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Paolo Risso Un apostolo del nostro secolo IntraText CT - Lettura del testo |
Seminatore di vita
Così aveva comandato Gesù ai suoi apostoli, prima di tornare al Padre. Egli è venuto affinché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza ( Gv 10, 10). Come parroco, Padre Giocondo si preoccupò di guidare i fratelli, a lui affidati, all'incontro con Gesù vivo nei Sacramenti.
Si interessò, prima di tutto, ai bambini, ai ragazzi, i suoi prediletti.1
Era ancora assai diffusa la mortalità infantile e morivano numerosi bambini appena nati. Per questo fu assai contento di apprendere che le ostetriche, attive nella sua parrocchia, sapevano amministrare il Battesimo in caso di necessità. 2
Ogni anno nascevano, nel suo territorio, circa cento bambini. Lui li amava come figli di Dio, da educare «alla statura di Cristo» ( Ef 4, 13). Per la loro formazione cristiana, dopo il Battesimo, invitava i genitori a essere i primi educatori della fede. 3 Per i più piccoli organizzò, con la
massima cura, la scuola di catechismo, in preparazione a primo incontro con il Signore nella Confessione e nella Comunione, alla Cresima.
Non si dava pace, quando certi genitori ritardavano la Cresima o, peggio, decidevano di non mandare alla Cresima i loro figli. Allora si interessava di cercarli nelle case.
Sapeva, padre Giocondo, che l'inizio della santificazione delle anime è il sacramento della Penitenza. Diventato parroco, invitava spesso la sua gente alla Confessione frequente. Era sempre disponibile ad ascoltare le confessioni, paziente, mite, sereno e rasserenante, con la dolcezza della madre e la fermezza dello scalatore che porta i compagni di cordata alle vette. 4
Sapeva dirigere coloro che l'avvicinavano, alla santità. Per questo fu chiamato a essere il confessore di diverse comunità di suore... In parrocchia e fuori parrocchia, era direttore di spirito ricercato e sicuro. Dalla sua guida, sapiente e amorosa, uscirono capolavori d'amore.
«... ve n'è perfino che rifiutano di far battezzare i bambini». In AL VI 128 (13).