Scena
prima
Don
Pedro, don Fulgenzio, e il garzone del caffè che va e viene.
Don Fulgenzio è seduto ad un tavolo laterale dalla parte opposta alla
porta che mette al caffè; su questo tavolo è un vassoio con due tazze da caffè,
bicchieri d'acqua, paste, caffettiera con caffè ecc. Don Pedro passeggia
irritatissimo.
DON PEDRO A me un'insolenza di questa sorte?
Mettere in scena e in ridicolo un pari mio? Un discendente dei
Lopez-Andorra-y-Mendoza!
DON FULGENZIO (dal tavolino) Signor padre,
il caffè vien freddo.
DON PEDRO (avvicinandosi al tavolino) Eh!
ho tanto caldo io!... m'importa assai del caffè!... (Siede e prepara la
tazza) E voi, signor ingordo, fareste meglio a occuparvi un po' meno della
vostra gola, e un po' piú invece del decoro della famiglia... Versate questo
caffè.
DON FULGENZIO (versa) Per me, me ne
occuperei volentieri; purché sapessi che cos'ho da fare! (Mangia).
DON PEDRO Già voi non sapete fare altro che
mangiare!... Sono fresche quelle paste?
DON FULGENZIO Sissignore (gliene dà).
DON PEDRO (mangia) Bisogna avere piú
energia, piú sentimento della propria dignità. - Datemi un'altra pasta. -
Prendete esempio da me: sono già stato stamani dal signor Zigo, e questa sera
il signor Goldoni vedrà se torna a conto prendersi gioco de' pari miei!
DON FULGENZIO D'ora innanzi m'immagino che ci
asterremo d'andare in casa Goldoni?
DON PEDRO Certamente.
DON FULGENZIO (fra sé) Peccato! adesso che
madama ha accettato la lettera.
DON PEDRO (fra sé) E Nicoletta che ha preso
il viglietto!... (Forte) No, no: voglio anzi che continuiamo ad andarvi
facendo mostra di non saper nulla, per vendicarci poi in un modo piú
inaspettato e tremendo.
DON FULGENZIO Oh! cosí l'intendo anch'io.
DON PEDRO Siete stato allo studio?
DON FULGENZIO Sissignore. Anzi il signor avvocato
le fa i suoi complimenti.
DON PEDRO Grazie. - Bottega!
GARZONE (si presenta) Servirla.
DON PEDRO Datemi la gazzetta.
Il garzone la prende da altro tavolo e la dà. Don
Pedro e don Fulgenzio si mettono a leggere.
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