolo
1007 VI | sbattendo; e c'era un piccolo eco affilato e rauco, che ripeteva
1008 VI | quale s'attacca una pianta d'edera; sbrandellandosi. Di fronte,
1009 XI | lo si tratti da persona educata! La colpa è vostra, perché
1010 I | la sua pacatezza di uomo educato:~- Ci metteranno me in galera!
1011 II | Dite sempre che io sono un egoista!~Il Nisard si divertiva
1012 | Eh
1013 XI | per le scale, pulite ed eleganti, riconobbe l'odore che veniva
1014 XV | Ella voleva che chiedesse l'elemosina ai canonici, perché a poco
1015 IX | escisse da una malattia lunga. Emaciato, con la pelle del viso più
1016 III | scrivania, sentì gli occhi empirsi di lacrime bollenti; che
1017 V | Il marito e i cognati le empivano la casa di provviste da
1018 V | altro e non capiva di più. Energica e robusta, passava le giornate
1019 XIII| era già rivelata per una enfiagione di cose malaticce. Ed egli
1020 XV | lontano, spariva; magari entrando dentro un uscio, finché
1021 V | allora, aspettando che Enrico entrasse in salotto a bevere il caffè,
1022 VI | chiuso quando riadattarono l'entrata. Da ambedue le parti, congiunte
1023 VIII| vengo subito anch'io.~Ed, entrato dov'erano a mangiare, si
1024 VI | diranno mai la messa?~- C'entrerebbe soltanto il prete.~- Sicuro!
1025 XI | firma. In quel momento si entusiasmava; e, benché si sentisse sempre
1026 | eran
1027 | eravate
1028 VII | aveva rubato al cugino l'eredità; che non doveva toccare
1029 | eri
1030 X | fargli commettere qualche errore:~- Perché devo muovermi
1031 VI | tartaro dell'acquiccia. L'erta delle case, silenziosa,
1032 XI | lui poteva mostrare la sua erudizione di bibliofilo; sempre con
1033 VI | vorrà riposarsi!~- E tu non esagerare, dunque! Se si riposerà,
1034 II | Il Nisard, credendo che esagerasse per spilorceria e per grettezza,
1035 VII | piuttosto modeste.~Il giovine, esaltato, disse senza riflettere:~-
1036 I | entrò serio:~- Di che ti esalti?~Niccolò smise istantaneamente;
1037 I | stette un poco incerto a esaminare la cambiale aperta su lo
1038 XI | della sua bravura. Egli esaminò la firma, da tutte le parti;
1039 XII | sempre forte, si sentiva esasperare; e gli mancava sempre di
1040 I | voce parve calmarsi, farsi esatta:~- Ce ne prenderò seimila.~
1041 VI | Dalle case della città esce fuori soltanto il campanile
1042 I | aveva paura che potesse escirgli fuori, andò alla banca;
1043 VIII| sarebbe stato capace ad escirne. E incontrato Niccolò nella
1044 XII | vedrò.~- E io lo stesso.~Escirono insieme, come non facevano
1045 IX | IX~ ~ ~Pareva che Giulio escisse da una malattia lunga. Emaciato,
1046 XIV | li aveva salvati. Ma, all'escita del cimitero, Niccolò chiese
1047 VII | compiacenza:~- Scommetto che sono esciti, a quest'ora, per vedersi!...
1048 VII | pare che l'una cosa non escluda l'altra!~- Ma che dovrei
1049 X | nessuno. Ma, siccome per eseguire la mia volontà, dovrei necessariamente,
1050 VIII| Tutti sanno che io, per esempio, ai teatri non mi ci reco;
1051 IV | favore che vi ho fatto, non esigo da voi altra sincerità...
1052 VIII| comportandosi come se Giulio non esistesse né meno! Stette così fino
1053 I | stato lui a proporre quell'espediente; ed era lui che aveva imparato
1054 V | dovevano tentare tutti gli espedienti. Alta quanto Niccolò, non
1055 VIII| nostri affari. Non dovrebbe essermi riconoscente se io, di mia
1056 | esserne
1057 | esservi
1058 | esso
1059 IX | la sedia; come quando, d'estate, per chiappare una mosca
1060 V | lasciato scappare né meno un ette!~- Ti saresti fatto pigliare
1061 XIII| inutile che tu cerchi d'evitarci!” Egli rispose a voce alta: “
1062 X | lo dissuadessero, aveva evitato di parlare a solo con i
1063 XII | la cambiale; e anche lui eviterebbe quel che cerca facendoci
1064 VIII| per convenienza. E, così, evito qualunque diverbio. E pure
1065 XV | dovrei mettere a fare il fabbro? E la forza dove l'ho? È
1066 XII | non dare importanza alla faccenda; mentre Niccolò guardava
1067 X | alla stazione; seguiti dai facchini con le valigie in spalla;
1068 IX | anche più seriamente:~- Facciamoci firmare una cambiale dal
1069 | facciate
1070 XII | eviterebbe quel che cerca facendoci fallire!~Giulio disse:~-
1071 | facendoli
1072 IX | che burlasse; e gli disse, facetamente, sebbene non del tutto rassicurata:~-
1073 | facevo
1074 III | anche a lui, Giulio! Le mie facezie bisognerebbe stamparle.~
