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I promessi sposi
Capitolo
1 I| intenzione di maritar domani Renzo Tramaglino e Lucia Mondella!~-
2 I| basso di don Abbondio. "Se Renzo si potesse mandare in pace
3 II| deliberazione. Confidare a Renzo l'occorrente, e cercar con
4 II| guadagnar tempo, menando Renzo per le lunghe. Si rammentò
5 II| sogni! Bravi, don Rodrigo, Renzo, viottole, rupi, fughe,
6 II| alzò, e stette aspettando Renzo con timore e, ad un tempo,
7 II| Lorenzo o, come dicevan tutti, Renzo non si fece molto aspettare.
8 II| Oltre di questo, possedeva Renzo un poderetto che faceva
9 II| per la testa", argomentò Renzo tra sé; poi disse: - son
10 II| sappia qualche cosa, - disse Renzo, cominciando ad alterarsi, -
11 II| Orsù!...~- Via, caro Renzo, non andate in collera,
12 II| signor mio? - proruppe Renzo, con un volto tra l'attonito
13 II| insieme facevan pensare a Renzo che ci fosse sotto un mistero
14 II| Dio vuole, il mio povero Renzo.~- Fatemi un piacere: quel
15 II| era mistero sotto", pensò Renzo; e, per tirarlo in luce,
16 II| nascer povero, il mio caro Renzo.~- È vero, - riprese questo,
17 II| male co' poveri?~- Sentite, Renzo; io non posso dir niente,
18 II| che ci ha colpa? - domandò Renzo, con un cert'atto trascurato,
19 II| Prepotenti! birboni! - pensò Renzo: - questi non sono i superiori". -
20 II| nell'orto, e chiuse l'uscio. Renzo, rispostole con un saluto,
21 II| quel prepotente, - disse Renzo, con la voce d'un uomo ch'
22 II| lanciarsi all'uscio. Ma Renzo, che doveva aspettarsi quella
23 II| Come si chiama colui?~- Renzo! Renzo! per carità, badate
24 II| si chiama colui?~- Renzo! Renzo! per carità, badate a quel
25 II| tale energia, l'aspetto di Renzo divenne così minaccioso,
26 II| don...~- Don? - ripeté Renzo, come per aiutare il paziente
27 II| fuori.~- Ah cane! - urlò Renzo. - E come ha fatto? Cosa
28 II| vedendo nello stesso tempo che Renzo, tra la rabbia e la confusione,
29 II| aver fallato, - rispose Renzo, con voce raddolcita verso
30 II| fallato; e mi scusi, - rispose Renzo, aprendo, e disponendosi
31 II| Posso aver fallato, - ripeté Renzo, sprigionandosi da lui;
32 II| letto, dove lo lasceremo.~Renzo intanto camminava a passi
33 II| gli animi degli offesi. Renzo era un giovine pacifico
34 II| era avvezza la mente di Renzo, v'entrarono in folla. Si
35 II| un momento nella testa di Renzo. Ma n'era informata? Poteva
36 II| era cinto da un murettino. Renzo entrò nel cortile, e sentì
37 II| Bettina, zitta! - disse Renzo. - Vien qua; va' su da Lucia,
38 II| il portamento inquieto di Renzo, - cosa c'è? - disse, non
39 II| terrore.~- Lucia! - rispose Renzo, - per oggi, tutto è a monte;
40 II| disse Lucia tutta smarrita. Renzo le raccontò brevemente la
41 II| voi sapevate...? - disse Renzo.~- Pur troppo! - rispose
42 II| soli.~Mentre ella partiva, Renzo sussurrò: - non m'avete
43 II| mai detto niente.~- Ah, Renzo! - rispose Lucia, rivolgendosi
44 II| momento, senza fermarsi. Renzo intese benissimo che il
45 II| La figlia la lasciò con Renzo, tornò alle donne radunate,
46 III| nella stanza terrena, mentre Renzo stava angosciosamente informando
47 III| disse poi, rivolgendosi a Renzo, con quella voce che vuol
48 III| rivolgendosi di nuovo a Renzo, senza alzargli però gli
49 III| ah assassino! - gridava Renzo, correndo innanzi e indietro
50 III| quell'assassino.~- Ah! no, Renzo, per amor del cielo! - gridò
51 III| cielo! - ripeteva Agnese.~- Renzo, - disse Lucia, con un'aria
52 III| voglio dire. Fate a mio modo, Renzo; andate a Lecco; cercate
53 III| conosco di vista, - disse Renzo.~- Bene, - continuò Agnese: -
54 III| testa, a pensarci un anno.~Renzo abbracciò molto volentieri
55 III| e le consegnò in mano a Renzo; il quale, date e ricevute
56 III| mani addosso, quantunque Renzo andasse tirando indietro,
57 III| qui, e andate innanzi -. Renzo fece un grande inchino:
58 III| accomodò sul seggiolone. Renzo, ritto davanti alla tavola,
59 III| È il mio caso, - disse Renzo.~- Sentite, sentite, c'è
60 III| Mentre il dottore leggeva, Renzo gli andava dietro lentamente
61 III| povero figliuolo, - rispose Renzo, - io non ho mai portato
62 III| fuori tutte queste parole, Renzo lo stava guardando con un'
63 III| oggi, - e qui la voce di Renzo si commosse, - dovevo sposare
64 III| senta, - ripeteva indarno Renzo: il dottore, sempre gridando,
