Domenico Gilardoni
Il borgomastro di Saardam
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ATTO PRIMO

Scena ottava. Leforte e detti,- quindi tutti gli attori l'un dopo l'altro

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Scena ottava. Leforte e detti,- quindi tutti gli attori l'un dopo l'altro

 

LEFORTE
Signore?

CZAR
Gli artigiani?...
(alzandosi e conducendolo in disparte)

LEFORTE
Arruolati già sono.

CZAR
Ed il corrier?

LEFORTE
Non giunse ancora.

VAMBETT
A voi.
(ad A )
Mostratevi con aria disinvolta...

FLIMANN
Ecco Vambett...

CZAR
Il segue un forestiero.

VAMBETT
È quegli...
(indicando Flimann ad Alì)

ALì
Vi son grato! Sire...
(sotto voce a Flimann essendosegli appressato)

FLIMANN
(sorpreso)
Sire!
Pietro Flimann mi chiamo.

ALì
Oh, perdonate... obbliava...
che qui voi siete incognito.

FLIMANN
(Qual altro impiccio è questo!)

VAMBETT
(rimane sorpreso osservando gli amichevoli movimenti
fra Alì e Flimann: Alì qui caverà un foglio)
Inchini!... Bassa voce!... E carte ancora!

CZAR
(a Leforte)
Che mai vorrà da Flimann!

LEFORTE
Non comprendo.

ALì
Tutto ciò che il Divano a voi propone,
(presentando a Flimann un plico)
questo plico contiene.

FLIMANN
(Divano!Al certo, imbroglio qui ci sta!)
Porgete, che da me poi sarà letto;
intanto mi potreste
qui accennar il ristretto.
(lo fa sedere alla tavola ove era prima collo Czar)

VAMBETT
(Più riverenze!... Eppur... corpo di Bacco...
Bravo... così... far deggio ...

FLIMANN
Mikailoffe,
Filiberto, venite ancora voi ...

VAMBETT
No, no, che vada ei solo...
(trattenendo lo Czar)
Tu meco resta qui...

CZAR
(Che seccatore!)

VAMBETT
Di quanti qui ne sono
(prendendoselo a mano e conducendolo in disparte)
nessun mi persuade;
ond'io soltanto a te fidarmi voglio,
per superare alfine un certo imbroglio.
Dèi saper ch'io vado in traccia
d'un incognito soggetto,
e s'è vero un mio sospetto,
mi dovresti confermar.

CZAR
Dite pur, che a cento braccia,
grato sempre a tanto onore,
schiuderò sincero il core,
per potervi secondar.

VAMBETT
Di quel Flimann tuo compagno,
dimmi il vero e proprio stato,
patria, e nome, col casato,
e che mai qui venne a far.

CZAR
Il quesito è imbarazzante,
e di scioglierlo ho divieto;
ma per voi non v'è segreto,
e vi voglio soddisfar.

VAMBETT
(fra se)
(Ah! ci siamo!)

CZAR
(Or più l'imbroglio.)

VAMBETT
Parla...

CZAR
In primo...

VAMBETT
Sotto voce

CZAR
Egli è un uomo ...

VAMBETT
E chi 'l contrasta?

CZAR
Piano... adagio... sa il mestiere...

VAMBETT
Son convinto ...

CZAR
Ma non basta...
Mangia bene ...

VAMBETT
E a me che importa?

CZAR
Beve meglio.

VAMBETT
Mel figuro!

CZAR
Fa all'amore...

VAMBETT
E questo il so.

CZAR
Sempre dorme... fuma molto...

VAMBETT
Ma che c'entra tutto ciò?

CZAR
Per servire a quel che segue
ed a quel che vi dirò.

VAMBETT
Passa dunque adesso al sodo.

CZAR
Ecco... sembra un po' fanatico ...

VAMBETT
Ma battiamo proprio al chiodo ...

CZAR
Ha il cervello poi lunatico.

VAMBETT
E da capo! ...

CZAR
È ancor bisbetico,
è frenetico ...

VAMBETT
Eh!... non più.
T'ho capito! ... (Che volpone!)

