Antonio Ghislanzoni
Francesca da Rimini
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ATTO PRIMO

Scena quarta. Paolo

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Scena quarta. Paolo

 

PAOLO
(entrando dalla gran porta dopo breve pausa)
Come obliar quell'angelica forma?
Come obliar l'accento
Del mestissimo addio che ci divise?..

Dell'ultimo suo sguardo impressa è l'orma
Dentro il cor mio...
E più dal ciel vo implorando l'oblio,

Più vivo in me rinasce il sovvenir.
Destin tremendo!
Ah! non comprendo

Come da lei
Potei partir...
Quel un avverso dèmone

Mi pose agli occhi un vel;
Ho abbandonato un angelo,
Chiuso mi sono il ciel.


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