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Paolo Risso Un apostolo del nostro secolo IntraText CT - Lettura del testo |
Sulle orme di S. Domenico, padre Giocondo fu anche lui uno di questi apostoli. Dalla sua nomina a parroco all'inizio del 1905, l'uomo di Dio, abituato alle vette, scese tra le strade degli uomini. L'accettazione del ministero parrocchiale gli costò fino all'angoscia, ma non venne meno e da quel giorno più nessuno lo fermò. Ogni parrocchiano poteva sentirsi a ragione conosciuto e amato da lui.
Come faceva a lavorare tanto come l'abbiamo visto? Il suo apostolato scaturiva dalla contemplazione di Dio. Delineava così il suo ministero:
«Il parroco è Gesù in mezzo al popolo, quindi deve vivere dei suoi pensieri, degli affetti, dei voleri, della vita di lui. Pieno di Lui, interamente nelle parole e nelle opere, deve in tutto riverberare la sua luce divina, specialmente nell'immolazione. Senza dolore non si fa nulla».20
«Il ministero parrocchiale ci assomiglia a Gesù, vero pastore d'anime, viatore e comprensore. Diventiamo insieme a Lui viatori e trionfatori in mezzo alle miserie umane. Che io sia la prima vittima delle anime, sia una vittima innocente e ardente d'amore» . 21
I suoi prediletti furono i bambini, i ragazzi, i giovani, i poveri, tutti, in una parola; e per tutti, con le sue istituzioni
e poi con la fondazione delle Suore Domenicane della beata Imelda, diede il meglio di se stesso. Davanti al liberalismo del tempo che lasciava spazio solo ai forti, padre Giocondo rivolse la sua attenzione ai piccoli, ai sofferenti, in modo operoso, senza inutili discussioni, agendo sulla linea dell'amore di Cristo al prossimo: «Quel che hai fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo hai fatto a me» ( Mt 25, 40).
La cultura laica affermava con arroganza che l'uomo è l'unico costruttore di se stesso, senza Dio. Padre Giocondo con la vita e con la parola, con il suo ministero di parroco e di fondatore, mirò ad annunciare Gesù Cristo come l'Unico che dà senso, bellezza e gioia di vivere all'uomo, come il solo Salvatore. Al modernismo diffuso, proprio negli anni del suo ministero parrocchiale nella Chiesa, e condannato dal Papa S. Pio X, con l'enciclica Pascendi (1907), egli diede come risposta la sua vita santa intessuta di opere apostoliche. 22
È Gesù che emerge sempre dalla vita e dagli scritti di padre Giocondo: l'uomo, la società devono tornare a Lui, a vivere di Lui, nella fedeltà totale al Papa e alla Chiesa Cattolica.
«Gesù è l'Uomo-Dio!» 23 «Gesù è il Verbo di Dio, tutto fu fatto per Lui, tutto dipende da Lui e nessuno quindi più di Lui ha il diritto di regnare sopra di noi».24 «Gesù è il nostro Capitano supremo... Gesù è il nostro Condottiero nel mare della vita».25 «Gesù è la vita, la luce, la santità per essenza, e il peccato è empietà, tenebra, morte».26 «Gesù al mondo: salvezza dell'umanità».