1075 VI | sentimento; e le disse:~- Non è facile, anche per me, capire quel
1076 XII | Lavorava in fretta e con una facilità che non aveva sempre avuta.
1077 XII | gliela dia vinta! Altro che fallimenti ci vogliono! Niccolò non
1078 XII | quel che cerca facendoci fallire!~Giulio disse:~- Mi pare
1079 IV | portarlo fin su a casa.~- Fallo portare dal pesciaiolo!~-
1080 XIII| cassapanca, tutti quegli oggetti falsamente antichi gli dissero: “Tu
1081 IX | se sapesse ch'io sono un falsario, mi darebbe la mano. Non
1082 | Fammi
1083 V | rigiocare i numeri; con quel suo fanatismo testardo e assurdo.~Ella,
1084 VI | Due statuette, come due fantocci di pietra scortecciata,
1085 XV | stato detto? È morto quel farabutto di mio fratello! Ora voglio
1086 | farci
1087 | Farete
1088 XIII| spiegare; ma cercherò di farglielo capire. Lei sognando, qualche
1089 | farle
1090 | farne
1091 IX | non ti rendi conto che tu farnetichi.~- Vado a rubare, piuttosto!
1092 VIII| gli era venuto voglia di farseli amici anche lui. E, siccome
1093 XV | boria: non c'è verso di fartela passare. Ora, vattene! Bada
1094 | farvi
1095 | Fatemi
1096 VII | Allora... la cosa può essere fattibile! Oggi ne parlerò alla sua
1097 I | di Siena, a cercare alle fattorie antiche e nei paesi qualche
1098 VII | Firenze. Ha speso una somma favolosa!~Ma si turbò, dicendo:~-
1099 VI | logora a tracolla ed una fazzolettata di chiocciole in mano.~Chiarina
1100 XV | bisogno che ti lavi qualche fazzoletto, almeno? Vieni in casa nostra,
1101 XV | un altro mese, i primi di febbraio lo presero all'Ospizio di
1102 XIV | disgraziata; che, senza la fede, non si sarebbe sentita
1103 I | Devono tutti mangiarsi il fegato dalla rabbia!~Il signor
1104 V | essere allegri; sentendo una felicità non provata mai. Le pareva
1105 IX | più vivo; con un'acutezza felina.~Niccolò rispose:~- Ti garantisco
1106 XI | dirlo a lui, sentì come un fendente dal capo ai piedi. Per salvarsi,
1107 XI | inchiostrata troppo; e, tenendo ferma la cambiale con la sinistra,
1108 XV | dai canonici del Duomo. Fermali quando escono dal coro,
1109 XII | ne parlavano a voce alta, fermandosi davanti alla libreria; dicendo
1110 XIV | male. Alla fine, si dette a fermare tutti i clienti più ricchi
1111 XIII| Piazza di San Domenico si fermarono; sicuri che lì non li avrebbe
1112 X | accanto gli sembrava che si fermassero a una specie d'ostacolo;
1113 IX | stanza.~Ma non s'era ancora fermato; e la moglie gli domandò:~-
1114 XV | logori; e i suoi occhi ci si fermavano sopra per ore intere.~Alla
1115 XII | Niccolò vide alcune persone ferme dinanzi alla bottega; allora,
1116 XV | per il calore della sua fiamma rossa come se avesse nello
1117 XIV | pregava lunghe ore, sotto le fiammelle delle lampade d'argento,
1118 XV | seguitando a camminargli di fianco, perché egli non si voltava
1119 IX | si tibi placitum fuerit, fiat hoc ita.~Rimise subito il
1120 V | non le permetto né meno di fiatare!~- Pare di sì: altrimenti,
1121 V | vantavi.~Ella restò senza fiato, ma senza sentirsi avvilita.
1122 XIII| sopra uno sgabello e provò, ficcandoci il manico del martello dentro,
1123 XV | spelonca, che so io? dove ficcarti, per essere più riparato?
1124 VI | abbarbagliante la nebbia dove restava ficcato. La campagna, sotto il Monte
1125 IV | supplicato di smettere; e Niccolò ficcava all'incontrario i libri
1126 III | Digli al prete che se lo ficchi in gola! Non fa per me.
1127 VI | contadino tra i rami di un fico. Una delle muraglie, dopo
1128 VII | venuto quel giovine, per il fidanzamento.~- Lo sai anche tu?~- Se
1129 VI | se per caso, mi dovessi fidanzare io, che faresti tu?~- Lo
1130 VII | Io desidererei l'onore di fidanzarmi con la signorina Chiarina.~
1131 VI | sarebbe meglio che tu non ti fidanzassi?~Chiarina voltò le spalle
1132 VII | piglia. Si trovi un'altra fidanzata!~Poi, con una voce, che
1133 IV | una, fresche? Non c'è da fidarsi! Datemi i denari; se no,
1134 XI | Se non trovi un santo più fidato!~- Non abbiamo fatto così
1135 VII | un partito da farsi. Si fidi di me.~Giulio, allora, chiese
1136 VIII| proporgli, e fingeva di aver fiducia in lui.~- Questa volta bisognerà
1137 VII | marito con la governante dei figlioli... Lo sai chi è quel prete?
1138 VII | Oh, lo sapranno tutti! Si figuri: ho parlato con due miei
1139 IV | cambiare di posto a una fila di libri; spolverandoli
