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Federigo Tozzi Ricordi di un impiegato IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
MeseGiorno (0101)
1001 0412| con la faccia enorme e malaticcia, parla di propaganda socialista 1002 0319| che ero stato tante volte malato. Voglio essere sano. E, 1003 0406| 6 aprile~La malattia di Attilia m’impensierisce; 1004 0416| occhiata di traverso, quasi malevola; e non risponde all’ultimo 1005 0302| con un’ironia provocante e maligna.~La padrona dell’albergo, 1006 0303| un’aria tra indagatrice e maliziosa:~— Perché ieri sera non 1007 0203| due, i giubbettini di lana mancano, i fazzoletti devono essere 1008 0309| braccio paralizzato al quale mancava il pollice. Se riesciva 1009 0202| alla mia fidanzata, ma mi mancò la forza. Io non osavo né 1010 0202| dell’altro, disse:~— Ti manderemo qualche cartolina illustrata.~ 1011 0307| somigliante un poco alle mandorle, le apro più in fretta; 1012 0202| a prendere il dolce che mangeremo per salutare la prossima 1013 0311| mi parla più quantunque mangiamo sempre accanto. Non crede 1014 0318| passato certe deliziose manie, come quando si ha voglia 1015 0319| invece!~Un’operaia di una manifattura viene tutti i giorni nell’ 1016 0330| stazione solitaria della maremma; e si capisce che tenta 1017 0309| da per tutto, anche su i margini della strada. Mi sentivo 1018 0405| con le mani appoggiate al marmo del tavolino, dove tengono 1019 0318| stessa di una giornata forse marzolina: quando vedevo il vento 1020 0309| comprendere.~Ad un tratto, una massa fragorosa mi rasenta; un 1021 0305| tacere; e appena mi riesce di masticare gli ultimi bocconi. Ma siccome 1022 0405| rosa sono come punte di matite rosse; ma non le adopro. 1023 0318| 18 marzo~In una bella mattinata, debbo tornare a dietro 1024 0319| si vendicherà — dice il mattonaio.~ 1025 0317| ma grassa come una donna matura.~Hanno trovato il mezzo 1026 0316| mano.~Incontro sempre la mendicante che non ha più viso; come 1027 0305| figli.~I nostri compagni di mensa appartengono al personale 1028 0318| né meno che mi venga in mente d’andare proprio io a buttarlo 1029 0326| Non perché sia capace di mentirle; ma perché se per Némora 1030 0203| poco buona.~Io, allora, mentisco:~— Mi comprerà anche un 1031 0203| Sto per confessare che ho mentito; e sento che il respiro 1032 0203| volentieri di prima, un’altra menzogna:~— Gliel’ho detto io.~— 1033 0418| camminare: mi guarda con una meraviglia paurosa.~Allora, non ho 1034 0203| a cedere. E, allora, mi meraviglio di riuscire, per la prima 1035 0302| Vicino a lei, un’estasi meravigliosa prende la mia volontà e 1036 0306| che nella mia camera, ogni mercoledì, ci sta un dentista a cavare 1037 0311| dolce di loro?~ ~Dianzi, il meriggio m’aveva tutto chiuso entro 1038 0307| gastighi come vuole; se ne sono meritevole!~E, presomi per mano, mi 1039 0307| dire.~Non la vorrei questa mescolanza di sentimenti!~Ma, oggi, 1040 0203| perché la lavandaia non li mescoli con quelli di altri o li 1041 0307| mezzo di una lunga stanga messa in bilico sopra un sostegno 1042 0306| le mie camicie sono state messe in terra; e sul tavolino 1043 0103| animo; e mi pare l’unico mestiere che si confaccia alla mia 1044 0309| campare, facevano di tutti i mestieri. Ma, per lo più, erano adoprati 1045 0302| momento la mia anima. Io la mesuro con la mia consueta abitudine; 1046 0318| pagine lette soltanto a metà e anche meno. Dovevo ritrovarvi 1047 0412| una serie di colpettini metallici, che lasciano, rapidamente, 1048 0307| puntiglio, a continuare il suo metodo.~Ma preferisco parlare di 1049 0302| il macchinista, perché si metta con lei. Tuttavia, tengo 1050 0202| pietanza, disse:~— All’impiego, metterai giudizio; e non penserai 1051 0419| sarei sicuro che non glielo metterebbe; ma, lì per lì, le invento:~— 1052 0202| madre non fu contenta:~— Metterete i saluti con il vostro nome 1053 0309| prendermi le mani, dovevo mettermi a gridare per non piangere.~ 1054 0305| Io domando:~— Perché vi mettete in testa queste cose?~ ~ 1055 0316| volevo stare solo e mi mettevo a guardar dall’uscio socchiuso 1056 0316| sopra un serpe e sopra una mezzaluna. I ceri alti quanto il quadro. 1057 0418| perché, quando l’ho saputo a mezze scale, avendolo domandato 1058 0311| Il cipresso dell’orto, a mezzogiorno, pare più leggero della 1059 0303| rimprovera:~— Eh, non ci vuole mica tanto! È li’; guardi.