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Federigo Tozzi Ricordi di un impiegato IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
MeseGiorno (0101)
1501 0302| vuoto che ho dinanzi. Odo un rumore di sedie smosse, un vocio 1502 0303| finestra né uscio, un uomo russa. Una donna mi spiega che 1503 0318| qualche utile, e magari saggia, speculazione per me, m’ 1504 0305| avvisto anche io. Tu non sai trattarci da pari a pari. 1505 0305| con il pane e il maiale salato; bevendo, poi, un bicchiere 1506 0311| muri, dietro quello del salcio, pisciolare come quando 1507 0311| peso della mia stanchezza. Sale su e riscenderà come una 1508 0416| proprio per convenienza.~Salendo in treno, avrei piacere 1509 0318| quando vedevo il vento salire o scendere, a ondate, su 1510 0318| folla. E, in tanto, il vento saliva o scendeva per quel poggetto 1511 0317| perché le ho parlato.~ ~In salotto non c’è nessuno. Ma le sedie 1512 0311| Restano le acciughe sotto la salsa di zenzeri e un piatto di 1513 0319| movimenti del vetturino; che, saltato a terra, cammina con le 1514 0319| torna in paese, la ragazza saluta la signora Marianna; e va 1515 0305| ho trovato Drago; che ha salutato soltanto il gestore, con 1516 0202| contenta:~— Metterete i saluti con il vostro nome quando 1517 0319| volte malato. Voglio essere sano. E, perciò, ora che è morto, 1518 0307| e non se ne parli più. Santa Lucia benedetta, che mi 1519 0319| viene nella mia bottega lo sapeva bene come me! Ma gli volle 1520 0418| non mi conoscevano e non sapevano nulla. Mi pareva che Attilia 1521 0303| preparare il posto.~— Non sapevo dove fossero.~Egli non mi 1522 0307| residenza. Basta che lei sappia fare, e in quanto allo scandalo 1523 0319| contraddirlo, anche perché non saprei come, ma domando:~— E non 1524 0307| sentimenti!~Ma, oggi, ne ho saputa una bella. Ho saputo che 1525 0302| mia fidanzata. I fratelli sbadigliavano e parlavano della scuola; 1526 0305| tipo? O perché vuole stare sbaffato? Qua a Pontedera lo prenderanno 1527 0405| se ne ricorda subito, e sbaglia; ma poi ci azzecca:~— Le 1528 0318| distrazione o per suggerimento sbagliato della mia volontà; che si 1529 0330| mia giovinezza mi facesse sbattere la testa nel muro senza 1530 0330| cavalli di legno che si sbattono’ girando attorno al carosello 1531 0203| obbedisca?~Intanto esamina di sbieco la fotografia, stesa sul 1532 0329| chilometri e chilometri. -~Uno sbigottimento angoscioso mi spingeva tra 1533 0302| è più. La sento, invece, sbraitare con Drago; che approva~mugulando 1534 0303| dentro~Il paese; e dopo una scala strettissima e oscura, devo 1535 0303| pieni di correzioni e di scarabocchi che io non so quel che devo 1536 0309| era anche un giovinotto, scemo, che passava con il corbello 1537 0318| vedevo il vento salire o scendere, a ondate, su per una collina 1538 0307| facchino mi ferma appena ho sceso le scale:~— Se lei non dice 1539 0311| con quel verde pallido, scherzano tra il verde azzurro e turchino 1540 0318| rispondenze simboliche: scherzi inutili del passato, senza 1541 0316| imputridire; poi doventare schiacciato come la pelle sola; poi 1542 0330| pensando ch’io~l’abbia vista schiaffeggiare, fa quasi l’atto di tornare 1543 0327| verso la tenda e le dà due schiaffi.~I facchini e i barrocciai 1544 0406| impiegato che deve dare gli schiarimenti?~Un applicato, ch’era rimasto 1545 0309| più contenta, lo sorseggio schioccando la lingua; poi, la saluto 1546 0309| un bicchiere un vino che scintilla. Per farla più contenta, 1547 0203| occhi di donna incinta, scintillanti e le palpebre abbassate:~ 1548 0309| l’acqua di un botro che scintillava, chiara e trasparente. Le 1549 0311| ghirlanda che ha paura di scivolare ai sobbalzi delle ruote.~ 1550 0311| dove il fiume fa gomito e scompare. Ma non trovo un barcaiolo.~ 1551 0302| me e la mia famiglia mi sconcerta. Che, forse, è necessario 1552 0302| che sembrano adirati e scontenti. Poi, rassegnato, mi ordina:~— 1553 0307| alla gestione aizzano lo scontento.