Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Paolo Risso Un apostolo del nostro secolo IntraText CT - Lettura del testo |
Nell'ottobre del 1898, padre Giocondo ebbe anche l'insegnamento di «Propedeutica alla Sacra Teologia», che prepara gli studenti ad affrontare i trattati teologici. Il giovane
docente adottò il testo del Card. Zigliara4 e si mise al lavoro con i suoi studenti che amava fraternamente e per i quali lavorava con impegno, per portarli a diventare ottimi sacerdoti domenicani.
Per loro lo vediamo tutto teso a illuminare i grandi temi della natura e dell'esistenza dell'ordine soprannaturale, della possibilità e necessità della rivelazione, dell'esistenza della divina rivelazione, della Chiesa voluta da Cristo per conservare e interpretare le Verità rivelate.
Significava per lui un impegno ancora più profondo nello studio che fioriva nella preghiera e nella contemplazione, che si trasfondeva nell'insegnamento ai suoi allievi e nella conversazione con i confratelli.
Prima che il 1898 finisse, padre Giocondo partecipò dal 4 al 6 novembre nella Basilica di S. Domenico in Bologna alle celebrazioni per la beatificazione di Innocenzo V, il primo Papa domenicano. 5 Il 21 dicembre il Card. Ferrari,
arcivescovo di Milano, completava i festeggiamenti del suo 25° anniversario di sacerdozio al Santuario di Fontanellato. Quel giorno arrivarono da Bologna a partecipare alla festa del Porporato, il Provinciale dei Domenicani, padre Leca, e Padre Giocondo Pio Lorgna. Durante il pranzo, padre Giocondo parlò rievocando gli anni del seminario a Parma e l'amore del Cardinale alla Vergine del Rosario.
Un altro incontro tra i due «santi».
Nella primavera del 1899, Padre Giocondo, stimato dal suo Provinciale Padre Leca, fu nominato, nonostante la sua giovane età, con dispensa particolare del Maestro Generale, consigliere del convento di S. Domenico di Bologna. Un altro servizio, a fianco del suo Priore, per la sua comunità, per procurare il bene comune. Allargava così, nell'Ordine, la sua dedizione, il suo dono ai confratelli.
Nell'ottobre 1899, alla ripresa delle lezioni nello Studio di Bologna, gli fu affidato l'insegnamento della Introduzione alla Sacra Scrittura, da impartire a sette studenti. P. Giocondo iniziò e continuò con il suo solito impegno, usando il testo «Introductio ad Sacram Scripturam» dell'illustre biblista Ubaldo Ubaldi6 appoggiandosi al magistero di Leone XIII sulla Bibbia: era uscita, appena da alcuni anni, l'enciclica «Providentissimus Deus» (18 novembre 1893), un vero inno alla Sacra Scrittura, una dimostrazione forte degli errori dei razionalisti, un invito imperioso ai Docenti delle Università Cattoliche, dei Seminari, degli Studentati a restituire alla Bibbia un posto eminente negli studi.
P. Giocondo tenne lezioni sui singoli libri del Vecchio e del Nuovo Testamento, ascoltato, ammirato, seguito dai suoi studenti.
Nel 1900 fu nominato «sacrista maggiore» della Basilica di S. Domenico. E allora lo si vide attivo a promuovere il culto divino, curando la pulizia e la bellezza degli arredi sacri, la solennità delle celebrazioni liturgiche, oltre che la predicazione e il servizio delle confessioni ai fedeli.
Nelle vacanze estive, continuava a recarsi a Fontanellato, ai piedi della sua Madonna, a confessare e a predicare, i due ministeri più propri del vero domenicano.
Nello stesso anno pubblicò il suo primo volumetto:
«Cenni sulla vita del Beato Raimondo da Capua»,7 che volle dedicare allo zio don Luigi Lorgna, parroco di Torrile, che lo aveva avviato al sacerdozio e alla vita religiosa, in segno di riconoscenza. Tratteggiando la figura del beato Raimondo, che fu il 23° Maestro Generale dell'Ordine, senza accorgersene, Padre Giocondo sembra rivelare qualcosa di se stesso quando scrive:
«Terminati gli studi, da valoroso soldato, si diede a bandire non solo dalla cattedra ma dal pergamo e dal tribunale di penitenza, la Verità con tanto affetto appresa».8
Collaborò alla redazione di alcune encicliche di Leone XIII, fra cui la Rerum Novarum (1891) sulla questione sociale.