~E 1060 0319| sorgente distante parecchie miglia dal paese; sopra l’asino. 1061 0306| infiorata.~Pontedera è il miglior paese che ci sia; e Drago 1062 0330| 30 marzo~Un barrocciaio minaccia di accoltellare un mio collega, 1063 0202| occhi, e divennero seri. Il minore di me e dell’altro, disse:~— 1064 0326| È passato, forse, mezzo minuto; e un altro ha detto:~— 1065 0405| più, dicendo a noi:~— È la miseria nostra. Quando non avevamo 1066 0202| sorelle e i fratelli si misero a gridare, ridendo e battendo 1067 0405| bambino più grande, con il moccio al naso, spezza, un piatto; 1068 0307| non è bello reggere il moccolo! Se la padrona di casa, 1069 0305| mia bottega le pare troppo modesta? Si vede subito che lei 1070 0307| Introduce subito alcune modificazioni; tutti rimpiangono l’altro; 1071 0326| nel mio animo; più tetra e molesta. Non dovevo dimenticare 1072 0418| I suoi occhi fieri sono molli di pianto. Prima ch’io possa 1073 0406| ed essi ciarlano ancora, moltiplicano e sommano. Ma il conto non 1074 0311| acqua del fiume fa un brusio monotono, urtando in un macigno bianco 1075 0311| sole va giù prestissimo. Le montagne sembrano d’oro un istante, 1076 0309| triste, che avevo voglia di morire. Una volta, a primavera, 1077 0316| sempre silenzio.~I suoi muri morti, e il tetto così stanco 1078 0105| muro da mio padre; che, mostrandomi la sfilata dei fratelli 1079 0303| abituarmi a tutto; e devo mostrare di non prendermela. Ma come 1080 0416| sta molto male.~Allora, mostro la prima al capostazione; 1081 0103| ambizioso; anzi, per questo motivo, non voglio lavorare come 1082 0330| un treno s’è rimesso in moto, ho intraveduto due sposi 1083 0329| siepi, qualche insetto si move; facendo frusciare la terra 1084 0326| mani fredde e incapaci a moversi. Ma di tra il vocio, ho 1085 0319| aprono, seguendo tutti i movimenti del vetturino; che, saltato 1086 0316| stesso; con una paura che mi mozza il respiro. Mentre negli 1087 0319| fratello di mio padre stava in Mugello, e veniva a trovarci ogni 1088 0302| sbraitare con Drago; che approva~mugulando dentro la gola rauca. Non 1089 0311| Perché è possibile che io muoia? La stazione, dov’io debbo 1090 0316| cime dei cipressi si vedono muovere, dalle finestre; ma senza 1091 0316| mi guarda.~Io non posso muovermi senza essere veduto!~E, 1092 0316| le gambe. Ed ella potesse muoversi e camminare ancora.~Quando 1093 0307| vigna, molti orti, divisi da muriccioli. Dinanzi all’uscio di casa 1094 0309| che si sono sparsi come muschio sopra le pietre?~Quanti 1095 0327| tratto, un donnone robusto e muscoloso piglia per le spalle la 1096 0203| camicie sono tre soltanto, le mutande due, i giubbettini di lana 1097 0307| altri. Il gestore resta muto e il suo viso si congestiona 1098 0317| Attilia?~La voce d’Attilia nasce dalla mia; ha toni di timidezza, 1099 0316| di sfuggire alla morte, nascondendomi in me stesso; con una paura 1100 0309| che io non abbia potuto nascondere il mio animo?~— No.~— Dunque, 1101 0326| benché abbia deliberato di nasconderle di Némora. Non glielo dirò 1102 0203| del tavolino, che mi fa da nascondiglio, dove credo che non frughi 1103 0418| camera. Singhiozzo forte e nascondo la faccia al muro. Dalla 1104 0302| indovinasse dove si era nascosta, per salutarmi, la mia fidanzata. 1105 0309| la tettoia. La pianura è nebbiosa, e accendo una sigaretta.~ 1106 0316| pazienti.~Allora io non ti nego più la mia mano, o uomo 1107 0303| con il vicegestore, suo nemico, si dà una fregatina alle 1108 0309| un poco gobbo e la barba nera; un altro con i baffi bianchi 1109 0316| c’è rimasta una macchia nerastra. Ma si laverà anche quella.~ 1110 0203| un tremito fin dentro i nervi del cervello, le faccio 1111 0302| famiglia. Mio padre era nervoso e ha tenuto sempre le mani 1112 0302| impaziente; e batto con le nocche il piatto vuoto che ho dinanzi. 1113 0309| verde nero. Mi dava sempre noia, e una volta mi prese per 1114 0412| simile ad uno scricchiolio noioso.~L’applicato leva di bocca 1115 | nostri 1116 0307| per rispetto a lei. E ho notato che la terza lettera, benché 1117 0405| viene.~Aspetto una buona notizia di Attilia; e questi brividi 1118 0306| una sua amica; ma non ho notizie molto esatte.~Sparagio, 1119 0330| servizio. È solo e povero.~Noto con quanta disinvoltura 1120 0303| a riposarsi del servizio notturno.~La camera mia ha la finestra 1121 0305| perché l’ostessa ha un numero così ristretto di buoni 1122 0309| potate e legate con i salci nuovi.