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Giacomo Ferretti L’ajo nell’imbarazzo Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, Scenagrigio = Testo di commento
1 1, 7| questi fulmini:~ deh, non ci abbandonate.~ Son (madre/padre) oh Dio! 2 1, 6| ENRICO e GILDA~ Ah! da tutti abbandonati,~ sventurati, che faremo?~ 3 | abbi 4 2, 2| Figlia, aspettatemi, figlio, abbracciatemi,~ per voi Gregorio, tutto 5 1, 13| di me vorrei~ veniste ad abitar.~ Un mio nipote aspetto,~ 6 1, 6| battaglia.~ ~ GREGORIO~ E che abitate?...~ ~ GILDA~ Qui rimpetto 7 2, 3| Della fiducia mia non abusate;~ io sono in casa vostra.~ ~ 8 1, 2| Ch'abbia visto un qualche abuso?~ Me meschin! Fa un certo 9 | accanto 10 1, 13| GREGORIO~ Io non vi accendo fuoco.~ ~ GIULIO~ Forse 11 1, 10| GILDA~ Sorridi fortuna. M'accorda un istante;~ son madre, 12 1, 1| Alto là: qual confidenza?~ (accorgendosi che parlano sottovoce)~ ~ 13 2, 6| Leonarda dalla porta di mezzo accorrendo e detti~ ~ ~ ~LEONARDA~ 14 1, 1| che cautamente a lei si accosta.~ ~ LEONARDA~ Quando puoi 15 1, 9| studiando Ciceron m'ero addormito.~ ~ LEONARDA~ Senti, se 16 1, 11| non posso;~ ho un tremito addosso se vedo papà.~ ~ LEONARDA~ 17 1, 2| vi apro il cuore.~ amo, adoro i miei figli.~ ~ GREGORIO~ 18 1, 2| me non so far scene,~ d'adulare io non so l'uso~ Gliela 19 2, 5| sospetto.~ Gilda ed Enrico si affacciano sulla porta.~ Nella stanza 20 2, 1| Gilda cara, intanto~ non ti affannar così.~ ~ GILDA~ Di madre 21 1, 6| trionfar dovrei.)~ Chi a tanti affanni miei~ (tornando a sceneggiare)~ 22 1, 6| sbrogliare gl'imbrogli~ mi trovo affé imbrogliato.~ Sto in mar 23 2, 8| sangue? E sangue avrai.~ (afferra per mano don Giulio)~ Vieni, 24 2, 3| tenta di parlare, ed esso afferrandola per un~ braccio la trascina 25 2, 3| taci, vieni, non fiatar.~ (afferrandole un braccio)~ Quando torna, 26 1, 10| inferno, ed io lo so.~ D'affrettar vi raccomando;~ star così 27 2, 3| sposo/la sposa) e il figlio~ affrettati a salvar.~ Per me non v' 28 1, 8| di rimirarmi più. Simile affronto~ d'un suo figlio in presenza?~ 29 2, 3| ENRICO~ (Sento l'anima agghiacciar.)~ ~ GILDA~ (Giusto ciel 30 2, 5| E un continuo molinello~ aggirando il cor mi va.~ ~ GREGORIO~ 31 2, 7| connetto;~ e intanto curioso, m'aggiro smanioso,~ domando, mi provo, 32 2, 1| La speranza ed il timore~ agitando il cor mi va.~ Mentre palpita 33 | agli 34 1, 6| implorar pietà.~ ~ GREGORIO~ (Ahimè! mi vien da piangere,~ e 35 1, 5| strinse al petto~ giurò aiutarmi. Io non trovai parole...~ 36 | alcun 37 2, 1| la sovverchia impazienza. Alfin tu sola~ quì non sei già 38 1, 2| soggezione~ mai tantino d'allegria,~ mai fochetti, mai pallone,~ 39 1, 13| appartamento~ io lo vorrei alloggiar.~ ~ GREGORIO~ Padrone.~ ~ 40 | Allor 41 2, 3| porta.~ ~ GILDA~ (a voce alta) Ma chi siete?~ ~ GIULIO~ 42 1, 2| buon Enrico~ è ipocondrico, alterato ...~ come penso glie la 43 1, 1| SIMONE e CORO~ Ma, via non s'alteri; non le conviene.~ Zitta 44 1, 1| studiare.~ ~ PIPPETTO~ Nos amabimus.~ ~ GREGORIO~ Siam da capo.~ ~ 45 1, 1| studiare".~ ~ PIPPETTO~ "Ad amandum nascor ... ~ GREGORIO~ Ciuccio!~ 46 1, 1| tutta la grammatica,~ amo amas solamente~ nella testa mi 47 2, 8| Signore! ...~ ~ GIULIO~ Amatevi; son uomo; ho in petto un 48 1, 2| che il vizio operò.~ Figli amati da tanto malore~ preservarvi 49 1, 3| affetto,~ io pur posseggo~ l'amato oggetto;~ ma perché palpito~ 50 1, 2| voglio titoli;~ franchezza ed amistà; di voi mi fido.~ Siete 51 2, 7| più che voi non pensate. L'amorino~ non è il signor Gregorio.~ ~ 52 | ancora 53 1, 10| ENRICO~ Ma voleva~ andare a casa.~ ~ GREGORIO~ E anch' 54 1, 4| camerieri~ a spasso se n'andarono.~ ~ GREGORIO~ Venite~ nelle 55 2, 5| son poi di sasso, e sono andato.~ Ecco il perché... Capisce?~ ~ 56 1, 1| volgendosi)~ ~ PIPPETTO~ Me n'andavo a studiar.~ ~ GREGORIO~ 57 1, 10| son io.~ ~ GILDA~ Me n'anderò ora subito a casa?~ ~ GREGORIO~ 58 2, 5| e ho timor che in fumo andrà.~ ~ ~ ~ 59 2, 2| garrulà. Prima di giorno~ andrebbe rapida intorno intorno,~ 60 1, 2| vezzi, lo so;~ della quale s'annida nel core~ ogni frode che 61 2, 5| del colonnello Tallemanni, antico~ nobile militar... Più non 62 2, 8| cosa v'ho da dir? La donna anziana~ è peggio peggio assai d' 63 1, 6| sedere disperato col capo~ appoggiato al tavolino)~ ~ ENRICO e 64 1, 6| Ber-nar-din!~ Coppia rea! S'appressa il fulmine;~ ti abbandono 65 1, 6| vostra madre?~ ~ ENRICO~ L'approva e benedice.~ ~ GREGORIO~ 66 1, 14| ALTRI con il CORO~ Pare appunto una marmotta;~ fa dei gesti, 67 2, 3| ENRICO~ Mio padre!~ Non aprire, o son morto.~ ~ GIULIO~ 68 2, 3| mezzo, ma nel~ momento di aprirla, s'ode Gregorio di fuori 69 1, 1| rettorica, di poesia,~ sia di aritmetica, di prosodia,~ di metafisica, 70 2 | scrivere, carte, libri sfera armillare. Sedie.~ ~ ~ ~ 71 1, 13| in convulsione,~ se più m'arresto qua.)~ ~ GREGORIO~ (La testa 72 1, 6| GREGORIO~ Ebbene?~ ~ GILDA~ Arriva mia madre.~ ~ GREGORIO~ 73 1, 5| forse... Gilda!~ (vedendola~ arrivare)~ ~ GILDA~ Enrico mio!~ ~ 74 1, 14| i libri classici: tutto arrivò.~ La chiave diami della 75 1, 3| Tutto per te farò. Non arrossirti.~ Siam uomini si sa. Figlio 76 1, 14| ogn'intingolo~ per te in arsenico vorrei cangiar.)~ ~ CORO 77 1, 8| GREGORIO~ Non lo credete? (All'arte ingegno mio,)~ così si parla 78 1, 2| fulmine.~ Ah, maestro! Che ascoltai?~ Voi, per certo, oggi tenete~ 79 1, 1| Siam qui prontissimi ad ascoltar.~ ~ GREGORIO~ Quando quel 80 1, 2| Grazia? Signore!~ ~ GIULIO~ Ascoltate, Gregorio, io vi apro il 81 1, 8| GIULIO~ Signor Gregorio, ascolti.~ ~ GREGORIO~ Non ascolto~ 82 1, 10| Nulla... via,~ la mia stanza asil vi fia;~ là il marchese 83 1, 1| parte)~ ~ SIMONE~ Se aspetta sarà peggio. Ha l'irascibile~ 84 1, 10| GILDA~ Ah! Lo star così aspettando~ è un inferno, ed io lo 85 1, 6| GREGORIO~ Fermatevi... aspettate.~ (singhiozzando da sé)~ ( 86 2, 2| mal non vi stà.~ Figlia, aspettatemi, figlio, abbracciatemi,~ 87 2, 4| una bagattelluccia. S'assicuri~ non merita la pena~ ch' 88 1, 8| mancato.~ ~ GREGORIO~ No, no assolutamente.~ ~ GIULIO~ In somma, alfine~ 89 1, 4| recar qua due telescopi,~ un atalante, e i volumi~ che mi vengon 90 1, 14| CORO~ I telescopi, le carte atlantiche,~ i libri classici: tutto 91 per | buffo~ LEONARDA, cameriera attempata, mezzosoprano~ SIMONE, servo 92 2, 2| mia voce conoscete,~ state attenti, non aprite.~ Ora a noi. 93 1, 6| Tre ferri~ di calzetta attortigliai,~ sforzai la molla, e l' 94 2, 2| La notte è bruna;~ degli audaci è la fortuna.~ Scendo serio 95 2, 5| GILDA~ Sono come quell'augello,~ che riposo mai non ha.~ 96 1, 2| sempre per me. Con questo austero~ freddo contegno mio,~ ch' 97 2, 5| scagliar vo' l'ira mia,~ come autor de' miei guai,~ complice, 98 | avanti 99 | avendo 100 | aver 101 1, 2| io non vel taccio,~ dell'avervi ritrovato~ così reo filosofaccio.~ 102 | avessi 103 | aveste 104 | aveva 105 | avevo 106 1, 2| mio,~ ch'ereditai dagli avi, ah, quanti rischi~ io lor 107 1, 1| masticar.~ (segue a mangiare avidamente stando a sedere)~ Addio, 108 | avrai 109 1, 2| tanto malore~ preservarvi avveduto saprò.~ Questi miei figli 110 1, 2| la sorte~ per l'incerto avvenire de' figli;~ al riflesso 111 1, 14| sotto al braccio)~ "perché l'avverbio Tibi gaudemini~ vocalem 112 2, 2| morirà. (Bisogna~ fare un azione da eroe.)~ ~ GILDA~ Povero 113 1, 5| guardinga.~ ~ ENRICO~ " Qual azzardo! a un mio cenno~ balza in 114 2, 6| mi lascia in buon ora,~ o bada che or ora pentir ti farò.~ ~ 115 2, 6| Ma zitta.~ Meno fuoco, badate al ragazzo.~ Questa notte 116 2, 4| s'è una ragazzata,~ una bagattelluccia. S'assicuri~ non merita 117 2, 6| Mirate quel pianto che bagna il mio ciglio~ al pianto 118 2, 2| GILDA~ Con la vecchia~ mia balia Maddalena~ ~ ENRICO~ Al 119 2, 2| calmo il tormento,~ se fo da balio per un momento,~ se sento 120 1, 5| azzardo! a un mio cenno~ balza in piè, lascia il figlio,~ 121 per | MARCHESE GIULIO ANTIQUATI, baritono~ IL MARCHESE ENRICO, figlio 122 1, 1| Matteo, Checco,~ Girolamo, Bartolommeo.~ (corre alla porta di mezzo.~ 123 1, 2| prego~ discorriamo a voci basse.~ ~ Ciascuno da sé.~ ~ GREGORIO~ ( 124 2, 5| Ditelo voi per me. Non basta. Il figlio~ dal mezzo dì, 125 2, 3| Finché vivea~ il mio vecchio Bastiano~ era facile impresa. Ora 126 1, 6| ENRICO~ Morto~ nell'ultima battaglia.~ ~ GREGORIO~ E che abitate?...~ ~ 127 2, 4| da lei.~ (avanzandosi e battendogli una mano sulla spalla)~ ~ 128 1, 3| tempo e luogo~ sparo la batteria.