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ATTO QUARTO Scena quinta ed ultima. Frate Bonaventura , Paggi con fiaccole, Damigelle, famigli, Soldati, Francesca, indi Lanciotto | «» |
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FRATE BONAVENTURA e CORO
Che avvenne?...
FRANCESCA
(al frate)
Ah, tratteneteli !
PAOLO
(di fuori)
Francesca!...
FRANCESCA
È vano... Ei muor!
LANCIOTTO
(rientrando con la spada
sguainata)
Ov'è la rea?
FRA BONAVENTURA
(interponendosi)
Miratela
E non vi basta ancor?
CORO
Paolo trafitto... esanime! ... -
Francesca!... Quale orror !...
(Lanciotto si arresta immobile cogli occhi
fissi al suolo.
Fra Bonaventura e le donne si aggruppano
intorno a
Francesca. Nel fondo della scena si vede
disegnarsi un
gruppo di famiglie di soldati)
FRANCESCA
(con voce morente)
Se è ver che un Dio terribile
Chi molto amò punisca...
Del cielo assunta ai gaudii
Francesca esser non può.
Pur che all'amato Paolo
L'eternità mi unisca,
Nel pianto e nelle tenebre
Il paradiso avrò.
FRA BONAVENTURA
Non disperare, o misera...
Fu grande il tuo peccato,
Ma in cielo è perdonato
Chi molto in terra amò.
LANCIOTTO
Entrambi al suolo esanimi...
Spenti dal ferro mio!...
Sposa... fratello!... ed io
Viver ancor potrò?
FRANCESCA
Già... ti raggiungo... o Paolo...
(muore)
FRA BONAVENTURA
Francesca! - Ella spirò...
(volgendosi al Coro)
Al suolo vi prostrate...
Una preghiera alzate...
LANCIOTTO
(volendo ferirsi colla propria
spada)
Ed io respiro!...
FRA BONAVENTURA
(trattenendolo)
Insano!
CORO
(in ginocchio)
Pace a chi tanto amò!
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