~Mi fermavo a guardare i 1123 0412| pisana il cielo si empie di nuvoloni.~Un apparecchio si muove, 1124 0202| Il padre continuò:~— L’obbedienza ai genitori, non fa vergogna 1125 0202| attorno, cercasse come di obbedire agli altri; credendo di 1126 0203| le voglio bene, che io la obbedisca?~Intanto esamina di sbieco 1127 0202| vergogna a nessuno. Tutti hanno obbedito. E se tu volessi prendere 1128 0316| applicato, telegrafando, mi occhiava come avessi voluto fare 1129 0327| ed egli non fa altro che occhieggiare la figlia dell’ingegnere. 1130 0307| nascosto, non dare nell’occhio agli altri. Il gestore resta 1131 0103| proprio comodo? L’amore mi occupa tutto quanto l’animo; e 1132 0330| conigli, di galline e di oche. Tutti i venerdì, la panchina 1133 0412| dell’apparecchio. Allora si ode una serie di colpettini 1134 0309| modo che io avevo preso ad odiarlo. Egli guardava le mie gambe 1135 0316| meno a quelle che avevano odore di rose, e forse avrei trovato 1136 0309| Marianna, non credevo di offenderla dianzi.~Mi guarda con i 1137 0103| crudeltà raffinata. E mi offendo se qualcuno tenta di convincermi 1138 0302| nasconde la sua aria di offesa:~— Non vuole la minestra?~- 1139 0305| fa portare un litro; e ne offre un bicchiere al gestore. 1140 | Ognuno 1141 | Oh 1142 0311| dei biancospini. Mentre le ombre sono turchine proprio come 1143 0318| vento salire o scendere, a ondate, su per una collina di grano 1144 0307| donna più che illibata e onesta, non mi ci terrebbero né 1145 0317| canapé convinto d’avere un’onestà, che si deve vedere guardandolo.~ 1146 0318| tornare a dietro con l’anima opaca; perché, a mezzo del mio 1147 0319| vivo e giovane, invece!~Un’operaia di una manifattura viene 1148 0303| enorme; e sento un puzzo opprimente: l’aria entra da un cortiletto 1149 0302| scontenti. Poi, rassegnato, mi ordina:~— Domattina, alle sette, 1150 0305| personale viaggiante; e noi ordiniamo le pietanze due ore prima, 1151 0330| riabilitarsi; e sta sempre in orecchio che non sparlino di lui.~ 1152 0311| del fiume, dove sono molte orme.~Il sole va giù prestissimo. 1153 0309| esserci vicino, vedevo l’ortolano fermo al cancello aperto, 1154 0203| vedendomi a quel modo, non la osa toccare per rigirarla dalla 1155 0317| specialmente con le parole oscene.~Io gli chiedo:~— Perché 1156 0303| una scala strettissima e oscura, devo attraversare una stanza 1157 0319| Troppo tardi se ne pente.~Non oso contraddirlo, anche perché 1158 0405| rispondo; ed ascolto gli osti, che cominciano un litigio. 1159 0416| prima al capostazione; e ottengo il permesso di stare due 1160 0103| Strapparmi dalle ubriacature di ozio e di vagabondaggio, a cui 1161 0316| come avessi voluto fare l’ozioso. Mi sentivo mortificato 1162 0311| Giungo fino a Calcinaia, un paesello che si riflette grigio dentro 1163 0305| sentirci affezionati a lui, ci paga mezzo litro in due. Non 1164 0203| Mi comprerà anche un paio di scarpe.~Mia madre diviene 1165 0311| attorno! Questi orti che paiono fatti per contenere l’acqua 1166 0309| sedersi su le scale del Palazzo Vecchio. C’era anche un 1167 0406| dimostra una deferenza molto palese. Poi, chiede:~— C’è l’impiegato 1168 0203| scarpe.~Mia madre diviene pallida:~— E tu non ti vergogni 1169 0311| quando si raccoglie o nel palmo della mano o in una foglia 1170 0330| oche. Tutti i venerdì, la panchina è ingombra di gabbie che 1171 0309| occhi porcini e un braccio paralizzato al quale mancava il pollice. 1172 0326| volontà. Non volevo né meno parare il colpo, ma una voce energica 1173 | parecchi 1174 0417| m’ha voluto dare il suo parere, e ha smesso di parlarmi. 1175 0316| la tua ombra entri tra le pareti della mia casa.~Ma tu non 1176 0329| passi dalla mia casa mi parevano chilometri e chilometri. -~ 1177 0317| udirla, mi metto zitto.~Parlando, m’intende dalla voce: lei 1178 0317| tentato di confidarmi con lui, parlandogli anche della mia famiglia, 1179 0203| chiedo:~— Mi prometti di parlarle una volta sola, prima che 1180 0417| suo parere, e ha smesso di parlarmi. Ma, ormai, anche se ho 1181 0318| respirare.~Invece, quando parlo io, sento che il mio silenzio 1182 0318| speculazione per me, m’è parso che quella freschezza fosse 1183 0305| buffet della stazione. Ma non partecipo mai ai giuochi chiassosi 1184 0407| 7 aprile~Marcello Capri partì ieri sera. Gli fecero una 1185 0202| Invece, chiesi:~— Quando partirò?