~ (Vedrò se vince l'eloquenza 129 2, 4| Ma se vi dico nulla: un bauletto.~ ~ GIULIO~ Mostrate.~ ~ 130 2, 2| un cor migliore,~ no, più bell'anima no, non si dà.~ ~ Gregorio 131 1, 5| tante,~ e so cento cose belle,~ che sul labbro d'un amante,~ 132 2, 8| Questa pericolosa~ già matura beltà vada lontana.~ E al regno 133 1, 2| GREGORIO~ Che siate benedetto.~ ~ GIULIO~ Ma il mio caro 134 1, 6| ENRICO~ L'approva e benedice.~ ~ GREGORIO~ E voi?~ ~ 135 1, 12| PIPPETTO~ Graziosetta, benfattina.~ ~ GIULIO~ Zitto là.~ Ma, 136 1, 1| da quel che sono.~ Sento benissimo; non parla ai sordi?~ Mi 137 1, 13| bene.~ ~ GREGORIO~ (Anzi benone.)~ ~ GIULIO~ (Ma va pur 138 1, 6| pregando)~ ~ GREGORIO~ Un Ber-nar-din!~ Coppia rea! S'appressa 139 1, 6| dirà, farà...~ qualche gran bestialità.~ (gettandosi a sedere disperato 140 2, 2| dalli speziali,~ dentro le bettole, dentro i caffè.~ Eccolo 141 2, 8| agli eroi~ noi cangiamo il bianco in nero.~ Siamo serve, ma 142 1, 1| PIPPETTO~ Io quest'altro biscottino voglio intanto masticar.~ ( 143 2, 8| andrò, ma l'ira vostra~ ha bisogno di sangue. Anima cruda!~ 144 2, 7| tutto saprete.~ L'affare è bizzarro, ed or ve lo narro;~ ma 145 2, 8| più fede~ se mentì quella bocca corallina!~ Vado a pianger 146 2, 5| rimbalzi il cor mi dà!~ Salta e bolle il mio cervello,~ e ho timor 147 1, 2| GREGORIO~ Mi confonde,~ troppa bontà.~ ~ GIULIO~ Sentite;~ esco 148 2, 2| Sì, prendete.~ (gli dà un braccialetto)~ ~ ENRICO~ E come? Voi...~ ~ 149 1, 3| vi narrerò.~ ~ GREGORIO~ Bravo!~ ~ ENRICO~ Chiudete~ quelle 150 1, 14| Tibi gaudemini~ vocalem breviant i verbi neutri~ quamobrem 151 2, 7| saprò.~ ~ CORO~ Birbante! briccona!~ ~ PIPPETTO~ A me si canzona?~ ~ 152 1, 6| Andate, andate.~ Son tradito! bricconi! indegni! cani!~ Di me, 153 2, 8| primizie~ sol per tenerlo in briglia; che del resto...~ ~ PIPPETTO~ 154 1, 5| tua si raccomanda~ ridi, brilla, e lascia far.~ ~ ~ ~ 155 1, 2| Donne! Oh ciel! mi prende un brivido,~ e mi sembra di sognar.~ 156 1, 14| e LEONARDA~ Pian piano~ brontola senza parlar.~ ~ ENRICO~ ( 157 1, 1| a studiar.~ ~ LEONARDA~ Brutta, può darsi; vecchia, non 158 1, 12| giorno intero.~ Da quel buco della chiave~ l'ho sentita, 159 per | casa del marchese Giulio, buffo~ LEONARDA, cameriera attempata, 160 2, 2| verrann tutti a farmi onori;~ buona notte! ben tornato!~ Dia 161 1, 2| festini,~ mai nemmeno ai burattini...~ Non è stucco: egli sospira~ 162 1, 3| meraviglia)~ Donne!~ Tu burli?~ ~ ENRICO~ Sì, una donna 163 1, 9| viene dalla sua camera e bussa~ alla camera di Pippetto, 164 1 | laterali, ed una in~ mezzo con bussole, e cortine. Tavolino con~ 165 1, 3| ENRICO~ Sì, una donna è la cagione~ di mie fiere sventure.~ ~ 166 1, 8| m'è stata regalata~ una cagnuola, ed io~ perché non imbrattasse 167 2, 2| intabarrato,~ col cappello giù calcato;~ il portone già lo so.~ ~ 168 2, 1| trasporti del tuo core~ deh, ti calma per pietà.~ Ti confida nel 169 2, 2| natura,~ se d'una misera calmo il tormento,~ se fo da balio 170 1, 1| insegnarti~ a far meglio le calze traforate.~ ~ PIPPETTO~ 171 1, 6| vien da me. Tre ferri~ di calzetta attortigliai,~ sforzai la 172 per | Giulio, buffo~ LEONARDA, cameriera attempata, mezzosoprano~ 173 1, 13| adesso.~ ~ GIULIO~ Forse il camino un poco...~ ~ GREGORIO~ 174 1, 5| È dessa~ (sentendola camminare)~ Il servo... forse... Gilda!~ ( 175 1, 6| Per me non è molestia;~ campo di poco assai, ma già il 176 2, 8| sapienti, ed agli eroi~ noi cangiamo il bianco in nero.~ Siamo 177 1, 14| ma con le giovani le cose cangiano;~ perché... intendiamoci... 178 1, 14| per te in arsenico vorrei cangiar.)~ ~ CORO e SIMONE~ Come 179 2, 8| ENRICO~ Tutto è per noi cangiato;~ l'affanno è terminato:~ 180 1, 1| Le ho detto vecchia, non cangio tuono;~ glie la mantengo 181 1, 6| tradito! bricconi! indegni! cani!~ Di me, di voi, di tutti,~ 182 1, 5| sospiretto,~ sono tante cannonate,~ che non mancano d'affetto,~ 183 2, 8| pianger tre mesi giù in cantina.~ (parte)~ ~ GREGORIO~ Vedete 184 2, 7| briccona!~ ~ PIPPETTO~ A me si canzona?~ ~ CORO~ Vo' farli pentire.~ ~ 185 1, 1| mesto? Eh! l'indovino.~ Capirà d'esser grande, ed avrà 186 1, 2| bisogna scoprire,~ sentire, capire, il velo squarciar.)~ ~ 187 2, 5| andato.~ Ecco il perché... Capisce?~ ~ GIULIO~ E nulla, nulla~ 188 1, 8| vale a dir... per altro...~ capite, già! lo tolga il ciel ... 189 1, 2| le tre, ordinate:~ sedete capo-tavola e pranzate.~ ~ GREGORIO~ 190 2, 8| versato in petto~ per un breve capriccio, co' i rimorsi~ nella tua 191 1, 1| studio coi signorini,~ sia di carattere, sia di latini,~ sia di 192 2, 8| O che felicità!~ Donne care! qui fra noi~ non neghiamo 193 1, 10| è tanto obbligato;~ (con caricatura)~ (Ma il barbaro fato mi 194 1, 7| provvedeteci;~ Gregorio, carità.~ ~ GREGORIO~ Gregorio! 195 1, 14| e camerieri, e servi con cartelle di stampe,~ - vari volumi 196 1, 5| più dotti~ da merlotti giù cascar.~ Gilda tua si raccomanda~ 197 2, 8| GREGORIO~ (L'amico c'è cascato;~ rimane inzuccherato!~ 198 1, 2| allenta, allenta;~ alla fin si cascherà.~ ~ GREGORIO~ Non parlar 199 2, 6| vostra dottrina, oh, come cascò!~ ~ GIULIO~ Leonarda, Leonarda, 200 1, 5| raccomando a te.~ ~ GILDA~ Nei casi estremi~ ci vogliono le 201 1, 2| cari figli miei, quelle due caste~ tortorelle innocenti~ sono 202 1, 6| ENRICO~ Allor mentr'io~ il casto affetto mio~ lacrimando 203 1, 1| fa cenno a Pippetto,~ che cautamente a lei si accosta.~ ~ LEONARDA~ 204 2, 3| trema.~ ~ GILDA~ (Che ceffo!)~ ~ ENRICO~ (Io gelo!)~ ~ 205 1, 7| senza strepito là~ dentro vi celate;~ Io so; ma mi seccate.~ 206 1, 2| metafora;~ vorrei, che voi cercaste~ di strappargli dal seno~ 207 1, 11| Sentiste? Vedeste? Don Giulio cercate;~ a lui raccontate l'affar 208 2, 7| domando, mi provo, ma cerco, e non trovo,~ Leonarda, 209 1, 8| apra, veda, realizzi, si certifichi;~ ma poi... ma poi pentito~ 210 1, 1| Simone, Pietro, Matteo, Checco,~ Girolamo, Bartolommeo.~ ( 211 1, 2| molta premura~ or m'ha fatto chiamar. Starò gran tempo;~ forse 212 2, 2| di dentro serrerete;~ se chiamarvi non m'udite,~ la mia voce 213 2, 8| caro padre,~ che tal ti chiamerò, sgombra il rossore;~ in 214 1, 8| Ma venga.~ Mi lasci, si chiarifichi.~ ~ GIULIO~ Ho mancato.~ ~ 215 2, 7| PIPPETTO~ Un strepito, un chiasso.~ ~ CORO~ Diceva di no.~ ~ 216 1, 8| cosa ho da far di più? Vi chiedo scusa,~ vi domando perdono,~ 217 1, 8| pentito~ del torto che mi fa, chini le ciglia,~ non abbia mai 218 1, 3| GREGORIO~ Bravo!~ ~ ENRICO~ Chiudete~ quelle porte. Pippetto 219 2, 5| porta.~ Nella stanza la chiudo. La nascondo~ qui nel mio 220 2, 6| Gilda entrano in casa, e si chiudono; rimane sola Leonarda.~ ~ ~ ~ 221 1, 8| imbrattasse queste stanze~ l'ho chiusa là; più tardi~ la porto 222 1, 1| con la serva~ non istate a ciarlar; perché hanno in uso~ certe 223 2, 2| l'ore.~ ~ GILDA~ Noi qui ciarliamo, e Bernardino more.~ ~ GREGORIO~ 224 | Ciascuno 225 1, 1| con la grammatica, col Cicerone,~ nelle sue camere vada 226 1, 2| tanto infetti,~ dei galanti cicisbei,~ dei moderni zerbinetti,~ 227 2, 2| lasciate.~ Amor mi rende cieca.~ ~ GREGORIO~ Voi burlate.~ ~ 228 1, 8| torto che mi fa, chini le ciglia,~ non abbia mai coraggio~ 229 | cinque 230 | ciò 231 | Circa 232 1, 14| dalla sua camera,-~ tutti circondano Gregorio.~ ~ LEONARDA~ Signor 233 1, 1| amandum nascor ... ~ GREGORIO~ Ciuccio!~ Ma che razza di cervello~ 234 1, 1| GREGORIO~ Sciocco di prima classe! E suo fratello~ che avrà, 235 1, 14| carte atlantiche,~ i libri classici: tutto arrivò.~ La chiave 236 2, 2| servitori,~ i camerieri e il coco~ stanno giocando in sala 237 | coi 238 1, 1| LEONARDA~ Gli portai la colazione.~ ~ GREGORIO~ Ora è tempo 239 | coll' 240 2, 4| vacilla, e quasi io stesso~ colla mia man...~ ~ ~ 241 1, 2| idee scandalose~ con quelle colombe non state a svelare.~ ~ 242 1, 7| Andate, andate là.~ ~ Colpito da un'idea spinge Gilda 243 2, 8| ma regnamo,~ siamo nate a comandar.~ ~ SIMONE e CORO~ Manco 244 2, 5| GREGORIO~ Pietà.~ ~ GIULIO~ Combattuto il mio cervello,~ che risolvere 245 2, 5| fatto. Udite~ (facendo cenno comicamente ad Enrico e Gilda,~ e parlando 246 1, 6| sempre~ Gregorio che si commove)~ Andrò di porta in porta~ 247 2, 5| il temporale.)~ ~ GILDA~ Compassion.~ ~ ENRICO~ Perdon.~ ~ ENRICO, 248 2, 5| anch'io poi piansi, e si compì il terzetto.~ Voi giungeste, 249 1, 6| di me... che importa?~ Si compia il mio destino.~ (sceneggiando 250 2, 5| come autor de' miei guai,~ complice, torcimano, tu sarai,~ ~ 251 2, 2| Bernardino~ nel furor dei complimenti ...