Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Ferrari
Goldoni e le sue sedici commedie nuove

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO TERZO
    • Scena seconda
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena seconda

 

Medebac, Placida, e detto.

 

In questa e nella seguente scena gli attori al loro primo entrare mostreranno nel passo quella incertezza che è propria di chi incomincia a camminare all'oscuro.

 

PLACIDA (entrando) Non ve l'avevo detto, che non ci sarebbe ancora nessuno? Ma voi, per la paura che si consumi un dito di piú della candela del suggeritore, non badate a convenienza, non pensate a nulla!... Vedete? non c'è neanche il suggeritore.

TITA (fra sé) Giacché non mi hanno veduto, non voglio farmi sentire: vedo che c'è da godere una bella scena e senza suggerirla.

 

Medebac si è messo a sedere in una delle seggiole sparse nel fondo lontano da sua moglie.

 

PLACIDA (andando a lui) Vedete intanto che bella convenienza: la prima donna aspetta gli altri, come se ella fosse un'ultima parte!... (sempre con dispettuccio ma non senza la solita apparente dolcezza ed eleganza) Sapete pure quanta ira mi facciano queste cose: e sapete anche che l'ira poi mi sveglia le mie bili, le mie irritazioni nervose... ma già sperare riguardi da voi è come pretendere di cavare, scusate ve', di cavar sangue da una rapa.

 

Medebac si alza e va a sedere in altra seggiola del fondo lontano da lei.

 

TITA (fra sé) L'ho detto io che udrei una bella scena!

PLACIDA (andando a lui con malumore) Quanto è gentile il signor marito!... Non si degna nemmeno di rispondere; mi sfugge come se avessi il vaiuolo o la petecchia! - Almeno fate accendere dei lumi: c'è un buio da rompersi il capo!

MEDEBAC (serio e senza guardarla) Vi sembra cosí perché venite di fuori. Le candele costano cinque soldi l'una, e l'olio ventiquattro soldi la libbra!

TITA (fra sé) La Medebac è molto piú paziente del solito: deve avere in corpo un qualche criminlese di certo!

PLACIDA Avete paura d'andare in spianto per pochi soldi? Siete pieno di quattrini, fate i quattrini a cappellate e, sia detto con la debita modestia, li fate in gran parte per la mia abilità nel recitare; e avete scrupolo di accendere una candela per far piacere a vostra moglie, alla prima donna?

 

Medebac si alza ancora e viene a sedere sulla prima delle tre seggiole che sono a dritta.

 

PLACIDA Non ne posso piú (Viene a Medebac con aria imperiosa) Favorite di lasciare in libertà la mia seggiola: voglio sedere io.

 

Medebac le lascia il posto.

 

PLACIDA (siede con sdegno) Se seguitate cosí, so io come farò: a me compagnie meglio della vostra non ne mancheranno; mentre non so se troverete voi con egual facilità una Rosaura della mia forza... Ed io dimanderò una brava separazione, andrò a recitare in altra compagnia, e vi pianterò con un palmo di naso... E sapete che son donna che mantiene le promesse! (Incrocia le braccia e le gambe e resta cosí).

MEDEBAC (che si allontanava, a questa minaccia volta e torna adagio, ma ingrugnito, verso Placida) Avete proprio ragione di far voi la sdegnata con me! Infatti son io che ho torto: diavolo! torto marcio! Voi fate le parti di prima donna, le vostre parti le dovete al signor Goldoni, ed è ridicolo il pretendere che serbiate per vostro marito la parte piú essenziale, qual è quella di moglie saggia.

 

Placida si alza e va a sedere lontano.

 

TITA (fra sé) Per la prima volta che fo da pubblico mi diverto immensamente!

MEDEBAC (seguendo Placida) Del resto spero bene che l'idea della separazione sarà un modo di dire, uno scherzo... Non credo che possiate lagnarvi di vostro marito, e se mi sono inquietato egli è che sono di mal umore: mi si vuol far credere che Darbes, il nostro famoso Pantalone, il cui nome bastava a dar fama al nostro teatro comico, e ad empirmi la platea di biglietti, sia in segrete trattative con la compagnia di Varsavia... ed io non saprei come ripiegare a questa perdita: d'altronde poi... Oh! fin che me ne ricordo: vi ho comprato un abito nuovo. (Fra sé) Non ci ho neppur pensato, ma bisognerà forse far questo sacrifizio con costei!... Vale tant'oro quanto pesa!

TITA (fra sé) Oh! diavolo! Medebac vuol morire!

PLACIDA Mi avete comprato un abito nuovo?

MEDEBAC Ma , certo.

PLACIDA E dov'è?

MEDEBAC È... è... è ancora dal mercante.

PLACIDA Che vuol dire che non avete comprato niente.

MEDEBAC Ma vi dico di .

PLACIDA Avete fatto male: siete di cattivo gusto, e non mi piacerà, e non lo vorrò.

MEDEBAC Sceglierete quello che vi piacerà.

PLACIDA Ma se l'avete comprato...

MEDEBAC Ecco: ne avevo l'intenzione, ma non ho precisamente stretto il contratto.

PLACIDA (ridendo) Ho capito: è lo stesso, e vi ringrazio (un po' raddolcita).

MEDEBAC Come vi dicevo dunque...

PLACIDA Ma cosa state a fare cosí in piedi?

MEDEBAC (sedendo accanto a lei) Come vi dicevo dunque, noi siamo anche molto pregiudicati dai puntigli, dai pettegolezzi di quelle donne: non si studia, non si prova, non si recita con impegno; e la riforma del teatro italiano non va avanti, come Goldoni ed io vorremmo... Da parecchi giorni gl'incassi sono in decadenza: sempre ottanta, cento, novanta biglietti di meno... i palchi meno ricercati...

TITA (fra sé) A proposito di riforma!

MEDEBAC Cosí vorrei mi faceste un piacere.

PLACIDA Dite pure.

MEDEBAC Quel pettegolezzo di ieri sera da Goldoni, far finta che nulla sia accaduto... trattare con un po' di cordialità la Rosina e la Norina... vedete... vi ho pagato un abito...

PLACIDA Basta che non mi stuzzichino (si alza e si allontana).

MEDEBAC (si alza e la segue) Non c'è pericolo: ci siamo intesi or ora anche con Goldoni... Ho fatto far la predica anche a loro, ed hanno promesso di contenersi come si conviene... Oh! anzi... sento la voce di Norina e Paoletto... mi raccomando: trattatela con cordialità; giacché vi ho pagato un abito...

PLACIDA , : ci penserò, e vedrò di contentarvi, purché non mi secchiate (torna a sedere al suo posto di prima donna).

TITA (fra sé) Ecco pareggiati i conti.

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License