1-ammor | ammut-baloc | balor-cespu | cessa-costr | coten-dorat | dorme-frago | fragr-impad | impag-isfug | isgom-miliz | mill-parto | parut-proce | proci-ricon | ricop-salat | salci-serbi | seren-sposa | sposs-tocca | tocch-vessa | vesti-zugo
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
3008 III | freschezza, in tutta la fragranza, ai primi raggi d'un bel
3009 XVIII | tutto quel giorno, passato framezzo a mille immagini di rischi
3010 XIV | avanzò nel mezzo della sala, frammischiandosi ad un crocchio di cavalieri
3011 XXXII | tenebrosa del suo amore si frammischiò diversamente, come era da
3012 Conc | la verità, il raccontare francamente quello che non sanno, o
3013 XXV | e parlar pietoso come un francescano, non che come un canonico?
3014 XIX | favoreggiatore, per darla a Francesco Castracani degl'Interminelli,
3015 XIX | in ogni caso voglio aver franche le spalle. -~Intanto che
3016 XVI | cui piè l'onda irata si frange,~E vi scorge una donna che
3017 Conc | Ottorino, che poteva in quel frangente aver bisogno di lui. Tutti
3018 V | contro le onde, le quali si frangevano fragorose e spumanti contro
3019 X | tovaglioli con ricami e frangie e nappini e l'impresa del
3020 XXVIII | in cuor suo: - se non ho franteso, mi dicevano a Milano che
3021 V | nel lago rotto in mille frantumi. L'ardito viatore si tornò
3022 XXVI | la vasta uniforme pianura frapposta d'una luce squallida, inerte,
3023 XXV | sproni, divora il terreno frapposto, e colpisce il bersaglio
3024 XXV | luogo sorgevano capricciosi frascati e pergoli con pennoncelli
3025 XII | dimorando egli, sentì un frascheggiare, poscia un fruscìo come
3026 XIX | senza finir altrimenti la frase incominciata, pigliò ed
3027 XXIV | rispose il tristo affoltando e frastagliando le parole, - se l'ho veduto
3028 VIII | sgombro ed aperto, quando frastagliato dal verde delle frondi di
3029 VIII | aiuto in caso di bisogno al fratel suo l'abate di Sant'Ambrogio,
3030 XX | dimostrazioni giulive di festa e di fratellanza: quei di Limonta furono
3031 III | meravigliosamente quella dilezione quasi fraterna che si serbavano l'un l'
3032 XV | da quelle parole, e dalla freddezza con cui eran pôrte. - Lo
3033 XVII | sfucinata, quella maramaglia di freddolosi, incresciosi, piagnolosi
3034 I | rinvenisse da morte a vita, e fregando le mani, e dando una giravolta
3035 XVI | fritte! al Tremacoldo non la freghi, no, infedele rinnegato.~-
3036 XXX | si vedevan segnate con un frego le seguenti parole: «Non
3037 IV | infuriato pel pericolo corso, e fremente di vergogna, tornò all'assalto
3038 XXVIII | enormità; e i cittadini, già frementi pel sospetto che il Visconte
3039 XVIII | cominciarono a mormorare, poscia a fremere, in fine ad urlare bestialmente
3040 XVII | cavalli sbuffando, pareva che fremessero impazienti dell'aringo;
3041 XXX | più generoso parente... Io fremo ancora pensando che fui
3042 XIX | era sprofondato in quella frenesia d'amore, sconosciuta ancora
3043 XXX | in quel primo istante di frenetichezza di trovarvi ancora la beltà,
3044 XI | perchè la casa di lui fosse frequentata da notabili cavalieri e
3045 XI | accompagnava col piegar frequente e fervoroso del capo.~Di
3046 XVI | moro cane! ma le zucche fritte! al Tremacoldo non la freghi,
3047 III | a' quali si menavan buoni frizzi più mordaci e insolenti
3048 XXV | qualche tempo; perocchè le fronde degli alberetti, la frasca
3049 VIII | frastagliato dal verde delle frondi di mezzo alle quali s'intravedeva;
3050 XII | nessuno dei miei soldati nel frugacchiare che hanno fatto da per tutto
3051 Conc | compianta da tutto il paese. Frugandosi fra le sue cose, fu trovata
3052 VII | otto armati e si danno a frugar per tutto; ma sentendo giù
3053 XXX | Paese, che prendesser voce, frugassero tutto all'intorno, coll'
3054 XVI | addobbi e vari sapori; pane di frumento, di segale, d'orzo; malvagìa,
3055 VI | sentì alcun che scorrere frusciando tra mezzo ai fogli di quello,
3056 XIX | cavallo, e facendo scoppiar la frusta uscì del palazzo, e s'avviò
3057 XVI | doveano star contenti ai frustagni, alle lane e mezze lane,
3058 XVI | inchina.~«Sente ancor della fucina»~Fra sè dice con dispetto:~«
3059 XX | crocicchi eran piantate fucine posticce d'armaiuoli, e
3060 VII | non abbiate paura ch'io fugga, fate pure strepito, svegliate
3061 XXXI | sento che la vita mi fugge, e l'ora è vicina; or via,
3062 Conc | promessa gli era sacra; fuggì dunque per poterla mantenere.~
3063 XXIII | Oh! no, no non v'andate! fuggiam da quell'uomo, vi ripeto;
3064 XXIV | d'allogare il procuratore fuggiasco e minacciato; e non sapendone
3065 XXX(6) | Non fuggirai dalle sue mani, ma sarai