~Egli se ne accorge; e si 1554 0307| in punta di piedi m’hanno scoperto ogni cosa: Drago se la intende 1555 0203| gonfia il petto come se scoppiasse. E le rispondo:~— Tu non 1556 0316| lampada a olio si sente scoppiettare. Fuori, nel muro, e dietro 1557 0307| un visaccio, mi tenta:~— Scopra, senza destare sospetti, 1558 0309| occhi neri e lucenti, mi scoraggiava: tornavo a casa così triste, 1559 0302| Ma la padrona è anche più scorbutica, e vuol farmi intendere 1560 0303| fuori dei vetri, appena mi scorge, sputa. Io racconto tutto 1561 0307| cambiato la catinella vecchia e scortecciata con una quasi nuova, rigata 1562 0412| di carta; simile ad uno scricchiolio noioso.~L’applicato leva 1563 0307| lettere mie, mi vengono scritte perfino meglio; come se 1564 0302| elettrica, che pende sopra la scrivania, fa pochissima luce; e distinguo 1565 0202| padre mi disse:~— Tu ci scriverai almeno due volte per settimana. 1566 0306| restituire la roba; e lo scriverei a casa. Ne sono esaltato, 1567 0202| il vostro nome quando gli scriveremo noi.~Mio padre, dopo aver 1568 0317| Hanno trovato il mezzo per scriversi di nascosto, e lei s’è innamorata 1569 0316| avvedevano. Ma, proprio allora, scrivevo ad Attilia; e le mie lettere 1570 0319| lavava abbastanza.~Oggi mi scrivono ch’è morto, ma io penso 1571 0309| altri campi. Essi facevano scuotere le gocciole della rugiada; 1572 0326| a dirmelo; per sentirmi scusato di più. -~Qualcuno mi dice:~— 1573 0302| bistecca.~Allora, con uno sdegno che non perdona, mi risponde:~— 1574 0309| dentro un lume quasi rosso; secca e gialla. Non so chi fosse.~ 1575 0305| clienti che fa la spesa a seconda dei loro gusti. Senza questo 1576 0406| sospira parecchie volte; e il secondo è più che mai arcigno. L’ 1577 0305| portino via né meno un fiasco. Sedendosi voltato verso di me, si 1578 0302| sua stanza, non si alza da sedere. È un uomo anziano, con 1579 0416| mano. Tuttavia, prima di sedermi e di guardare chi c’è nello 1580 0309| bambini si trastullano con una sedia.~— Signora Marianna, non 1581 0317| Credo che non abbia ancora sedici anni; bionda e rosea; ma 1582 0303| una risata. Uno prende un seggiolone, e lo attraventa contro 1583 0316| dal coro; s’inginocchia segnandosi, dinanzi alla Madonna, e 1584 0316| striscioline di carta dove sono segnate le trasmissioni; e, mentre 1585 0412| striscia di carta i loro segni azzurri. Poi, l’applicato 1586 0316| attraversando, senza lasciarvi il segno, lo spessore della mia giovinezza. 1587 0319| I suoi occhi si aprono, seguendo tutti i movimenti del vetturino; 1588 0307| volete garantire di me e seguitare a sparlare di me con tutti! 1589 0406| colazione, entra un ispettore seguito dal gestore: si fa silenzio 1590 0202| della sorellina più piccola sembravano incapaci di fissarmi ironicamente; 1591 0311| se anche le mie mani non sembrino verniciate di rosso, quasi 1592 0311| della nostra storia così semplice che la crederebbero idiota. 1593 0311| questo tetto ricoperto di semprevivi, quasi verdi anch’essi come 1594 0318| arrabbiato, dopo. Ma come? Una sensazione interamente morale poteva 1595 0302| Talvolta dormendo mi tornano sensazioni della realtà che mi fanno 1596 0103| sembri strano che io mi senta anche molto ambizioso; anzi, 1597 0318| tutta l’anima trapassata, sentendo la diffidenza dei miei sogni! 1598 0311| dietro a corsa, ritrovo il sentiero stretto sopra l’argine; 1599 0307| vorrei questa mescolanza di sentimenti!~Ma, oggi, ne ho saputa 1600 0305| amministrazione.~E. per il bisogno di sentirci affezionati a lui, ci paga 1601 0316| anche dentro la mia anima! Sentirei, dopo, quella freschezza 1602 0319| qualche giorno e basta.~A sentirlo parlare, mi annoiavo subito 1603 0418| insensata: « Se Attilia mi sentisse piangere così, ne avrebbe 1604 0330| bocca pieni di legno, e non sentono la fame.~ 1605 0329| e trascina una gamba. Le sere che non passa, guardo la 1606 0305| no! I suoi occhi, buoni e sereni, non si cambierebbero mai.~ 1607 0202| sgranarono gli occhi, e divennero seri. Il minore di me e dell’ 1608 0103| strada meno comoda ma più seria. Un giovane intelligente 1609 0412| apparecchio. Allora si ode una serie di colpettini metallici, 1610 0407| abbia pianto, ed ha una serietà ridicola.~ 1611 0316| Madonna, con i piedi sopra un serpe e sopra una mezzaluna. I 1612 0203| durerà né meno un mese. È seta poco buona.