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ENRICO
Gilda mia, per pietà non pianger tanto.
GILDA
Ma il figlio, il figlio mio
spira senza di me.
ENRICO
V'è un nume in cielo,
non disperar.
GILDA
Ah! quel signor Gregorio
mi ha tradita senz'altro. In tre minuti
m'ha detto tornar qua, e scorsa è un'ora...
ENRICO
No, Gilda mia, t'inganni. Ti tradisce
la sovverchia impazienza. Alfin tu sola
quì non sei già che in quest'istante geme;
rinasca nel tuo sen tranquilla speme.
I trasporti del tuo core
deh, ti calma per pietà.
Ti confida nel mio amore,
e la pace tornerà.
GILDA
La speranza ed il timore
agitando il cor mi va.
Mentre palpita il mio core,
del mio figlio che sarà?
ENRICO
Deh! Gilda cara, intanto
non ti affannar così.
GILDA
Di madre il core intanto
soccomberà in tal dì.
ENRICO
Sento il cor che mi predice
un vicino giubilar.
Se un tal giorno è a noi felice,
finirem di sospirar.
GILDA
Se sperar il fin mi lice
del mio lungo palpitar;
se un tal dì sarà felice,
finirò di sospirar.