abbac-caffe | cala-ebano | ebben-intro | intui-polve | pomo-scava | scegl-tocca | tocco-zoppi
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1501 IX | passatempo. Però, egli aveva intuito che le cose della libreria
1502 X | istantaneamente, Giulio si sentì invadere come da un delirio senza
1503 II | darei dieci anni! Me ne sono invaghito.~Giulio, divertendosi della
1504 XIV | marito; ed Enrico tentò invano di cavare qualche cosa da
1505 XIII| desiderio di morire era invariabile. Non gli parve necessario
1506 XIII| sempre mobili, ma a certe invariabilità; alle quali, forse, quei
1507 XIV | buon umore, benché fosse invecchiato a fretta. Egli diceva, picchiandosi
1508 VII | Ora il governo ha fatto inventariare tutto senza pensare al nostro
1509 II | manca il gorgonzola! Non inventerete che io penso prima a me
1510 XV | dico quel che ho, e non invento niente!~Ma, visto ch'era
1511 II | hanno bisogno di vestiti da inverno.~- Glieli farai comprare.
1512 VIII| amarezza; che gli pareva inverosimile. Il Nisard disse con sdegno
1513 IX | pensò che doveva subito investigare, ma bastò ch'egli guardasse
1514 I | a sedere!~- Lo so! Me la invidia anche lei?~- Io? No, da
1515 XII | misericordia. Disse a Niccolò:~- Io invidio quelli che possono credere.~
1516 XIV | soddisfazione che di farsi invitare a pranzo; e, poi, tornato
1517 XIV | non era difficile che lo invitassero a mangiare; ed egli, allora,
1518 XIV | ricordasse di quando stava bene e invocasse di guarire, subito dopo
1519 II | stamani; e mandacelo. Fa' invogliare anche lui.~- Non ci vorrà
1520 X | quel passato che credeva invulnerabile. Invece non esisteva nessuna
1521 XIV | con quella sua giocondità irascibile e beffarda, che gli traluceva
1522 XI | bibliofilo; sempre con un'ironia astuta e bonaria. Possedeva
1523 IX | inutile che tu mi faccia l'ironico.~E sperò che Giulio avesse
1524 VI | tu faccia così?~- Ho un'irrequietezza che mi noia. Avrei bisogno
1525 IV | quello che si dica! Doventa irresponsabile.~Il Nicchioli fu soddisfatto,
1526 XIII| il viso scomposto, quasi irriconoscibile per i sentimenti che ora
1527 XIII| uno vicino all'altro, ma irriducibilmente; ed egli tentava in vano
1528 XIII| certamente avuto nello stesso istante una sensazione vaga, non
1529 XIV | cadavere e portarlo all'Istituto Anatomico. Ma, dopo due
1530 | ita
1531 | IV
1532 | IX
1533 XI | come una zitellona, con il labbro di sotto che gli pendeva.~
1534 XIII| mise la testa dentro il laccio. Sentendosi stringere, avrebbe
1535 XI | ammazzarli uno per volta! Ladri! Che ci rimettono, loro,
1536 VI | se andasse ad appiattarsi laggiù; dove gli archi della fonte
1537 VIII| torto, e che non doveva lagnarsi di niente. E, scontento
1538 VI | rispose per la sorella; lagrimando:~- È vero! È vero!~Ma Chiarina,
1539 XIV | se Modesta cominciava a lagrimare, egli le rifaceva il verso;
1540 XI | che non sa quello che deve lambiccare?” Ma quella mattina non
1541 IV | perché non credo che possiate lamentarvi di me.~Niccolò riescì a
1542 VIII| afflitta come quando si lamentava dei tormenti della gotta.~-
1543 V | gli chiese:~- Perché ti lamenti sempre che la libreria non
1544 IX | finire male, e non me ne lamento. Qualcuno potrà dire che
1545 XIV | sotto le fiammelle delle lampade d'argento, con gli occhi
1546 IX | la sua collottola dura di lardo e di cotenna, entrò anche
1547 XIII| striscia d'erba sempre più larga in basso; che va a unirsi
1548 V | brividi; lente e comode, larghe e insolenti. Egli rideva
1549 XII | destato: in certi casi non si lascerebbe mai il sonno.~Niccolò tentò
1550 XV | indefinibile che non mi lascia addormentare. Non posso
1551 XII | Vieni più in dentro, e lasciali stare quanti sono. Ora chiudiamo,
1552 III | Mi sembra che noi ti lasciamo spifferare tutto quel che
1553 X | nulla, benché il cavaliere, lasciandolo, gli desse la mano in un
1554 V | guarire io? T'ho detto di lasciarmi vestire in pace. Te lo chiedo
1555 III | sentivo così allegro, invece! Lasciatemi: sto bene solo, a parlare
1556 XV | spilluzzicare. Il vecchio stava lassù, tranquillo sotto una pergola;
1557 XV | vuoto. Quando lo fecero lavare e gli dettero un vestito
1558 XIV | spranghe di ferro; le lapidi si lavavano e la cima dei cipressi restava
