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(Atrio interno nel palazzo di
Capellio. Giulietta sola)
Recitativo
GIULIETTA
Né alcun ritorna!...
Crudele, dolorosa incertezza!
Il suon dell'armi si dileguò...
Sol tratto tratto un fioco,
incerto mormorio
lunge si desta,
come vento
al cessar della tempesta.
Chi cadde, ohimè!
chi vinse?
chi primo io piangerò?...
Né uscir poss'io!...
e ignara di mia sorte
io qui m'aggiro!
(Lorenzo appare)
Lorenzo! ebben?
LORENZO
Salvo è Romeo.
GIULIETTA
Respiro.
LORENZO
Nella vicina rocca
da' suoi sorpresa,
da Ezzelin soccorso
sperar ei puote...
ma tu, lassa!
in breve di Tebaldo
al castel tratta sarai,
se in me non fidi,
se al periglio estremo
con estrema fermezza
or non provvedi.
GIULIETTA
Che far? Favella.
LORENZO
Hai tu coraggio?
GIULIETTA
E il chiedi?
LORENZO
Prendi: tal filtro è questo
e si possente,
che sembiante a morte
sonno produce.
A te creduta estinta
tomba fa data nei
paterni avelli...
GIULIETTA
Oh! che di' tu? fra quelli
giace il fratel
da Romeo trafitto...
Esso del mio delitto
sorgeria punitor...
LORENZO
Al tuo svegliarti
saremo presenti
il tuo diletto ed io...
non paventar.
Duo
Tremi?... t'arretri?
GIULIETTA
Oh Dio!
Morte io non temo il sai,
sempre la chiesi a te... si.
Pur non provato mai
sorge un terrore in me
che mi sgomenta,
ah! sorge in me.
LORENZO
Fida, deh! fida in me.
GIULIETTA
Ah! se del licor possente...
LORENZO
Si, sarai contenta.
GIULIETTA
...se fallisse la virtù...
dubbio crudele!
Se in quell'orror giacente
non mi destassi più...
LORENZO
Prendi, gl'istanti volano,
il padre tuo s'avanza.
GIULIETTA
Il padre! Ah porgi, salvami.
Morir dovessi ancora,
si, per te Romeo si mora,
sol morte mi può togliere
al crudo genitor!
(Beve.)
LORENZO
Salva già sei, costanza!
GIULIETTA
Guidami altrove.
(Capellio entra con altri.)
CAPELLIO
Arresta.
Ancor sei desta?
Concedo al tuo riposo
brevi momenti ancor.
Esci: a seguir lo sposo
ti appresta al nuovo albor.
Udisti.
CORO
Lassa! d'affanno è piena...
geme... si regge appena.
Più mite a lei favella;
l'uccide il tuo rigor...
(Capellio rinnova a Giulietta
il cenno d 'uscire.)
GIULIETTA
(con voce piangente)
Deh! padre mio, deh padre mio!
Ah! non poss'io partire
priva del tuo perdono:
presso alla tomba io sono,
ah! dammi un amplesso almeno.
Pace una volta all'ire...
pace ad un cor che muore...
Dorma ogni tuo furore
del mio sepolcro in sen,
ah! padre mio,
perdona un cor che muor.
CAPELLIO
Lasciami...
...alle tue stanze riedi.
LORENZO
(piano a Giulietta)
Ah! vieni e simula.
CORO
Lassa! d'affanni è piena, ecc.
GIULIETTA
Ah padre!
LORENZO
Oh vieni.
CAPELLIO
Va!
GIULIETTA
Perdona
CAPELLIO
Alle tue stanze riedi.
GIULIETTA
Pria mi perdona.
CORO
Ell'è morente, il vedi;
poni al tuo sdegno un fren,
ell'è morente, ecc.
GIULIETTA
Deh! deh! padre mio!...
Ah! non poss'io partire, ecc.
...perdona un cor che muor.
LORENZO
Ah! vieni, deh! col tuo fedel,
ah! vieni, ecc.
CAPELLIO
Ti appresta al nuovo albor, ecc.
CORO
Deh! poni al tuo sdegno un fren...
(Giulietta parte sostenuta
da Lorenzo)
Recitativo
CAPELLIO
Qual turbamento io provo!
Quale scompiglio in cor!
Taci, o pietade: viltà saresti.
Di Tebaldo in traccia
corra qualcun,
e di Lorenzo i passi spiate voi:
sospetto omai m'è desso.
Né uscir,
né altrui parlar gli sia concesso.
(Partono.)