~ diamo il caso... sì 252 1, 13| nipote aspetto,~ e, senza complimento,~ nel vostro appartamento~ 253 1, 2| se m'intese?... volevo... comprende?~ D'Enrico il pensiero scoprir 254 1, 2| anni!)~ ~ GIULIO~ Io non comprendo~ da quale oppresso sia~ 255 1, 3| Gregorio~ ~ ~ ~Esce Enrico concentrato in profondi e~ dolorosi 256 1, 8| GIULIO~ Ho torto; lo confesso.~ ~ GREGORIO~ Prenda la 257 2, 1| ti calma per pietà.~ Ti confida nel mio amore,~ e la pace 258 1, 1| GREGORIO~ Alto là: qual confidenza?~ (accorgendosi che parlano 259 1, 2| finora.~ ~ GREGORIO~ Mi confonde,~ troppa bontà.~ ~ GIULIO~ 260 2, 3| Vedrò tremar quel perfido,~ confondersi, e gelar.~ Taci per poco 261 1, 6| tornando a sceneggiare)~ conforto può negar?~ ~ ENRICO~ Me 262 2, 6| voglio.~ ~ LEONARDA~ Io resto confusa.~ ~ GREGORIO~ Via, siate 263 1, 7| che sta nell'eccesso della confusione)~ Gregorio, nascondeteci;~ 264 1, 2| pensiero scoprir non dispero.~ (confuso)~ Del resto non pensi, mi 265 1, 9| ma come?~ ~ LEONARDA~ Una congiura~ tu devi far con me. Tengo 266 2, 7| penso, e rifletto, io meno connetto;~ e intanto curioso, m'aggiro 267 1, 2| il migliore amico,~ che conobbi finora.~ ~ GREGORIO~ Mi 268 2, 3| sofferenza signor. Non vi conosco.~ Pur vi credo, e rispetto. 269 1, 6| Voi burlate?~ E il paterno consenso? Andate, andate.~ Son tradito! 270 1, 3| mio? Finché il segreto~ conservarsi potea, cento speranze~ lusingavano 271 1, 12| GIULIO~ Cosa fate?~ Il consiglio di studiare~ il maestro 272 2, 2| clemente, ah! tu l'inspira,~ tu consola un cor tremante;~ d'una 273 1, 6| dovete, oh Dei!.~ quest'alma consolar.~ ~ GILDA~ Enrico... Addio... 274 1, 2| Con questo austero~ freddo contegno mio,~ ch'ereditai dagli 275 2, 6| versa il sangue, te l'offro contenta,~ ma che padre tu sei ti 276 2, 5| per l'onde qua e là.~ E un continuo molinello~ aggirando il 277 1, 12| Per adesso non si può.~ (contrafacendo Gregorio)~ Un tantin di 278 | contro 279 1, 1| via non s'alteri; non le conviene.~ Zitta Leonarda, che non 280 1, 13| si scoprirà.~ Mi sento in convulsione,~ se più m'arresto qua.)~ ~ 281 2, 8| fede~ se mentì quella bocca corallina!~ Vado a pianger tre mesi 282 per | Giulio, tenore~ DON GREGORIO CORDEBONO, ajo in casa del marchese 283 1, 6| GREGORIO~ Oh, son qua... corpo di Bacco~ una donna?~ ~ 284 1, 1| Girolamo, Bartolommeo.~ (corre alla porta di mezzo.~ Alle 285 1, 6| da Gregorio,~ e facendolo correre all'altro lato)~ ~ GREGORIO~ 286 1, 6| GILDA~ No; la vecchia serva~ corse alle grida, e si riebbe.~ ~ 287 1, 2| romanzi, o il gioco, o il corso.~ La sbagliate: si diventa~ 288 1, 9| faccia?~ ~ LEONARDA~ Alla corte. Voglio che perda la~ grazia 289 1 | in~ mezzo con bussole, e cortine. Tavolino con~ recapito 290 | costui 291 1, 2| vorreste i figli miei~ co' i costumi tanto infetti,~ dei galanti 292 2, 4| si sdegni. Signore,~ non creda per timore,~ ma sol per 293 1, 2| GREGORIO~ (L'amico mi crede svanito il cervello,~ o 294 2, 3| eguale?~ ~ GILDA~ Io non credea~ in un vecchio pedante~ 295 1, 8| Oh, ciel!)~ ~ GIULIO~ Credevo a pranzo~ rimaner fuor di 296 2, 6| sentito del fracasso,~ e ho creduto mio dovere~ di venire, di 297 2, 4| un gran prodigio se non crepa il core.~ Signor mar-che-se...~ ~ 298 1, 14| spropositi!~ Enrico, vattene, crepar dovrò.~ Andiamo a tavola, 299 1, 1| Cara, cara Leonardella,~ creperei senza di te.~ ~ LEONARDA~ 300 2, 2| sollecitatevi;~ Ah! la mia smania crescendo va.~ ~ GREGORIO~ Ma l'innocenza 301 2, 2| palpiti della pietà;~ signori critici, mal non vi stà.~ Figlia, 302 1, 1| cervello~ similissimo a un crivello!~ Nulla mai si può restar!~ 303 1, 3| Quai fieri palpiti,~ qual crudo affetto,~ io pur posseggo~ 304 | cui 305 2, 2| il mio pericolo,~ che i curiosi servitori,~ verrann tutti 306 | Dalle 307 2, 7| scimunito sposerò.~ E una dama per sempre diverrò.~ ~ PIPPETTO~ 308 1, 1| da camera passeggiando, dando lezione; indi~ Leonarda 309 1, 1| LEONARDA~ Brutta, può darsi; vecchia, non sono;~ questa 310 1, 8| modo curioso... perdonate.~ Date la chiave a me.~ ~ GREGORIO~ 311 2, 8| restasse il meschinello,~ dategli moglie, e metterà cervello.~ 312 2, 2| Gilda)~ Zitti; un segnale datemi.~ ~ GILDA~ Sì, prendete.~ ( 313 1, 6| ma già il destino~ ci ha dato...~ ~ ENRICO~ E quanto è 314 1, 2| signor Gregorio~ in abito decente per uscir di casa.~ ~ GIULIO~ 315 1, 1| Farmi veder così, non è decenza.~ (parte)~ ~ SIMONE~ Se 316 1, 10| Scena decima. Gregorio dal fondo, indi 317 | degl' 318 | degli 319 2, 6| imbroglio?~ ~ GREGORIO~ Son degni di scusa.~ ~ GIULIO~ Vederli 320 1, 6| GREGORIO~ E voi?~ ~ GILDA~ Ci demmo~ la man di sposi,~ e nel 321 1, 6| GILDA~ Cos'è? Vide il demonio?~ ~ GREGORIO~ Non siete 322 1, 6| padre tuo non ti dà mai denaro.~ ~ ENRICO~ Tre scudi all' 323 1, 14| che quest'imbroglio là deporrò.~ ~ SIMONE~ Signori, in 324 2, 5| voglio entrambi~ raminghi, desolati,~ vittime della fame. E 325 | dessa 326 1, 6| fulmine;~ ti abbandono al tuo destin.~ Quando sa che tu sei sposo,~ 327 1, 9| LEONARDA~ Una congiura~ tu devi far con me. Tengo un sospetto.~ ~ 328 2, 8| nella tua verde etade...~ di', e mette sul tuo cor...~ ~ 329 1, 14| tutto arrivò.~ La chiave diami della sua camera;~ che quest' 330 2, 2| furor dei complimenti ...~ diamo il caso... sì signore ...~ 331 1, 12| il braccio la teneva.~ Le dicea d'aver pazienza.~ "Per adesso 332 2, 7| strepito, un chiasso.~ ~ CORO~ Diceva di no.~ ~ PIPPETTO~ Punirli 333 1, 2| GREGORIO~ Mi scusi marchese... dicevo... m'intende? ...~ Non so 334 1, 8| Bella mercede~ ai sudor di diec'anni! Apra, ed osservi~ 335 | dieci 336 1, 8| ed osservi~ la sua vil diffidenza.~ L'illibato onor mio,~ 337 2, 3| pensarlo, inondami~ incognito diletto.~ Vedrò tremar quel perfido,~ 338 1, 8| GIULIO~ Ma perdon vi dimando.~ ~ GREGORIO~ Apra; m'intese?~ ~ 339 2, 8| Amico!~ Che cosa v'ho da dir? La donna anziana~ è peggio 340 1, 8| perché ... potrebbe... vale a dir... per altro...~ capite, 341 1, 6| di tuo padre,~ penserà, dirà, farà...~ qualche gran bestialità.~ ( 342 1, 1| star sempre in casa, vale a dire in gabbia.~ Ah! don Giulio, 343 2, 2| Eccolo là, eccolo là.~ Ognun direbbe. Ah! ah! ah! ah!~ ~ GILDA 344 2, 3| non s'odano lamenti.~ Ah! direi... vorrei... farei...~ Ma 345 1, 14| Signor Gregorio con me discorrere~ Perché son vecchia ella 346 1, 2| mio caro... Ma vi prego~ discorriamo a voci basse.~ ~ Ciascuno 347 1, 2| zerbinetti,~ che hanno sempre nel discorso~ i romanzi, o il gioco, 348 1, 3| passi.~ ~ ENRICO~ Vi prego dispensarmi.~ ~ GREGORIO~ Stiamo in 349 2, 1| è un nume in cielo,~ non disperar.~ ~ GILDA~ Ah! quel signor 350 2, 8| Vedrai sotto il tuo ciglio~ disperata svenar la madre e il figlio.~ ~ 351 1, 7| Gregorio mio, pensateci;~ (disperati tirando per l'abito Gregorio,~ 352 1, 6| bestialità.~ (gettandosi a sedere disperato col capo~ appoggiato al 353 1, 2| il pensiero scoprir non dispero.~ (confuso)~ Del resto non 354 1, 3| Cara e fatal immagine~ d'un dispietato oggetto~ ah, perché mai 355 1, 6| E allora~ cosa diavolo disse?~ ~ GILDA~ Figuratevi.~ ~ 356 1, 3| abbandono a voi.~ ~ GREGORIO~ Ditemi il vostro male...~ ~ ENRICO~ 357 1, 1| impertinenza~ il venirlo a divagar.~ ~ LEONARDA~ Notte e giorno 358 2, 6| GIULIO~ (L'ira mia già divampò!~ E frenarmi più non so.)~ ~ 359 1, 2| corso.~ La sbagliate: si diventa~ così pien d'iniquità.~ 360 2, 3| orso ircano~ quel padre tuo diventerà più umano.~ ~ ENRICO~ Lo 361 2, 4| GIULIO~ Zitta, o un aspide divento.~ ~ GREGORIO~ Apri; son 362 1, 14| a tavola.~ (Ah! mi sento divorar!~ Qua mi secca una marmotta;~ 363 1, 4| Venite~ nelle camere mie. Vi do due polizze,~ portatevi 364 1, 2| dica.~ ~ GIULIO~ Io gli dò soggezione,~ non so usar 365 1, 12| Scena dodicesima. Pippetto, indi il marchese 366 1, 4| due polizze,~ portatevi in dogana, e dai facchini~ fatemi 367 1, 6| una parola;~ (tirandolo dolcemente per l'abito)~ se diceste...~ ~ 368 2, 3| per la collera; Gilda con~ dolcezza tenta di parlare, ed esso 369 2, 2| Che smanie!~ ~ ENRICO~ Che dolor!~ ~ GREGORIO~ (a Gilda)~ 370 2, 6| innocente, vi tocchi il dolore.~ Se colpa ha il mio core, 371 2, 5| non prima, ho saputo~ la dolorosa istoria. In mezzo al pianto~ 372 1, 3| concentrato in profondi e~ dolorosi pensieri, indi Gregorio.~ ~ 373 2, 3| furto, e palpitante,~ quando dormono tutti,~ a te cara, verrò. 374 1, 5| affetto,~ e fan gli uomini più dotti~ da merlotti giù cascar.~ 375 2, 6| Piccina, piccina!~ La vostra dottrina, oh, come cascò!