~Io, allora, 1613 0202| scriverai almeno due volte per settimana. Prima di qualunque altra 1614 0316| tegole; poi la pelle s’è sfatta, e sono apparse le ossa; 1615 0303| capo con le compagne, e si sforza di non ridere. Ma, dopo 1616 0311| quando apro per rivederti, ti sforzi di conservare il tuo colore 1617 0316| giovinezza. Allora mi par di sfuggire alla morte, nascondendomi 1618 0302| lo faceva essere perfino sgarbato con le persone che urtava. 1619 0309| pianura:~forse, la nebbia sgocciola sopra il fogliame e sopra 1620 0309| ancora, che fecero tremare e sgomentare la mia anima!~C’era, poi, 1621 0317| siccome le sue lettere sono sgrammaticate, il Capri storce sempre 1622 0202| mese.~I miei due fratelli sgranarono gli occhi, e divennero seri. 1623 | siano 1624 0406| indifferente ai miei registri, e si siede ad un altro tavolino per 1625 0307| inimicizia, dopo due boccate di sigaro, prosegue:~— Non lo capisce 1626 0318| Dovevo ritrovarvi tanti significati, che avevo abbandonato, 1627 0318| direi, come rispondenze simboliche: scherzi inutili del passato, 1628 0326| dimentico d’ogni cosa; sono sincerissimo e senza nessun rimorso, 1629 0305| molto benvisto perfino dal sindaco di Pontedera perché, quando 1630 0418| di entrare nella camera. Singhiozzo forte e nascondo la faccia 1631 0302| perdona, mi risponde:~— Sissignore.~Mi ci vuol poco a capire 1632 0305| loro gusti. Senza questo sistema, troveremmo soltanto uova 1633 0412| applicato leva di bocca la pipa, smette di dare retta al controllore 1634 0326| Némora io la lasciassi, smetterei piuttosto di scriverle e 1635 0202| miei fratelli risero, ma smisero subito. Il padre continuò:~— 1636 0302| Odo un rumore di sedie smosse, un vocio sommesso; e una 1637 0303| macchina elettrica debba smuovere tutti i fondamenti della 1638 0311| ha paura di scivolare ai sobbalzi delle ruote.~E, s’apro la 1639 0309| Firenze, dopo le case del sobborgo, dovevo passare davanti 1640 0316| mettevo a guardar dall’uscio socchiuso quelli che dentro la stanza 1641 0412| malaticcia, parla di propaganda socialista insieme con un applicato, 1642 0317| riflettere.~Il Capri è contento e soddisfatto; ma, quando vede che non 1643 0302| le mani in tasca; ma la soddisfazione che io abbia trovato un 1644 0305| troveremmo soltanto uova sode e insalata.~Oggi vi ho trovato 1645 0309| l’applicato dormiva in un sofà, con il berretto fin sopra 1646 0406| Amministrazione.~È pallido e sembra sofferente. Il gestore lo guarda; poi, 1647 0318| stanchezza, e aver sentito una sofferenza aspra; avere tutta l’anima 1648 0311| riflessi si spengono.~Mi soffermo per ascoltare i suoni di 1649 0319| gestore, che non la può soffrire, risponde:~— Troppo tardi 1650 0309| un uomo che mi guardava sogghignando. Mi venne da piangere, e 1651 0305| più di me!~Marcello Capri soggiunge:~— Me ne sono avvisto anche 1652 0302| che io non lo inviti, mi sogguarda con un’ironia provocante 1653 0316| canto delle cicale. Per i solchi lunghi cantano non so quali 1654 0311| Attilia, siamo rimasti io e tu soli. Io e tu come in una realtà 1655 0203| quelli di altri o li perda, i solini non reggono più l’amido. 1656 0330| mandino in qualche stazione solitaria della maremma; e si capisce 1657 0330| gli speditori vengono a sollecitarmi fin dentro l’osteria.~Ma 1658 0302| mosso, io mi son sentito sollevare l’animo, ma non sono riuscito 1659 0302| cose? E il mio sentimento somiglia a un topolino sorpreso in 1660 0307| calligrafia allungata e grossa, somigliante un poco alle mandorle, le 1661 0406| ciarlano ancora, moltiplicano e sommano. Ma il conto non va bene 1662 0302| di sedie smosse, un vocio sommesso; e una donna, alta e imponente, 1663 0307| se la intende con lei, di soppiatto; quando il vicegestore è 1664 0305| senza i baffi non li posso sopportare.~E il Brilli mi domanda:~— 1665 0302| aspettava dietro la porta, sopraggiunge; e ambedue mi guardano tacendo. 1666 0319| andava a lavarsele a una sorgente distante parecchie miglia 1667 0203| anche di più.~Mia madre mi sorprende; e con un viso, dove mi 1668 0306| il permesso di andare a sorprenderlo.~Infatti, l’uscio è aperto; 1669 0307| guardi dal pericolo di ogni sorpresa. Se non faccio così è perché 1670 0302| sentimento somiglia a un topolino sorpreso in una stanza che si è empita 1671 0405| sugo.~— Si spicci.~Ella sorride e dice:~— Ha sempre fretta!