1559 XV | chiedeva:~- Hai bisogno che ti lavi qualche fazzoletto, almeno?
1560 VIII| pieno di dolore.~- Io me ne lavo le mani di tutto: te lo
1561 XV | e, per ascoltarlo, non lavoravano. Qualcuno cercò di sorridere
1562 IX | mai sentito galantuomo e leale come ora! Mi sembra di non
1563 IV | so che voi siete buoni e leali... come me... Mi vergognerei
1564 II | saporite e allegre come una leccornia.~ ~ ~
1565 X | domanda non avevano più nessun legame. Almeno, quand'era giovine,
1566 IX | insieme i pezzi della sedia, legandoli con lo spago.~Niccolò andò
1567 XIII| con la quale era stato legato un pacco di libri. Egli,
1568 I | comprare.~Enrico faceva il legatore, a una piccola bottega vicino
1569 XIII| crebbe. Il giorno dopo, la legge avrebbe fatto mettere i
1570 XIII| si sarebbe ammazzato! Ci legò la fune, a nodo scorsoio.
1571 XV | capelli sul collo, pieni di lendini, e disse:~- Comincio a credere
1572 III | intendo!~Poi escì camminando lentamente e strenfiando; quasi sudando,
1573 V | bene, parevano brividi; lente e comode, larghe e insolenti.
1574 VI | sghignazzavano e camminavano più leste; arrivando a Porta Tufi
1575 III | Quando sono sceso, volevo leticarci. Ma, un'altra volta, non
1576 XV | dove c'era un centinaio di letti e nessuno vuoto. Quando
1577 XIV | accompagnarono, dietro la lettiga d'incerato verde; ma erano
1578 XII | lacrime, disse a Giulio:~- Levamela tu di dosso! Prendila! Io
1579 IX | erano, e con le unghie volle levare uno spillo restato dentro
1580 XV | avessi parecchie, potresti levarti la fame!~Enrico se la mise
1581 II | oggi non mangio, se non mi levo anche la voglia di quelle!~-
1582 III | piedi la cassapanca! Sei un lezzone e uno sciupone.~Vittorio,
1583 I | certe pere che passano una libbra l'una! Scommetto che le
1584 IV | spuntare. Cavò di tasca un libretto foderato di cartone bianco,
1585 VI | facciata gialleggiante di licheni.~Ora, i muri della strada
1586 IX | aveva voglia di sentirsi lieto, non si trattenne come il
1587 IX | sacrificarsi senza chiedere un limite.~- Nessuno, se sapesse ch'
1588 XV | dove erano le serre dei limoni.~Egli pensava sempre alle
1589 VII | sorriso che sgrigliolava liscio e pulito come le sue scarpe
1590 XV | gambe gonfie; con la bocca livida; da cui non esciva più nessuna
1591 VIII| guance gli eran doventate livide, si fece serio pur senza
1592 IX | farei ballare a suon di lividure.~- Codesti son ghiribizzi!~-
1593 IV | né meno più le parole per lodarlo a modo suo:~- È... veramente...
1594 XII | impressione, ch'è addolcita dalle Logge, benché deserte e polverose,
1595 VI | volta in giù; con la borsa logora a tracolla ed una fazzolettata
1596 XV | via anche pezzi di vestiti logori; e i suoi occhi ci si fermavano
1597 XIII| inaccostabile. Mentre le cime più lontane, fino alle Cornate di Gerfalco,
1598 X | smettendo fino ai monti lontani, era azzurrognola e placida;
1599 XIV | terrore. Egli diceva cose lubriche o insensate. Gli pareva
1600 V | con la voce; i suoi occhi luccicavano, destando la malcreanza
1601 VII | scarpe sempre nuove e sempre lucide:~- E lei è contento?~Niccolò
1602 Ded | A Luigi Pirandello~ ~
1603 IX | I suoi occhi doventavano luminosi e trasparenti; e avevano
1604 IV | disse:~- Lo sa come io sono lunatico!~Ma il cavaliere non s'era
1605 XIV | e tra le nipoti pregava lunghe ore, sotto le fiammelle
1606 XIII| rasenti, contrari, di tutte le lunghezze e di tutte le specie. E
1607 X | sospinte e sdrucciolate giù per lunghi scarichi.~Niccolò si volse
1608 IV | divalla dentro un collineto lunghissimo e avvignato. Al Madonnino
1609 XV | Aveva imparato tutti i luoghi più deserti e più sporchi
1610 XV | bianchi, come quelli di un lupo, che gli si vedevano quand'
1611 X | indispensabile; quasi di un lusso. Gli premeva che il Nicchioli
1612 XI | si trova tra persone in lutto. Egli non capiva che cosa
1613 II | parmigiano da grattare su i maccheroni; e, dentro di sé, diceva: “
1614 XIV | ghirlanda: anch'essi avevano macchiato il pavimento della piccola
1615 IV | lunghissimo e avvignato. Al Madonnino Scapato, si scopre soltanto
1616 IV | stesso vestito blu; lustro e magagnato.~Il Nicchioli li ammonì:~-
1617 | maggiore
1618 X | incantevole!~E, poi, fingendo una magnanimità compunta:~- Scommetto che