~ ~ GIULIO~ 376 1, 12| ragazza... sì parlare~ gli dovea di un certo affare.~ Lo 377 2, 6| fracasso,~ e ho creduto mio dovere~ di venire, di vedere~ se 378 1, 6| eloquente sei!~ Ah! voi dovete, oh Dei!.~ quest'alma consolar.~ ~ 379 2, 2| quel ch'io faccio far dovrà.)~ ~ Entra rapidamente nella 380 2, 3| poco o collera,~ presto dovrai scoppiar.~ ~ ENRICO e GILDA~ 381 1, 6| piangere;~ vincer, trionfar dovrei.)~ Chi a tanti affanni miei~ ( 382 1, 1| certe frasi ordinarie e dozzinali,~ e voi le ripetete tali 383 1, 1| me.~ ~ GREGORIO~ L'I più dritto, l'U più storto,~ l'A più 384 2, 2| sulli giornali.~ Dalli droghieri, dalli speziali,~ dentro 385 1, 2| figli;~ al riflesso d'un dubbio sì forte~ l'alma in seno 386 2, 5| lui, pianse lei; pianto in duetto;~ anch'io poi piansi, e 387 1, 6| siete~ la cagion del suo duol?~ ~ GILDA~ Tant'è.~ ~ GREGORIO~ 388 | Ebben 389 | ecc. 390 1, 7| Gregorio,~ che sta nell'eccesso della confusione)~ Gregorio, 391 1, 6| Milano~ a raccoglier gli effetti di mio padre.~ ~ GREGORIO~ ( 392 2, 8| donna! ma che donna!~ L'egual, no non si dà.)~ ~ GREGORIO~ ( 393 2, 3| Gregorio~ è un cor che non ha eguale?~ ~ GILDA~ Io non credea~ 394 1, 3| camera)~ ~ GREGORIO~ Sperate. Ehi, chi è di là?~ ~ ~ ~ 395 | ei 396 2, 6| qua!)~ ~ LEONARDA~ (Ecco l'Elena famosa,~ la ragazza sì vezzosa,~ 397 1, 6| Gilda, indi fra sé)~ Come eloquente sei!~ Ah! voi dovete, oh 398 1, 3| batteria.~ (Vedrò se vince l'eloquenza mia.)~ ~ ENRICO~ ma giurate?~ ~ 399 2, 8| rossore;~ in tempo siamo di emendar l'errore.~ Un viaggio pel 400 1, 2| miei figli un peso, un peso enorme~ saran sempre per me. Con 401 1, 2| GIULIO~ Ma il mio caro Enrichetto!… ah, quel ragazzo!~ ~ GREGORIO~ ( 402 | entrambi 403 1, 8| insomma entrate.~ (fa entrare Enrico in camera e chiude, 404 2, 2| qual fulmine la scala,~ entro franco nella sala,~ là comincia 405 2, 3| Enrico,~ o sa tutto, o v'è equivoco,~ caro, fidati a me.~ ~ 406 | erano 407 2, 8| figlio non sei.~ Unico erede mio sia l'innocente~ mio 408 1, 2| freddo contegno mio,~ ch'ereditai dagli avi, ah, quanti rischi~ 409 | ero 410 2, 2| Bisogna~ fare un azione da eroe.)~ ~ GILDA~ Povero figlio!~ ~ 411 2, 8| impero;~ ai sapienti, ed agli eroi~ noi cangiamo il bianco 412 2, 8| tempo siamo di emendar l'errore.~ Un viaggio pel mondo,~ 413 1, 2| bontà.~ ~ GIULIO~ Sentite;~ esco per una visita,~ in casa 414 1, 3| GREGORIO~ Sì, figlio mio.~ (eseguisce)~ ~ ENRICO~ Fate sortire 415 1, 14| Signor Gregorio dia buon esempio,~ e meco in tavola venga 416 1, 12| PIPPETTO~ Papà viene. Nell'esofago~ le parole stan gelate.~ 417 1, 6| salva dal genitor.~ (con espressione)~ Di me... di me... che 418 1, 8| negarmi perdono, un segno espresso~ saria di troppo orgoglio.~ ~ 419 | essa 420 | esser 421 | esso 422 1, 5| a te.~ ~ GILDA~ Nei casi estremi~ ci vogliono le donne... 423 2, 8| rimorsi~ nella tua verde etade...~ di', e mette sul tuo 424 1, 2| quanti rischi~ io lor faccio evitar! La vita è un mare,~ penso 425 2, 4| Scostumato!~ ~ GREGORIO~ Evviva!~ ~ GIULIO~ A quest'ora 426 1, 3| GREGORIO~ (Già siamo al solito~ fabbricando lunari.) Enrico mio~ facciamo 427 1, 4| portatevi in dogana, e dai facchini~ fatemi recar qua due telescopi,~ 428 1, 9| frase tua, che vuoi ch'io faccia?~ ~ LEONARDA~ Alla corte. 429 | facciamo 430 | facciate 431 | facendo 432 | facendolo 433 | facesse 434 2, 3| mio vecchio Bastiano~ era facile impresa. Ora il periglio~ 435 2, 2| tornato!~ Dia a me quel fagottino...~ Grazie... no... grazie... 436 | fai 437 1, 6| sasso il cor.~ Di tanti falli, il sai,~ sola cagion son 438 2, 2| sì o no?~ ~ GREGORIO~ La fama garrulà. Prima di giorno~ 439 2, 5| desolati,~ vittime della fame. E sopra loro~ la mia paterna 440 2, 6| LEONARDA~ (Ecco l'Elena famosa,~ la ragazza sì vezzosa,~ 441 1, 5| non mancano d'affetto,~ e fan gli uomini più dotti~ da 442 2, 2| fazzoletto,~ che fra poco il fanciulletto~ qualchedun vi porterà.~ ( 443 2, 3| Ah! direi... vorrei... farei...~ Ma prudenza ci vorrà.~ ~ 444 1, 10| trent'anni avessi meno~ mi faria quasi impazzar.)~ V'è rumor... 445 | farla 446 | farli 447 | fatemi 448 | fatta 449 2, 4| mi venisse a guastare i fatti miei...~ ~ GIULIO~ L'orso, 450 1, 14| marmotta;~ fa dei gesti, e non favella,~ soffia, sbuffa, freme, 451 2, 2| ad Enrico)~ state giù col fazzoletto,~ che fra poco il fanciulletto~ 452 1, 6| Addio.~ ~ GREGORIO~ Ma fe... fermate.~ (singhiozzando)~ 453 | fece 454 1, 1| lungo, largo e tondo~ più fedel di me non v'è.~ ~ GREGORIO~ 455 2, 2| Qui... qui sotto il ferraiolo;~ poi più rapido del vento~ 456 1, 6| notte, e vien da me. Tre ferri~ di calzetta attortigliai,~ 457 1, 2| pallone,~ mai teatri, mai festini,~ mai nemmeno ai burattini...~ 458 1, 10| la mia stanza asil vi fia;~ là il marchese non verrà.~ 459 2, 3| seduttrice,~ taci, vieni, non fiatar.~ (afferrandole un braccio)~ 460 2, 3| innocenti.~ Zitta, zitta, non fiatate;~ che non s'odano lamenti.~ 461 2, 8| PIPPETTO~ Con la mia fida~ vezzosa Leonardella.~ ~ 462 2, 3| o v'è equivoco,~ caro, fidati a me.~ ~ ENRICO~ Tremo da 463 2, 3| Apro, e mi fido.~ Della fiducia mia non abusate;~ io sono 464 1, 3| donna è la cagione~ di mie fiere sventure.~ ~ GREGORIO~ ( 465 1, 3| perduta~ tranquillità.~ Quai fieri palpiti,~ qual crudo affetto,~ 466 1, 6| diavolo disse?~ ~ GILDA~ Figuratevi.~ ~ ENRICO~ Ve lo lascio 467 2, 4| Le dico non è niente;~ figuri una cosa innocente.~ Ah! 468 1, 1| Mi lasci stare; vada a filar.~ ~ PIPPETTO~ S'imbroglia 469 1, 2| avervi ritrovato~ così reo filosofaccio.~ Voi vorreste i figli miei~ 470 2, 6| per pazzo,~ ci scometto, finire dovrò.~ ~ Don Giulio esce 471 2, 1| giorno è a noi felice,~ finirem di sospirar.~ ~ GILDA~ Se 472 2, 1| un tal dì sarà felice,~ finirò di sospirar.~ ~ ~ ~ 473 2, 3| nostre smanie ormai saran finite.~ ~ GILDA ed ENRICO~ Sarem 474 2, 8| donna; non tremiamo;~ s'è finito di penar.~ ~ ~ 475 2, 8| ha già incantato.~ Pazzo finor son stato.~ Che donna! ma 476 1, 2| migliore amico,~ che conobbi finora.~ ~ GREGORIO~ Mi confonde,~ 477 1, 6| mesta, raminga, debole~ nel fiore dell'età~ ad implorar pietà.~ ~ 478 1, 1| verbo più insolente~ che la fisica inventò.)~ Mi dia qua le 479 1, 5| GILDA~ Non mi piace~ quella fisonomia.~ ~ ENRICO~ Pure ha un ottimo 480 2, 3| e richiude)~ ~ Giulio la fissa immobile per la collera; 481 1, 14| marmotta;~ là la vecchia mi flagella;~ chi sorride, e più m'abbotta,~ 482 1, 2| tantino d'allegria,~ mai fochetti, mai pallone,~ mai teatri, 483 2, 2| giocando in sala accanto al foco.~ ~ GILDA~ Voglio andar.~ ~ 484 2, 2| parlerebbero,~ con cento forbici mi taglierebbero,~ sulle 485 2, 3| di dentro picchiando fortemente all'uscio)~ ~ GILDA~ Ah! 486 1, 10| io l'ire del fato vo' franca a sfidar.~ ~ GREGORIO~ ( 487 1, 2| me. Non voglio titoli;~ franchezza ed amistà; di voi mi fido.~ 488 2, 2| fulmine la scala,~ entro franco nella sala,~ là comincia 489 1, 9| occhi miei,~ questa è una frase tua, che vuoi ch'io faccia?~ ~ 490 1, 1| Sciocco di prima classe! E suo fratello~ che avrà, che sempre è 491 1, 10| zitta.~ ~ GILDA~ Sudo fredda.~ ~ GREGORIO~ Nulla... via,~ 492 1, 14| favella,~ soffia, sbuffa, freme, abbotta;~ ruminando si 493 2, 6| L'ira mia già divampò!~ E frenarmi più non so.)~ ~ LEONARDA~ 494 1, 8| levate?~ ~ GREGORIO~ (Sto fresco') Nulla.~ ~ ENRICO~ (Oh, 495 1, 2| s'annida nel core~ ogni frode che il vizio operò.~ Figli 496 2, 3| Donna rea! mi leggi in fronte~ l'irritato mio furore:~ 497 2, 8| son io, con l'infelice~ frutto dell'amor mio. Ebben, raminga~ 498 2, 8| Ingratissimo figlio! Esci, va, fuggi,~ t'invola ai sguardi miei,~ 499 2, 6| C'è un figlio.~ ~ GIULIO~ Fuggite.~ O un aspide, o un orso 500 | fui 501 1, 6| mai sarà? Don Giulio~ vi fulmina, vi stritola.~ ~ ENRICO~ 502 2, 5| cervello,~ e ho timor che in fumo andrà.~ ~ ~ ~ 503 1, 13| letto intorno.~ ~ GREGORIO~ Fur poste l'altro giorno.~ ~ 504 2, 2| intanto Bernardino~ nel furor dei complimenti ...~ diamo 505 1, 1| in casa, vale a dire in gabbia.~ Ah! don Giulio, don Giulio,~ 506 1, 2| Don Giulio in abito di gala, entra, e posa il suo cappello~ 507 1, 2| costumi tanto infetti,~ dei galanti cicisbei,~ dei moderni zerbinetti,~ 508 1, 1| vecchia marcia, via,~ o dai gangheri uscirò.~ ~ LEONARDA~ Vecchia 509 2, 2| no?~ ~ GREGORIO~ La fama garrulà. Prima di giorno~ andrebbe 510 1, 14| perché l'avverbio Tibi gaudemini~ vocalem breviant i verbi 511 2, 2| mi taglierebbero,~ sulle gazzette, sulli giornali.~ Dalli 512 2, 3| perfido,~ confondersi, e gelar.