Domenico Gilardoni
Il borgomastro di Saardam
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ATTO SECONDO

Scena sesta. Lo Czar e Leforte

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Scena sesta. Lo Czar e Leforte

 

CZAR
Ebben?... fido Leforte!...
gli artigiani?

LEFORTE
Son pronti; e in rada un legno
approderà d'un vostro cenno al segno.

CZAR
Fa d'uopo pria di tutto,
rendere Alì d'un tal disegno instrutto.
Ma, di', giunse il corriero?

LEFORTE
In questo istante.

CZAR
E quale
di Mosca avesti nuova?

LEFORTE
Che ognuno a sé vi brama,
e che solo i boiardi e gli strelizzi
mormorando già vanno,
che tai viaggi in nulla gioveranno.

CZAR
Vili!Qual folle ardir! Delitto tanto
non fia che resti inulto!
A un solo de' miei detti e de' miei sguardi
cadranno gli strelizzi ed i boiardi.
Va, e la nave, in un baleno,
fa che approdi a questo lido,
ond'io possa al popol fido,
il sovrano ridonar.
E la colpa, il tradimento,
vendicare, fulminar!

Leforte parte.

VOCI DI DENTRO
Viva ognor...

CZAR
Quai voci ascolto!...

VOCI DI DENTRO
Della Russia lo splendor.

CZAR
Fra gli onori e i plausi è accolto
il supposto imperador.
Leforte indugia ancor...
io stesso il troverò;
e gloria, onor, valor
al trono apporterò!
Non più di barbara
sull'emisfero
per me la Russia
il nome avrà;
di allori cingersi
vedrà il guerriero;
ogni arte sorgere
per me vedrà.
Di questa immagine
Il sol pensiero,
mi guida in estasi,
maggior mi fa.
(parte)


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