~— Ti chiameranno, credo, 1186 0416| Saluto in fretta i colleghi e parto. Il gestore appena mi risponde; 1187 0203| madre, accostatele insieme passando loro una mano su i capelli, 1188 0311| sono che bare e agonie, che passano l’una dopo l’altra; con 1189 0309| dimenticare i miei anni passati; che si sono sparsi come 1190 0309| un giovinotto, scemo, che passava con il corbello pieno di 1191 0309| aperto, o tornavo in dietro o passavo dalla parte opposta della 1192 0303| coperta rossa.~Drago, che passeggia lì fuori dei vetri, appena 1193 0327| Anzi, le ho scritto con. passione; perché sta sempre peggio.~ 1194 0405| ma poi ci azzecca:~— Le paste nel sugo.~— Si spicci.~Ella 1195 0418| guarda con una meraviglia paurosa.~Allora, non ho né il coraggio 1196 0311| lucentezza abbarbaglia; e dovento pazzo fino al punto di chiedermi 1197 0319| acqua gliele guariva, ma poi peggioravano lo stesso. Mio padre gli 1198 0309| trovandomi per una strada a pena fuori di Firenze, dopo le 1199 0302| lampadina elettrica, che pende sopra la scrivania, fa pochissima 1200 0303| bricato, distinguo il piccolo pennacchio di fumo che esce da una 1201 0330| Non entra più in paese; e pensando ch’io~l’abbia vista schiaffeggiare, 1202 0203| abbassate:~sembra agitata e che pensi perfino la bocca. La sua 1203 0203| vicinanza è più forte del pensiero di Attilia: è necessario 1204 0319| risponde:~— Troppo tardi se ne pente.~Non oso contraddirlo, anche 1205 0305| mi compare:~— E lei se ne pentirà.~Il Capri, invece, vuol 1206 0306| Questo incidente mi fa pentire d’essere venuto via da casa 1207 0316| parlavano. Sono~io che me ne pento, e poi faccio sempre lo 1208 0203| con quelli di altri o li perda, i solini non reggono più 1209 0317| allegro. Alla fine, però, si perde d’animo; e, per non annoiarsi 1210 0329| cielo stellato, credevo di perdermi; e i pochi passi dalla mia 1211 0311| giungere qui, la mia anima li perdeva. Ma mi viene da ridere a 1212 0302| con uno sdegno che non perdona, mi risponde:~— Sissignore.~ 1213 0307| padrona; perché si guardi dal pericolo di ogni sorpresa. Se non 1214 0305| la verità; e lei non si permetta di parlare così con i suoi 1215 0306| incollerito da vero.~ ~— Perché si permette... È una cosa vergognosa. 1216 0307| le garantisco che non le permetto di rivolgermi la parola.~ 1217 0103| come tutti gli altri; e persisto nel proponimento di attendere, 1218 0406| movimento cinque o sei alti personaggi dell’Amministrazione.~È 1219 0305| di mensa appartengono al personale viaggiante; e noi ordiniamo 1220 0302| venti. Prendo la valigia, pesante e incomoda, e mi presento 1221 0307| un altro inquilino meno pettegolo e meno curioso di me, tutte 1222 0203| non mi piace. Perché si pettina a quel modo?~Trovo, più 1223 0203| a una donna come si deve pettinare. È lei che comanderà sempre 1224 0406| Firenze!~Mentre rosicchio il pezzetto di pane della colazione, 1225 0420| promette di recarsi da un pezzo grosso delle Ferrovie, suo 1226 0326| male con Attilia. Che mi piaccia, non c’è dubbio; e vorrei 1227 0317| non capisco perché non ti piacciano le canzonettiste e perché 1228 0419| potevi trovare un nome che mi piacesse di più!~E sono andato ad 1229 0309| siepi erano fiorite; e mi piaceva d’incontrare con la fronte 1230 0318| poteva diventare un ricordo piacevole? Un ricordo che non aveva 1231 0318| riconosco, anzi. (Ora è bene che pianga un poco, invece dì scrivere!).~ 1232 0418| una donnetta che scendeva piangendo, mi son domandato se non 1233 0418| le bacio la bocca. Non piango più, ma quando mi pare che 1234 0309| luce s’intratteneva tra le piante. Gli uccelli volavano dai 1235 0311| molto. Guardo lungamente le pianure, dove qualche lume casalingo 1236 0202| battendo le posate sopra i piatti. Mio padre disse:~— Voi 1237 0303| un~bricato, distinguo il piccolo pennacchio di fumo che esce 1238 0418| ho bussato; stando con un piede pronto a rifare le scale.~ 1239 0418| sguardo di una volta, mi si piegano le gambe e vengo meno.~Ripresi 1240 0319| terra, cammina con le gambe piegate a roncola.~Poi, quando la 1241 0309| passava con il corbello pieno di trucioli su le spalle. 1242 0319| avventori; ma spera di fargli pietà. È proprio stupida.~— Non 1243 0202| padre, dopo aver finito una pietanza, disse:~— All’impiego, metterai 1244 0309| sparsi come muschio sopra le pietre?