Felice Romani
Zaira

ATTO SECONDO

Scena quarta. Castiglione, Nerestano e detti

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Scena quarta. Castiglione, Nerestano e detti

 

CASTIGLIONE
Giusto è il tuo pianto, amico;
Nol raffrenar. Tutti piangiam... perdemmo
Un padre tutti: ei tal per noi fu sempre
Agli avversi nel par che ai di felici.

NERESTANO
O Cavalieri! o amici!
Io lo conobbi appena... appena accolto
Nelle sue braccia ei m'ebbe... e a me fu tolto.
Oh qual mortal fu mai con tanti affanni
Provato in terra!... In morte ancora, in morte
Era il suo cor trafitto, e gli occhi erranti,
Pria di serrarsi al giorno,
Invan la figlia ricercar d'intorno.
O Zaira! In quel momento
Chi da lui ti allontanò?
Fu per te l'estremo accento
Che morendo ei pronunziò.
Per te l'alma sbigottita
Non Sapea lasciar la vita,
E sull'ali di un lamento
Per te mesta al Ciel volò...
O Zaira, in quel momento
Chi da lui ti allontanò?


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