~ Taci per poco o collera,~ 513 1, 2| Fa un certo muso,~ che gelare il cor mi fa.)~ ~ GREGORIO~ 514 1, 12| Nell'esofago~ le parole stan gelate.~ Oh! che mutria!~ ~ GIULIO~ 515 1, 1| con quel tenerli in tanta gelosia~ tu rovini i tuoi figli!~ ~ 516 2, 1| già che in quest'istante geme;~ rinasca nel tuo sen tranquilla 517 1, 6| lo sposo mio~ salva dal genitor.~ (con espressione)~ Di 518 1, 6| scudi all'anno il dì sei di gennaro.~ ~ GILDA~ Per befana.~ ~ 519 1, 10| della sala pienissima di gente.~ Andate là; se non tossite, 520 1, 1| ortografia,~ di numismatica, di geografia,~ nemmeno il diavolo ha 521 1, 14| appunto una marmotta;~ fa dei gesti, e non favella,~ soffia, 522 1, 6| qualche gran bestialità.~ (gettandosi a sedere disperato col capo~ 523 | giacché 524 2, 2| camerieri e il coco~ stanno giocando in sala accanto al foco.~ ~ 525 1, 2| discorso~ i romanzi, o il gioco, o il corso.~ La sbagliate: 526 2, 2| sulle gazzette, sulli giornali.~ Dalli droghieri, dalli 527 1, 13| parlate.~ ~ GIULIO~ Per cinque giorni o sei,~ presso di me vorrei~ 528 1, 14| ella non può;~ ma con le giovani le cose cangiano;~ perché... 529 1, 12| PIPPETTO~ No signore, giovinetta.~ ~ GIULIO~ (Oh, che orrore!)~ ~ 530 1, 1| Pietro, Matteo, Checco,~ Girolamo, Bartolommeo.~ (corre alla 531 2, 1| che mi predice~ un vicino giubilar.~ Se un tal giorno è a noi 532 2, 8| affanno è terminato:~ che giubilo! che gioia!~ il cor respirerà.~ ~ 533 2, 5| compì il terzetto.~ Voi giungeste, e il quartetto~ mi metteva 534 1, 9| LEONARDA~ Vieni con me.~ Giura.~ ~ PIPPETTO~ Si, tutto 535 1, 3| eloquenza mia.)~ ~ ENRICO~ ma giurate?~ ~ GREGORIO~ (si piega)~ 536 1, 5| cuor. Mi strinse al petto~ giurò aiutarmi. Io non trovai 537 | gl' 538 1, 10| quello che voi volete~ per goder felicità.~ Finché il cuore 539 1, 14| quamobrem utinam dice il grammatico. "~ ~ ENRICO~ (Da quelle 540 1, 1| indovino.~ Capirà d'esser grande, ed avrà rabbia~ star sempre 541 2, 2| Gregorio,~ quanto (grato/grata) vi sarò.~ ~ GREGORIO~ Primo 542 2, 2| Affrettatevi; Gregorio,~ quanto (grato/grata) vi sarò.~ ~ GREGORIO~ 543 1, 14| Salutem plurimis. Tibi gratutulor,~ (recitando e spropositando 544 1, 2| GIULIO~ È d'un padre pur grave la sorte~ per l'incerto 545 1, 12| che orrore!)~ ~ PIPPETTO~ Graziosetta, benfattina.~ ~ GIULIO~ 546 1, 6| vecchia serva~ corse alle grida, e si riebbe.~ ~ GREGORIO~ 547 1, 3| sventure.~ ~ GREGORIO~ (gridando)~ Anima nera!~ ~ ENRICO~ 548 2, 8| gusto, sì, ci ho gusto!~ Gridar più non potrà.)~ ~ ENRICO~ 549 2, 3| Femmina! aprite, e non gridate.~ (di fuori picchiando)~ ~ 550 1, 6| guardai lui, rise, sorrisi;~ guarda, ridi, sospira...~ ~ GREGORIO~ 551 1, 6| Dal balcone~ guardò me, guardai lui, rise, sorrisi;~ guarda, 552 1, 6| destino.~ (sceneggiando e guardando sempre~ Gregorio che si 553 1, 7| miseri: e come si farà?~ (guardandosi fra loro spaventati)~ ~ 554 1, 8| già! lo tolga il ciel ... guardate...~ che nessuno... intendete? ... 555 1, 4| Oh, Simoncino,~ chi è di guardia?~ ~ SIMONE~ Son solo. I 556 1, 5| fondo, entrando rapida e guardinga.~ ~ ENRICO~ " Qual azzardo! 557 1, 10| sdrucciolar.)~ ~ Escono guardinghi sotto al braccio dalla porta 558 1, 6| GILDA~ Dal balcone~ guardò me, guardai lui, rise, sorrisi;~ 559 2, 8| Un viaggio pel mondo,~ guarirà il marchesino; al suo ritorno,~ 560 2, 4| marchese Giulio~ mi venisse a guastare i fatti miei...~ ~ GIULIO~ 561 1, 7| andate là.~ ~ Colpito da un'idea spinge Gilda nella camera 562 1, 2| Enrico,~ ma sì perigliose idee scandalose~ con quelle colombe 563 1, 8| la sua vil diffidenza.~ L'illibato onor mio,~ che per non più 564 1, 8| cagnuola, ed io~ perché non imbrattasse queste stanze~ l'ho chiusa 565 1, 6| Ah! per sbrogliare gl'imbrogli~ mi trovo affé imbrogliato.~ 566 1, 1| a filar.~ ~ PIPPETTO~ S'imbroglia il tempo: sento già il tuono,~ ( 567 1, 6| gl'imbrogli~ mi trovo affé imbrogliato.~ Sto in mar fra cento scogli...~ ~ ~ 568 2, 8| Vorrei,~ giacché siam d'imenei,~ sposarmi anch'io~ ~ GIULIO~ 569 1, 1| E qui ha ragione.)~ Ma imitate il linguaggio~ del papà, 570 1, 3| ENRICO~ Cara e fatal immagine~ d'un dispietato oggetto~ 571 2, 6| svelate~ che pasticcio, che impaccio è mai questo?~ Più ci penso, 572 1, 5| osserva Enrico che sta impaurito)~ Figlia son d'un colonnello;~ 573 1, 10| avessi meno~ mi faria quasi impazzar.)~ V'è rumor... là... dentro... 574 2, 8| non neghiamo il nostro impero;~ ai sapienti, ed agli eroi~ 575 1, 1| di lezione,~ e mi sembra impertinenza~ il venirlo a divagar.~ ~ 576 2, 4| o non apri?~ ~ GIULIO~ (Impeti reprimetevi.)~ ~ GREGORIO~ 577 1, 6| nel fiore dell'età~ ad implorar pietà.~ ~ GREGORIO~ (Ahimè! 578 2, 3| vecchio Bastiano~ era facile impresa. Ora il periglio~ si fa 579 2, 8| GIULIO~ (Costei m'ha già incantato.~ Pazzo finor son stato.~ 580 2, 3| solo in pensarlo, inondami~ incognito diletto.~ Vedrò tremar quel 581 1, 6| estremo~ l'andar morte ad incontrar.~ ~ ENRICO~ Se diceste una 582 2, 5| mi va.~ ~ GREGORIO~ Fra l'incudine, e il martello~ che rimbalzi 583 1, 6| Son tradito! bricconi! indegni! cani!~ Di me, di voi, di 584 2, 4| Ah!~ ~ GIULIO~ Vecchio indegno! Mira,~ paralitico son per 585 1, 7| inquietandosi perché torna indietro a pregarlo.~ Finalmente 586 2, 7| zitti, ma quieti, non siate indiscreti.~ Se no, che vi parli, possibil 587 2, 2| interna, e torna col~ tabarro indosso, ed il cappello in testa.~ ~ 588 1, 1| che sempre è mesto? Eh! l'indovino.~ Capirà d'esser grande, 589 1, 8| GREGORIO~ Ah! vi dico... un'inezia.~ (Adesso svengo.)~ ~ GIULIO~ 590 2, 8| tanti sdegni~ son io, con l'infelice~ frutto dell'amor mio. Ebben, 591 1, 10| star così aspettando~ è un inferno, ed io lo so.~ D'affrettar 592 1, 2| miei~ co' i costumi tanto infetti,~ dei galanti cicisbei,~ 593 2, 1| ENRICO~ No, Gilda mia, t'inganni. Ti tradisce~ la sovverchia 594 2, 3| GILDA ed ENRICO~ È in inganno.~ ~ GIULIO~ Voi pensate,~ 595 2, 6| colpa ha il mio core, amor l'ingannò.~ ~ ENRICO~ Mirate quel 596 1, 8| Non lo credete? (All'arte ingegno mio,)~ così si parla a me? 597 1, 2| bisogna smentire~ patire, inghiottire, non far sospettar.)~ ~ 598 2, 5| marito~ meriterà l'amor... (V'inginocchiate.)~ E se voi... ma di cor, 599 2, 8| GIULIO~ Figlio sleale!~ Ingratissimo figlio! Esci, va, fuggi,~ 600 2, 6| vezzosa,~ che il maestro innamorò,~ non ci piace, signor, 601 2, 2| crescendo va.~ ~ GREGORIO~ Ma l'innocenza mi rassicura,~ s'io piango 602 2, 3| cospetto;~ solo in pensarlo, inondami~ incognito diletto.~ Vedrò 603 1, 7| Gilda nella camera d'Enrico~ inquietandosi perché torna indietro a 604 1, 12| PIPPETTO~ No, signor, ma non s'inquieti...~ ~ GIULIO~ Che ha da 605 2, 6| GILDA~ Sfoga pure l'insano tuo sdegno,~ versa il sangue, 606 1, 1| puoi vien da me. Voglio insegnarti~ a far meglio le calze traforate.~ ~ 607 2, 3| scostumato!~ Vecchio ipocrita! insensato.~ Con quel volto! in quell' 608 1, 1| GREGORIO~ (Proprio il verbo più insolente~ che la fisica inventò.)~ 609 | insomma 610 2, 2| Ciel clemente, ah! tu l'inspira,~ tu consola un cor tremante;~ 611 1, 2| marchese... dicevo... m'intende? ...~ Non so se m'intese?... 612 1, 8| guardate...~ che nessuno... intendete? ... insomma entrate.~ ( 613 1, 14| cose cangiano;~ perché... intendiamoci... eh! già lo so.~ ~ PIPPETTO~ 614 1, 10| Andate là; se non tossite, intendo~ che non v'è alcun, passo 615 1, 12| mi dia schiaffi un giorno intero.~ Da quel buco della chiave~ 616 1, 1| partire col cabarè avendo inteso)~ ~ LEONARDA~ Core, addio.~ ~ 617 1, 14| Altro che tavola, altro che intingoli?~ Penso alla camera: come 618 1, 14| Anima perfida, oggi ogn'intingolo~ per te in arsenico vorrei 619 2, 6| umano. Placatevi.~ ~ GIULIO~ Invano.~ ~ GREGORIO~ È figlio; 620 1, 1| insolente~ che la fisica inventò.)~ Mi dia qua le sue facciate,~ 621 2, 8| figlio! Esci, va, fuggi,~ t'invola ai sguardi miei,~ più tuo 622 2, 6| orso io qui diverrò.~ Mi s'involi dagli occhi costui,~ ria 623 2, 8| amico c'è cascato;~ rimane inzuccherato!~ Ci ho gusto, sì, ci ho 624 1, 2| Eccellenza; il buon Enrico~ è ipocondrico, alterato ...~ come penso 625 1, 1| aspetta sarà peggio. Ha l'irascibile~ sempre al comando suo. 626 2, 3| parla per noi, quell'orso ircano~ quel padre tuo diventerà 627 1, 10| viene al mio lato,~ io l'ire del fato vo' franca a sfidar.~ ~ 628 2, 3| rea! mi leggi in fronte~ l'irritato mio furore:~ in tal loco? 629 1, 1| servi, e con la serva~ non istate a ciarlar; perché hanno 630 2, 5| ho saputo~ la dolorosa istoria. In mezzo al pianto~ Enrico 631 1, 6| io~ il casto affetto mio~ lacrimando spiegava...