~Quanti occhi e quanti sguardi 1245 0317| Provati a dirla: vedrai che ci pigli gusto anche tu. E perché 1246 0326| lo struggimento, che mi pigliava ripensando a lei, mi faceva 1247 0330| bocche attaccate insieme pigliavano quella felicità che è concessa 1248 0316| le è morta la mamma.~Oggi piove. Baleni che sembrano umidi; 1249 0316| sotto le nuvole grigie.~Se piovesse anche dentro la mia anima! 1250 0412| lettere; e su la pianura pisana il cielo si empie di nuvoloni.~ 1251 0311| dietro quello del salcio, pisciolare come quando si raccoglie 1252 0309| venne da piangere, e non ho piu dimenticato quei campi.~ ~ 1253 0316| malata: pare che abbia la pleurite. E credo che guarirà perché 1254 | pochissima 1255 | pochissime 1256 0318| saliva o scendeva per quel poggetto di grano tutto verde: e 1257 0307| parecchi anni, viene portata in poltrona dentro uno scompartimento. 1258 0311| una gita in barca, fino al ponte sottile, che si vede laggiù 1259 0405| che verdeggia tra case, ponti e strade.~Quando entro nell’ 1260 0309| imbecille, grasso, gli occhi porcini e un braccio paralizzato 1261 0309| che travolse un guardiano, portandogli via la testa infissa al 1262 0203| egoistica, mi dice:~— Vorresti portarti la moglie in casa nostra? 1263 0307| da parecchi anni, viene portata in poltrona dentro uno scompartimento. 1264 0318| e, d’altra parte, sono portato ad escludere che sia un 1265 0309| in cima alle strade che portavano alle case dei contadini. 1266 0306| venuto a Pontedera! Se, poi, porterò la moglie qua, le faranno 1267 0305| sta attento che non gliene portino via né meno un fiasco. Sedendosi 1268 0330| poi sparisce di corsa nel portone di casa. -~Io non ho fatto 1269 0202| gridare, ridendo e battendo le posate sopra i piatti. Mio padre 1270 | possiamo 1271 0319| domando:~— E non c’è la possibilità che la sposi?~— Come dovrebbe 1272 | possono 1273 0327| paura che il vetturino della posta le si avventi addosso come 1274 0319| che è addetto al servizio postale, le ha fatto fare un figlio. 1275 0319| porta dal paese i pacchi postali, comincia a piangere; ma 1276 0309| olivo e olivo. Le viti erano potate e legate con i salci nuovi.~ 1277 0302| imparare? Io, fin qui, credo di poterne fare a meno; per sempre. 1278 | potesse 1279 | potevano 1280 | potevi 1281 | potevo 1282 | potrà 1283 | potrò 1284 0309| chiuso la porta a vetri.~È poverissima, e mi farà credito per un 1285 0330| riprenda in servizio. È solo e povero.~Noto con quanta disinvoltura 1286 0307| Dinanzi all’uscio di casa un pozzo; e vi prendono l’acqua per 1287 0319| nell’osteria, alle tredici precise; quando ci siamo noi. Mangia, 1288 0318| di un inganno; e con il preciso compito di non balbettare 1289 0307| continuare il suo metodo.~Ma preferisco parlare di me. È strano 1290 0318| bisogno che la mia anima prenda quest’arie di scontentezza 1291 0303| abbiamo pensato noi. La prenderà da Agostino, il corriere 1292 0305| sbaffato? Qua a Pontedera lo prenderanno tutti in uggia.~Io rispondo:~— 1293 0303| nero con le righe d’oro, lo prenderei per un contadino basso e 1294 0303| e devo mostrare di non prendermela. Ma come mi sento offeso!~ 1295 0309| il pollice. Se riesciva a prendermi le mani, dovevo mettermi 1296 0307| uscio di casa un pozzo; e vi prendono l’acqua per mezzo di una 1297 0303| con noi? Le avevamo fatto preparare il posto.~— Non sapevo dove 1298 0329| aperti. Quantunque abbia presa la migliore lampadina, non 1299 0416| giorni a Firenze. Sono quasi presago di non tornare più a Pontedera, 1300 0309| sempre noia, e una volta mi prese per un braccio.~Sentivo 1301 0302| pesante e incomoda, e mi presento al capostazione. Quando 1302 0407| di addio, alla quale non presi parte, perché ero troppo 1303 0307| se ne sono meritevole!~E, presomi per mano, mi porta nella 1304 | presto 1305 0318| ricordi che avrebbero la pretesa di essere considerati da 1306 0305| con me, e cerca tutti i pretesti per trascinarmi in discorso. 1307 0303| scegliere meglio, fisso il prezzo.~Per le vie, sono guardato 1308 0327| donna che ha il marito in prigione da quindici anni. Ha paura 1309 0316| piglia il mio posto. Le prime volte, restavo così mortificato, 1310 0305| m’ha più quella bontà dei primi giorni. M’hanno detto che 1311 0103| giorno in giorno, una sorte privilegiata quale me la figuro. E non 1312 0318| risolvere questa specie di problema.