65 III| povere bestie, e le diede a Renzo, con un'occhiata di compassione
66 III| tu l'abbia fatta bella. Renzo voleva far cerimonie; ma
67 III| compiacenza.~In questa, arrivò Renzo, ed entrando con un volto
68 III| parere però era buono, e che Renzo non doveva aver saputo far
69 III| trovato un aiuto migliore. Renzo accolse anche questa speranza,
70 III| immaginare.~- Lo spero; - disse Renzo, - ma, in ogni caso, saprò
71 III| disse tristamente Lucia a Renzo, il quale non sapeva risolversi
72 III| Buona notte, - rispose Renzo, ancor più tristamente.~-
73 V| frate stava così meditando, Renzo, il quale, per tutte le
74 V| padre? - gli domandò Renzo, con voce commossa.~- Pur
75 V| parole? Dico a te, il mio Renzo, che tu confidi in Dio,
76 V| fortemente il braccio di Renzo: il suo aspetto, senza perder
77 V| è un terribile guadagno! Renzo! vuoi tu confidare in me?...
78 V| Dio?~- Oh sì! - rispose Renzo. - Quello è il Signore davvero.~-
79 V| toccato a far giustizia a Renzo Tramaglino, e a fare star
80 VI| tristamente il desinare; Renzo sul punto d'andarsene ogni
81 VI| promessa tanto magnifica; e Renzo disse subitamente: - cuore?
82 VI| ripiego?~- C'è dubbio? - disse Renzo: - maritati che fossimo...
83 VI| questa faccenda? - domandò Renzo.~- Ascoltate e sentirete.
84 VI| fosse vero, Lucia! - disse Renzo, guardandola con un'aria
85 VI| ci abbandonate, - disse Renzo. - Parlo così, perché la
86 VI| quand'è fatta? - disse Renzo.~- Che volete ch'io vi dica? -
87 VI| intenderebbe ognuno, - disse Renzo.~- Non bisogna parlarne
88 VI| sembrava però capacitata: ma Renzo, tutto rincorato, disse: -
89 VI| verso, l'ho trovato, - disse Renzo, battendo il pugno sulla
90 VI| fatte.~- Lucia, - disse Renzo, - volete voi mancarmi ora?
91 VI| aguzzano il cervello: e Renzo il quale, nel sentiero retto
92 VI| doveva sopravvivere. Mentre Renzo barattava i saluti con la
93 VI| donne dissero cortesemente a Renzo : - volete restar servito? -,
94 VI| Vi ringrazio, - rispose Renzo: - venivo solamente per
95 VI| domandar altro, e andò con Renzo.~Giunti all'osteria del
96 VI| votato un boccale di vino; Renzo, con aria di mistero, disse
97 VI| lavoravi, l'anno passato.~- Ah, Renzo, Renzo! tu mi guasti il
98 VI| anno passato.~- Ah, Renzo, Renzo! tu mi guasti il benefizio.
99 VI| parlo del debito, - disse Renzo, - è perché, se tu vuoi,
100 VI| Di' su.~- Ma...! - disse Renzo, mettendo il dito alla bocca.~-
101 VI| E da mangiare, - rispose Renzo. - Lo condurremo qui a stare
102 VI| Benone.~- Ma...! - disse Renzo, mettendo di nuovo il dito
103 VI| pace.~- Domattina, - disse Renzo, - discorreremo con più
104 VI| racconterebbe alle donne, e Renzo, a render conto de' concerti
105 VI| dirla al padre Cristoforo?~Renzo arrivò tutto trionfante,
106 VI| Cosa ci manca? - rispose Renzo.~- E Perpetua? non avete
107 VI| Come faremo? - disse Renzo, un po' imbrogliato.~- Ecco:
108 VI| Benedetta voi! - esclamò Renzo: - l'ho sempre detto che
109 VI| ostina a dire che è peccato.~Renzo mise in campo anche lui
110 VI| di bugie, di finzioni. Ah Renzo! non abbiam cominciato così.
111 VII| il capo; ma nell'animo di Renzo, l'ira prevalse all'abbattimento.
112 VII| essere la mia sposa.~- Povero Renzo! - rispose il frate, con
113 VII| detto nemmen questo, povero Renzo! Sarebbe ancora un vantaggio
114 VII| vi perdete d'animo; e tu, Renzo... oh! credi pure, ch'io
115 VII| tanto! Lascia fare a Lui, Renzo; e sappi... sappiate tutti
116 VII| il giorno, per voi. Tu, Renzo, procura di venirci: o se,
117 VII| la finirò! - interruppe Renzo, questa volta, andando in
118 VII| senso di quelle parole.~- Oh Renzo! - esclamò Lucia.~- Cosa
119 VII| Agnese.~- Per burla? - gridò Renzo, fermandosi ritto in faccia
120 VII| vedrete se sarà burla.~- Oh Renzo! - disse Lucia, a stento,
121 VII| viso lagrimoso, disse a Renzo, con voce accorata, ma risoluta: -
122 VII| del re...~E bene! - gridò Renzo, con un viso più che mai
123 VII| Me lo promettete? - disse Renzo, con una voce e con un viso
124 VII| sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto
125 VII| nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo sapesse bene. Il
126 VII| lui, la cosa in dubbio.~Renzo avrebbe voluto prolungare
127 VII| importante, e d'esito incerto. Renzo si lasciò veder di buon'