1619 IV | Niccolò:~- Abbiamo fatto una magnifica passeggiata. Lo domandi
1620 III | provocante.~Vittorio Corsali era magro, senza capelli e i baffi
1621 VII | voce del cavaliere pareva malata, un poco saponosa, d'una
1622 XIII| per una enfiagione di cose malaticce. Ed egli continuò a pensare,
1623 V | luccicavano, destando la malcreanza di Enrico, e la timidità
1624 VIII| ne andava per non essere maleducato con Giulio. Egli sentiva
1625 III | sono né un pettegolo né un maligno.~Giulio, allora, si riprese:~-
1626 XII | che ridoventarono furbi e maliziosi, alle finestre, disse:~-
1627 XI | allegria era impacciata e malsicura: pareva che egli non avesse
1628 XIII| quantità di cose parassite e malvagie; che volevano prendere il
1629 XII | tanto ci stava goffamente e malvolentieri. Egli non le diceva nulla;
1630 XIV | voce venne sempre di più a mancargli. Allora, gli cominciò il
1631 VIII| che c'era sopra, come se mancasse qualche cosa. Giulio cercava
1632 XV | vestito non ne poteva più e mancavano tutti i bottoni.~Non sapendo
1633 IV | La prendo da me.~- Non ci mancherebbe altro! Piuttosto, le do
1634 XIII| meno. Non può essere mi manchi la forza di fare a me quello
1635 IX | la scesa di Via del Re ci mancò poco che non sdrucciolasse.
1636 II | abbiamo incassato stamani; e mandacelo. Fa' invogliare anche lui.~-
1637 IV | poteva trattarsi dei denti... mandammo, immediatamente, le dico
1638 II | drizzava con tutta la persona; mandando in fuora il petto; camminando
1639 VII | tutti gli impiegati che mandano qua.~- È ricco?~- Io non
1640 I | sé alla banca, invece di mandarci lui o l'altro fratello,
1641 II | libri! Bella cosa sarebbe mandarli tutti al macero!~- Ma lei
1642 XIV | Niccolò non s'è vergognato a mandarmi via e m'ha tolto tutto quello
1643 XV | era dei meno vecchi, lo mandarono nell'orto a raccattare le
1644 II | la voglia di quelle!~- Ci manderemo Enrico, quando viene!~-
1645 IX | fai battere il cuore. Io mando a chiamare il medico.~-
1646 IX | che commoveva:~- Domani tu mangerai i fagioli a Firenze, e tu
1647 III | prima volta.~- E tu che mangi, Vittorio?~- Io? Io mangio
1648 X | ridossa. E la Torre del Mangia pare che si spenzoli, su
1649 I | faccio bene? Devono tutti mangiarsi il fegato dalla rabbia!~
1650 I | e si va a mangiare. Che mangiata! Vorrei avere due ventri!
1651 II | saporite di quante ne aveva mangiate durante tutta la sua vita.
1652 III | CAPITOLO III~ ~ ~Dopo mangiato, Niccolò era sempre disposto
1653 XV | allora, guardava il cane che mangiava, e gli veniva la saliva
1654 XV | fisso quel che gli altri mangiavano; e a lui pareva che la sua
1655 XIII| sgabello e provò, ficcandoci il manico del martello dentro, se
1656 X | da me; finché io non l'ho manifestato a nessuno. Ma, siccome per
1657 VII | porta, sentendo toccare la maniglia: era il cavaliere Nicchioli.
1658 IV | fatto... i piedini... le manine... Intelligente!... Capisce
1659 VII | tenendolo insieme con un manoscritto arrotolato.~- Disturbo,
1660 IX | stato possibile, ma per mantenerci quel che avevamo avuto da
1661 VII | M'hanno detto che la mantiene quel conte tanto ricco,
1662 IV | tutti gli strumenti, una marcia. I vetri tremarono; e tutti
1663 IV | di cartone bianco, con i margini dorati; e disse:~- Vede:
1664 III | era, sotto le finestre, il marmista che faceva un chiasso, con
1665 XIII| ficcandoci il manico del martello dentro, se un gancio alla
1666 XIII| scale della Chiesa di San Martino. Egli non aveva mai visto
1667 XIII| io trovassi gusto a farmi martoriare. Ma questo non può essere,
1668 XI | Enrico disse:~- O quel mascalzone del Nicchioli non potrebbe
1669 V | quanto Niccolò, non era meno massiccia e meno grassa. Il marito
1670 IV | scopre soltanto San Domenico; massiccio e rosso, su un rialzo che
1671 V | farmi andare in collera di mattinata! Mi ero alzato così di buonumore,
1672 VI | Guarda che more grosse e mature.~- Bisognerebbe fare un
1673 IX | visti da Cicia, legati a mazzi. Mi son parsi grassi abbastanza.~
1674 VIII| carte. Ma egli tenne il mazzo chiuso in mano; e disse:~-
1675 XIV | trattava di un estro forse meditato in quei due giorni, e poi
1676 I | false?~Giulio era il più melanconico dei tre fratelli Gambi,
