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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
c. La fallita ricerca di alleanze59
...Noi abbiamo sempre ricercata l’alleanza di tutti quelli che vogliono fare la rivoluzione per potere abbattere la forza materiale del comune nemico, ma abbiamo sempre altamente proclamato che questa alleanza doveva durare solo il tempo dell’atto insurrezionale, e che subito dopo o magari, se possibile e necessario, durante la stessa insurrezione cercheremmo di attuare le idee nostre opponendoci alla costituzione di qualsiasi governo, di qualsiasi centro autoritario, e trascinando le masse alla presa di possesso immediata di tutti i mezzi di produzione e di tutta la ricchezza sociale ed all’organizzazione diretta della nuova vita sociale conformemente al grado di sviluppo ed alla volontà delle stesse masse nelle varie località.
Purtroppo i partiti sovversivi autoritari italiani han mostrato di non avere capacità e voglia di fare la rivoluzione e dureranno a non potere e non volere farla sino a quando saranno affetti dalla lue parlamentaristica. Ma ciò non impedisce che noi, non potendo fare la rivoluzione da soli, dobbiamo spiare tutte le occasioni che potrebbero, magari contro la volontà dei capi, determinare un movimento insurrezionale.
E d’altra parte, se anche vedessimo la possibilità di fare da soli una insurrezione vittoriosa, non dovremmo noi – poichè il nostro scopo non è fare un colpo di mano per impossessarci del potere, ma è quello di suscitare tutte le energie popolari ad iniziare l’era della libera evoluzione – non dovremmo noi far appello a tutti i partiti sovversivi, a tutte le organizzazioni proletarie per cercare di trascinare nel movimento tutta la massa che sta divisa tra i vari partiti e le varie organizzazioni?
Noi non vogliamo “aspettare che le masse diventino anarchiche per fare la rivoluzione”, tanto più che siamo convinti che esse non lo diventeranno mai se prima non si abbattino violentemente le istituzioni che le tengono in schiavitù. E siccome noi abbiamo bisogno del concorso delle masse, sia per costituire una forza materiale sufficiente, sia per raggiungere il nostro scopo specifico di combattimento radicale dell’organismo sociale per opera diretta delle masse, noi dobbiamo accostarci ad esse, prenderle come sono, e come parti di esse spingerle il più avanti che sia possibile. Questo, s’intende, se vogliamo davvero lavorare per l’attuazione pratica dei nostri ideali e non già contentarci di predicare al deserto per la semplice soddisfazione del nostro orgoglio intellettuale.