128 VII| sera? - domandò Agnese a Renzo.~- Le zucche! - rispose
129 VII| Menico.~- Va bene, - rispose Renzo; e partì, per accudire all'
130 VII| povera Agnese, d'incutere a Renzo tale spavento, da fargli
131 VII| il sole cadeva; quando Renzo entrò dalle donne, e disse: -
132 VII| smentiva la parola.~Quando Renzo e i due compagni giunsero
133 VII| ne poteva stare. Quando Renzo, ch'era innanzi agli altri,
134 VII| in quel momento, squadrò Renzo da capo a piedi; poi diede
135 VII| rispose con un cenno del capo. Renzo insospettito e incerto guardava
136 VII| sapere...? - ripigliava Renzo; ma l'oste, già avviato
137 VII| sgarbata.~- Uno si chiama Renzo, - rispose l'oste, pur sottovoce: -
138 VII| potete sapere, - riattaccò Renzo, quando lo vide ricomparire, -
139 VII| in bianco Gervaso, - che Renzo voglia prender moglie, e
140 VII| moglie, e abbia bisogno...! - Renzo gli fece un viso brusco. -
141 VII| fredda, fino alla fine. Renzo, stando indietro nel mangiare,
142 VII| quali tutte si voltarono a Renzo, come quand'era entrato.
143 VII| e tornarono indietro. Se Renzo fosse stato tanto vicino
144 VII| finir del giorno. Quando Renzo vide che i due indiscreti
145 VII| Al picchiare sommesso di Renzo, Lucia fu assalita da tanto
146 VIII| tossì forte. Era il segnale: Renzo lo sentì, fece coraggio
147 VIII| fratelli ad aspettarli. Renzo accostò di nuovo l'uscio
148 VIII| stropiccìo de' quattro piedi, Renzo prese un braccio di Lucia,
149 VIII| dividersi d'una scena, apparvero Renzo e Lucia. Don Abbondio, vide
150 VIII| tutto questo nel tempo che Renzo mise a proferire le parole: -
151 VIII| stanza, tutto era confusione: Renzo, cercando di fermare il
152 VIII| schiamazzo -. Lucia chiamava Renzo, con voce fioca, e diceva,
153 VIII| a fare una riflessione. Renzo, che strepitava di notte
154 VIII| compariscono Tonio, Gervaso, Renzo, Lucia, che, trovata la
155 VIII| A casa, a casa, - diceva Renzo, - prima che venga gente -.
156 VIII| c'è d'altro? - domandava Renzo. Lucia, tutta smarrita,
157 VIII| Cristoforo: e anche voi, Renzo, ha detto che veniate subito:
158 VIII| poi, quando saremo fuori.~Renzo, ch'era il più in sé di
159 VIII| il silenzio, domandando a Renzo com'era andata, domandando
160 VIII| fosse quel diavolo in casa. Renzo raccontò brevemente la sua
161 VIII| rivediamo presto: e allora... - Renzo gli diede una berlinga nuova,
162 VIII| pensierosi; le donne innanzi, e Renzo dietro, come per guardia.
163 VIII| alla chiesa del convento.~Renzo s'affacciò alla porta, e
164 VIII| Cristoforo. E anche tu, il mio Renzo, anche tu devi metterti,
165 VIII| consegnarle a quelli che Renzo e Agnese gl'indicarono.
166 IX| come se si svegliasse. Renzo uscì il primo, e diede la
167 IX| proposto di rubare, allorché Renzo cercò di farvi sdrucciolare
168 IX| accompagnò. Tra i ringraziamenti, Renzo tentò pure di fargli ricevere
169 IX| ciascuno mise un gran sospiro. Renzo avrebbe voluto fermarsi
170 IX| non nascose le lacrime; Renzo trattenne a stento le sue,
171 X| ragione la preferenza data a Renzo. E su questo pure s'avanzava
172 XI| convento di Monza, e che Renzo aveva seguitata la sua strada
173 XI| di trovar la maniera che Renzo non potesse più tornar con
174 XI| il caso di spedir contro Renzo una buona cattura. Ma pensò
175 XI| nessuno s'immaginerebbe, Renzo medesimo, per dirla, lavorava
176 XI| abbandonare, per andar dietro a Renzo, che avevam perduto di vista.~
177 XI| abbiam raccontata, camminava Renzo da Monza verso Milano, in
178 XI| fatta una strada ne' campi. Renzo, salito per un di que' valichi
179 XI| Bonaventura?~L'uomo a cui Renzo s'indirizzava, era un agiato
180 XI| quello che voi cercate -. Renzo allora si levò di seno la
181 XI| grazioso della mano, se n'andò. Renzo rimase stupefatto e edificato
182 XI| vi sono associate. Quando Renzo entrò per quella porta,
183 XI| per lo più da lavandai. Renzo entra, passa; nessuno de'
184 XI| momento a chiamarli pani. Ma Renzo non ardiva creder così presto
185 XI| bianchissimo, di quelli che Renzo non era solito mangiarne
186 XI| venivano innanzi barcollando. Renzo guardò più attentamente,
187 XI| cose che vedeva e sentiva, Renzo cominciò a raccapezzarsi
188 XI| di far molte corbellerie. Renzo andò diritto alla porta,
189 XI| grata.~- No, no, - disse Renzo: - gliela devo consegnare
190 XI| richiuse lo sportello. Renzo rimase lì, con la sua lettera
