Fermo e Lucia
   Tomo,Capitolo
 1       I,    III|  Pigliate quei quattro capponi, poveretti! che doveva sgozzare io
 2       I,    III|         qualche rimedio che noi poveretti non sappiamo nemmeno immaginare».~«
 3       I,      V|      sarebbe in questo caso. Oh poveretti noi! Oh che tempi! Quando
 4       I,   VIII| abbandonerà». E qui raccontò ai poveretti il pericolo a cui erano
 5      II,      I|      tranquillo! è un paradiso! Poveretti! portano invidia alla loro
 6      II,   VIII|     pareri, aveva amore per noi poveretti».~«Dunque abbiate pazienza»,
 7     III,      I|       questi, «perché siamo due poveretti. Andate», continuò poi con
 8     III,     IV|    avete voi fatto per quei due poveretti, dei quali voi, e voi solo
 9     III,     IV|     momento: avvertire quei due poveretti della iniquità potente che
10     III,     IV|         Le sventure di quei due poveretti possono ancora tornare in
11     III,     IV|  bisogna poi anche dire che noi poveretti non siamo avvezzi a vedere
12      IV,    III|   morbos; miranda videntur».~«O poveretti noi!» disse una signora,
13      IV,    VII|         attendere a questi miei poveretti mentre io me ne sto ritirato
14      IV,     IX|      diede tanto fastidio a noi poveretti ed anche a lei, non ne darà


I promessi sposi
   Capitolo
15     III        |  Pigliate quei quattro capponi, poveretti! a cui dovevo tirare il
16     III        |      rimedio, di quelli che noi poveretti non sappiam nemmeno immaginare.~-
17      IV        |     cura che dovevano aver que' poveretti, per schivare ogni parola
18      XI        |       della fuga de' nostri tre poveretti, e del come, e del perché,