3066 VII | che a lui sia riuscito di fuggirne; alcun altro pretende che
3067 XXIII | dinanzi correndo come se fuggisse, senza poter neppur rispondere
3068 XVIII | con un'occhiata timida e fuggitiva; chè in quel punto, tirata
3069 I | Ma essendo l'arcivescovo fuggito dalla diocesi, molti beni
3070 | fuit
3071 XVI | snudano~Entrambi il brando,~E fulminando~Di colpi crudi~Con vece
3072 XXIV | adombravano due occhi neri, fulminanti, che non c'era verso si
3073 XVI | festa~Su un leardo pomellato~Fulminar per lo steccato~Con la salda
3074 VIII | segno per tanti anni ai fulmini del pontefice, ben sai come
3075 XIV | coperto di spuma, tutto fumante e sanguinoso, vibrar dalle
3076 XXXII | Sangue! sangue! rosseggian fumanti~D'un turrito palagio le
3077 X | degli scalchi nudarsi e fumare, uccellami e salvaggiumi,
3078 II | china, per l'erta, se la fumaron via, e in poco tempo fu
3079 XXII | gli sposi abbian tosto a fumarsela di qui, e andare chi sa
3080 XXIII | amante, uno sdegno ardente, fumoso, ma facile a dar giù a una
3081 II | satelliti, e fattane una funata, altri voleva precipitarli
3082 Conc | strapparsene l'un l'altro la fune, a salir sul tetto, e dondolarla
3083 XXXI | lento lento quel corteo funebre, e al lume di tante faci
3084 XXI | fuori chi lo tien giù con funi e puntelli.~- Tradimento!
3085 X | sciamito rilevato, colle funicelle di seta, i bottoncini di
3086 IV | messa o di far qualche sacra funzione, per amor dell'interdetto.
3087 I | rimasto fra noi, riprese le funzioni ecclesiastiche e l'amministrazione
3088 V | Varenna tutto risplendente di fuochi e si sentirono venirne le
3089 III | da che l'arcivescovo è fuora via, nessuno là al paese
3090 XI | seco i più semplici.~Era furberia di quella fina per quei
3091 XIV | compassionevole della bestia, il furbo cavò strani sospetti, tutti
3092 II | tuttavolta.~Quattro o cinque furfantoni armati, gironzolavano dapprima
3093 IX | sperpero, la rovina: quel furiosi corsero dietro il coro,
3094 XIII | declinando, e avea dato luogo ai furori di parte, alla sete di dominio
3095 XXIV | paura d'esser côlto sul furto.~S'appressò a Bice, pose
3096 XIX | dagli altri affetti, ma fuso però sempre insieme con
3097 I | ogni cosa.~- Duello cum fustibus et scutis? coi bastoni e
3098 XIX | leva le corna, e questo fusto ch'è qui, cui nessuno bada
3099 XXVII | però in Dio e in una vita futura, a suo modo, già s'intende,
3100 XXII | dall'incertezza del suo futuro stato in una terra strania
3101 XX | quale in farsetto, con gabbani e tabarroni di lana, o di
3102 XXV | l'altro s'è cambiato di gabbia, ma penso che non vorrà
3103 XX | pedaggi, a levar censi o gabelle, e angarie, e parangarie,
3104 V | avviarsi, e battendo i colpi gagliardi e spessi guadagnavan sempre
3105 XVI | sette mantenitori della gaia scienza?~- Appunto, - rispose
3106 XXV | grosso, cecino mio bello e galante.~- È vero, è vero, - disse
3107 XIV | dopo tutta quella poca galanteria? ci burliamo! - diceva fra
3108 XVI | fattura, ma, senti, per galanterie come questa, il Biassonno
3109 IV | stato che al capo di que' galantuomini saltò il grillo di volermi
3110 VI | spaldi di Como; e Ottorino galopparle leggiadramente al fianco,
3111 XXXII | ritorti sentier si cavalca,~Galoppiam d'una selva pel folto:~A
3112 Conc | risalì sul suo cavallo, e galoppò difilato a Milano in cerca
3113 XX | che Marco Visconti sia un galuppo? - soggiunse l'altro. -
3114 XVI | entrovi corazze, scudi, gambiere, cosciali, manopole, cuffie
3115 V | querciuolo, in un sottil gambo di fico salvatico, lo afferrava
3116 XX | aver lasciato a casa sua la ganza. Si facea la cavalcata?
3117 VIII | valere... Del resto, non mi garban troppo tutti quei gran vanti
3118 XVII | sua dama, cui non dovean garbar troppo i ciechi d'un occhio,
3119 XV | te il servizio quel padri garbati, ma per questa volta hanno
3120 III | se codesto nostro padrone garbato vuol far la vita dell'anno
3121 XXVIII | da quel fracasso, da quel garbuglio che si sentì fra' piedi,
3122 III | forti di tutto il lago, gareggianti fra loro di lindure e gale,
3123 XX | guardar pensieroso verso Garfagnana e Lombardia, e avrebbe voluto
3124 XXIV | A gorgata, a zinzini, a garganella:~Allor ch'io bacio in bocca
3125 XX | chiamavano coltellum de garono, coltello da coscia.~I cittadini
3126 XI | e per sua cagione avea garrito qualche volta il figliuolo,
3127 XXV | toro lo sfidato, ch'era un garzonaccio nero, peloso e brutto come
3128 XXV | Giovanette innamorate,~Garzoncelli e donne e vecchi,~Che il
3129 XX | Canovetta, o quello alla Gattaiuola? chè tu devi aver' alzata