191 XII| avanti questo giorno in cui Renzo arrivò in Milano, le strade
192 XII| punto eran le cose, quando Renzo, avendo ormai sgranocchiato
193 XII| che attirò l'attenzione di Renzo, - è il vicario di provvisione.~-
194 XII| e tra gli urtoni, arrivò Renzo finalmente davanti a quel
195 XII| è una bella cosa", disse Renzo tra sé: "se concian così
196 XII| storia?" pensò di nuovo Renzo; e andò dietro a uno che,
197 XII| fendeva l'onda del popolo, e Renzo, standogli sempre attaccato,
198 XII| inabile anche a intenderle. A Renzo in fatti quel pensiero gli
199 XII| diventa una processione. Renzo rimaneva indietro, non movendosi
200 XIII| Fortuna che c'è avvezza.~Renzo, questa volta, si trovava
201 XIII| vergogna! - scappò fuori Renzo, inorridito a quelle parole,
202 XIII| patria! - gridò, voltandosi a Renzo, con un viso da indemoniato,
203 XIII| Dov'è? dov'è? dàlli, dàlli!~Renzo ammutolisce, diventa piccino
204 XIII| disordinare i nemici di Renzo, il quale profittò della
205 XIII| un nuovo vicino il nostro Renzo, che si rammentò del vidit
206 XIII| Non fa bisogno di dire che Renzo fu subito per Ferrer. Volle
207 XIII| l'auge d'Antonio Ferrer.~Renzo, dopo essere stato qualche
208 XIII| uomo all'angosce mortali, Renzo, dico, mise da parte ogni
209 XIII| sorrisi ne toccò più d'uno a Renzo, il quale per verità se
210 XIII| un piccolo spazio voto. Renzo, che, facendo un po' da
211 XIV| Lo dicevo io, - riprese Renzo: - già le storie si raccontano
212 XIV| Dico bene, signori miei?~Renzo aveva parlato tanto di cuore,
213 XIV| per cui ci siam mossi -. Renzo però non sentì che i complimenti;
214 XIV| povero figliuolo? - disse Renzo.~- Son qui io a servirvi,
215 XIV| Qui vicino? - domandò Renzo. - Poco distante, - rispose
216 XIV| La radunata si sciolse; e Renzo, dopo molte strette di mani
217 XIV| E camminando, faceva a Renzo, in aria di discorso, ora
218 XIV| venite?~- Vengo, - rispose Renzo, - fino, fino da Lecco.~-
219 XIV| incomodiate di più, - rispose Renzo. - Però, - soggiunse, -
220 XIV| pratico del luogo, innanzi a Renzo, per un cortiletto; s'accostò
221 XIV| un'occhiata in fretta a Renzo, disse, ancora tra sé: "
222 XIV| di vino sincero, - disse Renzo: - e poi un boccone -. Così
223 XIV| messo a sedere in faccia a Renzo. Questo gli mescé subito
224 XIV| servito, - disse l'oste a Renzo; e al garzone: - servite
225 XIV| riprese poi, tornando verso Renzo: - ma pane, non ce n'ho
226 XIV| giornata.~- Al pane, - disse Renzo, ad alta voce e ridendo, -
227 XIV| A buon mercato? - disse Renzo: - gratis et amore.~- Meglio,
228 XIV| Ma, - soggiunse subito Renzo, - non vorrei che lor signori
229 XIV| l'è proprio così, - disse Renzo alla sua guida; e, girando
230 XIV| qui? - domandò l'oste a Renzo, avvicinandosi alla tavola.~-
231 XIV| tavola.~- Sicuro, - rispose Renzo: - un letto alla buona;
232 XIV| vuol dir questo? - esclamò Renzo, ingoiando un boccone dello
233 XIV| e il viso alzato verso Renzo, gli disse: - fatemi il
234 XIV| patria.~- Cosa? - disse Renzo: - cosa c'entrano codeste
235 XIV| grida.~Prima di rispondere, Renzo votò un altro bicchiere:
236 XIV| guardando il muto compagno di Renzo; e, andato di nuovo al banco,
237 XIV| spiegarlo davanti agli occhi di Renzo.~- Ah! ecco! - esclamò questo,
238 XIV| dimostrazione di sorte veruna. Renzo, ci dispiace il dirlo, tracannò
239 XIV| crocchia.~Anche questa volta, Renzo aveva, a poco a poco, attirata
240 XIV| Porta del medesimo, - disse Renzo: - che lo trovo galantuomo;
241 XIV| mezzo, per le tue pazzie".~Renzo ringraziò la guida, e tutti
242 XIV| Sentiamo un poco, - rispose Renzo.~- La ragione è questa, -
243 XIV| perdeva.~- To', - disse Renzo: - è un poeta costui. Ce
244 XIV| questa baggianata del povero Renzo, bisogna sapere che, presso
245 XIV| la dirò io, - soggiunse Renzo: - è perché la penna la
246 XIV| chiacchierato un altro poco con Renzo in particolare. Si voltò
247 XIV| vorreste fare? - domandò Renzo, guardandolo con due occhietti
248 XIV| Ah! così va bene, - disse Renzo.~- Ecco come farei. Una
249 XIV| Così va bene, - gridò Renzo; e continuò, gridando e
250 XIV| altro gocciolino, - gridava Renzo, riempiendo in fretta il
251 XIV| si liberò, e lasciando Renzo fare un guazzabuglio d'istanze
252 XIV| buona notte, - e se n'andò. Renzo seguitava ancora a predicargli,