CZAR
Che capiste? ... Dite su?

VAMBETT
Che un furfante!... che un birbante!
Che una spia ancor sei tu.

CZAR
Ah, vecchiardo scimunito!
Le parole ben misura!

VAMBETT
E che credi far paura!...
Sì... un birbante... il torno a dir.

CZAR
Eh!... va al diavolo!... imbecille!
(dandogli un pugno)

VAMBETT
A me un pugno!... quale ardir!
(gridando)
Gente! armigeri... accorrete!...

TUTTI
Che cos'è?
(alzandosi e correndo a Vambett)

VAMBETT
Questo malnato un
gran pugno m'ha vibrato,
e l'offesa io vo' punir.

TUTTI
(Qual trasporto sconsigliato,
chi sa come andrà a finir!)

VAMBETT
Mani addosso a un borgomastro!...
Dar percosse ad un dottore!
Oh vergogna!... oh disonore!
Mi congelo al sol pensier!
(tranne lo Czar, tutti)
Via, non più vi riscaldate;
fu un errore passeggier!

VAMBETT
No, che ciarle affé non compro!
Fu pensato l'attentato,
obliato invendicato
può il mio torto rimaner.

TUTTI
Una testa senza logica,
io non vidi al par di questa!
Sembra barca che in tempesta
priva sia del suo nocchier.

VAMBETT
Presto ceppi, corde, fruste,
gabbie, pali; roghi, forche,
presto un letto di locuste
al colpevole offensor.

TUTTI
Ma sentite, riflettete,
ponderate, e men furor.

In tal mentre arrivano in tutta fretta Marietta e
Carlotta.

MARIETTA
Ah, signore!...

CARLOTTA
Ah, caro padre!

VAMBETT
Che v'avvenne?

MARIETTA
Se sapeste ...

VAMBETT
Ma che cosa?...

CARLOTTA
Se vedeste ...

VAMBETT
Presto... appresso...

MARIETTA
Armi ... fuoco...

VAMBETT
Via... parlate...

CARLOTTA
In ogni loco...

MARIETTA e CARLOTTA
Ah! che dirvelo, narrarlo...
forza e lena io più non ho.

VAMBETT
Or bastono tutte due,
ed il ver così saprò.

MARIETTA
Già s'inoltra della truppa!

CARLOTTA
De' soldati.

TUTTI
De' soldati!!!
Qual scena è questa?
Qual nuovo arcano?
Già la mia testa
girando va.

Arriva un Uffiziale accompagnato da soldati, e porge
un foglio a Vambett.

UFFIZIALE
È per voi, signor, tal foglio.

TUTTI
Reca un foglio!... che sarà?

Mentre Vambett legge.

VAMBETT
Arrestate, capitano,
quanti sian raccolti qua.

TUTTI
Ma signore!...

VAMBETT
Che signore!
Mi si cerca imprigionato,
un cert'uomo ch'ha ingaggiato
quasi tutta la città.
Onde allor che arresto ognuno,
questo tal non fuggirà...
E così?... non vi movete?...
Capitan?... che fate ?

L'Uffiziale si dirige verso Marietta.

VAMBETT
Pian... lasciate... Non è questa...

L'Uffiziale si rivolge a Carlotta.

VAMBETT
Dove andate?... Nemmen quella...
(indicando Alì)
Qui costui...

ALì
Un inviato
della porta rispettate.

Vambett gli fa un inchino, e segna Flimann.

VAMBETT
No, colui...

ALì
Lo Czar è questi.

VAMBETT
Dunque quei...

LEFORTE
Lo Czar lasciate.

VAMBETT
Quanti Czarri!... Che inviato!...
Non mi lascio infinocchiar!
A voi, presto. Olà...
(ai soldati)

CARLOTTA, MARIETTA, ALì e LEFORTE
Fermate.
D'appressarvi non osate!
Alla Russia/porta io vo soggetto;
ed in breve il mostrerò.

TUTTI
Come in grembo d'un vulcano,
volve ed erra il turbo ardente;
tale incerto per la mente
il pensier vagando va.
La ragione si confonde,
che risolvere non sa.


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