3130 XVII | figli di Amone, d'Amadigi di Gaula, di Girone il Cortese, e
3131 X | avete indicati, con Guzino Gavazza, con Moneghino Zeva, e con
3132 VII | sorriso gelato e da far gelare chi si sia, - via, quietatevi;
3133 XIII | col tuono e colla maniera gelata d'uno che reciti una predica
3134 VII | disse con un sorriso gelato e da far gelare chi si sia, -
3135 XXIII | rivolte dallo sposo a men gelosa significazione, ebbe tempo
3136 I | e di scisma.~Milano, che gemeva già da molti anni sotto
3137 III | s'addiceva a lui come una gemma ad un anello.~Più volte
3138 XVI | degli ascoltatori a quel genere di commovimento che voleva
3139 XIII | recato a onore d'averlo genero, e quanto ad Ermelinda pensò,
3140 XVII | affrontarono a mezzo del cammino. I generosi cavalli sbuffando, pareva
3141 XXII | abbiam voto di fare a San Genesio quando la terra sarà ribenedetta?...
3142 XVI | Europa, erano una scioperata genía che girando di paese in
3143 XIV | dalla volontà autorevole del genitore, senza esser certo dello
3144 VIII | accorata che severa della genitrice, e il secondo dì dopo che
3145 VII | ritraeva tosto del territorio genovese, s'aspettasse di vederlo
3146 III | Insieme ai cavalieri ed alle gentildonne, passeggiavano nella sala
3147 X | nozze con Bice, e che le gentilezze fatte da quest'ultimo al
3148 XXV | non che abbia grandigie e gerarchie pel capo, no; ma non voglio
3149 XXX | XXXIV delle profezie di Geremia: i fogli apparivan bagnati
3150 VIII | anche noi a imparare il gergo dei guelfi.~- A questo modo
3151 III | delle convalli, alla rosa di Gerico, al cedro del Libano, dopo
3152 IV | fuori un ballatoio con voce germanica fra noi chiamato lobia,
3153 III | gettar nei loro cuori il germe di un altro affetto, in
3154 X | addestrati a varie cacce, coi geti rossi, le lunghe bianche,
3155 XV | argento, lo porse a lui, e gettandogli in un tempo le braccia al
3156 X | paterna consolazione, e gettandole al collo le braccia le fece
3157 XXIV | li rilevava qualche volta gettandoli a dritta e a manca colla
3158 XVIII | luogo in cui era posto, gettandolo per terra; poi ve lo tornò
3159 XXIX | È una madre desolata che gettandosi ai vostri piedi, che stringendo
3160 II | anch'essi dalla torre, altri gettarli nel lago con un sasso al
3161 XXI | tenea, e s'ingegnavano di gettarvi dentro qualche sasso col
3162 VI | sapevano da che parte la penna gettasse: e non era codesto un privilegio
3163 XVII | fazione dei rossi furono gettati da cavallo; quelli che eran
3164 V | se lo tolse da dosso, e gettatolo sul corpo del figlio, ve
3165 XXXII | pugnalato di sua mano, e gettatosi da sè dalla finestra del
3166 VI | iscacciare quelle immagini, gettavasi faticosamente col pensiero
3167 XIV | parlerò io dunque, me gli getterò dinanzi in ginocchio, lo
3168 XVI | arcione sicchè il colpo non ti getti da cavallo: così, un po'
3169 VII | lanterna cieca in mano; io gli getto le braccia al collo, egli
3170 XI | sarebbe una scempiaggine, una gherminella da donnicciuole e da fanciulli.~
3171 XVI | degli uccelli, allevato a ghermir la lepre, che assalta il
3172 VI | addosso? ecco, ecco, l'ha ghermita.~In fatti si vide il falcone
3173 V | insatanassato nelle sue ghibellinerie volea sostenerlo a spada
3174 VI | data fuori da quel fiero ghibellino molti anni prima, come abbiam
3175 XVIII | sodo e pesante cerro, le ghiere d'argento e i calci ferrati;
3176 IV | e dicesse amen, e quegli ghignando fece e disse tutto che gli
3177 XXI | altra signoria un tantin più ghiotta che non quella di Lucca,
3178 XXV | lama si vedea distinta di ghirigori dorati: i soldati si guardarono
3179 XVI | e vide i palchi messi a ghirlande, a drappelloni, addobbati
3180 XXX | Signore vi perdona, io vi ho gìà perdonato: la gioia che
3181 XXXI | chiamato: guarda, esamina la giacente, le accosta un lume alla
3182 XXXII | più forte~Poser taciti a giacer.~ ~Lampeggiar parve d'un
3183 XXXI | sforzavasi di star quieta nella giacitura in cui si trovava, osando
3184 XIX | banda dell'imperatore, v'è Giacobino da Landriano, e Uberto Bregondio,
3185 XVII | rosse, questi coll'assisa gialla.~Capo della squadra de'
3186 XX | il mondo. Que' bei cosi gialli che fanno parer bianco il
3187 XVI | mezzo di rosso e mezzo di giallo, in guisa che veduto dal
3188 II | fermandosi sui i due piedi: - Giammatteo, - gli gridò (tale era il
3189 XVI | Ratti qual lampo~I due giannetti~Con tanta furia~S'urtâr
3190 XVIII | Egli avea sotto un bel giannetto d'Andalusia a scorza di
3191 V | era pur allora nascosto. Giganteschi nuvoloni spinti a furia
3192 III | potenza soprannaturale col gigantesco delle forme.~Le porte della
3193 III | assomigliata la fanciulla al giglio delle convalli, alla rosa
