Felice Romani
Zaira

ATTO SECONDO

Scena undicesima. Accorrono da varie parti le Schiave e le Guardie

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Scena undicesima. Accorrono da varie parti le Schiave e le Guardie

 

CORO
Ciel! che avvenne? Svenuta Zaira!
Al Sultano, al Sultano si voli.

FATIMA
Arrestate... In sé torna... respira.
Tristo oggetto al suo sguardo s'involi...
De' Francesi la pompa ferale
Il pietoso suo core colpì.
(Copronsi le finestre di fronte).

CORO
E di un Franco pur tanto le cale!
Uno schiavo l'affligge così!

ZAIRA
Ah! crudeli, chiamarmi alla vita!
(Rinvenuta, si aggira sbigottita).
È serbarmi ad orrendo martire:
De' miei padri ho la Fede tradita,
Ho turbato d'un Giusto il morire:
Come tuono d'intorno rimbomba
Il lamento che al Cielo innalzò.
Ah! pietosa mi copra la tomba.
Ah! d'affanno, d'angoscia morrò.

CORO
Qual favella! vaneggia, delira.

FATIMA
(Deh mi segui... ti perdi, o Zaira).

CORO
De' Francesi la pompa ferale
Il pietoso suo core turbò.
Troppo, ahi! troppo è il terror che l'assale...
Al Sultano celarsi non può.
(Fatima e le Schiave traggono seco Zaira.
Le Guardie escono da altra parte).


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