~ 1672 0309| Per farla più contenta, lo sorseggio schioccando la lingua; poi, 1673 0103| di giorno in giorno, una sorte privilegiata quale me la 1674 0307| Scopra, senza destare sospetti, a che ora stanno insieme, 1675 0406| che è entrato per primo, sospira parecchie volte; e il secondo 1676 0309| e arrossisce. E dopo un sospiro, mi risponde:~— E lei si 1677 0307| messa in bilico sopra un sostegno verticale. Sotto la mia 1678 0203| appena il tempo di rivoltare sottosopra la fotografia; e mia madre, 1679 0305| stanno li a parlare di me, sottovoce. E l’ultima occhiata è sempre 1680 0311| vecchio e aperto dalle spaccature, è per mettere fuori le 1681 0330| chiarissimi che brillano; poi sparisce di corsa nel portone di 1682 0311| più.~I viottoli dei campi spariscono tra l’erba di un verde quasi 1683 0316| poi anche le ossa sono sparite. Soltanto, nel mezzo di 1684 0307| garantire di me e seguitare a sparlare di me con tutti! Ora che 1685 0330| sempre in orecchio che non sparlino di lui.~Farò male, - ma 1686 0309| anni passati; che si sono sparsi come muschio sopra le pietre?~ 1687 0203| La guardo meglio, quasi spaventato di me stesso; ed ella, senza 1688 0316| il respiro. Mentre negli spazi della mia esistenza passa 1689 0329| angoscioso mi spingeva tra quelli spazii; senza lasciarne né meno 1690 0302| esiste più, ma soltanto uno spazio infinito. Quando ella mi 1691 0302| infilarla nella cornice dello specchio.~ 1692 0318| che non aveva niente di speciale in se stesso? Certo non 1693 0318| utile, e magari saggia, speculazione per me, m’è parso che quella 1694 0309| conteggio quindicinale, che sarà spedito al Controllo di Torino. 1695 0330| tempo per mangiare; e gli speditori vengono a sollecitarmi fin 1696 0317| mangiare e dormire senza spendere nulla. Ci dovrebbe pensare 1697 0311| luccica; poi, i riflessi si spengono.~Mi soffermo per ascoltare 1698 0306| non temo più di nulla; e spero che io mi trovi nella camera 1699 0418| soltanto stanco e un poco sperso. La bambina stava cheta 1700 0305| buoni clienti che fa la spesa a seconda dei loro gusti. 1701 0316| senza lasciarvi il segno, lo spessore della mia giovinezza. Allora 1702 0202| la testa dalle cose che spettano agli uomini già indipendenti, 1703 0405| con il moccio al naso, spezza, un piatto; ne busca e lo 1704 0317| da poco; una parte che mi spiace più di qualunque altra. 1705 0306| evitare che mi accadano cose spiacevoli; perché io, poi, non le 1706 0405| Le paste nel sugo.~— Si spicci.~Ella sorride e dice:~— 1707 0303| uomo russa. Una donna mi spiega che è un facchino a riposarsi 1708 0418| che io l’amo ».~Ma senza spiegare chi sono, mi dico che non 1709 0418| non ho né il coraggio di spiegarle chi sono e né meno di entrare 1710 0418| momento di vederla.~Quando ho spiegato tutto, non mi rispondono 1711 0309| il granturco già con le spighe, e in mezzo l’acqua di un 1712 0329| sbigottimento angoscioso mi spingeva tra quelli spazii; senza 1713 0309| ne posso derivare al mio spirito quand’egli cominci a parlare.~ 1714 0311| traghettatore, dall’altra sponda, mi domanda se voglio passare; 1715 0316| tante cose buone che vengono spontanee; da sé.~Sono io, dunque, 1716 0317| questa parola che ti pare sporca! Provati a dirla: vedrai 1717 0316| qualche ragazzo che va a sporcarla!~Una sera, ma una sera sola, 1718 0303| con molto fracasso. Si è sporcato di fango, e la tesa recisa. 1719 0309| contadini erano chiuse con sportelli verniciati di rosso; e l’ 1720 0416| qualcuno che mi chiudesse lo sportello come si fa con le persone 1721 0326| volentieri a Pontedera? Potrebbe sposare la figlia del vicegestore, 1722 0327| a Némora o sono deciso a sposarla. Me l’ha detto la signora 1723 0330| agio in compagnia di questo spostato; che mi dice, con rancore:~— 1724 0327| Tutti me la indicano; e mi spronano a guardarla almeno un poco. 1725 0317| roseo; e dà un’occhiata agli spropositi e una alla finestra. Dopo 1726 0303| vetri, appena mi scorge, sputa. Io racconto tutto al bigliettaio, 1727 0326| mangiare. Perché non mi sono staccato un bottone dalla giubba 1728 0317| qualche canzonettista, io mi stacco subito da lui e gli dico 1729 0318| tanto bene!~Per esempio: stamani sotto casa mia c’erano due 1730 0303| piena di pacchi. In una stamberga, che non ha né finestra 1731 0307| acqua per mezzo di una lunga stanga messa in bilico sopra un 1732 | state 1733 0318| cercano di accomodarsi a certi stati d’animo che mi vengono adesso. 