3194 XXXI | nella camera si precipita ginocchione a piè del letto, ne stringe
3195 XXIX | in Firenze per lo Papa. (Gio. Villani, Lib. X, Cap., CXXXIII).~
3196 XXVII | conosco! Oh! è lui, è lui, a giocarci gli occhi del capo. -~Allora
3197 XXI | da condurlo al rischio di giocarsi una signoria, come quella
3198 XXIII | ratto, star a vedere come giocasse, dove s'andasse a posare;
3199 XVI | signore; il resto me l'ho giocata su per le bische.~- Povera
3200 XIX | Oh non v'ha dubbio! ci giocherei un occhio del capo... adesso
3201 XIX | per fare a Pisa lo stesso gioco che avea fatto a Lucca,
3202 V | quel momento per le più gioconde giornate del viver suo.~
3203 XIII | spargea d'una dolcezza, d'una giocondità, d'una pace celeste; ora
3204 V | tanti anni, affisava con una giocondìtà inesprimibile quelle punte,
3205 XI | della caccia; facendosi con giocoso rigore render ragione di
3206 V | e molle. Su per gli alti gioghi dei monti, giù per la china
3207 XVI | un luccicar d'armi e di gioielli. Un gran pergolo a colonne
3208 XXIX | bilancie del pari nelle giornaliere differenze fra cittadini
3209 X | da passar per un valente giostratore presso un erudito, e per...
3210 XVI | lancia al pari dei primi giostratori?~- Ma e tu non sai in che
3211 XXV | cobbola interrotta cantava:~ ~Giovanette innamorate,~Garzoncelli
3212 IV | continuo che faceva, da potersi giovare d'una falsa mossa del suo
3213 IV | davvero che ai Limontini giovasse la vittoria riportata dal
3214 I | tu quando ci siamo stati giovedì.~- Chi? quel giovane? quel
3215 VI | evidenza che potesse, trascorse giovenilmente ad affermare com'ella, a
3216 XI | dir quanto, da tutta la gioventù ammiratrice di quell'uomo
3217 XXXII | esce difilato da Porta Giovia, e non ismonta di sella
3218 XVI | di maggio~È Folchetto, un giovin paggio~Di Raimondo di Tolosa:~
3219 V | bambino, poi fanciullo, poi giovincello, poi giovine fatto, fino
3220 XXI | mezzo; e questa opinione giovò ad accrescere sempre più
3221 IV | tentarlo con varie finte girandogli intorno; ma l'altro, vecchio
3222 XXV | sarà? sarà una qualche sua girandola per iscornacchiare quell'
3223 IX | d'un tempione che lo fe' girar come un paleo, gli rispose: -
3224 II | balzò in piedi, e fatto girare un grosso chiavistello,
3225 XXX | lungo e oscuro; e dopo molti giri e rigiri, venne finalmente
3226 VI | paro: vedrete, sparvieri, girifalchi d'Irlanda, di Norvegia e
3227 I | posava sul pugno un superbo girifalco che parea goder tutto delle
3228 XXXII | altissima: ivi fermossi, girò gli occhi intorno a mirare
3229 XI | il cervello gli andava gironi; quando Dio volle si risentì,
3230 II | cinque furfantoni armati, gironzolavano dapprima sul piazzaletto,
3231 Conc | giorno il termine delle loro gite solitarie.~Lupo non prese
3232 XXVII | nulla, con un fare sbadato, gittando piede innanzi a piede, venne
3233 XXVIII | tasca un fiorin d'oro e gittandoglielo per terra, gli disse: -
3234 XIX | soprascritte delle lettere, gittandole ad una ad una su d'un tavolino,
3235 XXXI | trovata! - Tutti quanti, gittati gli arnesi, rispondono con
3236 XXVII | credereste? che quel nome gittatosi per tal modo a traverso
3237 III | fornaio aveva in dosso un giubberello di panno bianco colle maniche
3238 XXIII | aspettasse, e corse tutto lieto e giubbilante a partecipar ogni cosa a
3239 X | Ottorino medesimo, tutto giubilante anch'egli, che non si può
3240 XVIII | invidiosi della sua gloria, giubilavano in segreto di quell'oscuro
3241 IV | toccar del menestrello.~ ~Di Giudea trascorse illeso~Ogni monte
3242 XXIX | madre di Bice s'è ingannata, giudicandovi come vi aveva giudicato
3243 XVI | accusato, se le prove venivan giudicate sufficienti e il caso tanto
3244 I | effetto a Bellano per essere giudicati.~Bellano era allora Corte
3245 XVII | campo; e già il Vicario che giudicava il loro caso spacciato,
3246 XXXII | fuori di Lombardia, dove non giugnea il terrore dei Visconti,
3247 XXII | ha numerati! e quando vi giugnerà la novella che il mio corso
3248 XXXI | febbre ardente... Potrà ella giugnere a veder il domani?~Marco,
3249 Conc | del Balzo, ed aveva potuto giugnerla quivi a quell'ora. L'arrivato
3250 VI | quel luogo, prima che vi giugnesse quell'ospite fatale. La
3251 IX | al veder la cavalcata che giugneva, abbandonò il predicatore
3252 XXIX | venne in Firenze a dì 30 di giugno con 30 a cavallo di sua
3253 XXI(4) | Il Giulini crede che il monastero,
3254 XX | arrivati con dimostrazioni giulive di festa e di fratellanza:
3255 XXV | strisciò una riverenza giullaresca, che tenea dell'ossequio
3256 XXV | fitto colui? Sarà qualche giulleria delle solite. - L'ho pur