1677 XIII| capo. Pare che la nostra memoria sparisca e poi si faccia
1678 I | che mi vorrebbero vedere a mendicare. Non faccio bene? Devono
1679 VIII| disse:~- Lo sapevo che quel menno lì avrebbe compromesso anche
1680 I | su le mie spalle! Senza mentovare, poi, anche le mercature.~
1681 V | e, nello stesso tempo, meravigliata. Ben lontana da indovinare
1682 III | di me.~Giulio lo guardò meravigliato e rispose:~- Mi sembra che
1683 XIII| cambiali false. Il Nisard si meravigliava di questa noncuranza tranquilla;
1684 XI | Vattene, e basta!~- Mi meraviglio di Giulio!~Ma anche Giulio
1685 IV | stette zitto. Il cavaliere si meravigliò un poco; e, credendo d'averli
1686 VII | mio bambino.~- È una cosa meravigliosa.~- Siena è fatta così; e
1687 II | Erano belle da vero?~- Meravigliose! Con una buccia grassa,
1688 IV | pesce! M'hanno detto che al mercato c'è una palomba bianca come
1689 I | mentovare, poi, anche le mercature.~Niccolò si sollazzava a
1690 VI | della Porta, di fuori, una meridiana vecchia e stinta; senza
1691 VII | Pare serio. Dev'essere meridionale; come quasi tutti gli impiegati
1692 XII | ero stata indovina? Non meritavo, allora, che tu fossi stato
1693 VIII| va d'accordo?~- Perché è merito mio. Io non le rivolgo mai
1694 IX | da pensare. Al macero!~E, messosi a ciancicarsi le unghie,
1695 XI | quel che parlavano. Soffiò meticolosamente la polvere su la scrivania;
1696 IX | dalla sedia, stirandosi e mettendo il petto in fuori. Egli
1697 XIII| che le avrebbe dato retta, mettendoci il collo dentro. Egli delirando
1698 XV | giorno, il nostro oste non ci metterà l'acqua. Credi di averci
1699 I | pacatezza di uomo educato:~- Ci metteranno me in galera! Sei contento?~
1700 VII | invece di prendere moglie, mi metterei un pietrone al collo e m'
1701 VIII| fuori di casa, riescirono a mettergli un poco di giudizio. Egli,
1702 V | doppio giudizio. E bisogna metterla subito al posto.~- Io non
1703 XIII| egli tentava in vano di metterli d'accordo e di spiegarli
1704 III | cacio quanto basterebbe per metterlo nella trappola a un topo.~
1705 XIII| evitare che il Nisard lo mettesse al punto di parlare di se
1706 XI | si raccomandò che non si mettessero a imbastire un litigio,
1707 XI | quei pettegolezzi che li mettevano di buon umore. Niccolò lo
1708 V | presenza delle bambine, no. Metti il grifo dentro ai piatti
1709 V | bene.~- Mi credi un idiota? Mettiamoci, invece, d'accordo. E, quando
1710 VIII| anche dopo cena, fino alla mezzanotte. E disse ai suoi amici:~-
1711 VIII| bella sfortuna avere un micco di fratello, che non capisce
1712 I | fatto mandare da una delle migliori tenute del Chianti un vino
1713 IV | suocera, che voleva mettere le mignatte... Ma io non volli... sebbene
1714 III | picchiò con l'anello del mignolo su la cassapanca; poi, disse,
1715 | mila
1716 IX | altro mestiere! Io vado a Milano, a Torino, a Roma; e trovo
1717 | mille
1718 V | che non è una celia!~- Mi minacci? Ora non potrai dire più
1719 VIII| mai nulla. Ma i fratelli, minacciando che lo avrebbero mandato
1720 XI | sbuffò; e il Corsali escì, minacciandoli.~Erano tutti e tre fuori
1721 VII | sue risate brusche e quasi minacciose, seguitò gridando:~- Ti
1722 III | sentirselo dire; e ridoventò minaccioso e provocante.~Vittorio Corsali
1723 VII | piacere. C'è stato, mezzo minuto fa, un signore a chiedere
1724 VII | autore vero, saremo sempre miserabili.~Giulio, pensieroso, rispose:~-
1725 XIII| suoi sentimenti, sempre mobili, ma a certe invariabilità;
1726 VII | della ragazza sono piuttosto modeste.~Il giovine, esaltato, disse
1727 VII | gingillino, di pelo rosso, mogio, un poco anemico! Ma decente.~-
1728 X | con lui di una timidità molle. L'averlo ingannato gli
1729 | Molta
1730 | molti
1731 XI | collera; ed erano i soli momenti che si volevano veramente
1732 VII | invece doveva entrare a farsi monaca! L'ho sempre detto! Non
1733 XIII| arrampicavano un branco di monelli. La Chiesa è d'un rosso
1734 IV | una nebbiolina rosea; e il Monistero, su un'altura più ritta
1735 XIII| dànno un senso d'angustia monotona; con i vicoli di Fontebranda
1736 IX | potuto resistere di più alla monotonia di questa tristezza sconsolata.
1737 VIII| vada a farmi vedere; se no, montano in bestia tutti e due.~Ma