253 XIV| inteso anche voi, - riprese Renzo: - dunque è vero. Quando
254 XIV| era la prima volta, che a Renzo avvenisse un caso simile:
255 XIV| furono saliti alla testa di Renzo, vino e parole continuarono
256 XIV| acqua, - disse un vicino di Renzo.~- Vogliono stare in sé, -
257 XIV| a dovere.~- Ah! - gridò Renzo: - ora è il poeta che ha
258 XIV| appassionata e imbrogliata di Renzo, tanto più se ne presero
259 XIV| uscito, quanto il povero Renzo: e per di più era contadino.
260 XIV| cerimonie canzonatorie. Renzo, ora dava segno d'averselo
261 XV| lungo, s'era accostato a Renzo; e pregando, con buona grazia,
262 XV| che andasse a dormire. Ma Renzo tornava sempre da capo col
263 XV| verso l'uscio di scala. Lì Renzo, al chiasso de' saluti che
264 XV| che gli aveva destinata. Renzo, visto il letto che l'aspettava,
265 XV| Ah birbone! - esclamò Renzo: - mariolo! tu mi torni
266 XV| letto, - diceva l'oste.~Ma Renzo continuava più forte: -
267 XV| gridò questo sul viso di Renzo, spingendolo verso il letto: -
268 XV| ce n'era bisogno. Quando Renzo si fu levato il farsetto (
269 XV| figliuolo, galantuomo, - rispose Renzo, facendo tuttavia litigar
270 XV| Quest'è giusto, - disse Renzo. - Son furbo, ma galantuomo...
271 XV| riuscì di fare il conto con Renzo, e di pagarsi.~- Dammi una
272 XV| spogliarmi, oste, - disse Renzo. - Lo vedo anch'io, ve',
273 XV| cominciata al letto del povero Renzo; e la proseguiva, camminando
274 XV| montanaro!" Ché, per quanto Renzo avesse voluto tener nascosto
275 XV| parole di quella predica di Renzo, colui gli aveva fatto subito
276 XV| ciò che sapeva intorno a Renzo, ne sapevan già più di lui.
277 XV| Allo spuntar del giorno, Renzo russava da circa sett'ore,
278 XV| Lorenzo Tramaglino! - disse Renzo Tramaglino: - cosa vuol
279 XV| prepotenza è questa? - gridò Renzo, ritirando il braccio. -
280 XV| inteso? - disse questo a Renzo: - si farà così, se non
281 XV| noi.~- E perché? - domandò Renzo.~- Il perché lo sentirete
282 XV| lascino andare ora, - disse Renzo: - io non ho che far nulla
283 XV| subito le mani addosso a Renzo, per tirarlo fuori del letto.~-
284 XV| notaio.~- Mi vesto, - rispose Renzo; e andava di fatti raccogliendo
285 XV| anche voluto condur via Renzo d'amore e d'accordo; giacché,
286 XV| tutti addormentati, poiché Renzo s'accorgeva anche lui d'
287 XV| non può: intendo, - disse Renzo; e continuava a vestirsi,
288 XV| quella domanda misteriosa di Renzo, che poteva divenire un
289 XV| impresa a termine, o lasciar Renzo in guardia de' due birri,
290 XV| Maledetto il mestiere!"~Renzo era levato; i due satelliti
291 XV| noi, spicciatevi.~Anche Renzo sentiva, vedeva e pensava.
292 XV| andiamo.~- No, no, no, - disse Renzo, tentennando il capo: -
293 XV| consegnando, con un sospiro, a Renzo le cose sequestrate. Questo,
294 XV| l'hai da pagare".~Mentre Renzo si metteva il farsetto,
295 XV| cucina che furono, mentre Renzo dice: - e quest'oste benedetto
296 XV| cordicella era sparsa di nodi.~Renzo si divincola, grida: - che
297 XV| una girata a' legnetti. Renzo s'acquietò, come un cavallo
298 XV| inteso -. Voltatosi poi a Renzo, col sopracciglio spianato,
299 XV| Però, di tante belle parole Renzo, non ne credette una: né
300 XV| forti, che è la più sicura.~Renzo adunque, appena furono in
301 XV| figliuolo -. Ma quando Renzo, badando attentamente a
302 XV| continuava a susurrare il notaio. Renzo faceva peggio. I birri,
303 XV| passar la giustizia -. Ma Renzo, visto il bel momento, visti
304 XVI| qui, di là, - si grida a Renzo da ogni parte. In quanto
305 XVI| si può dire sconosciuta, Renzo non sapeva neppure da che
306 XVI| fin là; e in tali strette, Renzo dovette fare forse dieci
307 XVI| qualcheduno la vuol fare a lui".~Renzo arriva sulla piazza del
308 XVI| battaglia; di maniera che Renzo, con un'aria indifferente,
309 XVI| rimettersi sulla strada maestra. Renzo lo ringraziò, fece le viste
310 XVI| voce n'era arrivata fin là. Renzo, non solo seppe schermirsi
311 XVI| Gorgonzola! - ripeté Renzo, quasi per mettersi meglio
312 XVI| nominò.~- Va bene; - disse Renzo; s'alzò, prese un pezzo
313 XVI| che contentarlo in questo, Renzo l'avrebbe lasciato cader
314 XVI| larga!~L'oste rispose a Renzo, che sarebbe servito; e
315 XVI| da Milano.~- Io? - disse Renzo sorpreso, per prender tempo
316 XVI| se la domanda è lecita.~Renzo, tentennando il capo, stringendo