1140 VI | striscia violacea; con le file nere dei cipressi.~Giunsero,
1141 XV | grosso, con un berretto filettato di turchino, si sentì avvilire.~
1142 X | possibilità negative, che ora filtravano anche nel suo passato più
1143 VI | inferriata arrugginita sopra una finestrucola nella porta. Due statuette,
1144 X | giornata incantevole!~E, poi, fingendo una magnanimità compunta:~-
1145 VII | vedere come avrebbe fatto a fingere che la ragazza avesse almeno
1146 XIV | Essi, dopo le prime volte, fingevano di non vederlo e si scansavano;
1147 IX | eccitava anche di più; e finì che egli ebbe più compassione
1148 XV | il passeggio dei signori finisce.~Enrico si alzò e chiese
1149 VII | ufficiali, se li è messi finti. È andata da un dottore
1150 IX | in forno; come li fanno i fiorentini. Questi di Siena non sono
1151 XIV | pena la metà della cambiale firmata da vero.~Enrico non voleva
1152 XII | si stupì che egli avesse firmato per i Gambi un'altra cambiale;
1153 IX | Riccardo Valentini.~- La firmerà la prima volta, ma la seconda
1154 VIII| le mani di tutto: te lo fischio davanti a testimoni. Io
1155 XV | avvertire ch'era venuto, fischiò al becchino; e disse a Enrico:~-
1156 VII | molto probabilmente d'una fisima da donnicciole, e Niccolò
1157 XII | mise al vetro della porta, fissando in viso tutti quelli che
1158 XII | ella, per affetto, voleva fissarlo negli occhi, egli a poco
1159 IX | dei calzoni e gli occhi fissi su gli sgorbi della cartasuga.
1160 IV | non potrei sopportarla!~E fissò in viso i due fratelli;
1161 VIII| il Nisard rise, come un flauto stonato. Giulio gli disse:~-
1162 IV | Cavò di tasca un libretto foderato di cartone bianco, con i
1163 III | quel che ho capito, due fogli da cento.~Niccolò fremeva:~-
1164 VI | silenziosa, morta, non sentiva le foglie di un gran tiglio, sotto
1165 VI | gli archi della fonte di Follonica s'interrano fino a mezzo;
1166 VI | laggiù; dove gli archi della fonte di Follonica s'interrano
1167 XV | alle finestre, legati alle forcelle di legno e i fili di ferro,
1168 I | tenevano lì in mostra per i forestieri; tutta ingombra di vasi,
1169 VIII| Bravo! Ci voleva proprio un forestiero a dire la verità.~Ma Niccolò,
1170 XIII| quelle spezzettature di ogni forma, sono sempre più rari di
1171 IX | assaggio più i fagioli cotti in forno; come li fanno i fiorentini.
1172 XIII| poi perdere; loro le più forti.~Ad un tratto, sentì bussare:
1173 I | Il loro padre era stato fortunato, e anch'essi da prima stavano
1174 IX | cotenna, entrò anche più fosco e imbiecato degli altri
1175 | fossimo
1176 | fra
1177 VI | casa, tenuta su, perché non franasse, con certi rinforzi di mattoni,
1178 IV | Mi permettano di dirlo francamente... Ah, se l'avessi io...~-
1179 V | calza!~Ella si perse di franchezza; ma non volle stare più
1180 XI | andare! Entra, qua dentro, franco, quasi con brio... e pretende
1181 IV | d'andare a comprarsi un francobollo, ed esciva trattenendosi
1182 I | a quelle confidenze; e, fregatesi le mani, disse:~- Vino e
1183 XII | cantucci della libreria; fremendo, bestemmiando e insultando
1184 III | fogli da cento.~Niccolò fremeva:~- Digli al prete che se
1185 IV | avevo scelte, a una a una, fresche? Non c'è da fidarsi! Datemi
1186 IV | di un verde così forte e fresco che il Nicchioli smise di
1187 II | Porta Camollia, lo salutò frettolosamente.~Dopo cinque minuti, l'orologio
1188 VI | però, affievoliva. Il vento frusciava nei giardini e negli orti,
1189 VI | all'improvviso sentivano il fruscìo di una scala messa da qualche
1190 IX | scrivono i libri e con una frusta li farei ballare a suon
1191 II | Cavour, fin dov'era una fruttaiola; e, allora, guardò le ceste
1192 I | la libreria aveva sempre fruttato meno.~Giulio si mise il
1193 IX | Domine, si tibi placitum fuerit, fiat hoc ita.~Rimise subito
1194 VII | Quello è il pazzo che dovette fuggire da Siena, quando scoprirono
1195 I | avventò alla porta, come se fuggisse perché non valeva la pena
1196 III | Lizza, che gli bastava per fumare tutto il sigaro, trovò in
1197 XI | accese una sigaretta; e, fumatala mezza, disse:~- Ora sono
1198 XIII| sarebbe ammazzato! Ci legò la fune, a nodo scorsoio. Poi, ridiscese
1199 II | alla villa presa in affitto fuor di Porta Camollia, lo salutò
1200 II | la persona; mandando in fuora il petto; camminando in
1201 XII | occhi, che ridoventarono furbi e maliziosi, alle finestre,
