Scena
seconda
Don Pedro, poi Goldoni.
DON PEDRO Altro che Prologo! se io non
riesco a strappare dalle mani di Goldoni quella maledetta lettera che gli diedi
credendolo Zigo, chi sa quale satira è capace di buttarmi addosso: mi ha già
messo una volta in commedia, e ha fatto ridere tutta Venezia alle mie spalle;
da per tutto ove capito sento bisbigliare: eh! lo spagnuolo della Vedova
scaltra!... Maledetto Goldoni! E se mi rimette in commedia posso rinunziare
a Venezia... Un demonio che non rispetta nessuno, che non ha paura di
nessuno!... Vedete un po' anche con Zigo: ieri sera Zigo era festeggiato da
tutti per la satira fatta al Goldoni; oggi non si parla che della risposta del
Goldoni, di questo maledetto Prologo apologetico... e tutti ammirano (con
caricatura) che in una notte abbia potuto comporre uno scritto sí
giudizioso, sí sapiente, sí sublime... e lasciate pur dire! Ma, se i miei
impegni riescono, può darsi che si abbia a ricordare per un pezzo di don Pedro
Lopez!... Oh! eccolo qui.
GOLDONI (dall'ingresso alla scena con fretta)
Eccomi a voi, signore; ma sbrigatevi: si sta recitando una commedia nuova, ed
io non posso tenermi lontano dalla scena; fate conto di vedere un generale al
momento della battaglia... (Va all'uscio del proscenio) Dio! che
silenzio imponente! Se fo fiasco, fo un gran fiasco... (Torna) In che
dunque posso servirvi?
DON PEDRO Ieri mattina, in un momento di collera e
credendovi Zigo, io mi sono lasciato trasportare...
GOLDONI Volete farmi delle scuse? Vi ringrazio, e
le accetto con tutto il cuore (gli stringe la mano). Amici come prima.
Con licenza... (per partire).
DON PEDRO (trattenendolo per la mano) Ma...
ecco, non è solo per farvi delle scuse che sono qui... vorrei...
GOLDONI Presto, che cosa vorreste?
DON PEDRO Vorrei che mi rendeste quella lettera...
GOLDONI Ah! la lettera ch'era nel romanzo Pamela?
DON PEDRO Appunto.
GOLDONI (ridendo) Ho capito, ho capito. Con
licenza...
DON PEDRO Come, non me la date?
GOLDONI (canzonandolo) Vedete, sono
aspettato... ma ho capito!
DON PEDRO Badate a quel che fate: son cavaliere,
son conosciuto, ho aderenze, ho amici potenti, e posso farvene pentire...
GOLDONI (come sopra) Vi dico che ho capito!
DON PEDRO Vi farò dei nemici, pagherò gente che vi
fischi, non vi riescirà piú di metter commedie in scena a Venezia...
GOLDONI (come sopra) Ma quando vi dico che
ho capito!
DON PEDRO Vi farò esiliare.
GOLDONI Fatemi anche appiccare, ma già ho capito!
DON PEDRO È detto?
GOLDONI È detto.
DON PEDRO Ci rivedremo, signor Goldoni! (S'avvia).
GOLDONI Ehi! prendete.
DON PEDRO (tornando) Oh! cosí andremo
d'accordo.
Goldoni gli dà un foglio piegato.
DON PEDRO (aprendolo) Che foglio è questo?
Un foglio stampato? Questa non è la mia lettera! (Legge) Prologo
apologetico... (getta il foglio per terra). Signor Goldoni, ci
rivedremo! (Parte).
|