317 XVI| là, per saperlo, - disse Renzo.~- Ma voi, non venite da
318 XVI| qui all'Adda? - gli disse Renzo, mezzo tra' denti, con un
319 XVI| non credevo tanto, - disse Renzo. - E già, - e già, chi avesse
320 XVI| Maledetti gli osti!" esclamò Renzo tra sé: "più ne conosco,
321 XVI| opposta a quella dove stava Renzo, zitto e attento, - voi
322 XVI| sentire, con la bocca aperta; Renzo, al suo posto, senza che
323 XVI| acchiappato uno in un'osteria... - Renzo, il quale non perdeva un
324 XVI| prender la roba a man salva.~A Renzo quel poco mangiare era andato
325 XVI| faceva quel forestiero. Renzo colse l'occasione, chiamò
326 XVII| guerra coll'altra. Il povero Renzo n'aveva, da molte ore, due
327 XVII| qualcosa di meno dell'Adda, Renzo scendeva subito, per tentarne
328 XVII| senza chiave né catenaccio; Renzo l'aprì, entrò; vide sospeso
329 XVII| Rodrigo: tutta gente con cui Renzo aveva che dire.~Tre sole
330 XVII| anni. Che notte, povero Renzo! Quella che doveva esser
331 XVII| ch'era l'ora disegnata da Renzo per levarsi, s'alzò mezzo
332 XVII| splendido, così in pace. Se Renzo si fosse trovato lì andando
333 XVII| poi dirizza la prora verso Renzo, e approda. Renzo che stava
334 XVII| verso Renzo, e approda. Renzo che stava sull'orlo della
335 XVII| voltava da quella parte. Renzo, vedendo sul fondo della
336 XVII| Un pochino, - rispose Renzo, e ci si mise con un vigore
337 XVII| vengan fuori per minuto, Renzo, ora che l'Adda era, si
338 XVII| Viva san Marco! - esclamò Renzo. Il pescatore non disse
339 XVII| finalmente quella riva; Renzo vi si slancia; ringrazia
340 XVII| render conto a cert'altri.~Renzo si fermò un momentino sulla
341 XVII| Senza parlare de' guai che Renzo portava con sé, il suo occhio
342 XVII| in miglio; e quantunque Renzo, quando cominciò a dargli
343 XVII| la Provvidenza! - disse Renzo; e, cacciata subito la mano
344 XVII| abbondanza, - proseguiva Renzo nella sua fantasia: - rinasce
345 XVII| Signore? buon segno", pensa Renzo; vede il cugino, gli corre
346 XVII| via di mia volontà, disse Renzo; e, con la più gran brevità,
347 XVII| disse Bortolo. - Oh povero Renzo! Ma tu hai fatto capitale
348 XVII| E a danari, come stiamo?~Renzo stese una mano, l'avvicinò
349 XVII| della Provvidenza! - esclamò Renzo, stringendo affettuosamente
350 XVII| la roba e i quattrini che Renzo aveva lasciati in casa,
351 XVIII| i parenti e gli amici di Renzo vengono citati a deporre
352 XVIII| poco, si viene a sapere che Renzo è scappato dalla giustizia,
353 XVIII| creduta nel paese, dove Renzo è conosciuto per un bravo
354 XVIII| parte nella sciagura di Renzo, se ne compiacque però,
355 XVIII| esecuzione da farsi contro Renzo era già un indizio che le
356 XVIII| sua passione era composta. Renzo assente, sfrattato, bandito,
357 XVIII| con la circostanza d'esser Renzo appunto arrivato in Milano
358 XVIII| sapeva del tristo caso di Renzo, raccomandasse loro d'aver
359 XVIII| o altrimenti. Intorno a Renzo, il messo non seppe dir
360 XVIII| conferma della fuga felice di Renzo. Notizie più positive intorno
361 XIX| lo lascio pensare a voi. Renzo, Lucia, Agnese, gli vennero
362 XXIV| troppo. La lontananza di Renzo, senza nessuna probabilità
363 XXIV| trovar la maniera di far che Renzo si rassegnasse anche lui,
364 XXIV| aveva un certo nome!~- E Renzo? - disse Agnese.~- È in
365 XXIV| che sapeva della storia di Renzo.~- Ho sentito parlare di
366 XXV| domandò informazione di Renzo. Don Abbondio disse ch'era
367 XXV| congetture allegre: che Renzo finalmente, se non gli era
368 XXVI| due, posso dire; perché Renzo, da che cominciò a discorrerti,
369 XXVI| qualche tempo prima?~- E Renzo? - disse Agnese, tentennando
370 XXVI| tutto il resto, quando a Renzo non gli sia accaduta qualche
371 XXVI| io glieli manderò, povero Renzo! ma anche lui... so quel
372 XXVI| faceva ancora a mezzo con Renzo, forse più che lei medesima
373 XXVI| Agnese potesse saper nulla di Renzo. Né lettere né imbasciate
374 XXVI| confidenza, non si sa da chi, che Renzo non istava bene in quel
375 XXVI| tanto pensiero de' fatti di Renzo; e se parve che se ne desse,
376 XXVII| fuga ribelle e clamorosa di Renzo, de' fatti veri e supposti
377 XXVII| che sapete a proposito di Renzo; come sapete anche quel
378 XXVII| e non ci pensò più.~Ma Renzo, il quale, da quel poco