1734 0316| dietro un’inferriata, la statua d’un cappuccino che tiene 1735 0330| fuori le uova di tra le stecche; aiutandosi con uno stecco 1736 0330| stecche; aiutandosi con uno stecco lungo.~Il più abile è arrivato 1737 0329| dopo aver guardato il cielo stellato, credevo di perdermi; e 1738 0311| piccola; ma la campagna si stende liberamente. Non è possibile 1739 0329| mai più. Ma allora mi vidi steso morto, sopra un letto di 1740 | stessi 1741 0202| lascerai divagare, il tuo stipendio resterà sempre lo stesso 1742 0302| con ambedue le mani agli stipiti della porta. Allora, abbasso 1743 0418| avesse sentito la luce, ha stirato la bocca; e le labbra le 1744 0302| senza smettere mai. Io mi stizzisco e affretto il passo; lo 1745 0330| meno quei cavalli hanno lo stomaco e la bocca pieni di legno, 1746 0317| sgrammaticate, il Capri storce sempre la bocca e gli viene 1747 0330| corno della luna, un poco storto e consumato da tutte quest’ 1748 0329| il viso. Io capisco che è stracco, e trascina una gamba. Le 1749 0103| 3 gennaio~Strapparmi dalle ubriacature di ozio 1750 0203| con un senso di piacere stravolto.~Inaspettatamente, dall’ 1751 0303| paese; e dopo una scala strettissima e oscura, devo attraversare 1752 0311| corsa, ritrovo il sentiero stretto sopra l’argine; e cammino 1753 0307| come deve prendere la cosa, stringe il labbro di sotto tra il 1754 0326| son sentito ingelosire; e stringevo in mano il croccino della 1755 0302| Quando ella mi parla, le stringo le mani; per ringraziarla.~ 1756 0309| che io sono fatto di tante strisce che corrispondono ad altrettanti 1757 0316| riesco a leggere in tempo le striscioline di carta dove sono segnate 1758 0309| gambe come per volermele stroncare.~Quando il sole non era 1759 0326| mentre io entravo; e lo struggimento, che mi pigliava ripensando 1760 0306| aperta una cassetta piena di strumenti lucenti, con qualche goccia 1761 0302| prima di avvicinarsi, mi studia lungamente; appuntellandosi 1762 0302| della realtà che mi fanno stupire. Ma la realtà sentita nel 1763 0309| lasciato in me, ne sarebbero stupite. Quando penso che io sono 1764 | sùbito 1765 0405| carne.~— Tienila tu; io ho sudato fino ad ora, a contare i 1766 0318| o per distrazione o per suggerimento sbagliato della mia volontà; 1767 0405| azzecca:~— Le paste nel sugo.~— Si spicci.~Ella sorride 1768 0406| contestazioni cominciano.~ ~Suona il mezzodì; ed essi ciarlano 1769 0318| c’erano due ciechi:~uno suonava il violino e l’altro la 1770 0311| soffermo per ascoltare i suoni di una chitarra: una voce 1771 0103| mia coscienza e alla mia superbia. Non sembri strano che io 1772 0318| risvegliato come dopo il supplizio di un inganno; e con il 1773 0307| latrine della stazione; e suppongo che uno dei due deviatori 1774 0307| ufficio.~Con il cuore in sussulto, e indeciso se lo dico al 1775 0203| e riesco ad aprirlo con sveltezza delicata:~— Guarda: mi ha 1776 0318| il mio sentimento si era sviluppato soltanto in sogni ed in 1777 0311| capelli. E questa volta taccio.~Il gestore mi osserva.~ 1778 0311| È una canzone ilare. Poi tace ogni cosa. Soltanto l’acqua 1779 0302| sopraggiunge; e ambedue mi guardano tacendo. Il macchinista mi fissa 1780 0326| Perché è sempre così taciturno?~Non potevano alludere altro 1781 0317| mi daresti retta.~Io, per tagliare corto, gli rispondo:~— Non 1782 0318| coltello invisibile che l’ha tagliata in due parti. Avere avuto 1783 0330| al carosello perché son tagliati male.~Ma almeno il carosello 1784 0305| piglia una specie di lucidità tagliente. Perché non gli pago da 1785 0405| gomito, e mi dice:~— Io gli taglierei la gola con questo coltello.~ 1786 | tal 1787 | tanta 1788 | tanti 1789 0303| per un contadino basso e tarchiato, che ha i baffi biondi e 1790 0309| baffi bianchi e le braccia tatuate; un altro, bassetto, con 1791 0317| a scuola?~— Fa la prima tecnica.~Anche il Capri è biondo 1792 0416| velatura di fastidio e di tedio.~ 1793 0316| Soltanto, nel mezzo di una tegola, c’è rimasta una macchia 1794 0316| sottile che s’è attaccato alle tegole; poi la pelle s’è sfatta, 1795 0316| provocare; mentre l’applicato, telegrafando, mi occhiava come avessi 1796 0316| Almeno, se imparassi a telegrafare! Mi annoierei meno e durerei 1797 0329| applicato è andato a casa; il telegrafista dorme nella sua stanza.