1202 VII | Perché non hanno la mia furbizia!~E con la voce, che gli
1203 V | pericolo! Sono abbastanza furbo, benché lei sia una donna.~-
1204 XII | a lui; senza montare in furie, anche se Modesta avesse
1205 | furono
1206 III | Niccolò, allora, fu preso dal furore:~- E io ti dico che non
1207 XI | fatto?~Niccolò riprendeva gagliardia, quasi baldanza. Andò fino
1208 III | non si sa che; con le sue gaglioffate.~Niccolò, picchiando le
1209 III | per biascicarlo?~Egli era gaio e festoso; e si mise a raccontare
1210 XI | decidere! Perdio! Siamo galantuomini, per ora!~Anche Giulio allora
1211 IX | non mi sono mai sentito galantuomo e leale come ora! Mi sembra
1212 VI | una croce di legno; con un gallo colorato in cima; in mezzo
1213 XIII| del martello dentro, se un gancio alla trave veniva via. Era
1214 VII | da donnicciole, e Niccolò garantì che non valeva la pena né
1215 XI | potresti usare modi più garbati!~Niccolò ringhiò, battendo
1216 XIII| ebbro; e aveva una specie di gaudio amaro. Dentro di lui sentiva
1217 XIII| consolare un pazzo di quel genere, entrò nella cappella, dov'
1218 IV | all'infiammazione delle gengive per i denti che cominciavano
1219 X | avrei bisogno da lei di una gentilezza che m'ha fatto un'altra
1220 III | quel che volete: qualunque gentiluomo darebbe ragione a me. Perché,
1221 XIII| lontane, fino alle Cornate di Gerfalco, si sbandavano e riempivano
1222 XII | di voi!~Niccolò fece un gesto, come per trattenerlo e
1223 XII | niente, e barcollando si gettò subito sul letto. Dormì
1224 VII | fretta.~Ma comparve Niccolò, ghignando; e s'accomodò a sedere senza
1225 II | divertendosi della sua ghiottoneria, gli chiese:~- Erano belle
1226 X | tutte le botteghe dove erano ghiottonerie e robe da mangiare. A casa
1227 IX | lividure.~- Codesti son ghiribizzi!~- O alla cambiale non ci
1228 XIV | putridi, caduti da qualche ghirlanda: anch'essi avevano macchiato
1229 | giacché
1230 VI | cascano dentro la terra gialla, tra l'erba delle grosse
1231 VI | scuro, con qualche chiazza giallastra; e, dietro a quelle, viti
1232 VI | tetto. Aveva la facciata gialleggiante di licheni.~Ora, i muri
1233 XIV | Era un cielo grigio; quasi giallognolo; con una umidità che bagnava
1234 XIII| avrebbe uditi nessuno. C'è un giardinetto mezzo devastato con un abete
1235 VI | Il vento frusciava nei giardini e negli orti, a piè delle
1236 XV | addormentarmi; ma ci sono i giardinieri che mi destano; e così non
1237 VI | muraglione, a mattoni, del giardino della scuola; in cima al
1238 X | entrare con lui in certi gineprai? Egli aveva tutt'altro per
1239 VII | Era disinvolto?~- È un gingillino, di pelo rosso, mogio, un
1240 II | volta, lo prendo a calci nei ginocchi.~- Che t'ha fatto di male? -
1241 V | lui, si sarebbe buttata in ginocchio; e invece si sentiva venire
1242 VIII| giocare a briscola. Egli giocava anche dopo cena, fino alla
1243 VIII| tavolino dove i suoi amici giocavano ancora. Ma, essendo incominciata
1244 III | risata così spontanea e gioconda, che quegli restò stupefatto.~-
1245 XIV | tutte le dimensioni e dai gioielli. La Madonna, dietro il vetro
1246 VII | Nisard tutto azzimato e gioioso; con un crisantemo che pareva
1247 V | Energica e robusta, passava le giornate in casa; e lavorava più
1248 VI | E Lola raccontò come un giovanotto, impiegato al Demanio, era
1249 VIII| aspettando che tornasse la giovialità di prima. Il Corsali, credendo
1250 XV | poi, la notte, due o tre giovinastri, vagabondi, che la insozzavano
1251 III | Giulio arrossiva come una giovinetta imbarazzata. Il Corsali
1252 X | subito a contatto con la sua giovinezza; che, con una rapidità da
1253 X | allentata. Poi, la strada gira troppo sotto la cinta; e
1254 XII | occhi, egli a poco a poco li girava altrove e fingeva di fare
1255 IX | mani insieme; poi, fece una giravolta; che lasciò i segni del
1256 XIV | io faccia?~- Io, invece, giro da San Marco.~- Perché?
1257 XV | per tornarci con più agio.~Gironzolò un poco attorno alla fossa,
1258 X | da mangiare. A casa disse giubilando, per vantarsi:~- Come sono
1259 VI | può dire.~- Fate sempre le giuccarelle, come se tu non avessi ormai
1260 X | notava. Desiderava che lo giudicassero pieno di boria e d'alterigia;
1261 II | perché non voleva ingannarli.~Giudicatosi da sé, accettava soltanto
1262 XII | hai perso la testa! Non ti giudicavo così. Fammi sentire il polso