~Ma la mia anima, che con 1313 0330| al mio posto, un collega processato per aver preso cinquecento 1314 0418| entrare:~mi sembra quasi una profanazione al pudore di Attilia. E 1315 0420| Pontedera, ma mio padre mi promette di recarsi da un pezzo grosso 1316 0407| perché ero troppo stanco. Mi promise di passare dalla mia famiglia.~ 1317 0418| bussato; stando con un piede pronto a rifare le scale.~È venuta 1318 0307| in questo istante, mentre pronuncio queste parole, se ho un’ 1319 0412| enorme e malaticcia, parla di propaganda socialista insieme con un 1320 0103| gli altri; e persisto nel proponimento di attendere, di giorno 1321 0316| purché sia pura come i miei propositi e le cose che non ti dico. 1322 0307| dopo due boccate di sigaro, prosegue:~— Non lo capisce che anche 1323 0202| mangeremo per salutare la prossima partenza di Leopoldo.~Ora 1324 0307| Lucia benedetta, che mi protegge la vista, mi gastighi come 1325 0412| del telegrafo.~Io metto al protocollo alcune lettere; e su la 1326 0317| parola che ti pare sporca! Provati a dirla: vedrai che ci pigli 1327 0302| sogguarda con un’ironia provocante e maligna.~La padrona dell’ 1328 0316| apparecchi, sempre sul punto di provocare; mentre l’applicato, telegrafando, 1329 0305| facciano a tenerlo in una pubblica amministrazione.~E. per 1330 0418| quasi una profanazione al pudore di Attilia. E non posso 1331 0317| Prendo un foglio di carta pulita, e fingo di riflettere.~ 1332 0405| boccioli di rosa sono come punte di matite rosse; ma non 1333 0307| accorge; e si decide, per puntiglio, a continuare il suo metodo.~ 1334 | pur 1335 0316| tua amicizia purché sia pura come i miei propositi e 1336 0303| inferriata enorme; e sento un puzzo opprimente: l’aria entra 1337 | qual 1338 | qualcosa 1339 | Qualcuna 1340 | quali 1341 | quand’ 1342 0303| 3 marzo, ore quattordici~Dopo aver mangiato, sono 1343 0309| dovuto terminare il conteggio quindicinale, che sarà spedito al Controllo 1344 0203| restato solo, cerco di raccapezzarmi se mi sono vergognato di 1345 0311| pisciolare come quando si raccoglie o nel palmo della mano o 1346 0317| che non rifletto più, si raccomanda:~— Meglio che tu puoi.~Terminata 1347 0311| raggrumato.~Ma non bisogna raccontare a nessuno, né di noi né 1348 0417| dalla fidanzata; e gli ho raccontato delle due lettere. Quell’ 1349 0319| infiammazione cronica. Egli raccontava che andava a lavarsele a 1350 0303| appena mi scorge, sputa. Io racconto tutto al bigliettaio, ed 1351 0318| nata tra a gambàni mi si raduni intorno; perché mi sembra 1352 0103| anni, mi pare una crudeltà raffinata. E mi offendo se qualcuno 1353 0405| sono più voluttuosi dei raggi del sole.~ 1354 0311| colore che adesso pare sangue raggrumato.~Ma non bisogna raccontare 1355 0309| e con le mani i fili dei ragni tra olivo e olivo. Le viti 1356 0309| Gli uccelli volavano dai rami sopra la strada e andavano 1357 0412| metallici, che lasciano, rapidamente, su la striscia di carta 1358 0316| quadro dipinto a olio; che rappresenta la Madonna, con i piedi 1359 0305| vuol consigliare di non rasarmi altro che la barba. Allora, 1360 0309| una massa fragorosa mi rasenta; un fischio, correndo, è 1361 0327| per il meglio, si deve rassegnare. E, accesa una sigaretta, 1362 0302| adirati e scontenti. Poi, rassegnato, mi ordina:~— Domattina, 1363 0302| mugulando dentro la gola rauca. Non me ne vado, perché 1364 0420| mio padre mi promette di recarsi da un pezzo grosso delle 1365 0303| sporcato di fango, e la tesa recisa. Le ragazze, fermatesi tutte 1366 0305| cose?~ ~Allora il Brilli mi redarguisce senza riguardo:~— È la verità; 1367 0307| prima volta la cravatta regalatami da Attilia.~ 1368 0203| delicata:~— Guarda: mi ha regalato già questa cravatta!~Mi 1369 0203| o li perda, i solini non reggono più l’amido. Quando ha finito, 1370 0330| collega, che deve applicare un regolamento rinnovato dal capostazione.~ 1371 0306| mia roba, e il padrone mi rende i denari, ci manca poco 1372 0302| Con una voce che cerco di rendere grata, domando:~— Che cosa 1373 0305| sapere!~Io, cercando di rendermelo più benigno, gli rispondo:~— 1374 0307| costringiamo a chiedere un’altra residenza. Basta che lei sappia fare, 1375 0318| la mia stanza, e la sento respirare.~Invece, quando parlo io, 1376 0311| non ci sono più pietanze. Restano le acciughe sotto la salsa 1377 0316| poco tutta la testa; e le restassero soltanto le braccia e le 1378 0319| palpebre; come se fossero restate vive.