~ ~ GREGORIO~ 632 2, 2| figlio~ che piange e si lamenta?~ ~ GREGORIO~ Siete pazza!~ 633 2, 2| può.~ ~ GREGORIO~ Come un lampo passo il vicolo,~ fo qual 634 1, 1| l'U più storto,~ l'A più larga, l'O più tondo:~ non si 635 1, 1| il mondo~ quanto è lungo, largo e tondo~ più fedel di me 636 1, 6| penserete a svilupar.~ ~ GILDA~ Lascialo quel tiranno.~ (strappa 637 2, 2| senza veder la madre? Mi lasciate.~ Amor mi rende cieca.~ ~ 638 1 | Camera con quattro porte laterali, ed una in~ mezzo con bussole, 639 1, 1| sia di carattere, sia di latini,~ sia di rettorica, di poesia,~ 640 1, 1| dal volgare~ questo breve latinuccio:~ "Nasco solo per studiare".~ ~ 641 1, 6| segretissimamente~ sacro l'atto, e legal fu reso.~ ~ GREGORIO~ Dunque?~ ~ 642 1, 14| stampe,~ - vari volumi ben legati, e due telescopi.~ Simone, 643 2, 6| al ragazzo.~ Questa notte legato per pazzo,~ ci scometto, 644 2, 3| GIULIO~ Donna rea! mi leggi in fronte~ l'irritato mio 645 1, 9| Pippetto- Pippetto.~ ~ PIPPETTO~ Leonarduccia,~ non avevo sentito;~ studiando 646 1, 5| e di novelle~ io ne ho lette tante, e tante,~ e so cento 647 1, 1| le sue facciate,~ Ah! che lettere storpiate!~ Sono sciabole, 648 1, 13| GIULIO~ Le tende al letto intorno.~ ~ GREGORIO~ Fur 649 1, 8| tanta fretta~ quella chiave levate?~ ~ GREGORIO~ (Sto fresco') 650 1, 14| recitando e spropositando le lezioni con i libri~ sotto al braccio)~ " 651 | li 652 2, 5| dico.~ Per il grado siam lì. Non ha richezze.~ (Voi 653 1, 14| Da quelle camere, deh, liberatela~ penso a suoi palpiti, viver 654 2, 2| figli.~ ~ GREGORIO~ Me ne liberi il cielo...~ ~ GILDA~ Gregorio 655 1, 2| egli sospira~ un tantin di libertà.~ Ah! marchese, tira, tira,~ 656 2, 1| GILDA~ Se sperar il fin mi lice~ del mio lungo palpitar;~ 657 1, 1| ragione.)~ Ma imitate il linguaggio~ del papà, del maestro.~ ~ 658 2, 3| irritato mio furore:~ in tal loco? Ed a quest'ore?~ Ah! che 659 1, 4| volumi~ che mi vengon di Londra.~ (Almeno, almeno~ ci vogliono 660 2, 8| pericolosa~ già matura beltà vada lontana.~ E al regno del rigore,~ 661 | lor 662 1, 1| soffocata)~ ~ GREGORIO~ Luca, Simone, Pietro, Matteo, 663 1, 9| mio non sei.~ ~ PIPPETTO~ Luce degl'occhi miei,~ questa 664 1, 3| siamo al solito~ fabbricando lunari.) Enrico mio~ facciamo quattro 665 2, 8| Ebben, raminga~ sola, e lungi n'andrò, ma l'ira vostra~ 666 1, 3| nelle mie braccia. A tempo e luogo~ sparo la batteria.~ (Vedrò 667 1, 3| conservarsi potea, cento speranze~ lusingavano il cor. Ora che Gilda~ ha 668 1, 13| I tavolin?~ ~ GREGORIO~ Lustrati.~ ~ GIULIO~ Dunque non manca?...~ ~ 669 1, 2| quattr'occhi~ quel che vado macchinando.~ ~ GIULIO~ Dite pur ... 670 per | PERSONAGGI~ ~ ~ ~MADAMA GILDA TALEMANNI, sposa di 671 2, 3| il periglio~ si fa sempre maggior.~ ~ GILDA~ Le nostre pene,~ 672 1, 2| Ma de' mali nel mondo maggiore~ sta di donna nei vezzi, 673 2, 2| pietà;~ signori critici, mal non vi stà.~ Figlia, aspettatemi, 674 2, 8| tu sei madre?~ ~ GILDA~ Malediresti un figlio! E tu sei padre?~ ~ 675 1, 2| tranquilla non ho.~ Ma de' mali nel mondo maggiore~ sta 676 1, 2| operò.~ Figli amati da tanto malore~ preservarvi avveduto saprò.~ 677 2, 8| No, restate,~ esci coppia malvagia.~ ~ PIPPETTO~ (Ah! cosa 678 1, 13| Lustrati.~ ~ GIULIO~ Dunque non manca?...~ ~ GREGORIO~ Niente;~ 679 1, 5| tante cannonate,~ che non mancano d'affetto,~ e fan gli uomini 680 1, 8| chiarifichi.~ ~ GIULIO~ Ho mancato.~ ~ GREGORIO~ No, no assolutamente.~ ~ 681 2, 6| schiaffi in quantità.~ Ci mancava questa qua!)~ ~ LEONARDA~ ( 682 2, 8| comandar.~ ~ SIMONE e CORO~ Manco male c'è una donna!~ Del 683 1, 1| silenzio, là, non mi replichi;~ mandi a memoria la sua lezione:~ 684 2, 5| di sessant'anni! Questa mane,~ e non prima, ho saputo~ 685 1, 14| e meco in tavola venga a mangiar.~ (Anima perfida, oggi ogn' 686 1, 1| intanto masticar.~ (segue a mangiare avidamente stando a sedere)~ 687 1, 6| ad Enrico)~ Tu l'hai da mantener?~ ~ GILDA~ Mi pare giusto.~ ~ 688 1, 1| non cangio tuono;~ glie la mantengo da quel che sono.~ Sento 689 1, 6| affé imbrogliato.~ Sto in mar fra cento scogli...~ ~ ~ 690 1, 1| GREGORIO~ Vecchia... vecchia marcia, via,~ o dai gangheri uscirò.~ ~ 691 1, 1| strillano! che siano sordi?~ Fò marco-sfila; vado a studiar.~ ~ SIMONE 692 1, 2| faccio evitar! La vita è un mare,~ penso ai naufragi miei:~ 693 1, 8| il ministro~ pranza dal maresciallo.~ Perdonate Gregorio...~ 694 1, 8| presenza?~ Ah! verrebbe ad un marmo l'impazienza?~ A me! ... 695 1, 14| abbotta,~ chi sospira, e mi martella,~ ed intanto la mia testa~ 696 2, 5| GREGORIO~ Fra l'incudine, e il martello~ che rimbalzi il cor mi 697 1, 5| colonnello;~ ho uno spirito marziale,~ e qui dentro al mio cervello~ 698 1, 1| biscottino voglio intanto masticar.~ (segue a mangiare avidamente 699 1, 6| scassa.~ Questa orribile matassa~ penserete a svilupar.~ ~ 700 1, 6| Enrico mio~ propose un matrimonio.~ ~ GREGORIO~ E vostra madre?~ ~ 701 1, 1| GREGORIO~ Luca, Simone, Pietro, Matteo, Checco,~ Girolamo, Bartolommeo.~ ( 702 1, 13| fuoco.~ ~ GIULIO~ Forse i matton...~ ~ GREGORIO~ Sanissimi.~ ~ 703 2, 8| Questa pericolosa~ già matura beltà vada lontana.~ E al 704 | meco 705 | medesimo 706 1, 2| quale oppresso sia~ fatal melanconia! Mangia sì poco,~ non ride 707 1, 1| non mi replichi;~ mandi a memoria la sua lezione:~ con la 708 2, 8| Dove trovar più fede~ se mentì quella bocca corallina!~ 709 | mentr' 710 1, 8| che da lei meritai? Bella mercede~ ai sudor di diec'anni! 711 2, 4| bagattelluccia. S'assicuri~ non merita la pena~ ch'ella la veda.~ ~ 712 1, 8| questa è la fede~ che da lei meritai? Bella mercede~ ai sudor 713 2, 5| molta virtù; se del marito~ meriterà l'amor... (V'inginocchiate.)~ 714 1, 5| gli uomini più dotti~ da merlotti giù cascar.~ Gilda tua si 715 1, 2| visto un qualche abuso?~ Me meschin! Fa un certo muso,~ che 716 2, 8| ancor pazzo restasse il meschinello,~ dategli moglie, e metterà 717 2, 8| corallina!~ Vado a pianger tre mesi giù in cantina.~ (parte)~ ~ 718 1, 6| col figlio mio bambino~ mesta, raminga, debole~ nel fiore 719 1, 1| che avrà, che sempre è mesto? Eh! l'indovino.~ Capirà 720 2, 2| là, ci sta di mezzo~ la metà del palazzo.~ ~ ENRICO~ 721 1, 1| aritmetica, di prosodia,~ di metafisica, di ortografia,~ di numismatica, 722 1, 2| certe frasi,~ non parlo per metafora;~ vorrei, che voi cercaste~ 723 2, 8| tua verde etade...~ di', e mette sul tuo cor...~ ~ GILDA~ 724 2, 8| meschinello,~ dategli moglie, e metterà cervello.~ Questa pericolosa~ 725 2, 5| giungeste, e il quartetto~ mi metteva sospetto.~ Gilda ed Enrico 726 per | LEONARDA, cameriera attempata, mezzosoprano~ SIMONE, servo del marchese, 727 1, 6| GILDA~ È partita per Milano~ a raccoglier gli effetti 728 2, 5| Tallemanni, antico~ nobile militar... Più non vi dico.~ Per 729 2, 2| che piangesse in tuon minore?~ Come resto?... Cosa fo?~ ~ 730 2, 1| tradita senz'altro. In tre minuti~ m'ha detto tornar qua, 731 2, 4| GIULIO~ Vecchio indegno! Mira,~ paralitico son per il 732 2, 6| amor l'ingannò.~ ~ ENRICO~ Mirate quel pianto che bagna il 733 1, 7| ENRICO~ Ah, terremoti!~ Ah, miseri: e come si farà?~ (guardandosi 734 2, 8| Leonardella.~ ~ GREGORIO~ Misericordia!~ ~ GIULIO~ E che? Gregorio?~ ~ 735 1, 2| dei galanti cicisbei,~ dei moderni zerbinetti,~ che hanno sempre 736 1, 6| GILDA~ Per me non è molestia;~ campo di poco assai, ma 737 2, 5| qua e là.~ E un continuo molinello~ aggirando il cor mi va.~ ~ 738 1, 6| attortigliai,~ sforzai la molla, e l'uscio spalancai.~ ~ 739 1, 2| spiego... ch'ella in collera montasse!~ ~ GIULIO~ No, mio caro... 740 2, 2| Gregorio,~ che il fanciullo morir può.~ ~ GREGORIO~ Come un 741 2, 2| Bernardino more.~ ~ GREGORIO~ Non morirà. (Bisogna~ fare un azione 742 1, 6| nel fato estremo~ l'andar morte ad incontrar.~ ~ ENRICO~ 743 2, 3| Gregorio~ fuor di qui ti vuò mostrar,~ e lo voglio smascherar.~ ~ 744 2, 4| un bauletto.~ ~ GIULIO~ Mostrate.~ ~ GREGORIO~ È un affar 745 1, 1| casa~ obbedientissima si mostrerà.~ ~ GREGORIO~ Zitto, in 746 1, 1| al marchese ne faccio un motto,~ fo un sottosopra, un sopra 747 1, 12| parole stan gelate.~ Oh! che mutria!~ ~ GIULIO~ Cosa fate?~ 748 1, 3| GREGORIO~ Stiamo in casa;~ ma mutrie non ne voglio.~ ~ ENRICO~ 749 1, 14| risolvere?~ Ah! che quest'anima nacque a penar.)~ ~ GREGORIO~ ( 750 1, 3| Ecco il momento!)~ Tutto vi narrerò.~ ~ GREGORIO~ Bravo!