1263 VIII| Niccolò è tanto allegro! Lo giudico anche simpatico!~- Quando
1264 IV | quello che succederebbe!~- Giulino, dai retta a me! Ti dico
1265 VI | avevano fatto proponimento, giurando, di essere sempre così;
1266 VIII| fu in casa, benché avesse giurato che non ce lo avrebbero
1267 X | regolarità, che mi sembrava giusta ed opportuna. Ora m'accorgo
1268 III | permaloso. E, poi, per le cose giuste!~Niccolò gli chiese:~- Perché
1269 X | rifiutando di darne qualunque giustificazione. Non riescivano né meno
1270 III | ho messo mai in bocca una gocciola. Con quella mi ci netto
1271 VIII| giocare e a sorsellare un gocciolo di vino, perché ho bisogno
1272 XII | faceva ridere, tanto ci stava goffamente e malvolentieri. Egli non
1273 XII | niente. Egli stava con i gomiti appuntellati al davanzale
1274 XI | immusonito; con gli occhi gonfi e pesti. Cavò l'orologio
1275 I | doventava acuta, ripeté gongolando:~- Cento lire! Cento lire!
1276 VII | detto! Non mi sento mica un gonzo!~- Ormai, è inutile avere
1277 IV | strosciando giù per le gorate, veniva dalla sua collina
1278 XIV | pareva una risata repressa; gorgogliante nel sangue diacciato dall'
1279 VII | per la campagna! Ora il governo ha fatto inventariare tutto
1280 IX | Niccolò, con un tono da gradassata, insolente, rispose:~- A
1281 XI | avessero; ma voleva rendersi gradevole e non far pesare quella
1282 IV | cercarono di dirgli cose gradite:~- Come sta sua moglie?~-
1283 VIII| in faccia.~Il Nisard non gradiva ascoltare quelle confidenze,
1284 VI | nàchere e tracagnotte, troppo grasse; e si assomigliavano. Chiarina
1285 IX | legati a mazzi. Mi son parsi grassi abbastanza.~Niccolò, allora,
1286 II | comprato il parmigiano da grattare su i maccheroni; e, dentro
1287 IV | sua moglie?~- Sta bene: grazie.~- E il bambino?~- Ingrassa
1288 VI | buona, cucendo da sé; e di grazioso non avevano niente. Si parlavano
1289 VI | croce, si spartivano una grembialata d'uva.~Quand'erano più piccole,
1290 VI | tra l'erba delle grosse greppaie. E Siena strapiomba su un
1291 XII | Modesta, distesa su una greppina, teneva gli orecchi turati
1292 II | esagerasse per spilorceria e per grettezza, si mise a ridere. Giulio
1293 V | troppo!~Chiarina e Lola gridarono:~- No, no! Non dovete smettere!~
1294 VIII| volevano ascoltarlo, e gli gridavano che desse le carte.~- No,
1295 V | delle bambine, no. Metti il grifo dentro ai piatti e taci.~-
1296 VI | più alto, fatto di pietre grigie; chiuso quando riadattarono
1297 XV | una settimana, in quelle grotte che sono giù per la strada
1298 VIII| gusto ad ascoltare quel grumolo di bestemmie.~Enrico non
1299 V | sempre che la libreria non guadagna, e in vece facciamo i signori;
1300 II | disse:~- Per fortuna ella ha guadagnato in altri tempi, e ora ha
1301 XII | avvezzare! Ci penso io! Guai a lei se piange! Non ci
1302 XI | chiese:~- E tu che hai da guaire contro di me? Finché vi
1303 XIV | magari per portargli un guanciale di più, egli non voleva
1304 XIII| ormai, che le cose bisogna guardarle in un modo come ancora non
1305 XV | gli occhi da terra; e lo guardarono, senza rispondergli. Allora,
1306 III | non ebbero il coraggio di guardarsi ancora.~ ~ ~
1307 V | quello che fai capire anche a guardarti. Bada che non è una celia!~-
1308 IX | investigare, ma bastò ch'egli guardasse il Nisard per rassicurarsi.
1309 VI | sebbene quelle due donne la guardassero.~- Io - disse Modesta ricordandosi
1310 XIII| egli non la vedeva più. “Guardate: in mano non ce l'ho!”~Allora,
1311 V | ridere. Le due nipoti lo guardavano con una ammirazione ingenua;
1312 VII | che interessa me.~- Ora, guarderemo se lo troviamo!~- Non ho
1313 XII | mettere in camera, e me la guarderò quanto voglio.~Ma Giulio
1314 III | pedate. Diglielo! Dio ne guardi, se mi viene a cercare!~
1315 XV | soffermato, ma siccome la guardia daziaria, dall'apertura
1316 XIV | gotta. Se non ci credono, guardino che nodi noccioluti m'è
1317 XV | come ho io? E non sono mica guarito dell'uremia nervosa e viscerale!~-
1318 V | buonumore, e tu me lo vuoi guastare.~- Non fare il buffo!~-
1319 II | parlare.~- Hai paura di guastarti il sangue?~- Giulio! Smettila!
1320 X | faceva conoscere, con un gran guazzabuglio di ricordi e di pensieri,
1321 | hoc
1322 VII | è inutile avere codeste idee.~- E, allora, fate quel
1323 V | qualche nostro discorso. Ierisera parlammo sottovoce, al buio.
