Felice Romani
Alina regina di Golconda
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ATTO SECONDO

Scena sesta. Belfiore, Fiorina, Cora

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Scena sesta. Belfiore, Fiorina, Cora

 

Vari villani portano Belfiore addormentato sopra
un fascio di paglia vestito da villano. Fiorina
è vestita
alla provenzale e le seguaci di lei egualmente.

FIORINA
Fate piano piano. Io voglio che si svegli
naturalmente, ma già il vino che ha bevuto unito al
soporifero lo farà dormire. Abbiamo fatto tutto il
possibile per non destarlo mentre gli abbiamo
indossato la sua natia pelliccia da montanaro come il
conobbi. Ora voglio fare di tutto per ricompensarlo
de' dispiaceri che gli faceva quando divenni sua
moglie.

CORA
Lo bastonavate?

FIORINA
Ma se era un birbaccione che mi disprezzava, e correva
appresso a tutte le stiratrici mie compagne. Io che ne
era gelosa gliele suonava qualche volta.

CORA
Questo poi non andava bene.

FIORINA
Doveva egli farmi de' torti? Era anch'io nel caso di
vendicarmi, eppure non lo faceva. Quel malandrino
credo abbia ringraziato il cielo quando avrà inteso che
la barca sulla quale io era nel mio viaggio fu predata
da corsari. Egli mi credette morta, ma grazie al cielo
vissi, fui unita ad altre schiave, venduta, e trasportata
nell'Indie.

CORA
E qui faceste la vostra fortuna?

FIORINA
Ebbi la sorte di essere qui fatta custode delle schiave,
e quando Alina venne predata, e fatta schiava del
nostro defunto signore fui destinata, come Europea
a sua prima damigella.

CORA
E quindi prima dama, e confidente della regina.

FIORINA
Alina piacque tanto al re che la fece sua moglie. Egli
estinto, divenne ella assoluta regina. Ora deve
eleggere uno sposo; e giacché la sorte inviò qui come
ambasciatore quel uffizialotto che ella aveva amato nel
suo paese natio, ha risoluto, a dispetto del visire, e di
tutti i pretensori, di farlo suo sposo, e re di Golconda.

CORA
Ma perché ha ella fatto addobbare questi giardini in
modo da farli credere un villaggio?..

FIORINA
Perché Volmar qui giungendo credette di essere
trasportato in un'isola incantata, e mio marito
egualmente; poiché non possono credere che Alina sia
regina, ed io una sua dama. Onde per secondare il loro
equivoco la regina, vivace com'è, ha voluto illuderli
in tal guisa. Io per imitarla, ho fatto lo stesso con
Belfiore, e l'ho fatto trasportare in questo tugurio, che
perfettamente assomiglia alla mia antica abitazione.

CORA
Vogliamo godere cotesta scena. Ma pare che cominci a
risvegliarsi.

FIORINA
Ritiratevi. Io prendo la mia antica conocchia, e canto
una canzone come era solita cantare a quei tempi.
(Coro via)
O donne, è trista cosa
trovarsi ognor vicino,
un uom ch'è dato al vino,
che dorme notte e .

BELFIORE
(svegliandosi)
Volmar! ...

FIORINA
(Si desta. Seguitiamo.)

BELFIORE
(sbalordito)
Ove son?... Non ho più testa.

FIORINA
Da che son fatta sposa
di questo bevitore,
arrabbio a tutte l'ore,
mi annoio notte e .

BELFIORE
(avanzandosi)
Corpo di Bacco!
Conosco la canzone...
Fiorina!

FIORINA
Alfin ti svegli, ubbriacone!

BELFIORE
Cospetto! Sei mia moglie,
o il diavolo in persona?

FIORINA
Scimunito!
Lo vedrai coll'effetto.

Sorge minacciandolo colla conocchia.

BELFIORE
Olà, dico, rispetto,
o con questa mia spada... Come? che?...
La mia spada, dov'è?
Il vestito, il cappello...

FIORINA
Ecco la spada,
scimunito! buffone!
(battendolo colla conocchia)

BELFIORE
Aiuto! aiuto!
(esce il coro)

CORO
Che strepito! Che fu?
Sempre schiamazzi tu, quand'hai bevuto.

BELFIORE
Bevuto!... sì... ma come,
perché mi trovo qua?... chi siete voi?

CORO
Siamo i vicini tuoi...
Non ci conosci più?

BELFIORE
Che fosse un sogno
Golconda, l'ambasciata...
i vascelli, l'armata, il grado mio?...

CORO
Tutto, tutto hai sognato.

BELFIORE
Ah! un malanno a costei che mi ha svegliato.
Io sognai che disperato
di una moglie malandrina,
me ne andai, mi fei soldato,
militai nella marina.
Ma cospetto! il mio valore
da per tutto fe' rumore:
dai nemici, dai corsari
liberai le terre e i mari,
e nell'Indie veleggiai
col francese ambasciator.

CORO e FIORINA
Oh! i bei sogni che tu fai!
Ah! ah! ah! tu sogni ancor.
(ridono)

BELFIORE
Questa strega, appena intese
la fortuna a me toccata,
s'è partita dal paese,
a Tolone si è imbarcata;
ma fu presa per la via
da un corsar di Barberìa,
in Algeri fu venduta,
notte e giorno ben battuta,
e la pelle presto presto
per fortuna ci lasciò.

CORO e FIORINA
Anche un sogno, un sogno è questo.

BELFIORE
Ah! perché non si avverò?
In Golconda io mi trovava,
in cuccagna io mi credea,
che bocconi ch'io mangiava!
Le bottiglie ch'io bevea!
Quelle care Golcondesi
eran meco sì cortesi,
ch'io di loro andava matto,
che un serraglio ne avrei fatto...
Ma mia moglie sul più bello
mi è venuta a risvegliar.
Qua la fiasca, qua il bicchiere,
tutto il giorno io voglio bere,
fino all'alba di domane
vo' dormire, vo' sognar.
Adorabili Indiane,
vi potessi ritrovar!
(parte)


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