3257 XXIII | tranelleria venne liscia come un giunco. Restava l'altro scudiere
3258 XVI | la quintana; tosto ch'ei giunga, si darà principio al torneo.~-
3259 XXI | levandosi s'un ginocchio e giungendo le mani pregava nel suo
3260 Conc | dovuto prima che altrove giungerne la notizia. Lupo e Ambrogio
3261 II | affrettava quanto poteva per giungervi presto, ma non bisognava
3262 XXIV | pochi momenti prima che giungeste voi, - rispose il tristo, -
3263 IX | denti, vi sta bene.~- Se giungevi un momento prima, - rispose
3264 X | conte del Balzo, e se non giungo a tempo me l'acconciano
3265 XXV | vota la prigione, si vider giuntati essi del più bel cavallo
3266 V | Appena caduto il vento erano giunte a Varenna le altre barche
3267 VII | visiera sul volto, il quale giuntole a pari, la ferma e dice: "
3268 XXI | dovere: or va che ti sei giuocata la tua fortuna. S'io diventava
3269 II | malediceva la faccia del sole, giurando di tornarvi tosto colle
3270 IV | troppo lungo il descrivere, giurarono l'un dopo l'altro di non
3271 II | Pelagrua, che gli aveva giurato il malanno addosso. A quella
3272 XXX | una fiamma al volto: egli giurava nel suo furore di vendicarsi
3273 I | che per una buccia di fico giurerebbero ogni falsità, i quali sono
3274 XXX | giudice feudale che teneva giurisdizione da lui, e faceva giustizia
3275 XVI | vassallo~Il signor di Provenza giurò.~Non vi manca bandiera nessuna~
3276 XV | mostrava slacciandosi il giustacuore, - è una scheggia della
3277 II | con una delle sue solite giustizie correnti e sbrigative, ne
3278 XXI | conservate dal Fiamma, o glabrione ebriose, bibe, bibe, ho,
3279 XI | lago di Como: era quello il glacitoio del povero Arrigozzo, e
3280 XXX | Dominus ad te: non morieris in gladio... sed in pace morieris...
3281 I | bricconata temeraria che glieli desse in balìa anima e corpo,
3282 IV | capo, e con quanta forza glien'usciva dalle braccia, tirò
3283 XXX(5) | Florentian ivit, qui ibi gloriose receptus fuit. Stetis ibi
3284 XXI(4) | allora, in memoria dei fatti gloriosi dei nostri il nome della
3285 XXXI | vedevano scorrere grosse gocce di sudore.~Così, seguitando
3286 XXX | versarlo fino all'ultima goccia! Cercherò di Bice per ridonarvela,
3287 III | lei, che non se ne perde gocciola, - rispondeva il Garbagnate, -
3288 XXV | toccargli più il cuore: il gocciolone gli profferse la casa del
3289 V | una di qua, l'altra di là, godendo nell'abbassarsi della barca
3290 I | superbo girifalco che parea goder tutto delle sue carezze,
3291 XVIII | tenevano pur dalla sua, godevano di vedergli aperto il campo
3292 XXV | trinciare il pavone, chè noi godiamo dei privilegi della cavalleria
3293 XXVI | leggere, per baciarle! Io mi godo tutti i giorni tanta festa
3294 XXVI | onde le cavi codeste tue goffe paure?~- Le cavo da questo,
3295 XVII | alla quale fu inalberato un gonfalone inquartato d'argento e di
3296 XV | in un braccio, e si sentì gonfiar gli occhi.~Giunti a Milano,
3297 VI | lasciami stare.~- Marina gonfiata stasera! - disse l'ancella
3298 XIX | Va là, sta in sul tirato, gonfiati, leva le corna, e questo
3299 XV | un gran fumo, l'avrebbe gonfiato quel poco, - ma però, prima
3300 Conc | tacerle; - e così dicendo gonfiava le gote e si passava una
3301 XXXII | a illuminare la sua via; gonfio il cuore d'una cupa e procellosa
3302 XXV | volse alla moglie tutto gongolante, e: - Vedi, - le diceva, -
3303 III | del color celestino della gonna, le scendeva ondeggiante
3304 XVI | mariuoli per trappolare i gonzi. Di luogo in luogo sorgevano
3305 XIV | cadere in una buca, in una gora. Il cavaliere, il quale
3306 XXIV | stasera e domattina,~A gorgata, a zinzini, a garganella:~
3307 XXIX | sollevarsi per aria: dalla gota stretta fra le dita di Marco
3308 XIX | occhi verso una finestra gotica che rispondeva sulla piazza,
3309 XX | Chi ha i peccheri e i gotti più ben tenuti? l'oste alla
3310 XIII | nasce cosa, e il tempo le governa: da qui a ora ch'egli torni,
3311 I | tutto in una volta que' suoi governati, una bricconata temeraria
3312 XXVII | nella stalla, dopo d'averlo governato di sua mano, veniva alla
3313 VI | parer disdire a lui, ti governavi in modo... Ma via, poveretta,
3314 XIX | intorno, che vi banchettava gozzovigliando, che cantava rispetti e
3315 XXVI | d'uno sterminato, noioso gracidar di rane: dai pantani, dai
3316 VI | faccende per rendergliene più gradevole che potesse il soggiorno;
3317 V | quindi venendo innanzi a gradi, si vedevano impallidire,
3318 X | figlia fossero segno del suo gradimento.~Poco dopo capitò Ottorino
3319 X | signore, perchè volesse gradir quel parentado, e fosse