~ ~ 751 2, 7| è bizzarro, ed or ve lo narro;~ ma zitti, ma quieti, non 752 2, 5| mezzo al pianto~ Enrico la narrò. Quella ragazza~ venne a 753 2, 2| Gilda mia!~ ~ GREGORIO~ (Qui nasce una tragedia!)~ ~ GILDA~ 754 1, 1| questo breve latinuccio:~ "Nasco solo per studiare".~ ~ PIPPETTO~ " 755 2, 4| mio...~ ~ GIULIO~ Che cosa nascondete?~ ~ GREGORIO~ Niente, niente 756 1, 7| della confusione)~ Gregorio, nascondeteci;~ Gregorio, provvedeteci;~ 757 1, 1| PIPPETTO~ "Ad amandum nascor ... ~ GREGORIO~ Ciuccio!~ 758 1, 11| dalla camera dove erano nascosi.~ ~ LEONARDA~ Sentiste? 759 2, 8| serve, ma regnamo,~ siamo nate a comandar.~ ~ SIMONE e 760 1, 2| vita è un mare,~ penso ai naufragi miei:~ veder perirvi i figli 761 1, 6| sceneggiare)~ conforto può negar?~ ~ ENRICO~ Me pur, me pur 762 1, 8| più. Mio caro amico~ il negarmi perdono, un segno espresso~ 763 2, 8| Donne care! qui fra noi~ non neghiamo il nostro impero;~ ai sapienti, 764 | nello 765 1, 10| GREGORIO~ Che andar via? Nemmen per sogno.~ Tirato ho la 766 2, 8| noi cangiamo il bianco in nero.~ Siamo serve, ma regnamo,~ 767 1, 14| vocalem breviant i verbi neutri~ quamobrem utinam dice il 768 1, 13| veniste ad abitar.~ Un mio nipote aspetto,~ e, senza complimento,~ 769 2, 5| colonnello Tallemanni, antico~ nobile militar... Più non vi dico.~ 770 1, 9| Scena nona. Leonarda, Pippetto~ ~ ~ ~ 771 | Nos 772 1, 5| farà.~ Di romanzi, e di novelle~ io ne ho lette tante, e 773 2, 5| non ha.~ Sempre un palpito novello~ l'alma in sen tremar mi 774 1, 5| Nessuno affatto.~ Ma dì, che novità?~ ~ ENRICO~ Qui siam sicuri.~ 775 1, 8| GREGORIO~ Eh! sì, ch'io vado a nozze.~ ~ ENRICO~ Che faremo?~ ~ 776 2, 1| di me.~ ~ ENRICO~ V'è un nume in cielo,~ non disperar.~ ~ 777 1, 1| metafisica, di ortografia,~ di numismatica, di geografia,~ nemmeno 778 1, 1| suo cenno tutta la casa~ obbedientissima si mostrerà.~ ~ GREGORIO~ 779 2, 4| per timore,~ ma sol per obbedienza mi ritiro.~ (Ciel, pietà 780 1, 2| e pranzate.~ ~ GREGORIO~ Obbedirò.~ ~ GIULIO~ Mio caro amico, 781 2, 3| GILDA~ Va là... va là... obbedisci,~ v'è Gilda tua per te. 782 1, 1| non vada in collera sarà obbedito.~ Vossignoria sia persuasa~ 783 2, 3| non fiatate;~ che non s'odano lamenti.~ Ah! direi... vorrei... 784 2, 3| nel~ momento di aprirla, s'ode Gregorio di fuori che~ picchia.~ ~ ~ ~ 785 1, 14| PIPPETTO~ Venga; sento un buon odore.~ ~ GIULIO~ Vieni amico, 786 2, 6| versa il sangue, te l'offro contenta,~ ma che padre 787 | ogn' 788 | ogni 789 | Ognun 790 1, 2| Dite tutto.~ ~ GREGORIO~ (Ohimè! che imbroglio!)~ le dirò!... 791 | onde 792 1, 8| diffidenza.~ L'illibato onor mio,~ che per non più tornar, 793 2, 2| verrann tutti a farmi onori;~ buona notte! ben tornato!~ 794 1, 2| ogni frode che il vizio operò.~ Figli amati da tanto malore~ 795 1, 2| non comprendo~ da quale oppresso sia~ fatal melanconia! Mangia 796 | oppure 797 1, 1| hanno in uso~ certe frasi ordinarie e dozzinali,~ e voi le ripetete 798 1, 2| non torno~ verso le tre, ordinate:~ sedete capo-tavola e pranzate.~ ~ 799 1, 8| espresso~ saria di troppo orgoglio.~ ~ GREGORIO~ Ma venite 800 1, 13| Pulitissimi.~ ~ GIULIO~ L'oriolo...~ ~ GREGORIO~ E unico 801 2, 3| pene,~ le nostre smanie ormai saran finite.~ ~ GILDA ed 802 1, 6| Scassa, scassa.~ Questa orribile matassa~ penserete a svilupar.~ ~ 803 2, 5| GIULIO~ La tua vista~ orror mi fa.~ ~ GREGORIO~ (Ecco 804 1, 12| giovinetta.~ ~ GIULIO~ (Oh, che orrore!)~ ~ PIPPETTO~ Graziosetta, 805 1, 1| prosodia,~ di metafisica, di ortografia,~ di numismatica, di geografia,~ 806 1, 5| donne... e perché tremi? "~ (osserva Enrico che sta impaurito)~ 807 1, 6| ENRICO~ È senza fiato.~ (osservando Gregorio stupido)~ ~ GILDA~ 808 1, 8| sudor di diec'anni! Apra, ed osservi~ la sua vil diffidenza.~ 809 2, 5| e lo porta~ nella camera ov'è Enrico.~ ~ GIULIO~ Sangue 810 2, 8| male c'è una donna!~ Del padron più non temiamo;~ c'è una 811 1, 1| questa parola l'ha da pagar.~ ~ GREGORIO~ Le ho detto 812 2, 2| sta di mezzo~ la metà del palazzo.~ ~ ENRICO~ Ebbene?~ ~ GREGORIO~ 813 2, 3| Vedrò, vedrò l'ipocrita~ pallido al mio cospetto;~ solo in 814 2, 1| agitando il cor mi va.~ Mentre palpita il mio core,~ del mio figlio 815 2, 3| di sospetto,~ di furto, e palpitante,~ quando dormono tutti,~ 816 2, 1| fin mi lice~ del mio lungo palpitar;~ se un tal dì sarà felice,~ 817 2, 8| Non più fra tante smanie~ palpiterai mio core;~ ha vinto, ha 818 1, 1| Vecchia a me?~ ~ PIPPETTO~ (Mi par ragazza.)~ ~ LEONARDA~ Vecchia 819 2, 4| Vecchio indegno! Mira,~ paralitico son per il furore.~ ~ GREGORIO~ 820 1, 13| GIULIO~ (Birbante!) Ma il parato?~ ~ GREGORIO~ Tal quale, 821 1, 1| confidenza?~ (accorgendosi che parlano sottovoce)~ ~ LEONARDA~ 822 1, 1| eccellenza,~ prima d'uscire vuol parlarle, e dice,~ che verrà qua.~ ~ 823 2, 2| intorno,~ tuttii satirici ne parlerebbero,~ con cento forbici mi taglierebbero,~ 824 1, 8| veder; son persuaso.~ Non ne parliamo più. Mio caro amico~ il 825 2, 8| il cuor mio.~ La natura parlò.~ ~ ENRICO~ Padre!~ ~ GILDA~ 826 2, 8| penso alle mie vicende,~ e parmi di sognar.~ Non più fra 827 2, 8| PIPPETTO~ Vado via.~ ~ SIMONE~ Partiremo.~ ~ GIULIO~ No, restate,~ 828 1, 6| E la madre?~ ~ GILDA~ È partita per Milano~ a raccoglier 829 2, 6| GREGORIO~ E’ madre.~ ~ GIULIO~ Partite.~ ~ GREGORIO~ C'è un figlio.~ ~ 830 1, 10| Gilda~ ~ ~ ~GREGORIO~ È il partito miglior… Enrico… Enrico.~ ~ 831 1, 14| ENRICO~ Venga presto; passan l'ore.~ ~ PIPPETTO~ Venga; 832 2, 2| sinistra...~ ~ ENRICO~ Oh Dio! passano l'ore.~ ~ GILDA~ Noi qui 833 1, 1| nemmeno il diavolo ha da passar.~ Che se al marchese ne 834 1, 1| Gregorio in veste~ da camera passeggiando, dando lezione; indi~ Leonarda 835 1, 3| Enrico mio~ facciamo quattro passi.~ ~ ENRICO~ Vi prego dispensarmi.~ ~ 836 2, 6| dite, narrate, svelate~ che pasticcio, che impaccio è mai questo?~ 837 2, 5| fame. E sopra loro~ la mia paterna mano scaglierà...~ ~ GREGORIO~ 838 1, 6| Sposi? Voi burlate?~ E il paterno consenso? Andate, andate.~ 839 1, 2| Gregorio, bisogna smentire~ patire, inghiottire, non far sospettar.)~ ~ 840 2, 3| braccia il figlio mio~ non pavento sventure.~ ~ ENRICO~ Or 841 1, 1| trova in tutto il mondo~ uom paziente più di me.~ ~ LEONARDA~ 842 | pel 843 2, 4| S'assicuri~ non merita la pena~ ch'ella la veda.~ ~ GIULIO~ 844 1, 1| gioia bella~ ma poi sempre pensa a me.~ ~ GREGORIO~ L'I più 845 1, 11| Giulio se hai qualche timore~ pensando al mio core l'ardir ti verrà.~ ~ 846 1, 6| ENRICO~ Ve lo lascio pensar.~ ~ GILDA~ Enrico mio~ propose 847 2, 3| al mio cospetto;~ solo in pensarlo, inondami~ incognito diletto.~ 848 1, 7| ed ENRICO~ Gregorio mio, pensateci;~ (disperati tirando per 849 1, 6| Questa orribile matassa~ penserete a svilupar.~ ~ GILDA~ Lascialo 850 1, 2| confuso)~ Del resto non pensi, mi so regolar,~ ~ GIULIO~ ( 851 1, 2| innocenti~ sono il primo pensier d'un padre amante.~ ~ GREGORIO~ 852 1, 3| in profondi e~ dolorosi pensieri, indi Gregorio.~ ~ ENRICO~ 853 1, 2| comprende?~ D'Enrico il pensiero scoprir non dispero.~ (confuso)~ 854 2, 6| ora,~ o bada che or ora pentir ti farò.~ ~ GREGORIO~ Sereno, 855 2, 7| canzona?~ ~ CORO~ Vo' farli pentire.~ ~ PIPPETTO~ Di casa partire.~ ~ 856 1, 8| certifichi;~ ma poi... ma poi pentito~ del torto che mi fa, chini 857 1, 9| Alla corte. Voglio che perda la~ grazia di don Giulio.~ ~ 858 2, 3| ENRICO~ (Oh Dio! si perde.)~ ~ GIULIO~ Non ascolto.~ ~ 859 2, 6| un padre, che ha un core~ perdonare ad un figlio non può?~ ~ 860 1, 8| Sarà; ma non lo credo. Perdonatemi;~ questa è mia casa. Qua 861 1, 3| ritorna al core~ la già perduta~ tranquillità.~ Quai fieri 862 2, 2| sala,~ là comincia il mio pericolo,~ che i curiosi servitori,~ 863 2, 8| metterà cervello.~ Questa pericolosa~ già matura beltà vada lontana.~ 864 1, 2| affanno d'Enrico,~ ma sì perigliose idee scandalose~ con quelle 865 1, 2| ai naufragi miei:~ veder perirvi i figli io non vorrei.~ ~ 866 | però 867 1, 2| Per Bacco il maestro ha perso il cervello,~ oppure egli 868 per | ~ ~PERSONAGGI~ ~ ~ ~MADAMA GILDA TALEMANNI, 869 1, 8| E chi lo sa? Vedremo.~ Persuadetela voi.~ ~ ENRICO~ Di che?~ ~ 870 1, 1| obbedito.~ Vossignoria sia persuasa~ che ad un suo cenno tutta 871 1, 8| Nulla voglio veder; son persuaso.~ Non ne parliamo più. Mio 872 2, 6| non so.)~ ~ LEONARDA~ Che pessimo gusto! Piccina, piccina!~ 873 1, 6| stupido)~ ~ GILDA~ Restò là petrificato.~ ~ ENRICO e GILDA~ Ah! 874 2, 2| sentite mio figlio~ che piange e si lamenta?