Scena
quarta
Corallina
poi don Fulgenzio, e detti.
CORALLINA Il signor don Fulgenzio.
NICOLETTA Passi. - (A don Pedro) Che non vi
senta a predicare certe dottrine!
DON PEDRO (fra sé) Non sono riuscito mai a
terminare la mia dichiarazione.
Entra don Fulgenzio. Corallina pone una seggiola.
DON FULGENZIO Madama, m'inchino con tutto il
rispetto. Permette (le bacia la mano).
NICOLETTA Ben venuto, signor don Fulgenzio
carissimo.
DON FULGENZIO Signor padre!
DON PEDRO Buona sera. (Corallina parla piano
con Nicoletta). Venite dallo studio?
DON FULGENZIO Sissignore: anzi il signor avvocato
le fa i suoi complimenti.
NICOLETTA Perdonate se vi lascio un istante: c'è
il gondoliere di casa che aspetta gli ordini, e vado a darglieli. Torno subito.
Scaldatevi, don Fulgenzio, venite di fuori: avrete freddo.
DON FULGENZIO Io non ho mai freddo. (Coglie il
tempo e dice a mezza voce a Nicoletta) Caldo, gran caldo! (Si volge
facendo l'indiano).
NICOLETTA (a don Pedro) Con licenza, vi
lascio.
DON PEDRO (coglie il tempo) Resta meco la
vostra immagine. (Si volge con la stessa mossa di don Fulgenzio).
Nicoletta sorridendo fra sé parte dal fondo.
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