3320 XXV | nulla.~- Se invece di danaro gradissi più...~- Nè danaro, nè nulla:
3321 VI | mia presenza non t'è molto gradita, - cominciò Ermelinda, -
3322 V | discernere una donna scapigliata graffiarsi la faccia, percuotersi il
3323 XI | po' di sopraccarico alla grama famigliuola; ma dopo che
3324 II | dinanzi alla chiesa.~Quel gramaccio del procuratore, bianco
3325 XII | la loro rabbia su quelle grame case, su quel poveri campi;
3326 XX | rompendosi a ridere, - i granchi voglion mordere le balene:
3327 XXIV | buon cavaliere, e non ha il granchio alla scarsella come qualcuno
3328 XXIX | sul volto e negli atti del grand'uomo.~Nel poco tempo posto
3329 XXV | disse colui, - non che abbia grandigie e gerarchie pel capo, no;
3330 XVI | un bel tratto lontano con grandissime risa e con mirabile tripudio
3331 XXVI | occhi: quegli occhi cilestri grandissimi, che di sotto ad un fondo
3332 II | tempesta, quand'è in sul granire, se le brine danno la stretta
3333 IV | si farebbe d'un sacco di grano, quel tristaccio che andò
3334 XIX | gente, tu intenderai alle grasce: e mettetevelo ben nella
3335 XXIX | da' Fiorentini fu veduto gratiosamente et fattogli honore assai;
3336 XVI | lo tien.~ ~Alla volta del grato castello~Tutto un giorno
3337 XVI | d'infamia, per lo più si grattavan le orecchie, s'ugnevano,
3338 VI | figurava d'esser lei la gravata. Fantastica, rincrescevole
3339 VI | come a toccare i tasti d'un gravicembalo a cui fossero state tronche
3340 XXVI | tanto fatte! e poi con che grazietta le ripiega con quelle bianche
3341 XXIV | di gradire all'illustre e graziosa donna e sovrana del mio
3342 X | le sue parole: - render graziosi que' suoi poveri doni, offerendoli
3343 IV | via, sta su bello, così, graziosino! oh lascia fare che alla
3344 III | bastone, lavoro d'artefici greci, di che era piena ancora
3345 XVI | più che diecimila, da un grembiule di pelle di vari colori,
3346 IV | i tetti all'intorno eran gremiti di gente. Tutti gli sguardi
3347 IV | cavar fuori qualche altra gretola, e dire che non è stata
3348 XXVI | maggiore la piena: questi, gretti, miseri, che non vorrebbero
3349 XXVI | uliginoso terreno. L'aria greve e morta era piena d'uno
3350 I | altro, "quello delle croci", gridai anch'io, e dissi qui al
3351 XXIV | diede una forte strappata, gridandogli sotto al muso: - Voltati
3352 XVIII | di sentir una voce che le gridasse nel cuore: - Guai al tuo
3353 V | seguendo i consigli che venivan gridati di là dai più pratici, volse
3354 XIV | casa mia; Ermelinda, Bice, grideranno... a loro posta! ed io griderò
3355 XIV | grideranno... a loro posta! ed io griderò più di loro. Manco male
3356 XXVI | pendice,~Empi l'aria de' tuoi gridi,~Tutto il giorno in tua
3357 XXVIII | fece a una finestrella, gridù. - L'oste vi domanda...
3358 XVII | abbronzita dal sole con due occhi grifagni; una cicatrice gli attraversava
3359 XXIV | stampandogli un ceffatone sul grifo, gli gridò: - taci lì, boccaccia
3360 XXIV | lunghe sopracciglia folte e grigie gli adombravano due occhi
3361 XXVI | allungava frattanto un nebbione grigio, che, stendendo a poco a
3362 II | pelle dura come... come la Grigna pelata.~- Ha ragione Stefanòlo,
3363 XXXII | dattorno, lo trascinarono tutto grondante di sangue presso una finestra
3364 XVI | maglia, la sella ferrata, la groppiera a scaglia di pesce, ricoprivan
3365 VIII | che gli avrei ricorso il groppone con due picchiate a modo
3366 XXV | interi alberi vagamente gruppati ed allacciati l'un l'altro
3367 II | sulla piazzetta, o divisi in gruppi sul pendio della montagna,
3368 V | lavoro. Di mano in mano che guadagnando dell'erta veniva accostandosi
3369 XI | di Nievole, com'ei vuole, guadagnarmi quelle ottocento lance,
3370 XVI | gentilezza e di cortesia per guadagnarsi la moltitudine, ch'ei ben
3371 V | l'artefice: - Sono danari guadagnati da lui, - diceva; - sono
3372 IV | parte il favore per Lupo, guadagnatogli sì dalla giustizia della
3373 X | danno se non lo metto a guadagno; bisognerà che cominci...
3374 VII | dopo molt'anni a Trezzo nel guadar l'Adda, lo passò banda banda
3375 XIV | fosse il primo a rompere il guado, a dir qualche cosa che
3376 XXX | riconobbe che era un velo tutto gualcito e calpesto; il che fu un
3377 XVI | guerriero era a cavallo, le gualdrappe che andavano fino a terra,
3378 XXXII | invan!~ ~China, sul rigido~Guancial riposa~La faccia pallida~
3379 XXIV | scarso delle membra; le guancie, d'uno smorto livido, non
3380 XX | Intanto dal quartiere del guardacorpo posto nell'androne del palazzo
3381 XXVII | ingoiare; sta su diritta, guardami pure in faccia, chè non
