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Volmar e Belfiore sono introdotti da diversi
uffiziali.
BELFIORE
Bel paese, ciel ridente,
sesso amabile e vivace.
Cavalier, sia guerra o pace,
non mi muovo più di qua.
VOLMAR
Anzi, io parto immantinente...
BELFIORE
Tu sei cieco alla beltà.
VOLMAR
Io del sesso ammiro il merto,
ma mi piace un solo oggetto:
altra via d'entrarmi in petto
più l'amor non troverà.
BELFIORE
Ed il mio gli è sempre aperto...
tosto, ei v'entra, e tosto va.
Un prodigio a quel ch'io sento
era dunque il tuo tesoro.
VOLMAR
Le virtù divise in cento
tutte avea colei che adoro.
BELFIORE
E tal perla preziosa
era dunque...
VOLMAR
La mia sposa.
BELFIORE
E tu l'ami?
VOLMAR
Come pria,
come allor che a me s'offrì.
BELFIORE
Bagatella! ed io la mia
non amai che quattro dì.
Esigente, fantastica, altiera,
brontolona, gelosa, severa,
notte e giorno alle coste mi stava,
a bacchetta volea comandar.
VOLMAR
Schietta, ingenua, tranquilla, sincera,
amorosa, gentil, lusinghiera,
respirare in me sola sembrava,
non sapea che piacere ed amar.
VOLMAR e BELFIORE
Ah! dal dì che mi venne rapita
ogni noia/gioia dal core è bandita.
BELFIORE
Se per caso trovarla dovessi,
mi vorrei, giuro a Bacco, annegar.
VOLMAR
Se per sempre perduta l'avessi,
non saprei di me stesso che far.
Chi ama davvero, ama una volta sola, tanto più
se nel petto racchiude un core ben fatto.
BELFIORE
Il mio core è fatto come un core d'agnello. Io son nato
in Italia, ed ho un core veramente italiano che non se
la fà fare dalle donne. Venni in Francia a fare il soldato,
ma non ho imparato le sdolcinature della moda.
VOLMAR
Tu hai un'anima rozza, e non gentile. Non ami
da cavaliere insomma.
BELFIORE
Amerò da plebeo. Ognuno ama da suo pari.
VOLMAR
I casi nostri sono consimili, ma il nostro modo
di pensare è diverso.
BELFIORE
È vero. Voi sperate sempre di trovare l'antica amante.
Io temo d'avere la disgrazia di ritrovare la moglie;
ho ringraziato la fortuna che me la fece predare dai corsari.
Per cui disse bene quel poeta che: " Vari son degli
uomini i capricci etcetera".
VOLMAR
Oh! se la tua Fiorina somigliasse la mia vezzosa
pastorella provenzale, non parleresti così. Se tu fossi
stato mio aiutante allorché io la conobbi nel suo
villaggio natìo, ove in qualità di semplice uffiziale ero
di guarnigione avresti conosciuto un angiolo di beltà,
di costumi, di candore, e d'innocenza.
BELFIORE
Sì eh? E quando vi fosse divenuta moglie sapete che
ne sarebbe successo!... Fiorina pure; quando faceva la
stiratrice di biancherie, era una colomba innocente, ma
poi quando mi fu moglie mi pigliava a schiaffi, mi dava
de' calci... Buono per me che allor quando seppe che io
aveva fatto qualche fortuna s'imbarcò per venirmi a
trovare e fu predata da corsari, e da allora in poi non
l'ho più veduta.
VOLMAR
E non piangesti? E non moristi di...
BELFIORE
Crepai dalle risa.
VOLMAR
Taci. S'avanza alcuno. Saranno gli araldi della regina
di Golconda che concede la grazia di presentarmi a lei
nella mia qualità di ambasciatore.