~ 1798 0412| applicato, nella stanza del telegrafo.~Io metto al protocollo 1799 0316| entra un applicato con un telegramma da fare; mi dà un urtone 1800 0306| del padrone! Ormai, non temo più di nulla; e spero che 1801 0327| ragazza, la tira verso la tenda e le dà due schiaffi.~I 1802 0305| cucinare e servire a tavola, tenendo quasi sempre in collo uno 1803 0326| ripensando a lei, mi faceva tenere gli occhi chiusi. Un’altra 1804 0305| Non so come facciano a tenerlo in una pubblica amministrazione.~ 1805 0330| Amministrazione ha voluto tenermi qui? Io ho sempre chiesto 1806 0305| male? Io guardo il naso tenero e rosso di Drago.~Ma sono 1807 0418| La bambina stava cheta e teneva gli occhi aperti; tutta 1808 0405| marmo del tavolino, dove tengono i fiaschi e le forme del 1809 0317| gestore s’è riconciliato, ho tentato di confidarmi con lui, parlandogli 1810 0306| difendere da qualcuno che tenterà di entrarmi in camera di 1811 0302| Mio padre era nervoso e ha tenuto sempre le mani in tasca; 1812 0317| raccomanda:~— Meglio che tu puoi.~Terminata la lettera, gliela consegno. 1813 0307| illibata e onesta, non mi ci terrebbero né meno legato a catena!~ 1814 0307| lei. E ho notato che la terza lettera, benché io non la 1815 0329| lavoro affidato a me. Bevo il terzo caffè; ma gli occhi non 1816 0303| sporcato di fango, e la tesa recisa. Le ragazze, fermatesi 1817 0316| cappuccino che tiene un teschio in mano.~Incontro sempre 1818 0330| benevolenza e l’amicizia dei testimoni lo hanno fatto assolvere; 1819 0326| oscurità era nel mio animo; più tetra e molesta. Non dovevo dimenticare 1820 0405| Marianna dice:~— Perché non tieni un poco la bambina in collo? 1821 0405| cuocere questa carne.~— Tienila tu; io ho sudato fino ad 1822 0105| Stato. Un’occhiata, tra timida e dispettosa, a mia madre 1823 0418| mi veda piangere.~Allora, timidamente, mi chiede:~— Vuol passare?~ 1824 0317| nasce dalla mia; ha toni di timidezza, perché, per udirla, mi 1825 0317| non s’è convinto, ma per timore di esigere troppo da me, 1826 0305| crescere? Sa che lei è un bel tipo? O perché vuole stare sbaffato? 1827 0327| le spalle la ragazza, la tira verso la tenda e le dà due 1828 0406| grinze enormi, con la bocca tirata da una parte e gli occhi 1829 0203| a quel modo, non la osa toccare per rigirarla dalla parte 1830 0302| aveva dato Attilia; e, a toccarla, credo che mi porti fortuna.~ 1831 0418| le sono vicino e quasi la tocco con il mento; ma le guardo 1832 0307| vanto, se lei è il primo a toglierla di mezzo. Può essere la 1833 0316| come se le ulcere rosse le togliessero a poco a poco tutta la testa; 1834 0307| avete paura.~— Che Dio mi tolga gli occhi in questo istante, 1835 0307| anche lei si compromette, se tollera questa tresca? Invece, può 1836 0317| Attilia nasce dalla mia; ha toni di timidezza, perché, per 1837 0302| sentimento somiglia a un topolino sorpreso in una stanza che 1838 0303| fermatesi tutte insieme, si torcono dal ridere. Certamente, 1839 0309| spedito al Controllo di Torino. Il capostazione non c’era, 1840 0416| Pontedera; ma mi prometto di non tornarci più; a costo di perdere 1841 0406| ispettore con la faccia tutta torta da grinze enormi, con la 1842 0311| un verde quasi nero; che trabocca dalle siepi dei biancospini. 1843 0309| persone conoscessero le tracce inestinguibili che hanno 1844 0311| Intanto si fa sera. Un traghettatore, dall’altra sponda, mi domanda 1845 | tranne 1846 0326| capostazione; vivendosene tranquillo!~Io non ho il coraggio di 1847 0103| la figuro. E non ammetto transazioni.~ 1848 0303| cappello sotto le ruote del tranvai elettrico, che giunge da 1849 0318| aspra; avere tutta l’anima trapassata, sentendo la diffidenza 1850 0307| questa tresca? Invece, può trarne un vanto, se lei è il primo 1851 0330| delle galline, e riescono a trarre fuori le uova di tra le 1852 0307| finestra risponde in una vigna trasandata; di fianco, ci sono i due 1853 0329| capisco che è stracco, e trascina una gamba. Le sere che non 1854 0305| cerca tutti i pretesti per trascinarmi in discorso. Prima d’andarsene, 1855 0309| erbosi; forse, il vento umido trascorre. Anche le stelle debbono 1856 0330| chiesto ad un ispettore il mio trasloco in qualche città; a Firenze, 1857 0316| carta dove sono segnate le trasmissioni; e, mentre sto li con la 1858 0309| che scintillava, chiara e trasparente. Le siepi erano fiorite; 1859 0309| lenzuolo; e i suoi bambini si trastullano con una sedia.