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GREGORIO
Son qui signori.
GILDA
Cane! Cane!
GREGORIO
A me, cane?
GILDA
Non sentite mio figlio
che piange e si lamenta?
GREGORIO
Siete pazza!
Voi lo sentite qua.
E vostro figlio è là, ci sta di mezzo
la metà del palazzo.
ENRICO
Ebbene?
GREGORIO
Ebbene,
scappare or non si può.
GILDA
Queste son pene!
GREGORIO
Il marchese non esce per adesso,
e i lacché, i servitori,
i camerieri e il coco
stanno giocando in sala accanto al foco.
GILDA
Voglio andar.
GREGORIO
Voi sognate.
GILDA
Bernardino
senza veder la madre? Mi lasciate.
Amor mi rende cieca.
GREGORIO
Voi burlate.
GILDA
Mi getto da un balcone.
ENRICO
Ah! Gilda mia!
GREGORIO
(Qui nasce una tragedia!)
GILDA
Ah, Gregorio!
ENRICO
Ah, Gregorio!
GREGORIO
Ma che cosa ho da far?
GILDA
Gregorio mio,
se avete core in petto...
ENRICO
Se avete umanità...
GILDA
Se aveste figli.
GREGORIO
Me ne liberi il cielo...
GILDA
Gregorio mio! ...
ENRICO
Gregorio!
GREGORIO
Oh! mi sgregorierei ben volentieri!
GILDA
Vado...
GREGORIO
Ma no.
GILDA
Lasciatemi.
GREGORIO
Sentite;
con chi sta quel ragazzo?
GILDA
Con la vecchia
mia balia Maddalena
ENRICO
Al primo piano...
GILDA
Mano sinistra...
ENRICO
Oh Dio! passano l'ore.
GILDA
Noi qui ciarliamo, e Bernardino more.
GREGORIO
Non morirà. (Bisogna
fare un azione da eroe.)
GILDA
Povero figlio!
ENRICO
Ah! lo vedo... lo sento.
GILDA
Enrico mio,
tu più figlio non hai.
ENRICO
More senz'altro.
GILDA
Che smanie!
ENRICO
Che dolor!
GREGORIO
(a Gilda)
Zitti; un segnale datemi.
GILDA
Sì, prendete.
(gli dà un braccialetto)
ENRICO
E come? Voi...
GILDA
Che? voi stesso volete?...
GREGORIO
Si vedrà… si farà… ma non piangete.
(a Gilda)
Zitta, zitta; non piangete;
(ad Enrico)
state giù col fazzoletto,
che fra poco il fanciulletto
qualchedun vi porterà.
(Dica il mondo ciò che vuole;
chi si trova a questo passo,
se non tiene un cor di sasso,
quel ch'io faccio far dovrà.)
Entra rapidamente nella camera interna, e torna col
tabarro indosso, ed il cappello in testa.
ENRICO e GILDA
Ciel clemente, ah! tu l'inspira,
tu consola un cor tremante;
d'una madre, che sospira,
ciel clemente, abbi pietà.
GREGORIO
Per di dentro serrerete;
se chiamarvi non m'udite,
la mia voce conoscete,
state attenti, non aprite.
Ora a noi. La notte è bruna;
degli audaci è la fortuna.
Scendo serio intabarrato,
col cappello giù calcato;
il portone già lo so.
GILDA ed ENRICO
Affrettatevi; Gregorio,
quanto (grato/grata) vi sarò.
GREGORIO
Primo piano ... man sinistra.
Maddalena ... Bernardino . ..
Ah! vien qua ... vien qui piccino...
Zitto... buono ... un sol momento...
Qui... qui sotto il ferraiolo;
poi più rapido del vento
per le scale giù men volo...
signor no; ci vuol pazienza;
nello scendere è prudenza
l'andar pian quanto si può.
GILDA ed ENRICO
Affrettatevi, Gregorio,
che il fanciullo morir può.
GREGORIO
Come un lampo passo il vicolo,
fo qual fulmine la scala,
entro franco nella sala,
là comincia il mio pericolo,
che i curiosi servitori,
verrann tutti a farmi onori;
buona notte! ben tornato!
Dia a me quel fagottino...
Grazie... no... grazie... Obbligato...
Ma se intanto Bernardino
nel furor dei complimenti ...
diamo il caso... sì signore ...
che facesse dei lamenti,
che piangesse in tuon minore?
Come resto?... Cosa fo?
GILDA ed ENRICO
Ma Gregorio, non tardate;
ma Gregorio, cosa fate?
Ma Gregorio, andate, andate.
Lo portate... sì o no?
GREGORIO
La fama garrulà. Prima di giorno
andrebbe rapida intorno intorno,
tuttii satirici ne parlerebbero,
con cento forbici mi taglierebbero,
sulle gazzette, sulli giornali.
Dalli droghieri, dalli speziali,
dentro le bettole, dentro i caffè.
Eccolo là, eccolo là.
Ognun direbbe. Ah! ah! ah! ah!
GILDA ed ENRICO
Presto sbrigatevi sollecitatevi;
Ah! la mia smania crescendo va.
GREGORIO
Ma l'innocenza mi rassicura,
s'io piango al pianto della natura,
se d'una misera calmo il tormento,
se fo da balio per un momento,
se sento i palpiti della pietà;
signori critici, mal non vi stà.
Figlia, aspettatemi, figlio, abbracciatemi,
per voi Gregorio, tutto farà.
GILDA ed ENRICO
Ah! di quel core, un cor migliore,
no, più bell'anima no, non si dà.
Gregorio esce dalla porta di mezzo
ed Enrico chiude di dentro.