~Io non volevo che 1379 0202| divagare, il tuo stipendio resterà sempre lo stesso e prima 1380 0306| dai carabinieri, mi farei restituire la roba; e lo scriverei 1381 0416| Allora, metto dentro la rete la valigia; e mi siedo. 1382 0405| per servire me.~Mentre si riabbottona il vestito, mi chiede:~— 1383 0330| si capisce che tenta di riabilitarsi; e sta sempre in orecchio 1384 0326| con la chitarra.~Quando ho rialzato la testa, ho guardato subito 1385 0316| qualche volta, ho paura di non riaprirli più.~ 1386 0418| urtare forse il letto, li riapro guardando più in alto di 1387 0406| conversazione tra noi impiegati riattacca immediatamente.~ 1388 0326| non sono andato a farmelo riattaccare? Perché mi batteva troppo 1389 0309| per un braccio.~Sentivo ribrezzo per un compagno di scuola, 1390 0318| riflettendo, in vece che di ricavarci qualche utile, e magari 1391 0318| cancelli del binario. Eppure io ricavo dal passato certe deliziose 1392 0330| invidio tutta quella gente ricca ed elegante, che viaggia 1393 0326| figlia del vicegestore, che è ricchissimo, o una di quelle del capostazione; 1394 0316| ora sono imbarazzato di riceverle e peggio a leggerle. Ed 1395 0416| 16 aprile~Ricevo due lettere. Una mi dice 1396 0317| avvicina un’altra volta; e ricomincia a parlare anche peggio di 1397 0317| voluto che il Brilli si riconciliasse con me; giurandogli che 1398 0317| Dianzi, quando il gestore s’è riconciliato, ho tentato di confidarmi 1399 0203| cassetti del canterano per ricontare la biancheria che dovrò 1400 0311| bene sotto a questo tetto ricoperto di semprevivi, quasi verdi 1401 0317| consegno. Egli la legge e la ricopia subito; cambiando certe 1402 0409| aprile~Comincia il caldo. Io ricopio l’inventario della stazione; 1403 0405| Che cosa c’è?~Non se ne ricorda subito, e sbaglia; ma poi 1404 0309| di essere solo, e non mi ricordavo affatto~di niente. Io volevo 1405 0407| pianto, ed ha una serietà ridicola.~ 1406 0302| non posso scriverle.~Però, ridiscendo dal letto; per togliere 1407 0317| silenzio della stanza è riempito dal canapé e dalle sedie.~ 1408 0303| mi sento offeso!~Prima di rientrare in stazione, mi verrebbe 1409 0318| sincero con me, magari anche riescendo brutale verso persone che 1410 0317| convincerlo da vero, non mi riescirebbe. È bene ch’egli non mi dica 1411 0305| rosso di Drago.~Ma sono riescito a scrivere una lettera lunga 1412 0309| quale mancava il pollice. Se riesciva a prendermi le mani, dovevo 1413 0418| tutti erano allegri. Io riescivo così a fingere, che m’hanno 1414 0330| gabbie delle galline, e riescono a trarre fuori le uova di 1415 0203| fidanzata dovrebbe pensare a rifarti il corredo, se tu sei certo 1416 0307| stanno insieme, e me lo riferisca. Ne è capace? Io, con due 1417 0318| se stesso? Certo non si riferiva allo stato d’animo che io 1418 0305| in due. Non m’è possibile rifiutare e né meno stare lontano 1419 0311| il fiume luccica; poi, i riflessi si spengono.~Mi soffermo 1420 0311| Calcinaia, un paesello che si riflette grigio dentro l’acqua. Intanto 1421 0318| molto a riflettere. Ma, riflettendo, in vece che di ricavarci 1422 0317| ma, quando vede che non rifletto più, si raccomanda:~— Meglio 1423 0318| come quando si ha voglia di rifrugare in un cassetto; pur sapendo 1424 0318| dalla prima all’ultima riga perché erano come pagine 1425 0307| scortecciata con una quasi nuova, rigata di rosso dentro e fuora; 1426 0303| con il pane e una fetta di rigatino.~Sono molto impacciato; 1427 0303| il berretto nero con le righe d’oro, lo prenderei per 1428 0203| non la osa toccare per rigirarla dalla parte della costura; 1429 0305| vanno senza mai finire di riguardarmi. Se c’è Drago fuori dell’ 1430 0305| Brilli mi redarguisce senza riguardo:~— È la verità; e lei non 1431 0319| nascosto, in casa sua. E poi la rimanda via subito!~— Ma troverà 1432 0316| mezzo di una tegola, c’è rimasta una macchia nerastra. Ma 1433 0305| una angoscia, che non ha rimedio. Sono irritabilissimo anche. 1434 0330| Stasera, quando un treno s’è rimesso in moto, ho intraveduto 1435 0326| sincerissimo e senza nessun rimorso, benché abbia deliberato 1436 0307| alcune modificazioni; tutti rimpiangono l’altro; e specialmente 1437 0316| per me. Sento, in vece, il rimpianto di tante cose buone che 1438 0303| Egli non mi crede, e mi rimprovera:~— Eh, non ci vuole mica 1439 0305| aguzzando gli occhi e il viso, rincalza:~ ~— Mi pare impossibile 1440 0326| forse, non l’ho voluto ringraziare. Dopo, ho saputo che la 1441 0302| le stringo le mani; per ringraziarla.