~ ~ GREGORIO~ 875 2, 2| facesse dei lamenti,~ che piangesse in tuon minore?~ Come resto?... 876 2, 5| in duetto;~ anch'io poi piansi, e si compì il terzetto.~ 877 1, 10| palpito e gelo dal capo alle piante.~ Un vecchio pedante che 878 2, 3| ode Gregorio di fuori che~ picchia.~ ~ ~ ~ 879 2, 2| Ah! vien qua ... vien qui piccino...~ Zitto... buono ... un 880 2, 7| orso pareva.~ ~ PIPPETTO~ I piedi sbatteva.~ ~ CORO~ Faceva 881 1, 3| giurate?~ ~ GREGORIO~ (si piega)~ Quel che vuoi.~ ~ ENRICO~ 882 1, 10| ho la portiera della sala pienissima di gente.~ Andate là; se 883 2, 3| vecchio pedante~ alma così pietosa. Or spero alfine...~ Che 884 1, 3| cor.~ Deh! tu proteggimi~ pietoso amore.~ La pace rendimi,~ 885 1, 1| GREGORIO~ Luca, Simone, Pietro, Matteo, Checco,~ Girolamo, 886 2, 3| fulmine sospendo~ più tremendo piomberà.~ ~ GILDA~ Ah! signor, non 887 1, 9| Gregorio.~ ~ LEONARDA~ Don Pippetto- Pippetto.~ ~ PIPPETTO~ Leonarduccia,~ 888 1, 1| più di me.~ ~ LEONARDA~ Pippo mio...~ ~ PIPPETTO~ Non 889 2, 7| L'affare è fatto.~ Se si placa don Giulio per un figlio,~ 890 2, 6| GREGORIO~ Via, siate più umano. Placatevi.~ ~ GIULIO~ Invano.~ ~ GREGORIO~ 891 1, 14| so.~ ~ PIPPETTO~ Salutem plurimis. Tibi gratutulor,~ (recitando 892 | po' 893 | poca 894 1, 1| latini,~ sia di rettorica, di poesia,~ sia di aritmetica, di 895 1, 4| nelle camere mie. Vi do due polizze,~ portatevi in dogana, e 896 1, 1| GREGORIO~ (Sta a veder che un polverino~ su quel muso io fò volar.)~ ~ 897 1, 1| raccoglie i libri e quaderni~ ponendoseli sotto al braccio)~ Per me 898 1, 12| GIULIO~ (In malizia non si ponga.)~ La ragazza... sì parlare~ 899 2, 5| dal mezzo dì, non avea più poppato...~ Io non son poi di sasso, 900 1, 1| sottovoce)~ ~ LEONARDA~ Gli portai la colazione.~ ~ GREGORIO~ 901 1, 12| Nella sua camera.~ L'ha portata via di qua.~ ~ GIULIO~ Non 902 2, 2| Gregorio, andate, andate.~ Lo portate... sì o no?~ ~ GREGORIO~ 903 1, 4| mie. Vi do due polizze,~ portatevi in dogana, e dai facchini~ 904 2, 2| fanciulletto~ qualchedun vi porterà.~ (Dica il mondo ciò che 905 1, 14| silenzio.~ Da me medesimo li porterò.~ ~ GIULIO~ Signor Gregorio 906 1, 10| per sogno.~ Tirato ho la portiera della sala pienissima di 907 2, 2| cappello giù calcato;~ il portone già lo so.~ ~ GILDA ed ENRICO~ 908 1, 2| abito di gala, entra, e posa il suo cappello~ sul tavolino, 909 1, 3| qual crudo affetto,~ io pur posseggo~ l'amato oggetto;~ ma perché 910 2, 7| indiscreti.~ Se no, che vi parli, possibil non è.~ Ma zitti, o più 911 1, 13| intorno.~ ~ GREGORIO~ Fur poste l'altro giorno.~ ~ GIULIO~ 912 | potea 913 | potrebbero 914 | potresti 915 1, 8| di casa, ma il ministro~ pranza dal maresciallo.~ Perdonate 916 1, 2| ordinate:~ sedete capo-tavola e pranzate.~ ~ GREGORIO~ Obbedirò.~ ~ 917 1, 1| capo.~ ~ PIPPETTO~ Ho poca pratica:~ ma di tutta la grammatica,~ 918 2, 6| dovrò.~ ~ Don Giulio esce precipitoso seguito dal signor Gregorio. 919 2, 1| ENRICO~ Sento il cor che mi predice~ un vicino giubilar.~ Se 920 1, 6| e GILDA~ Ah! Gregorio!~ (pregando)~ ~ GREGORIO~ Un Ber-nar-din!~ 921 1, 7| perché torna indietro a pregarlo.~ Finalmente la chiude dentro.~ ~ ~ ~ 922 1, 2| ministro,~ che di molta premura~ or m'ha fatto chiamar. 923 2, 2| segnale datemi.~ ~ GILDA~ Sì, prendete.~ (gli dà un braccialetto)~ ~ 924 1, 8| affronto~ d'un suo figlio in presenza?~ Ah! verrebbe ad un marmo 925 1, 2| Figli amati da tanto malore~ preservarvi avveduto saprò.~ Questi 926 | presso 927 2, 8| ragazzo~ del mio cor le primizie~ sol per tenerlo in briglia; 928 2, 4| GREGORIO~ E un gran prodigio se non crepa il core.~ Signor 929 1, 3| Esce Enrico concentrato in profondi e~ dolorosi pensieri, indi 930 1, 11| Ebbene, fa pace: parlar ti prometto;~ vedrai che Pippetto servirti 931 2, 8| LEONARDA~ Ma le pare?~ Promisi a quel ragazzo~ del mio 932 1, 1| SIMONE e CORO~ Siam qui prontissimi ad ascoltar.~ ~ GREGORIO~ 933 1, 6| pensar.~ ~ GILDA~ Enrico mio~ propose un matrimonio.~ ~ GREGORIO~ 934 1, 1| sia di aritmetica, di prosodia,~ di metafisica, di ortografia,~ 935 1, 3| cruda il cor.~ Deh! tu proteggimi~ pietoso amore.~ La pace 936 2, 7| aggiro smanioso,~ domando, mi provo, ma cerco, e non trovo,~ 937 1, 7| nascondeteci;~ Gregorio, provvedeteci;~ Gregorio, carità.~ ~ GREGORIO~ 938 1, 13| I vetri?...~ ~ GREGORIO~ Pulitissimi.~ ~ GIULIO~ L'oriolo...~ ~ 939 2, 7| Diceva di no.~ ~ PIPPETTO~ Punirli saprò.~ ~ CORO~ Birbante! 940 | puoi 941 1, 13| altro giorno.~ ~ GIULIO~ quadri?~ ~ GREGORIO~ Spolverati.~ ~ 942 1, 3| perduta~ tranquillità.~ Quai fieri palpiti,~ qual crudo 943 | qualchedun 944 | qualcuno 945 | quali 946 1, 14| breviant i verbi neutri~ quamobrem utinam dice il grammatico. "~ ~ 947 | quanti 948 2, 5| terzetto.~ Voi giungeste, e il quartetto~ mi metteva sospetto.~ Gilda 949 1, 14| Scena quattordicesima. Leonarda e Pippetto, indi 950 1, 2| le dirò!... così... a quattr'occhi~ quel che vado macchinando.~ ~ 951 2, 1| impazienza. Alfin tu sola~ quì non sei già che in quest' 952 2, 7| lo narro;~ ma zitti, ma quieti, non siate indiscreti.~ 953 1, 1| d'esser grande, ed avrà rabbia~ star sempre in casa, vale 954 1, 1| tempo: sento già il tuono,~ (raccoglie i libri e quaderni~ ponendoseli 955 1, 6| È partita per Milano~ a raccoglier gli effetti di mio padre.~ ~ 956 1, 5| giù cascar.~ Gilda tua si raccomanda~ ridi, brilla, e lascia 957 2, 4| GREGORIO~ Ma s'è una ragazzata,~ una bagattelluccia. S' 958 1, 2| ragazzo!~ ~ GREGORIO~ (Povero ragazzino che ha già~ venticinque 959 1, 1| GREGORIO~ (E qui ha ragione.)~ Ma imitate il linguaggio~ 960 2, 5| parla? Io voglio entrambi~ raminghi, desolati,~ vittime della 961 2, 6| ma che padre tu sei ti rammenta;~ salva Enrico, altra smania 962 1, 1| storpiate!~ Sono sciabole, e rampini.~ ~ LEONARDA~ Ecco qui co' 963 2, 2| sotto il ferraiolo;~ poi più rapido del vento~ per le scale 964 1, 3| ah, perché mai dal petto~ rapirmi, oh, cruda il cor.~ Deh! 965 2, 2| GREGORIO~ Ma l'innocenza mi rassicura,~ s'io piango al pianto 966 1, 1| GREGORIO~ Ciuccio!~ Ma che razza di cervello~ similissimo 967 1, 8| la chiave,~ apra, veda, realizzi, si certifichi;~ ma poi... 968 1, 4| e dai facchini~ fatemi recar qua due telescopi,~ un atalante, 969 1, 14| plurimis. Tibi gratutulor,~ (recitando e spropositando le lezioni 970 1, 4| vogliono tre ore.)~ Poi saprò regalarvi.~ ~ SIMONE~ Si signore.~ ~ 971 1, 8| GREGORIO~ Signore~ m'è stata regalata~ una cagnuola, ed io~ perché 972 2, 4| GIULIO~ Chi! chi mi regge? Io sento,~ che la ragion 973 2, 8| in nero.~ Siamo serve, ma regnamo,~ siamo nate a comandar.~ ~ 974 1, 2| Del resto non pensi, mi so regolar,~ ~ GIULIO~ (Per Bacco il 975 2, 2| madre? Mi lasciate.~ Amor mi rende cieca.~ ~ GREGORIO~ Voi 976 1, 3| pietoso amore.~ La pace rendimi,~ ritorna al core~ la già 977 1, 1| in silenzio, là, non mi replichi;~ mandi a memoria la sua 978 2, 4| apri?~ ~ GIULIO~ (Impeti reprimetevi.)~ ~ GREGORIO~ Ma tanto 979 2, 8| GIULIO~ Oh Dio!~ Non resiste il cuor mio.~ La natura 980 2, 6| ciglio~ al pianto d'un figlio resister chi può?~ ~ LEONARDA~ Ma 981 1, 6| sacro l'atto, e legal fu reso.~ ~ GREGORIO~ Dunque?~ ~ 982 2, 8| giubilo! che gioia!~ il cor respirerà.~ ~ GILDA~ Maestro! ... 983 2, 4| pietà d'una madre. Io non respiro.)~ (entra nella camera ove 984 1, 6| sventurati, che faremo?~ Resta sol nel fato estremo~ l' 985 1, 1| crivello!~ Nulla mai si può restar!~ Cosa c'entra il verbo 986 2, 8| ritorno,~ se ancor pazzo restasse il meschinello,~ dategli 987 1, 7| nessun servo in sala oggi è restato?~ (di dentro)~ ~ GREGORIO, 988 1, 1| sia di latini,~ sia di rettorica, di poesia,~ sia di aritmetica, 989 2, 6| involi dagli occhi costui,~ ria cagion del mio barbaro affanno.~ 990 2, 5| voi di là.) Ma è molto ricca~ se avrà molta virtù; se 991 2, 5| il grado siam lì. Non ha richezze.~ (Voi di qua, voi di là.) 992 2, 3| GILDA~ Entrate.~ (apre e richiude)~ ~ Giulio la fissa immobile 993 1, 14| Signor Gregorio, deh, ricordatevi,~ che quella misera in voi 994 1, 1| M'ha detto vecchia, se ne ricordi,~ questa parola l'ha da 995 1, 1| Con questa collera ci fate ridere,~ se vien don Giulio vi 996 1, 6| corse alle grida, e si riebbe.~ ~ GREGORIO~ E allora~ 997 2, 3| io vo' sfidar.~ ~ Enrico rientra rapidamente nella camera. 998 1, 2| avvenire de' figli;~ al riflesso d'un dubbio sì forte~ l' 999 2, 7| ditelo a me?~ Più penso, e rifletto, io meno connetto;~ e intanto 1000 2, 8| lontana.~ E al regno del rigore,~ ne succeda il miglior...