1324 | II
1325 | III
1326 XIII| disse: “No; non mi lascerò illudere. Ho capito, ormai, che le
1327 IX | gli toglierei qualunque illusione. Nessuno può pretendere
1328 X | ed io, perciò, mi sono illuso da vero di godere e di soffrire
1329 XIII| Per farla capire meglio, imagini che il presente stesso era
1330 III | arrossiva come una giovinetta imbarazzata. Il Corsali disse:~- Pochi
1331 II | come lui lavorare, senza imbarazzi, a qualche cosa. Gli venivano
1332 VIII| il mezzo di toglierci d'imbarazzo! È proprio indispensabile!~
1333 XIII| Svoltando per una strada, s'imbatté con il Nisard; che gli andò
1334 IX | entrò anche più fosco e imbiecato degli altri giorni. Giulio,
1335 VII | così!~- E chi è che può imbroccare se si deve dirgli di no
1336 XI | Giulio avesse fatto qualche imbroglio. Egli, intanto, per evitare
1337 XI | di lui; e, perciò, s'era imbroncito. Dopo, però, s'avvide ch'
1338 XIV | viso adusto e le scarpe imbullettate; da contadino.~I due fratelli
1339 V | mentre gli preparava le fette imburrate, decise di parlarne con
1340 I | lui che aveva imparato ad imitare le firme. Ma quando il fratello
1341 IX | avesse fatto leggere l'Imitazione di Cristo. Non era delicato
1342 V | del diavolo. Chi avrebbe immaginato che quella sciocca... Scommetto
1343 II | frutta vedute, che se le immaginava più buone e più saporite
1344 XIII| sincerità voleva; una sincerità immensa. Egli, nondimeno, voleva
1345 V | obbligare la cognata a non immischiarsi nelle faccende degli interessi.~-
1346 IV | lo pigliava una specie d'immobilità. E, allora, sbagliava anche
1347 XV | moriva di fame in qualche immondezzaio, e qualche cane randagio,
1348 XII | e suo fratello? Non era immorale se egli, forse tra pochi
1349 XI | bofonchiava abbacchiato ed immusonito; con gli occhi gonfi e pesti.
1350 XI | che la sua allegria era impacciata e malsicura: pareva che
1351 X | altri denari...~Il cavaliere impallidì, e chiese:~- Quanti?~- Un
1352 VI | dietro, è salita.~- Non t'impaurire. Ti porteremo noi.~Modesta
1353 IX | Niccolò si volse attorno impaurito, e chiese:~- Non siamo soli?~
1354 II | avvezzata male.~Egli ora era impaziente di essere a casa; perché
1355 XII | voleva sentirne parlare, e s'impazientì di più.~- Giulio, oggi tu
1356 XIV | mettermi a lavorare perché sono impedito dalla gotta. Se non ci credono,
1357 XIII| piacere o con dolore, che le impediva di credere al suo sogno;
1358 VII | occuparsene. Allora, Giulio volle impegnarsi da solo a fare per Chiarina
1359 II | soffriva anche di essersi impegnato ad aspettarlo; e, perciò,
1360 XI | scuoteva la testa. Poi s'impennò:~- Se io fossi certo che
1361 VI | sorella. Si vergognava; e s'impensieriva senza saper perché, vedendo
1362 III | male quell'intingolo troppo impepato.~- Sei tu che lo vuoi così!~-
1363 VIII| stato uno di quei ragazzi impertinenti e sfacciati, dei quali si
1364 II | Perché non sta a casa sua? L'impiantito, quando è consumato, bisogna
1365 VI | s'interrano fino a mezzo; impiastricciati di muschi, che si sfanno
1366 IX | capaci a slegarci da quest'impicci! Faremo ridere tutta Siena!
1367 XI | Nicchioli non potrebbe cavarci d'impiccio?~Giulio accennò di no, con
1368 III | fratelli; e, da quanto aveva impippiato, moveva a pena le gambe.~
1369 IV | pioppi storti e arrembati; impolloniti. Accanto ai pioppi, c'era
1370 VIII| tentato di comandare e d'imporsi agli altri; ma, essendo
1371 II | Ho trovato una cosa molto importante su Matteo di Giovanni. Una
1372 IX | anche di me non te ne deve importare! Sono io che seguo te, se
1373 III | marmo? Sarebbe lo stesso che importasse a me delle sue corna! La
1374 X | prendere qualche decisione, l'impossibilità anzi di prenderla, è la
1375 XV | vide l'Ospizio de' Vecchi Impotenti: ce n'era uno, vestito di
1376 I | tasca. Niccolò lo guardava, imprecando e bestemmiando.~- È inutile
1377 IX | di grugnito; e disse un'imprecazione con una parola oscena. Ma
1378 XII | inferriate, fa sempre un'impressione, ch'è addolcita dalle Logge,
1379 VII | Dimmi, piuttosto, le tue impressioni.~- Né buone né cattive.~-
1380 III | che poteva commettere un'imprudenza. E il Corsali, accortosene,
1381 XIII| raccolta in se stessa e inaccostabile. Mentre le cime più lontane,
1382 X | una chiarezza fatale ed inalterata gli faceva conoscere, con
1383 XII | costringeranno a qualche tristizia inaudita.~La sera non mangiò niente,