1738 XII | lasciasse fare a lui; senza montare in furie, anche se Modesta
1739 VI | ficcato. La campagna, sotto il Monte Amiata, sempre più sbiadita
1740 X | pianura, non smettendo fino ai monti lontani, era azzurrognola
1741 VII | niente che avesse un intento morale, ed ora gliene capitava
1742 II | subire anche le conseguenze morali della sua colpa. Non avrebbe
1743 III | bottega!~Egli respirava forte, mordendosi le mani.~Il Corsali, che
1744 III | bocca, come se avesse voluto morderlo. Poi, sorridendo, si racchetò.
1745 VI | glielo diremo mai. Guarda che more grosse e mature.~- Bisognerebbe
1746 XV | infettato tutto il sangue, morì senza né meno accorgersene.~
1747 XV | poco strascicata:~- Quando morirai tu, si piglia tutti la sbornia!
1748 III | prendere!~- Io vorrei che morisse.~Il Corsali chiese:~- E
1749 XV | sempre meglio di quando moriva di fame in qualche immondezzaio,
1750 XIII| siamo vivi e domani già morti! E, poi, io! Mi ricordo
1751 XV | stoppino un poco di sangue morticcio.~Esse pregavano inginocchiate,
1752 I | insieme, Niccolò non si mosse né meno.~Quegli chiese:~-
1753 XI | antica; e con lui poteva mostrare la sua erudizione di bibliofilo;
1754 VIII| attenzione.~Quand'egli voleva mostrarsi affabile, dava ragione a
1755 II | chiedere a un altro che gli si mostrasse pronto a stimarlo. Anzi,
1756 III | egli lesto si scansava e mostravasi arcigno; quasi offeso.~Tornato
1757 XI | da tutte le parti; e la mostrò ai fratelli; che la trovarono
1758 X | quasi due ore. C'è qualche motivo perché tu me lo domandi?~-
1759 XI | bene?~L'impiegato, con un moto della testa, rispose:~-
1760 XIII| amaro. Dentro di lui sentiva moversi come una quantità di cose
1761 III | quanto aveva impippiato, moveva a pena le gambe.~Per la
1762 II | ascoltando. L'orologio municipale batteva le ore, con una
1763 XV | che ora per ordine del municipio si ributta all'aria. Quasi
1764 XV | quelli con lui:~- Se io muoio presto, vi prego di dire
1765 X | qualche errore:~- Perché devo muovermi di qui? Ci sto così bene!~-
1766 IX | sconsolata. Egli cominciò a muoversi e poi a dimenarsi su la
1767 VI | mezzo; impiastricciati di muschi, che si sfanno con il tartaro
1768 VII | quadri debbano stare nei musei, e invece non li dànno a
1769 IV | benché in contrasto con la musica sgargiante; come stupefatti.~
1770 VII | più che la sua sfortuna mutasse; e aveva perduto ogni senso
1771 VII | sottometteva, un sorriso che si mutava subito nella voce, gli disse:~-
1772 VI | bene.~Tutte e due bruttine, nàchere e tracagnotte, troppo grasse;
1773 XII | dài importanza a queste nànnole? Vieni più in dentro, e
1774 II | allargare e stringere le narici, e gli si piegarono le ginocchia;
1775 II | Enrico, con la sua voce nasale e strascicata - Hai sempre
1776 XV | ho? È inutile: quando si nasce con l'animo di signore,
1777 VIII| mio? Non sarebbe meglio nascere soli? Non dovrei trovare
1778 IV | e Siena si ritira e si nasconde sempre di più dietro ad
1779 V | nostro matrimonio, tenti di nascondermi quello che fai capire anche
1780 VI | non sapendo come meglio nascondersi, l'abbracciò stretta stretta;
1781 XI | ai piedi. Per salvarsi, nascose il viso tra le mani.~ ~ ~
1782 XIV | cima dei cipressi restava nascosta nella nebbia; e, benché
1783 IV | Il cielo era tinto di una nebbiolina rosea; e il Monistero, su
1784 XII | specie di serenità incerta e nebulosa; ma quasi soave; come se
1785 X | eseguire la mia volontà, dovrei necessariamente, in un modo o in un altro,
1786 X | di un capriccio, di una necessità non indispensabile; quasi
1787 X | perdersi in queste possibilità negative, che ora filtravano anche
1788 VI | striscia violacea; con le file nere dei cipressi.~Giunsero,
1789 XIII| intramezzata di cipressi neri. In Piazza di San Domenico
1790 XV | ce n'era uno, vestito di nero, con una suora ritta accanto;
1791 XIV | ammalare Modesta e sconvolse i nervi alle bambine, durò quasi
1792 XI | più io!~Niccolò era così nervosamente allegro che cominciò a canticchiare
1793 III | gocciola. Con quella mi ci netto il codrione.~Egli, quando
1794 XV | ossa e mi vengono certe nevralgie che mi fanno perdere i sensi.
1795 XIII| smettesse di battere le nocche; e, dal cassetto della scrivania,