~Sono tre ore che viaggio, 1442 0326| pensavo, che non l’ho né meno ringraziato. Anzi, forse, non l’ho voluto 1443 0303| corriere che va a Pisa.~Io lo ringrazio; ed egli, garantitosi che 1444 0330| applicare un regolamento rinnovato dal capostazione.~Adesso 1445 0302| doventi cattivo; per non rinunciare al rispetto del mio animo? 1446 0317| Volentieri; purché tu mi ripassi le somme.~— Accetto.~Prendo 1447 0326| struggimento, che mi pigliava ripensando a lei, mi faceva tenere 1448 0306| coraggio dalla padrona? E mi ripeto il suo nome, che m’hanno 1449 0309| uomo con i piedi deformi e ripiegati in dentro che andava a sedersi, 1450 0409| quasi subito, e mi debbo riposare quasi ogni quarto d’ora. 1451 0303| spiega che è un facchino a riposarsi del servizio notturno.~La 1452 0305| ore che anche noi abbiamo riposo; ma non aiuta la moglie, 1453 0330| che l’Amministrazione lo riprenda in servizio. È solo e povero.~ 1454 0317| allontano da lui; ma egli mi riprende a braccetto; e continua:~— 1455 0318| via, molte cose. Io dovevo riprenderli, leggerli - dalla prima 1456 0418| piegano le gambe e vengo meno.~Ripresi i sensi, cerco un’altra 1457 0311| mia stanchezza. Sale su e riscenderà come una camminata inutile; 1458 0326| stesso ho per lei come un risentimento, perché mi fa comportare 1459 0202| rispondo.~I miei fratelli risero, ma smisero subito. Il padre 1460 0302| ho paura perfino del mio riso.~Talvolta dormendo mi tornano 1461 0309| gridare per non piangere.~Ma risognavo sempre, come un incubo, 1462 0318| e io mi trovavo solo a risolvere questa specie di problema.~ 1463 0330| e quanto riesce a farsi rispettare. Nessuno lo disprezza. Passa, 1464 0318| adesso. Sono, direi, come rispondenze simboliche: scherzi inutili 1465 0316| poi mi veniva l’idea di rispondere con lo stesso garbo e restavo 1466 0203| Io non ho il coraggio di risponderle; ma, con un tremito fin 1467 0418| ho spiegato tutto, non mi rispondono nulla; soltanto la madre 1468 0305| ostessa ha un numero così ristretto di buoni clienti che fa 1469 0318| chitarra; perché mi sono risvegliato come dopo il supplizio di 1470 0418| di Attilia. E non posso ritardare più, in nessun modo, il 1471 0327| mezz’ore intere, senza più ritegno.~I facchini e i barrocciai, 1472 0306| forte:~— Dov’è?~— Non lo so.~Ritorno dal dentista e gli dico:~— 1473 0416| si fa alla finestra e si ritrae prima ch’io abbia potuto 1474 0318| addirittura impossibile ritrovarlo.~Che cosa avrebbero pensato 1475 0318| metà e anche meno. Dovevo ritrovarvi tanti significati, che avevo 1476 0311| Torno in dietro a corsa, ritrovo il sentiero stretto sopra 1477 0330| intraveduto due sposi che, ritti in mezzo allo scompartimento, 1478 0329| perché i facchini si sono riuniti facendo un gran baccano 1479 0305| giorni. M’hanno detto che se riuscirà ad avere dalla sua il vicegestore, 1480 0203| allora, mi meraviglio di riuscire, per la prima volta, a non 1481 0302| sollevare l’animo, ma non sono riuscito a rivedere la mia fidanzata.~ 1482 0318| pensavo né meno più, ora le riveda tanto bene!~Per esempio: 1483 0311| quando in quando apro per rivederti, ti sforzi di conservare 1484 0309| occhi e quanti sguardi io rivedo ancora, che fecero tremare 1485 0203| non ti vergogni a farti rivestire da lei?~Sto per confessare 1486 0418| io possa aprire bocca, mi riviene da piangere; e mi fa piacere 1487 0307| garantisco che non le permetto di rivolgermi la parola.~Io, invece, ho 1488 0203| anni. Ho appena il tempo di rivoltare sottosopra la fotografia; 1489 0327| Ad un tratto, un donnone robusto e muscoloso piglia per le 1490 0326| Lo sveglierò io! Gli romperò la chitarra su la testa!~ 1491 0319| cammina con le gambe piegate a roncola.~Poi, quando la diligenza 1492 0418| accese sul comodino; e un rosaio intrecciato ai ferri del 1493 0316| quelle che avevano odore di rose, e forse avrei trovato una 1494 0317| ancora sedici anni; bionda e rosea; ma grassa come una donna 1495 0317| Anche il Capri è biondo e roseo; e dà un’occhiata agli spropositi 1496 0406| andare a Firenze!~Mentre rosicchio il pezzetto di pane della 1497 0303| impermeabile o una coperta rossa.~Drago, che passeggia lì 1498 0309| buono. Ella fa gli occhi rossi, e il gestore sostiene che 1499 0309| che la rimprovero troppo rudemente. Perciò, in un momento che 1500 0309| scuotere le gocciole della rugiada; anche addosso a me. Le