1384 X | gli pareva già da un tempo incalcolabile e che fosse possibile rimediare.
1385 X | stato bene! Una giornata incantevole!~E, poi, fingendo una magnanimità
1386 V | Modesta si sentì addirittura incapace di difendersi. Era il suo
1387 VII | aspetta? Vuole che me ne incarichi io? Lo faccio con vero piacere.
1388 II | Piglia tutto quel che abbiamo incassato stamani; e mandacelo. Fa'
1389 IV | se il denaro dei vostri incassi fosse poco, me lo dovete
1390 VIII| a niente. Come se fossi incastronito. Ma io l'ho specie con Giulio,
1391 XIV | accompagnarono, dietro la lettiga d'incerato verde; ma erano sospettosi
1392 XII | sentiva una specie di serenità incerta e nebulosa; ma quasi soave;
1393 I | il gomito; stette un poco incerto a esaminare la cambiale
1394 VII | Demanio di Siena.~Giulio, inchinandosi, gli rispose:~- Mi dica
1395 XI | penna, guardò che non fosse inchiostrata troppo; e, tenendo ferma
1396 III | tutta la testa pareva, all'incirca, un cranio di volpe. Giulio
1397 V | minestra.~Durante il pranzo, incitava gli altri a ridere e a essere
1398 XIV | fossero messi d'accordo prima, incolparono Giulio compiangendolo; ed
1399 VIII| giocavano ancora. Ma, essendo incominciata la partita, egli dovette
1400 XIV | le sedie rovesciate, egli incominciò a gridare; come non aveva
1401 VIII| riescì a velare:~- Non s'incomodi per me. Io vado nella bettola,
1402 XII | dunque, viveva? Non era incompatibile che vivesse se i suoi occhi
1403 XII | addirittura idiota, quasi inconsapevole della cambiale. Pareva che
1404 XIII| delle Terme, dove potevano incontrare meno conoscenti.~Le case
1405 IV | smettere; e Niccolò ficcava all'incontrario i libri nello scaffale,
1406 XII | Nisard; ma non riuscì ad incontrarlo.~Non poteva stare senza
1407 X | regolare nel caso che lo incontrassi io.~- Tu farai sempre conto
1408 XIV | strade solitarie; e se lo incontravano i ragazzi che tornavano
1409 XIII| il Nisard; che gli andò incontro mentre il suo viso doventava
1410 X | parlare a nessuno. Egli s'incoraggiava con energia ad essere senza
1411 VI | benché quelle due donne, incuriosite, ridessero, prese le nipoti
1412 IV | suo confessionale! È un'indecenza. Quando la gente può stare
1413 XI | gli altri restavano ancora indecisi, egli spazientito si ributtò
1414 XV | mi chiappa un malessere indefinibile che non mi lascia addormentare.
1415 IX | fece leggere, tenendo l'indice sotto le parole e scorrendolo:
1416 IX | all'uscio: l'aprì, mandò indietro la moglie e saltò giù per
1417 XII | Giulio affettava di essere indifferente e anche di non dare importanza
1418 X | prenderla, è la causa della mia indifferenza. Non vale, dunque, la pena
1419 V | adorazione. Ella li credeva indignati, e pieni d'ira. E se, invece,
1420 II | Allora non voglio essere indiscreto: non voglio che me la dica.~
1421 VIII| di non scherzare.~Egli, indispettito, piantò il fratello nell'
1422 XI | convenuta, che era della sua indole; pur senza essere costretto
1423 XII | prima? Vedi ch'io ero stata indovina? Non meritavo, allora, che
1424 V | meravigliata. Ben lontana da indovinare che Giulio le avrebbe chiesto
1425 X | informarsi alla banca?~Ma non indovinò nulla, benché il cavaliere,
1426 VII | Siamo costretti a fare l'industria delle antichità false! Come
1427 XIII| Poi aggiunse:~- Una cosa inevitabile! Vuole accompagnarmi un
1428 V | disse:~- Non prendiamo le inezie troppo sul serio! Cionchiamoci
1429 IX | pensava a cose addirittura infantili per aiutare il fratello;
1430 | infatti
1431 VI | corti, di pietra, e con un'inferriata arrugginita sopra una finestrucola
1432 XII | pietra, con le finestre inferriate, fa sempre un'impressione,
1433 XIV | scorgeva a pena; ma l'ambascia infervorava sempre di più quella disgraziata;
1434 XV | gotta, che gli aveva ormai infettato tutto il sangue, morì senza
1435 IV | sufficiente. Ora, era giunto all'infiammazione delle gengive per i denti
1436 XI | Ah, ah, ah! Tu non ne infili né meno una! Anzi sono sicuro,
1437 XII | Poi, credendo di avere già influito sul fratello, disse:~- Per
1438 VII | conosci il direttore, dovresti informartene.~Niccolò si mise a ridere:~-
1439 XII | fratello come un morto s'infuriava; e lo sollevò di peso, accomodandolo
1440 II | sentimenti; perché non voleva ingannarli.~Giudicatosi da sé, accettava
1441 VI | istinto, questa volta, l'aveva ingannata.~Ma le due sorelle volevano