1796 VI | e un altro secco come un nocciolo d'oliva. E alle due sorelle
1797 XIV | credono, guardino che nodi noccioluti m'è venuto alle dita! Faccio
1798 XIV | ci credono, guardino che nodi noccioluti m'è venuto alle
1799 XIII| si meravigliava di questa noncuranza tranquilla; attribuendola,
1800 | nonostante
1801 VI | davanti alla loro Scuola Normale; e allora davano un'occhiata
1802 X | per vedere se nessuno lo notava. Desiderava che lo giudicassero
1803 XII | che si trattava di quasi novantamila lire; e qualcuno assicurava
1804 IX | Che roba è?~- Romanzi, novelle...~- Pappa sciapa per chi
1805 XIV | che lo facessero camminare nudo, con le mani e con i piedi.
1806 V | e tornava a rigiocare i numeri; con quel suo fanatismo
1807 XV | una notte, preso da una nuova crisi di gotta, che gli
1808 II | giorno.~- Che mi dice di nuovo?~- Ho trovato una cosa molto
1809 X | sempre conto di cadere dalle nuvole, qualunque cosa ti domandi.~-
1810 V | Giulio era anche spiacente di obbligare la cognata a non immischiarsi
1811 X | di me stesso, mi troverei obbligato a non stare più in questa
1812 VII | ed ora gliene capitava l'occasione!~Volle riprovarsi a discorrerne
1813 II | riservato; e quelle erano le occasioni della sua tristezza. Niccolò
1814 II | soddisfatto di se stesso e dava occhiate di orgoglio affettuoso;
1815 VII | vetrina. Allora, Niccolò, che occhiava dal suo cantuccio, cominciò
1816 VII | valeva la pena né meno di occuparsene. Allora, Giulio volle impegnarsi
1817 V | Allora, io non me ne occupo. Farete da voi.~Giulio chiese,
1818 V | ostile; come se l'avesse odiata. Qualche volta egli le era
1819 XIV | divorerei vivo con il mio odio. A tal carne, tal coltello!
1820 XV | accanto a un cippo. I cipressi odoravano; come se la pioggia facesse
1821 XI | nome mio che non lo volevo offendere sul serio!~Giulio gli chiese: -
1822 III | seguitò:~- Me lo dite per offendermi; ma io so tenervi al posto!
1823 IV | poco; e, credendo d'averli offesi, seguitò:~- Badiamo che
1824 III | mostravasi arcigno; quasi offeso.~Tornato dalla passeggiata
1825 XIII| cassapanca, tutti quegli oggetti falsamente antichi gli dissero: “
1826 I | di piatti e di pitture.~- Ohé! Non ti vergogni a dormire!
1827 XV | volta, è partito prima lui! Ohè! Avete sentito quel che
1828 VI | dare un pugno a Lola.~- Ohi! M'hai fatto male!~- E tu
1829 VI | secco come un nocciolo d'oliva. E alle due sorelle venne
1830 X | San Francesco; già scura d'ombra.~Dirimpetto, né meno a mezzo
1831 XIV | avesse avuto furia, con l'ombrello e il cappello in mano. Egli
1832 | omni
1833 IV | me... conosce la vostra onestà... nessuno, più di me...
1834 XII | legatoria; e i due o tre operai, saputo del perché, se n'
1835 X | che mi sembrava giusta ed opportuna. Ora m'accorgo che posso
1836 XII | una greppina, teneva gli orecchi turati con le mani.~Ogni
1837 I | insieme con due giovinette orfane, loro nipoti.~Il loro padre
1838 XV | vecchi, lo mandarono nell'orto a raccattare le potature
1839 IX | imprecazione con una parola oscena. Ma Giulio si sentiva come
1840 IX | arrosto, io pulirei anche gli ossi. La soddisfazione di farmi
1841 XV | putrilagini; e trovava un osso; ed egli, allora, guardava
1842 XI | mente di andarsene; anzi, ostentava di avere fretta; e consegnò
1843 V | accigliato e con una serietà ostile; come se l'avesse odiata.
1844 XIII| aveva mai visto un'altra ostinazione così vogliosa e nello stesso
1845 II | anni, e mi sembra di averne ottanta o cento. Lei non mi crede
1846 III | sudando, benché fosse d'ottobre. Gli era venuta la gotta,
1847 IX | ad ambedue, con una voce pacata; che commoveva:~- Domani
1848 I | umiliato. E rispose, con la sua pacatezza di uomo educato:~- Ci metteranno
1849 V | CAPITOLO V~ ~ ~Modesta era una paciona che viveva soltanto per
1850 XIV | restavano ancora quasi in ogni paese, dove l'avevano conosciuto
1851 III | Vorrei sapere perché non pagano!~- I signori vogliono fare
1852 I | vendere a nessun costo. L'ho pagata cento lire sole!~Si alzò,
1853 IX | era dietro, lo aprì a una pagina che conosceva e gli fece
1854 III | andava a dormire per un paio d'ore. Niccolò disse:~-
1855 XIII| siano le vie; perché le case paiono separate l'una dall'altra