~— Signora 1860 0309| qualche volta, anche se si tratta di un amico. Non ho paura 1861 0305| avvisto anche io. Tu non sai trattarci da pari a pari. Perché? 1862 0305| così cupo!~Credo che si tratti di uno scherzo confidenziale; 1863 | traverso 1864 0329| arrabbio invece. Pare che si travolgano tra le casse; poi ridono 1865 0309| direttissimo!~Ho saputo che travolse un guardiano, portandogli 1866 0319| giorni nell’osteria, alle tredici precise; quando ci siamo 1867 0203| le conosco meglio di te.~Tremando, le chiedo:~— Quando l’hai 1868 0203| risponderle; ma, con un tremito fin dentro i nervi del cervello, 1869 0318| è limpida e silenziosa. Tremo anche io con i pioppi; e, 1870 0316| oliveta. Le foglie dei pioppi tremolano come in estate il canto 1871 0307| compromette, se tollera questa tresca? Invece, può trarne un vanto, 1872 0419| fidanzata fino al cimitero di Trespiano; chiedendole perdono per 1873 0330| Perché mi piace di più questa tristezza più grande del chiaro di 1874 0418| un poco umida. Come se mi troncassero il collo con un colpo solo, 1875 0309| per via delle Càmpora.~Mi trovai in un punto così bello che 1876 0309| avvicinato. Mi ricordo che io, trovandomi per una strada a pena fuori 1877 0319| stava in Mugello, e veniva a trovarci ogni tre o quattro anni; 1878 0309| ho meno da fare, vado a trovarla, con il pretesto di bere.~ 1879 0306| ho quasi il desiderio di trovarmi a cose~simili; per avvezzarmi 1880 0318| grano tutto verde: e io mi trovavo solo a risolvere questa 1881 0319| rimanda via subito!~— Ma troverà qualcuno che si vendicherà — 1882 0305| gusti. Senza questo sistema, troveremmo soltanto uova sode e insalata.~ 1883 0309| con il corbello pieno di trucioli su le spalle. Era magro 1884 | tue 1885 0306| mia camera!~Il dentista si turba.~— È la mia camera, le dico. 1886 0316| parlare a nessuno; così turbato nel viso, che tutti se ne 1887 0311| biancospini. Mentre le ombre sono turchine proprio come il cielo. Forse 1888 0311| scherzano tra il verde azzurro e turchino dei cavoli; ma meno chiari 1889 0203| per la prima volta, a non ubbidire a mia madre. La guardo meglio, 1890 0103| gennaio~Strapparmi dalle ubriacature di ozio e di vagabondaggio, 1891 0317| di timidezza, perché, per udirla, mi metto zitto.~Parlando, 1892 0326| Ma di tra il vocio, ho udito chiedere con antipatia:~— 1893 0305| lo prenderanno tutti in uggia.~Io rispondo:~— Me ne sono 1894 0305| Perché? Qui, siamo tutti uguali.~Io domando:~— Perché vi 1895 0316| ha più viso; come se le ulcere rosse le togliessero a poco 1896 0305| riesce di masticare gli ultimi bocconi. Ma siccome la mattina 1897 0416| malevola; e non risponde all’ultimo cenno che gli mando con 1898 0418| viso è bianca e un poco umida. Come se mi troncassero 1899 0309| erbosi; forse, il vento umido trascorre. Anche le stelle 1900 0103| quanto l’animo; e mi pare l’unico mestiere che si confaccia 1901 0311| e un cane mi si avventa. Urlo; ma nessuno mi risponde. 1902 0311| fiume fa un brusio monotono, urtando in un macigno bianco come 1903 0418| e, poi, soltanto per non urtare forse il letto, li riapro 1904 0302| sgarbato con le persone che urtava. Mia madre aveva un’accigliatura 1905 0316| telegramma da fare; mi dà un urtone e piglia il mio posto. Le 1906 0307| camera mia, ho visto Drago uscire da quella della padrona. 1907 0307| corteggio. Ma, dianzi, mentre uscivo di camera mia, ho visto 1908 0103| ubriacature di ozio e di vagabondaggio, a cui mi sono liberamente 1909 0302| e, forse, non è che un vago abbozzo che vive dentro 1910 0302| ella sia sempre fuori del vagone, correndo come il treno; 1911 0326| sapere. Non devo, anzi, vantarmi di questa lealtà?~Stasera, 1912 0307| tresca? Invece, può trarne un vanto, se lei è il primo a toglierla 1913 0316| chiudere là dentro una vita più vasta della mia.~Io mi rimprovero 1914 0418| mi fa piacere ch’ella mi veda piangere.~Allora, timidamente, 1915 0203| volta gli occhi.