379 XXVII| dopo, non s'è mai saputo. Renzo, non vedendo comparir risposta,
380 XXVII| come noi lo raccontiamo. Renzo ebbe la risposta, e fece
381 XXVII| lettera scritta in nome di Renzo conteneva molte materie.
382 XXVII| n'erano arrivate fino a Renzo. C'erano finalmente speranze
383 XXVII| pervenire nelle mani di Renzo una risposta, co' cinquanta
384 XXVII| Lucia. Al veder tant'oro, Renzo non sapeva cosa si pensare;
385 XXVII| e di non pensarci più.~Renzo, poco mancò che non se la
386 XXVII| quello: quando l'immagine di Renzo le si presentava, e lei
387 XXVII| non ci sarebbe stato? e il Renzo ideale veniva pian piano
388 XXXIII| storia né l'uno né l'altro: Renzo, voglio dire, che abbiam
389 XXXIII| gli voleva bene, e perché Renzo, come giovine di talento,
390 XXXIII| fabbricatevelo. Quello era così.~Renzo era poi sempre rimasto a
391 XXXIII| qualche volta stata per Renzo tanto più forte, che s'era
392 XXXIII| fatti apposta.~Altre volte Renzo si risolveva d'andar di
393 XXXIII| ch'io volevo dire è che Renzo prese anche lui la peste,
394 XXXIII| Giova sperare, caro il mio Renzo.~Appena poté strascicarsi,
395 XXXIII| quella sì è una bella parola!~Renzo, fatto al cugino qualche
396 XXXIII| voglia!~Per alquanti giorni, Renzo si tenne in esercizio, per
397 XXXIII| calamità comune, andava Renzo verso casa sua, sotto un
398 XXXIII| dall'altra la casetta di Renzo; sicché, passando, potrebbe
399 XXXIII| Oh Tonio! - gli disse Renzo, fermandosegli davanti: -
400 XXXIII| un certo sorriso sciocco. Renzo, vedendo che non ne caverebbe
401 XXXIII| stavano appena per l'appunto. Renzo gli andò incontro, allungando
402 XXXIII| persone e di famiglie intere. Renzo s'aspettava pur troppo qualcosa
403 XXXIII| riprese per la sua strada.~Renzo rimase lì tristo e scontento,
404 XXXIII| giovinotto, dell'età di Renzo a un di presso, e suo compagno
405 XXXIII| un'opera di misericordia.~Renzo, non sapendo cosa volesse
406 XXXIII| chiamandolo per nome.~- Renzo...! - disse quello, esclamando
407 XXXIII| interrogando.~- Proprio, - disse Renzo; e si corsero incontro.~-
408 XXXIII| Lo so pur troppo, - disse Renzo. E così, barattando e mescolando
409 XXXIII| per fare un po' d'onore a Renzo, come si poteva così all'
410 XXXIII| cedé poi il matterello a Renzo, perché la dimenasse; e
411 XXXIII| poteva tenere presso di Renzo il luogo d'Agnese, né consolarlo
412 XXXIII| Seppe anche (e non era per Renzo cognizione di poca importanza)
413 XXXIII| una parola tale, che, se Renzo fosse andato con essa a
414 XXXIII| disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio
415 XXXIII| eran tutt'e due in cucina; Renzo in arnese da viaggio, con
416 XXXIII| lasciò con nuovi augùri.~Renzo, s'incamminò con la sua
417 XXXIII| nulla che potesse distrar Renzo da' suoi pensieri, fuorché
418 XXXIII| l'altro, i due pani, che Renzo si mise uno per tasca.~Verso
419 XXXIV| maniera di penetrare in città, Renzo aveva sentito, così all'
420 XXXIV| queste notizie, il disegno di Renzo era di tentare d'entrar
421 XXXIV| costernazione all'inquietudine di Renzo, e rendevan più tetri tutti
422 XXXIV| s'era scoperta la peste. Renzo si fermò, aspettando la
423 XXXIV| manieraccia, gli gridò: - olà! - Renzo si fermò di nuovo su due
424 XXXIV| mezzi ducatoni, accennò a Renzo che glielo buttasse; e vistoselo
425 XXXIV| va' innanzi presto -. Renzo non se lo fece dir due volte;
426 XXXIV| fatti loro.~La strada che Renzo aveva presa, andava allora,
427 XXXIV| sant'Eusebio. E per quanto Renzo guardasse innanzi, non vedeva
428 XXXIV| suoi, gli veniva incontro. Renzo, quando fu poco distante,
429 XXXIV| era di ferro, alla vita di Renzo, gridò: - via! via! via!~-
430 XXXIV| cose bisogna averle viste.~Renzo, lontano dall'immaginarsi
431 XXXIV| fame.~- Di fame! - esclamò Renzo; e, cacciate le mani nelle
432 XXXIV| da calarlo, come fece. A Renzo intanto gli vennero in mente
433 XXXIV| Anche voi, - riprese Renzo, - credo che potrete farmi
434 XXXIV| Non dubitate, - disse Renzo, e andò avanti.~A ogni passo,
435 XXXIV| scialacquìo.~Ora, mentre Renzo guarda quello strumento,
436 XXXIV| Passato il convoglio funebre, Renzo si mosse, attraversò la
437 XXXIV| uscio, veniva dalla parte di Renzo, tenendosi, con gran riguardo,
438 XXXIV| nel mezzo della strada. Renzo, quando gli fu vicino, si
