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ATTO SECONDO Scena quattordicesima ed ultima. Al grido di Zaira, di Nerestano e di Fatima escono da varie parti gli Schiavi e le Guardie con faci | «» |
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NERESTANO
Che mai festi, o barbaro!
OROSMANE
Punita è l'infedel.
ZAIRA
Fratello... io moro...
TUTTI
Ahi misera.
OROSMANE
Fratello a lei!
CORASMINO
Fratel!
NERESTANO
Io l'era... io l'era... uccidimi...
Offro a' tuoi colpi il petto.
OROSMANE
Zaira!
CORASMINO
Vieni: invòlati
Al sanguinoso obbietto.
OROSMANE
Zaira!
CORASMINO
A lui nascondasi.
OROSMANE
Mi amava!... e uccisa io l'ho!
(Orosmane è immobile, inorridito, e come
fuori di sé: prorompe quindi in un grido,
e si aggira smanioso).
Un grido d'orrore
D'intorno rimbomba:
Tremendo sul core
Un peso mi piomba;
Quel sangue innocente
S'innalza fremente,
M'incalza com'onda,
Fuggirlo non so...
O Cielo, fa scempio
D'un mostro, d'un empio!
Il sangue che gronda
Vendetta gridò.
CORASMINO e CORO
Deh! soffri...
OROSMANE
Partite.
CORASMINO e CORO
Deh! senti...
OROSMANE
Fuggite.
TUTTI
O notte funesta,
Qual Dio ti guidò!...
OROSMANE
Zaira!
CORO
Ti arresta.
OROSMANE
Ti seguo.
(Si uccide).
TUTTI
Spirò.
Cala il sipario
Fine
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