~Mia madre, vedendomi a quel modo, non la osa 1916 0329| lampadina, non riesco a vederci bene. L’applicato è andato 1917 0418| alzato in punta di piedi, per vederle meglio gli occhi e ho voluto 1918 0316| per assicurarsi che non li vedesse nessuno. Una notte un briaco 1919 0316| Le cime dei cipressi si vedono muovere, dalle finestre; 1920 0306| Calamai. Anche Sparagio vedrà chi sono io. Dovranno dire 1921 0317| sporca! Provati a dirla: vedrai che ci pigli gusto anche 1922 0203| le chiedo:~— Quando l’hai veduta?~— Dalla fotografia non 1923 0416| mesi, mi resta soltanto una velatura di fastidio e di tedio.~ 1924 0319| troverà qualcuno che si vendicherà — dice il mattonaio.~ 1925 0330| capostazione.~Adesso c’è una grande vendita di conigli, di galline e 1926 0330| galline e di oche. Tutti i venerdì, la panchina è ingombra 1927 | vengo 1928 0103| abbandonato dai quindici ai vent’anni, mi pare una crudeltà 1929 0329| né meno uno; e le nuvole ventavano sopra la mia testa. Io avevo 1930 0302| Arrivo a Pontedera dopo le venti. Prendo la valigia, pesante 1931 | venuta 1932 0405| la montagna lucchese, che verdeggia tra case, ponti e strade.~ 1933 0309| fermo a guardare le due verghe del binario, come se cercassi 1934 0203| raccapezzarmi se mi sono vergognato di me stesso o di loro.~ 1935 0306| si permette... È una cosa vergognosa. Mi renderà i denari, e 1936 0318| scontentezza quasi allegra? Mi pare verniciata a nuovo e non ancora asciutta 1937 0311| le mie mani non sembrino verniciate di rosso, quasi come il 1938 0309| erano chiuse con sportelli verniciati di rosso; e l’erba cresceva 1939 | verrà 1940 | verranno 1941 | Verrò 1942 0307| bilico sopra un sostegno verticale. Sotto la mia camera, dorme 1943 0316| Il cognome non lo so. È vestita di nero perché le è morta 1944 0302| scuola; le sorelle s’erano vestite a festa; e le due più grandi 1945 0303| treno, tre giovinette.~Mi vesto e vado all’ufficio. I miei 1946 0416| stabilimenti industriali, le vetrate sono già illuminate dalle 1947 0330| gente ricca ed elegante, che viaggia nei treni di lusso.~Stasera, 1948 0305| appartengono al personale viaggiante; e noi ordiniamo le pietanze 1949 0302| ringraziarla.~Sono tre ore che viaggio, e ho sempre pensato a lei; 1950 0317| non me la intendo con il vice gestore. Il Brilli non s’ 1951 0412| dà un ordine nella stanza vicina.~ 1952 0203| perfino la bocca. La sua vicinanza è più forte del pensiero 1953 0303| fisso il prezzo.~Per le vie, sono guardato da tutti. 1954 0330| capostazione glielo abbia~vietato.-~Con me s’è voluto giustificare, 1955 0311| averti amata sempre di più.~I viottoli dei campi spariscono tra 1956 0307| padrona di casa, fattomi un visaccio, mi tenta:~— Scopra, senza 1957 0318| punto di partenza, molto visibile, da dove mi devo rifare 1958 0309| ragni tra olivo e olivo. Le viti erano potate e legate con 1959 0406| impallidisce, ma sostiene con vivacità di non essere colpevole. 1960 0326| quelle del capostazione; vivendosene tranquillo!~Io non ho il 1961 0318| piace. Ella è un essere vivente anche per me. Ogni sua parola 1962 0319| Bisognerebbe che fosse vivo e giovane, invece!~Un’operaia 1963 | Voi 1964 0309| tra le piante. Gli uccelli volavano dai rami sopra la strada 1965 | voler 1966 0309| guardava le mie gambe come per volermele stroncare.~Quando il sole 1967 | volesse 1968 | volessi 1969 | volete 1970 | volevamo 1971 0318| altre, io doventavo ,un uomo volgare, un uomo da non distinguersi 1972 0307| andare una risata; che fa volgere quanti si trovano sotto 1973 | volle 1974 0309| Mentre stavo così, io mi volsi e vidi vicino a me un uomo 1975 0305| meno un fiasco. Sedendosi voltato verso di me, si fa portare 1976 0418| di entrare anche lì, mi volto alla mamma; e me la vedo 1977 0405| brividi freddi sono più voluttuosi dei raggi del sole.~ 1978 0203| ostilità egoistica, mi dice:~— Vorresti portarti la moglie in casa 1979 | vostro 1980 0302| con le nocche il piatto vuoto che ho dinanzi. Odo un rumore 1981 0329| le foglie.~Un uomo, che zappa tutto il giorno, torna a 1982 0311| acciughe sotto la salsa di zenzeri e un piatto di lattuga, 1983 0319| morto, non l’amo più mio zio! Bisognerebbe che fosse 1984 0317| perché, per udirla, mi metto zitto.~Parlando, m’intende dalla