439 XXXIV| per farsene un baluardo. Renzo espose la sua domanda, alla
440 XXXIV| tempi, e sempre, - disse Renzo: e mentre quello si moveva
441 XXXIV| bisognava, tirò avanti. Renzo si mosse anche lui, e, camminando,
442 XXXIV| per cagion della fame!~Renzo s'abbatteva appunto a passare
443 XXXIV| della recente abitazione. Renzo affrettò il passo, facendosi
444 XXXIV| questa desolazione aveva Renzo fatto già una buona parte
445 XXXIV| bestemmie.~Entrato nella strada, Renzo allungò il passo, cercando
446 XXXIV| O Signore! - esclamò Renzo: - esauditela! tiratela
447 XXXIV| Quella signora, - disse Renzo guardando in su, e con voce
448 XXXIV| arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello,
449 XXXIV| diamine...? - cominciava Renzo, alzando anche lui le mani
450 XXXIV| bugiarda! sta' zitta, - gridò Renzo; e fece un salto verso di
451 XXXIV| porte de' galantuomini.~Renzo non istette lì a pensare:
452 XXXIV| con gesti di minaccia, a Renzo; il quale, dal carro, rispondeva
453 XXXIV| fuggiron tutti, inorriditi; e Renzo non vide più che schiene
454 XXXIV| i galantuomini? disse a Renzo quel monatto: - val più
455 XXXIV| devo la vita, - rispose Renzo: - e vi ringrazio con tutto
456 XXXIV| buona bevuta, poi lo porse a Renzo, dicendo: - bevi alla nostra
457 XXXIV| tutto il cuore, - disse Renzo: - ma non ho sete; non ho
458 XXXIV| quello su cui stava il povero Renzo. Poi, composto il viso a
459 XXXIV| prima di bere, si voltò a Renzo, gli fissò gli occhi in
460 XXXIV| resa più che tollerabile a Renzo la compagnia di que' morti
461 XXXIV| monatti ch'eran sul carro di Renzo, saltò giù: Renzo disse
462 XXXIV| carro di Renzo, saltò giù: Renzo disse all'altro: - vi ringrazio
463 XXXIV| sulla sinistra del corso: Renzo prende in fretta dall'altra
464 XXXIV| con la testa per aria.~Renzo aveva appena fatti alcuni
465 XXXV| a un tratto la vista di Renzo, e lo tenne lì, sopraffatto
466 XXXV| e alla seconda occhiata, Renzo vide in quello un tramenìo
467 XXXV| mesi.~Ma la consolazione di Renzo nel ritrovare il suo buon
468 XXXV| il vecchio, tornato verso Renzo, - entriamo qui, - gli disse. -
469 XXXV| mangiare.~- È vero, - disse Renzo: - ora che lei mi ci fa
470 XXXV| diede, con un cucchiaio, a Renzo; lo fece sedere sur un saccone
471 XXXV| padre Cristoforo! - disse Renzo: - tocca a lei a far codeste
472 XXXV| molto da fare, come tu vedi.~Renzo principiò, tra una cucchiaiata
473 XXXV| racconterò di me, - proseguì Renzo; e raccontò in succinto
474 XXXV| padre Cristoforo! - disse Renzo: - Lucia doveva esser mia
475 XXXV| nel medesimo tempo anche Renzo; il quale, non lasciando
476 XXXV| intendo anch'io, - interruppe Renzo stravolgendo gli occhi,
477 XXXV| sguardo che ammoniva.~Ma Renzo, a cui la rabbia riaccesa
478 XXXV| ancora colui, lo troverò...~- Renzo! - disse il frate, afferrandolo
479 XXXV| se lo trovo, - continuò Renzo, cieco affatto dalla collera, -
480 XXXV| scoteva forte il braccio di Renzo, girava l'altra davanti
481 XXXV| rigettò da sé il braccio di Renzo, e si mosse verso una capanna
482 XXXV| infermi.~- Ah padre! - disse Renzo, andandogli dietro in atto
483 XXXV| esclamò il giovine.~- Renzo! - disse, con una serietà
484 XXXV| perché io porto quest'abito.~Renzo esitava.~- Tu lo sai! -
485 XXXV| vecchio.~- Lo so, - rispose Renzo.~- Ho odiato anch'io: io,
486 XXXV| Egli lo faccia!... Senti, Renzo: Egli ti vuol più bene di
487 XXXV| perdono.~- Sì, sì, - disse Renzo, tutto commosso, e tutto
488 XXXV| padrone.~E, presa la mano di Renzo, e strettala come avrebbe
489 XXXV| fissò gli occhi in viso a Renzo, con un misto di gravità
490 XXXV| tristezza e di rassegnazione. Renzo intanto, girando, con una
491 XXXV| sopra di esse, e pregò: Renzo fece lo stesso.~Erano da
492 XXXVI| Chi avrebbe mai detto a Renzo, qualche ora prima, che,
493 XXXVI| destinazione di quello.~Renzo s'era appena avviato, che
494 XXXVI| mettersi alla testa di essa.~Renzo, tutto lacrimoso, né più
495 XXXVI| semplice spettatore. Ma Renzo guardava, esaminava, di
496 XXXVI| treno andava così adagio che Renzo poté ugualmente esaminarle
497 XXXVI| finito ora di sbrattare.~Renzo s'avvide subito per chi
498 XXXVI| custodirà anche adesso.~Se Renzo non cacciò un urlo, non
499 XXXVI| voi! siete viva! esclamò Renzo, avanzandosi, tutto tremante.~-
500 XXXVI| lasciare ancora quaggiù. Ah Renzo! perché siete voi qui?~-