Fermo e Lucia
   Tomo,Capitolo
 1       I,    III|          alcuno, dei miei lettori milanesi che non si ricordi di aver
 2       I,      V|           spagnuoli, né cavalieri milanesi, voleva forse dire padre»:
 3       I,      V|          spagnuoli e di cavalieri milanesi, o viceversa, giacché ho
 4     III,   VIII|           Eh! eh!» diceva uno, «i milanesi non son mica uomini di stoppa:
 5     III,   VIII|     niente?» domandò un altro: «i milanesi a buon conto hanno il pane
 6     III,   VIII|       garbugli si fa peggio. Se i milanesi avessero avuto un po' di


I promessi sposi
   Capitolo
 7     III        |        nessuno de' nostri lettori milanesi, che non si rammenti d'aver
 8     XII        |         mani. Vergogna! Voi altri milanesi, che, per la bontà, siete
 9    XIII        |     fornai. Viva il re, e i buoni milanesi, suoi fedelissimi vassalli!
10     XVI        |           volta par proprio che i milanesi abbian voluto far davvero.
11    XVII        |        gara per aver degli operai milanesi, che son quelli che sanno
12    XVII        |           il mestiere; gli operai milanesi alzan la cresta; chi vuol
13    XXVI        | inclinazione degli operai di seta milanesi a trasportarsi nel territorio
14   XXXII        |        Giulio Monti, gentiluomini milanesi, si componeva veleno in