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ATTO PRIMO Scena settima. La Duchessa accompagnata da Filippo, e preceduta dal popolo, e dalla Guardia Ducale |
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POPOLO
Viva Bianca. Viva ognora
D'Agrigento il gran sostegno;
Viva ognor di questo regno
L'alta speme, e lo splendor.
TUTTI
Su festeggi, e tutta eccheggi
Di piacer la Reggia intorno;
Sia pur sacro questo giorno
Al contento, ed al goder.
Più non tornino gli affanni
Ad ombrar di Bianca il viso,
Ma si vegga sempre il riso,
Su quel labbro riseder.
BIANCA
Miei fidi amici, al vostro amor son grata;
Non più. Cessi il clamor. Ciascun m'ascolti:
Ogni stato, ogni prence,
Contende il mio riposo,
Poiché me vede orba di padre, e sposo.
Troncar perciò decisi un tanto ardire
Ponendo un difensor del trono a parte,
Che voi servar ben sappia
D'ogni avvenir funesto.
Scelto già fu da me. Filippo è questo.
Per lui, che in sen racchiude
Virtude, ardir, valore,
L'antico suo splendore
Il regno acquisterà.
Crudo e fatal periglio
Temer più non dovrete;
Ma impallidir vedrete
Chi l'armi qui addurrà.
CORO
Per lui, che in sen racchiude
Virtude, ardir, valore,
L'antico suo splendore
Il regno acquisterà.
BIANCA
Godrà l'alma
Dolce calma,
Con tal prode a me consorte;
Seco a lato,
Desolato
Il mio cor non mai vedrò.
Più non gemo,
Più non temo
Il rigor d'avversa sorte;
Il tormento,
Pel contento,
Si disperse e dileguò.
CORO
Le vicende
Più tremende,
Dissipar vedrem dal Forte,
Che regnando,
Che pugnando
Noi felici render può.
(Suono di trombe).