1442 X | timidità molle. L'averlo ingannato gli metteva nell'animo il
1443 V | attorno.~Ella non sapeva se s'ingannava o se aveva ragione di sospettare.
1444 XIV | ringraziava Dio che Niccolò s'ingegnasse a quel modo; e anche lei,
1445 V | guardavano con una ammirazione ingenua; quasi rapite.~Modesta si
1446 VIII| qualche cosa. Giulio cercava d'inghiottire la sua amarezza; che gli
1447 XV | morticcio.~Esse pregavano inginocchiate, con le mani congiunte vicino
1448 III | ma così volubilmente che ingiuriava chiunque gli diceva una
1449 VIII| Enrico borbottò le sue solite ingiurie, e andò in una bettola a
1450 II | soffrire. Gli pareva una grande ingiustizia e una privazione acuta che
1451 VIII| sacrificarmi e con il doventare ingiusto anche verso me stesso! È
1452 I | con sprezzo:~- Ieri, un inglese mi dava quattromila lire,
1453 I | per i forestieri; tutta ingombra di vasi, di piatti e di
1454 IV | grazie.~- E il bambino?~- Ingrassa sempre più.~- Che bel bambino!~
1455 VI | Chiarina, dopo averla fatta innamorare, quanto già era lui, che
1456 VII | di no o di sì?~- Se sono innamorati, io direi di non rimandarlo
1457 | innanzi
1458 XV | soltanto dei loro occhi innocenti, che non mi vedano così.~
1459 VI | il loro pudore e la loro innocenza. E si promettevano sempre
1460 XV | fossi un signore io, vorrei insegnare a quanti sono. Mi voglio
1461 X | Giulio trovò Enrico che insegnava a giocare a dama alle nipoti;
1462 XII | piaceva quella passione insensata e si asciugava il viso che
1463 XIV | Egli diceva cose lubriche o insensate. Gli pareva sempre che lo
1464 XII | essere doventato, invece, insensibile; e questo lo deludeva. Non
1465 XIII| parlare di se stesso; e insisteva perché mai cadesse il discorso
1466 IX | con un tono da gradassata, insolente, rispose:~- A Firenze. È
1467 V | lente e comode, larghe e insolenti. Egli rideva anche con la
1468 XV | giovinastri, vagabondi, che la insozzavano da non respirarci più dal
1469 XIII| coscienza quotidiana si era inspirata non ai suoi sentimenti,
1470 VI | avessero da dirsi cose troppo insulse; da nascondere. Quando la
1471 XII | fremendo, bestemmiando e insultando chiunque gli veniva alla
1472 V | sua ilarità avrebbe voluto insultare tutti. Se l'avessero sentito
1473 X | avesse a fare visite da insuperbire; e, solleticando il suo
1474 XV | con i suoi denti ancora intatti e bianchi, come quelli di
1475 XIV | solido, privo di qualsiasi intelligenza.~Una notte, gli venne un
1476 VIII| gli gridò:~- Tu di che t'intendi?~- Io me ne intendo quanto
1477 VIII| intendere, non è sordo! A buon intenditor, poche parole.~Giulio era
1478 IV | Il cavaliere, allora, s'intenerì; ed essi, avvedendosene,
1479 XI | usate. E vuole averle più intense. Ma non tardò molto a confessarsi
1480 XIV | delirii doventarono più intensi in poche settimane. Quando
1481 IV | che si faceva anzi più intenso. All'improvviso, la banda
1482 XIV | d'argento, con gli occhi intenti all'altare, in mezzo alle
1483 VII | mai niente che avesse un intento morale, ed ora gliene capitava
1484 XV | fermavano sopra per ore intere.~Alla fine, dopo avere atteso
1485 VII | scusi se io cerco quel che interessa me.~- Ora, guarderemo se
1486 VIII| dimenticavano più per un giorno intero; e facevano divertire anche
1487 VI | della fonte di Follonica s'interrano fino a mezzo; impiastricciati
1488 XI | sempre rimescolare e come un'interruzione nella sua coscienza, non
1489 XIV | quanto, durante qualche intervallo, egli si ricordasse di quando
1490 X | regola di vivere dev'essere intesa in un altro modo. Altrimenti,
1491 XIV | anche l'uremia nervosa e intestinale. Bisogna che m'aiutino.~
1492 X | compensarlo con una devozione intima e profonda. Ma, standoci
1493 XI | tanto Niccolò che Enrico gli intimarono:~- Non bisogna perdere più
1494 III | testa: m'ha fatto male quell'intingolo troppo impepato.~- Sei tu
1495 XII | Mangiò un pezzo di pane intinto nel vino, e andò a serrarsi
1496 XIV | ma con dolcezze tenere; intonata.~Non riesciva, ormai, più
1497 III | Era ancora assonnato e intontito; camminava tutto dinoccolato
1498 XIII| lontana, una collina verde e intramezzata di cipressi neri. In Piazza
1499 VIII| piantò il fratello nell'intrigo; pensando con disprezzo
1500 VIII| lusingato che il Nisard si intromettesse, si fece portare fuori.
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