1856 V | se i denari ci fossero a palate?~Niccolò temette di lei,
1857 XIV | buttarci la terra con le pale. I due fratelli piangevano,
1858 XIV | gli si faceva floscia e pallida, il viso doventava paralizzato,
1859 VII | Sono il ragioniere Bruno Pallini, impiegato da un anno al
1860 IV | detto che al mercato c'è una palomba bianca come il sale, e una
1861 IX | Romanzi, novelle...~- Pappa sciapa per chi non ha niente
1862 XI | Andrà a vele gonfie! Mi par di vederla, quando la prenderanno
1863 XIV | pallida, il viso doventava paralizzato, solido, privo di qualsiasi
1864 XIII| come una quantità di cose parassite e malvagie; che volevano
1865 IX | Giulio avesse già rimediato, parendogli più tranquillo. Perciò,
1866 VI | qualcuna del convitto, che i parenti erano andati a prendere.
1867 I | signora, si chiude questa paretaia; e si va a mangiare. Che
1868 VI | della prima comunione, su la parete del letto.~ ~ ~
1869 XIV | zoppicando, esciva a rimettere in pari gli affari della Compagnia
1870 XI | porpora, e disse:~- Glie ne parlai ieri.~Niccolò, allora, smosse
1871 V | nostro discorso. Ierisera parlammo sottovoce, al buio. Può
1872 X | e Giulio si accorse che, parlando, aveva dato il tracollo
1873 III | Non ho voglia di affari! Parlane con lui. Ma quando non ci
1874 XV | Sono mesi e mesi che non mi parlano più.~Ed egli pensava, senza
1875 III | io ti dico che non devi parlarmi! Hai capito? Io ti prendo
1876 VIII| svignò. I tre rimasti non si parlarono più, per parecchio tempo;
1877 VIII| Stasera non gli parrà vero di parlarti come deve!~Ma Enrico rimbeccò:~-
1878 VIII| convinzione che i fratelli parlassero male di lui anche con gli
1879 VII | essere fattibile! Oggi ne parlerò alla sua zia e a lei.~-
1880 IV | passeggiata insieme. Così, ne parliamo un poco!~Giulio, non potendo
1881 VIII| pensi?~- Stasera non gli parrà vero di parlarti come deve!~
1882 IX | legati a mazzi. Mi son parsi grassi abbastanza.~Niccolò,
1883 XI | vedere con una compiacenza particolare, li sfogliava come se li
1884 VIII| Alla fine di parecchie partite, toccava a lui scozzare
1885 IV | assistito la sua moglie partoriente; tutto quel che era accaduto,
1886 X | di andare a casa. Lasciò passarsi avanti tutti gli altri scesi
1887 XV | uscio, finché non fossero passate.~E, se era dentro la bettola,
1888 IX | farne una discussione da passatempo. Però, egli aveva intuito
1889 XV | sapevano il suo desiderio; e passavano tutte le sere dinanzi all'
1890 XV | dalla panchina e mi metto a passeggiare; anche perché il freddo
1891 VI | tutte e due piacevano le passeggiate in campagna. E la zia, sebbene
1892 V | bicchiere di vino; e vi passerà la voglia di fare un bisticcio.
1893 XII | a cui non piaceva quella passione insensata e si asciugava
1894 VI | rappezzature fatte a calce, come patacche bianche.~Incontrarono un
1895 XII | acciocché egli fosse costretto a patire quanto aveva sognato? Perché,
1896 XV | di vino”.~Ma egli aveva patito troppo; e, una notte, preso
1897 VI | affilato e rauco, che ripeteva pazientemente in fondo agli orti quel
1898 V | Sempre così quieta come una pecora! Non c'è stato mai una mezza
1899 III | nella libreria, lo prendo a pedate. Diglielo! Dio ne guardi,
1900 XIV | andare ai bagni caldi; ma peggiorò sempre di più.~Oltre all'
1901 VII | disinvolto?~- È un gingillino, di pelo rosso, mogio, un poco anemico!
1902 X | retto se in quel punto la pendenza non fosse più ripida. E
1903 XI | labbro di sotto che gli pendeva.~Il Nisard capì, con un'
1904 X | meno a mezzo chilometro, il pendio d'una collina era invece
1905 X | che viene quando non ci si pensa né meno!” Ma egli restava
1906 VIII| sue ragioni; quantunque, pensandoci meglio, dentro di sé non
1907 II | rinunciava a pena li aveva pensati; sebbene, qualche volta,
1908 VI | sempre rifarsi da capo. Non pensavano a niente; e la zia disse
1909 IX | non sono come Enrico.~- Pensavo, invece, se qualcuno di
1910 VII | sempre miserabili.~Giulio, pensieroso, rispose:~- Lo so! Ma bada
1911 XI | sarei ridicolo che me ne pentissi e me ne vergognassi. Se
1912 XV | quando le donne ripulivano le pentole e i piatti. Buttavano via
1913 XIV | costringevano a dondolare Giulio penzoloni. Anche gli pareva che lo
1914 | perch'