3382 XIII | distese giù per le coscie, guardandogli dietro colla bocca aperta.~ ~ ~
3383 V | Tutti gli stavan dattorno guardandolo come sgomentiti; nessuno
3384 XVI | percossa:~L'un con l'altro guardandosi muti~Stanno i monaci intorno
3385 II | a passar loro dinanzi, guardarli in muso, ridendo sotto i
3386 VI | a questo... Ma via, non guardarmi con quegli occhi sgomentati;
3387 XIX | se gli torca un capello! guardarsene bene! ma le nozze impedirle!...
3388 I | due occhietti bigi con una guardatura fra' peli aveano pur qualche
3389 X | quali di tanti in tanto si guardavano in viso alla sfuggiasca
3390 VIII | domandò Ottorino.~- Se ne guarderà bene, ch'egli ha troppa
3391 XIX | diceva solo... del resto, mi guarderei bene dal torcergli un capello.~-
3392 IV | incontro con passo misurato e guardingo, coprendosi entrambi il
3393 XIV | in quel luogo solitario, guardossi intorno, a tutta prima alquanto
3394 XV | Se neppur la forca lo può guarire, io non so più che farci. -~
3395 Conc | importante, di che non potea guarirlo altro che la paura, gli
3396 XXVI | Che le faccende l'abbian guarito dell'amore?~- Meglio! se
3397 VII | caccio in dosso un po' d'un guarnello alla meglio, corro ad aprire;
3398 XIX | quello.~- Ma non gli fu guasta la persona? n'è ben rinfrancato,
3399 IX | benedizione, perchè volete guastarla col sacrilegio? deponete
3400 XIII | non importasse nulla il guastarsi col Rusconi, o che al Rusconi
3401 VII | nuovi Signori che s'era guastato per sempre coi Visconti,
3402 XIX | camino, e quella vista gli guastò ogni gioia, gli scompigliò
3403 X | parlato?~- Coi capi di parte guelfa che mi avete indicati, con
3404 XXI | ordita di lunga mano coi guelfì di Toscana affine di pigliar
3405 XVIII | del legno, del ferro e dei guernimenti, ne diedero una allo sfidatore,
3406 XVII | prime lance del Milanese; ha guerreggiato in Alemagna, in Francia
3407 XX | grido, da quegli aspetti guerreschi che in quel punto spiravano
3408 XV | uscito di corpo il diavolo guerresco, e abbassando il capo tutto
3409 XXXII | dell'amata~Il sembiante del guerrier.~ ~ ~
3410 XXIX | più innanzi, gli prese con guerriera famigliarità una guancia
3411 III | udienza, disse:~- Che il gufo abbia ad ammutolire quando
3412 XIX | scopriva qualche torre, qualche guglia splendente allora d'un'infinità
3413 VII | un suo Vicario, il barone Guglielmo di Monteforte.~V'ha però
3414 XVIII | stuzzicata nel luogo dov'ha un guidalesco o una scorticatura? La cosa
3415 XX | vi fu chi prese cura di guidarli alla casa del conte del
3416 XXIII | andar senza giungere, ma i guidatori con gran modestia d'atti
3417 X | trapunto, cogli accoppiatoi e i guinzagli di marocchino fiorato; quale
3418 VI | falconeria sciolsero dal guinzaglio i cani, che si sbandarono
3419 XXVII | perchè straziarmi in tante guise? che v'ho io fatto, che
3420 XXX | di luce da una fiammella guizzante sugli estremi lembi dei
3421 V | là balzarne fuori con un guizzo leggiero qualche pesciolino,
3422 III | come si volgeva la cosa, guizzò fra gente e gente, e s'è
3423 XXI | stesso di porlo a tempo nel guscio che volea: far traboccare.~ ~
3424 XXX | un momento in cui ho pur gustata la divina dolcezza di tale
3425 IV | suggerito. Ma non avea appena gustate le lodi che gli vennero
3426 X | che mi avete indicati, con Guzino Gavazza, con Moneghino Zeva,
3427 XXX(5) | tamquam eversam mentem haberet: Fiorentini eum instabilem
3428 | Hæc
3429 III | quei dì l'ornamento degli harem d'Egitto e di Persia, di
3430 XI | altra specie d'argomento ad hominem, che soleva andar in volta
3431 XXIX | gratiosamente et fattogli honore assai; et egli da sè mentre
3432 XX | d'ogni iniquità, Pietro Iacopo di Caorsa, il quale si fa
3433 XXIII | ed il padre e la madre Ie tenner dietro. Fu visto
3434 XXVIII | pure accorgermi di qualcosa ier mattina quando l'ho scontrato...
3435 II | profumo che esala da un'anima ignara delle tempeste della vita,
3436 XI | qualche difesa, i Limontini, ignari d'ogni cosa, s'eran ritratti
3437 I | perchè trattandosi di gente ignobile, armi da cavalieri non corre.~-
3438 XVI | d'acciaio, o d'altrettali ignobili metalli. Tanto era contrario
3439 X | parlar che d'una cosa cogli ignoranti, i quali non sanno che quella
3440 VI | cosa che voi mi lasciavate ignorare, m'ha detto che piglierete
3441 XII | lettore conosce, ma che erano ignorati affatto dall'abate, messo
3442 XXXII(7)| de cuius morte certum ignoratur... Multa dicebantur, quæ
3443 XXVII | sciagura, non lasciate ch'io l'ignori, parlate per l'amor di Dio,
3444 XXXII | sonar senti~Sotto i piè d'ignote genti:~Passan, passan; vanno
3445 XVI | errando in lagrime~«Su questi ignoti lidi:~«Spettacol, mostra
