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FILIPPO
Viscardo a te parlò?
GERNANDO
Ch'alto segreto
Affidar mi dovevi; altro non disse.
FILIPPO
Dunque
GERNANDO
Favella
FILIPPO
Pensa,
Che un accento
GERNANDO
Se fido me non credi,
Cessa pur...
FILIPPO
No; Viscardo oltre il confine
Di tua fe' mi convinse.
(Va spiando intorno).
GERNANDO
(Ah che divisa!).
FILIPPO
Onde render men grave, il duol che dielle
(appressandosi a Gernando)
La rimembranza che 'l german n'è lunge,
Bianca, presente al sacro rito, brama
Il figlio Enrico, e dal vicin castello,
Ove saggio ministro
Ad educarlo è intento,
M'impone a lei d'addurlo:
Io parto, e riedo pria del nuovo albore;
Viscardo intanto, che fra queste soglie
Vigil riman, ti additerà sentiero,
Che in recondita, guida, orrida tomba;
In essa, Carlo, ch'Agrigento tutta,
Estinto piange...
(Sospende alquanto per timore che alcuno udisse).
GERNANDO
Ebben...
FILIPPO
Là vive...
GERNANDO
Vive!
(Con forte scossa, poi si volge per fingere
di aver udito alcuno).
FILIPPO
Che fu? che ti sorprese?
GERNANDO
Mi par... credea... no, m'ingannai... prosegui...
FILIPPO
Quando aspirai di Bianca al vôto letto,
Ira, e furor quel veglio altero accese,
Mille recommi offese;
Vendetta, allor giurai, e appien l'ottenni,
In quella notte, che nell'atro asilo
Io stesso il trascinai,
Voce spargendo ad arte,
Che natura lo aveva in un baleno
Sospinto a morte in seno!
(Va spiando intorno).
GERNANDO
(è per isnudare il ferro; poi si trattiene).
(Ah vil!.. ma no... si salvi in prima il padre!...).
E a che nol trucidasti?
FILIPPO
Temea Gernando.
GERNANDO
Ed ora?
FILIPPO
In quel sepolcro stesso or vo’ ch'ei mora!...
(con riserva a Gernando)
Allor, che notte avanza,
Un tuo guerrier... m'intendi?...
Ma pria però gli rendi
Più crudo il suo penar!
Digli, che 'l figlio è spento,
Che Bianca è mia consorte,
Che mentr'ei passa a morte,
Comincia il mio regnar!
(nel prendergli la mano).
Ma che!... Vacilli?... Tremi?...
Se cor non hai!... Se temi!...
Se manca in te l'ardire!...
Puoi l'opra abbandonar.
GERNANDO
(confuso)
Tremar?... No; il cor non teme;
(rimettendosi)
Se bolle, avvampa e freme;
È sol perché l'offesa
Vorrei già vendicar!
FILIPPO
(avvicinandoglisi)
Ebben... Ma qual fragore...
(Ode un calpestio).
Si taccia... arriva alcun.
(Vede venir gente).
CORO DI GRANDI
A compier l'alto incarco
N'andiam; già pronto è ognun.
FILIPPO
(ai Grandi)
A voi m'unisco... Adolfo,
(a Gernando)
Pensa ch'io fido in te.
GERNANDO
(ironico)
Saprò punir l'indegno;
Fidati pur di me.
(Parte).
FILIPPO
(quasi estatico)
Bramato momento,
Deh vieni, t'affretta,
Per te, già in me sento
La pena calmar.
CORO
(Qual novo diletto
Gli versa nel petto,
L'idea del momento,
Che deve imperar).
(Filippo parte co' Grandi).