1915 XV | animo di signore, non si perde mai. Ci vuole altro!~- E
1916 IX | Ti garantisco che non perderò mai il mio appetito. Se,
1917 X | gli era mai capitato di perdersi in queste possibilità negative,
1918 I | gli diceva a quel modo, si perdeva d'animo e andava alla banca
1919 XIV | che lì dentro lasciavano e perdevano quel che essi non avevano;
1920 IV | sebbene Niccolò non gliela perdonasse.~Ma il Nicchioli doventava,
1921 II | una cosa, che nessuno ci perdonerà. Anche noi, perciò, con
1922 V | Giulio le avrebbe chiesto perdono, e che Enrico sarebbe stato
1923 XII | sessanta o settanta mila lire perdute, se dal fallimento non ci
1924 XI | fratelli; che la trovarono perfetta, confrontandola con una
1925 XII | lasciassero entrare dove sono le pergamene! Altro che cambiale!~Ma
1926 XV | lassù, tranquillo sotto una pergola; riparato dal vento e dall'
1927 III | da vero. Perché io sono permaloso. E, poi, per le cose giuste!~
1928 IV | cosa che fa vergogna. Mi permettano di dirlo francamente...
1929 XIII| da più di lui, perché gli permettesse di chiamarlo ancora. Lasciò
1930 XI | albagia buonacciona non gli permetteva né meno di temere che Giulio
1931 V | subito al posto.~- Io non le permetto né meno di fiatare!~- Pare
1932 II | vivere!~Giulio restò un poco perplesso, e poi rispose:~- Già: è
1933 V | pensare alla calza!~Ella si perse di franchezza; ma non volle
1934 XIV | sua miseria. La gotta lo perseguitava e s'era ridotto molto male.
1935 VI | sentiva chiudere qualche persiana, sbattendo; e c'era un piccolo
1936 VI | una finestra finta e le persiane verdi; con rappezzature
1937 V | nondimeno, il suo istinto non la persuadeva. Come quando aveva creduto
1938 VI | tavola; se non l'avesse persuasa la sorella. Si vergognava;
1939 X | appuntamento s'era sempre più persuaso che a chiedere al Nicchioli
1940 VIII| Pinturicchio gli piaceva meno del Perugino, egli disse:~- Io sono del
1941 XII | una di quelle calme che pesano come il piombo e se ne ha
1942 XI | rendersi gradevole e non far pesare quella specie di giocondità
1943 IV | casa.~- Fallo portare dal pesciaiolo!~- No, no: non mi fido.
1944 XI | immusonito; con gli occhi gonfi e pesti. Cavò l'orologio dal taschino,
1945 XI | suoi pigionali; uno di quei pettegolezzi che li mettevano di buon
1946 XI | voglia di raccontare un pettegolezzo su certi suoi pigionali;
1947 III | sicuri che non sono né un pettegolo né un maligno.~Giulio, allora,
1948 XV | stesa la sua moglie, quel pezzaccio di carnaccia e di grasso!
1949 VII | degli altri. Perché non mi piacciono le grandi città? Principalmente,
1950 III | leticare:~- Sei sicuro che mi piacerà?~- Io credo.~- Tu non capisci
1951 VI | migliore.~A tutte e due piacevano le passeggiate in campagna.
1952 XIV | ad una superficie tutta piana e unita, cominciava a schiarirsi
1953 XIV | le pale. I due fratelli piangevano, tappandosi gli occhi. Sentivano
1954 III | singhiozzare.~- E, ora, perché piangi?~- Non ne posso più!~Allora
1955 VI | cima al quale s'attacca una pianta d'edera; sbrandellandosi.
1956 IV | che i due fratelli avevano pianto, domandò sottovoce a Giulio
1957 XIV | era cupa e bassa, quasi piatta; talvolta, scivolava con
1958 XV | compagni, a portarle in un piazzale; dove erano le serre dei
1959 XIII| specie. E i tetti, in quelle picce e in quegli arrembamenti,
1960 III | sue gaglioffate.~Niccolò, picchiando le ginocchia insieme, esclamò:~-
1961 XIV | invecchiato a fretta. Egli diceva, picchiandosi il petto:~- Io ho fortuna!~
1962 IX | per chiappare una mosca picchiava e sbatacchiava le mani da
1963 VI | grembialata d'uva.~Quand'erano più piccole, Chiarina e Lola dicevano
1964 XII | si trovarono al Palazzo Piccolomini: uno dei suoi spigoli pareva
1965 VI | giardini e negli orti, a piè delle case; dentro la cinta
1966 IV | Robusto... ben fatto... i piedini... le manine... Intelligente!...
1967 XI | toccandola con le guance, per piegare la testa e sogguardare da
1968 II | stringere le narici, e gli si piegarono le ginocchia; ma seguitò
1969 V | venire meno, come se le si piegassero le gambe, ed ella non avesse
1970 VI | strada erano tutti storti e piegati; sbilenchi; con rigonfiature
1971 XV | che, essendo di sego, si piegava per il calore della sua
1972 V | sorde, ma spumose; risate piene di impazienza; che, ad ascoltarle
1973 VI | arco più alto, fatto di pietre grigie; chiuso quando riadattarono
1974 VII | prendere moglie, mi metterei un pietrone al collo e m'affogherei.~-
1975 XI | nella ciotola di legno; pigiandoci la punta delle dita sopra.
1976 XI | pettegolezzo su certi suoi pigionali; uno di quei pettegolezzi
1977 V | ette!~- Ti saresti fatto pigliare proprio alla tagliola.~-
1978 IV | pensare ad altro; perché lo pigliava una specie d'immobilità.
1979 VI | aspettare. Perché Niccolò la piglierebbe in burletta e chi sa come
1980 VIII| Nisard sosteneva che il Pinturicchio gli piaceva meno del Perugino,
1981 XV | cipressi odoravano; come se la pioggia facesse escire i loro succhi.
1982 XII | calme che pesano come il piombo e se ne ha paura; perché
1983 III | assicurazioni. E là, dal piovano, ho visto un crocifisso
1984 XV | essere più riparato? O quando piove?~- Ho dormito, per quasi
1985 XV | altra fossa.~Cominciava a pioviscolare, ed era un'acqua così diaccia
1986 VI | portalettere sciancato; con la pipa in bocca; volta in giù;
1987 Ded | A Luigi Pirandello~ ~
1988 II | Siena per studiare certi pittori del quattrocento. Era vestito
1989 XI | anche perché gli parlava di pittura antica; e con lui poteva
1990 I | di vasi, di piatti e di pitture.~- Ohé! Non ti vergogni
1991 II | di gorgonzola dal nostro pizzicagnolo.~- Fa' quel che vuoi.~Enrico
1992 XIV | bavosa, che gli bagnava il pizzo. I delirii doventarono più
1993 IX | omni re: Domine, si tibi placitum fuerit, fiat hoc ita.~Rimise
1994 I | con una tenuta di trenta poderi come io ho su le mie spalle!
1995 X | fuori, pigliando un poco di poggetto. Ma San Francesco e Provenzano,
1996 VII | ricco, che ha le tenute a Poggibonsi. Io ci credo! Se no, chi
1997 III | così!~- Stasera, c'è il pollo?~- Credo.~- Se no, vado
1998 XII | giudicavo così. Fammi sentire il polso se hai la febbre!~Allora,
1999 X | nipoti; mentre stava su una poltrona con un piede dentro un senapismo
2000 XII | Logge, benché deserte e polverose, chiuse dalla vecchia cancellata.~
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