3446 | II
3447 | III
3448 XIX | guelfe, e il re Roberto, e ìl papa, tremavano al suo nome,
3449 XI | con un frate intorno alla illegalità della deposizione del pontefice
3450 IV | menestrello.~ ~Di Giudea trascorse illeso~Ogni monte ed ogni valle~
3451 XXIX | dovete renderla tosto e illibata ai deserti suoi parenti,
3452 XXXII | il sole che si levava a illuminare la sua via; gonfio il cuore
3453 XIII | guida, come la luce che illuminava la sua via.~E poi un'altra
3454 XXXI | d'essere posseduto dall'illusione fantastica d'un sogno; per
3455 XIII | matura, ricreduto dalle illusioni della giovinezza, rotto
3456 XIX | voglia a quel principe d'illustri natali, di chiara fama,
3457 VII | grazia per rabbonirla, per imbaldirla un po', vedendola sempre
3458 XV | sottovoce con una faccia tutta imbambolata: - Sviato! scapigliataccio!
3459 X(1) | furono servite diciotto imbandigioni, e ad ogni muta di vivande
3460 VI | avvenimenti.~I nostri personaggi s'imbarcarono tutti insieme su d'una gondola
3461 IX | sentito che questa notte s'imbarcheranno a Lecco le sessanta lance,
3462 VII | perchè la padrona quando s'imbatte a sentir menzionare codesto
3463 VI | suo falconiere: - Dàgli l'imbeccata, e rimettigli tosto il cappello.~
3464 XXVII | lagrime e di querele; io donna imbelle, trafugata in quest'angolo
3465 XX | ridotto in essa una turba d'imbelli. Furono trascelti quelli
3466 XIX | intrabescarsi, andarsi a imbertonare a quel modo d'una donzelletta,
3467 II | una polveriera: la turba imbestialì, scoppiò un urlo generale
3468 XXII | d'altri s'infuriasse, s'imbestialisse ancor di più; ma io penso
3469 XXV | visto che un buffone abbia a imbietolire a questo modo, e parlar
3470 XXX | incontravan nuovi intoppi; chè all'imboccar di tutti i corridori eran
3471 V | volse a tempo la prora, imboccò il porto e giunse in salvo.
3472 XXX | pensando che fui a un pelo d'imbrattare nel suo sangue questa mano,
3473 IX | andava scotendosi le vesti imbrattate, e raccogliendo la celata;
3474 XXVIII | pavimento era diventato un imbratto, uno schifoso pattume; v'
3475 VIII | bevitorello novizio il dì dopo una imbriacatura, non volle sentirne far
3476 XV | risparmi una mezza dozzina d'imbriacature; fai un'opera di misericordia
3477 XVI | colpo.~L'araldo gridò: - Imbroccato. - e levossi un rumore d'
3478 III | c'è quell'interdetto che imbroglia ogni cosa: il messo del
3479 XXVI | sninfia non ci abbia ad imbrogliar le carte per modo da non
3480 VIII | e di Bice, le lasciammo imbronciate, chè la madre tenea favella
3481 Conc | giunti tutti quanti sull'imbrunire erano scavalcati a un'osteria
3482 III | con una berretta a mo' d'imbuto sul capo, dalla quale pure
3483 XVI | vestiti di pelli d'orso, imitando col passo e cogli atti l'
3484 XIII | e nota con rispetto per imitarle, la donna nella sua caparbia
3485 XXVI | lettera?~- Scritta io, e imitata la mano.~- E che cosa le
3486 III | una reticella d'argento, imitava il colore delle sue pupille,
3487 XVI | ora solenne più forte~Un'immagin ribelle balena,~Cui non
3488 XV | a Lupo, il lettore se le immagina; noi non diremo altro se
3489 XXII | scoperta, è difficile l'immaginarlo: spavento e pietà per la
3490 XXI | fece in Milano è più facile immaginarsela che descriverla; si tenea
3491 XXXII | aggirato. Il tristo già s'immaginava di vederselo comparir dinanzi
3492 III | starai per qualcun altro, m'immagino.~- Sì, pel nostro parroco
3493 VI | lento sopore pieno di sogni immaginosi e appassionati. Ma che direste?
3494 V | solitudine, sotto quelle immense vôlte, con quel fracasso,
3495 XVIII | eguale per tutt'e due.~L'immenso popolo affollato ai palchi,
3496 II | giorno innanzi, della rovina imminente della terra, della nefandità
3497 XXX | costume, dalle vostre virtù immortali? Sì, Ermelinda, lo credo,
3498 XXXII | note,~Tremolante per le immote~Aure, lungo il vasto pian?~ ~
3499 XXXII | Gli occhi erano asciutti e immoti, il volto torvo e scomposto;
3500 IV | trasgressori non aveano più nè immunità, nè privilegi di fôro ecclesiastico,
3501 XIV | il mio destino è fisso immutabilmente... Aspetto anch'io palpitando
3502 V | rimescolarsi urtandosi, impacciandosi a vicenda; e il ruggire
3503 XXVI | e ad Ottorino, non debba impacciarmi più d'altro. Che le faccende
3504 XIX | causa di Marco, più o meno impacciate, e tutte fredde assai più
3505 VI | tant'oro. Il curato non s'impacciava di scritture, lo speziale
3506 X | antipapa, il conte del Balzo s'impadronì tosto della ringhiera, ed
3507 XXI | ove gli venisse fatto d'impadronirsi dei molini che ivi eran
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