Domenico Gilardoni
Bianca e Fernando
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ATTO PRIMO

Scena quinta. Filippo, Viscardo, Gernando, ed Uggero

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Scena quinta. Filippo, Viscardo, Gernando, ed Uggero

 

VISCARDO
È quegli il mio Signor. A lui  t'avanza.

GERNANDO
(Ecco l'indegno!... Alla sua vista io fremo!).

FILIPPO
Chi sei?

GERNANDO
Guerrier son di ventura. Il nome
È Adolfo. del Mincio
In riva ebbi la cuna,
È 'l mio cor è maggior di mia fortuna.

FILIPPO
Donde certezza avesti
Che Gernando morì?

GERNANDO
Spirar lo vidi
Io stesso.

FILIPPO
Dove?

GERNANDO
Della Scozia, tomba
Gli è il suolo. Quivi da mortal ferita
Cadde trafitto, ché per l'Anglia il ferro
Ei pur rotava in campo.
Nell'estremo suo duolo, un foglio trasse,
E appena ebbe a me detto,
Che qui ponendo il piede,
Nol dessi che alla suora;
Per la gran piaga esce lo spirito fuora.

FILIPPO
Oh caso atroce, e crudo!...
(Con simulato duolo).
Chiude sigillo il foglio?

GERNANDO
No.

FILIPPO
Mel porgi.
(Gernando gli il foglio.
Filippo apre con ansietà e legge).
«Gernando alla germana:
In cruda doglia io moro,
Lunge da' miei più cari;
Ama il padre; l'adora;
Ed il tuo affetto immenso,
Nella perdita mia gli dia compenso».
(Di Gernando son le cifre...
Le ravviso... Alfin mi sento
D'ineffabile contento
Tutta l'alma inebriar!).

GERNANDO
(Di mia morte già l'iniquo
Gode, esulta!... ah scellerato!...
No; Gernando invendicato
Non morì!... dovrai tremar!).

VISCARDO
(a Filippo)
(Deh quel giubilo reprimi,
Sappi ancora simular).

FILIPPO
Taci, e serba occulto il foglio,
Pria che Bianca a me fia sposa.

GERNANDO
Ne' miei detti ormai  riposa,
Sarò fido esecutor.

FILIPPO
Servir brami?

GERNANDO
Se il desio?

FILIPPO
Pugnar vuoi?

GERNANDO
Per Agrigento.

FILIPPO
Sarai dunque, tel consento,
Suo campione, e difensor.
Va, ti unisci a' tuoi guerrieri,
Fa con essi a noi ritorno,
La tua schiera a questo giorno
Nuova fama arrecherà.
(Suono di trombe).

VISCARDO
(a Filippo)
Odi, squillano le trombe,
Vanne Bianca ad incontrar.

FILIPPO
Vado...
Udisti?
(a Gernando).

GERNANDO
Il cenno appresi.

FILIPPO
E sarai?

GERNANDO
Fedele. Il credi.

FILIPPO
(Mai nel petto non intesi
Tanto il core giubilar).

GERNANDO
(Tu speri, o superbo,
Vederti in quel soglio;
Già pieno d'orgoglio,
Ti credi regnar!...
Ma trema!... Quel soglio,
Fia tomba per te!).

FILIPPO
(Il fato m'arride:
Sovrano già sono:
Securo nel trono,
Mi posso bear!...
Oh. gioia!... Quel trono,
Ch'è solo per me!).

VISCARDO
(Lo spigne il contento
Già fuori di sé!).
(Filippo parte colle sue guardie, Gernando con
Uggero ritorna alle sue navi).

VISCARDO
All'annunzio feral, veder mi parve,
Lieto Filippo, meditar la morte
Di Carlo, che prigion fra ceppi serba!...
Dunque!... se mai!... che far dovrei?... macchiarmi
Di nuove infami colpe?...
Ah no!... Pel caso atroce,
Trovar saprà ben altro cor feroce!...
Ma eletto stuol giulivo,
Qui vien, di Bianca a festeggiar l'arrivo.


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