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Fermo e Lucia
Tomo,Capitolo
1 I, I| altri impreveduti e pessimi.~Abbondio non nobile, non ricco, non
2 I, I| sistema particolare. Don Abbondio non poteva adottare un sistema
3 I, I| cinquant'anni.~Ma il povero Don Abbondio non avrebbe voluto esser
4 I, I| poteva esser certo che Don Abbondio non gli avrebbe mai trovato
5 I, I| grandi galantuomini, Don Abbondio si metteva a declamare contro
6 I, I| essere stato questo per Don Abbondio. L'impressione di spavento
7 I, I| essendo la coscienza di Don Abbondio bastantemente soddisfatta
8 I, I| spavento e l'agitazione di Don Abbondio erano così vivamente dipinti
9 I, I| dico niente», ripigliò Don Abbondio con impazienza, «o è niente,
10 I, I| estranee. Interruppe dunque Don Abbondio, ma in aria sommessa: «Oh
11 I, II| sulla parte più debole. Don Abbondio si preparò a questo esperimento;
12 I, II| Questi bei trovati di Don Abbondio appariranno più chiaramente
13 I, II| freddo, misterioso di Don Abbondio fece un contrapposto singolare
14 I, II| cercava di contenere.~Don Abbondio non si avvide dello sforzo
15 I, II| Via via», rispose Don Abbondio spaventato, «non siete più
16 I, II| del solito, e lasciò Don Abbondio più soprappensiero di prima.~
17 I, II| insomma delle parole di Don Abbondio presentava un senso così
18 I, II| tutt'altro di quello che Don Abbondio aveva detto. Stette Fermo
19 I, II| novità è questa», disse Don Abbondio.~«Chi è quel birbante»,
20 I, II| ch'io sposi Lucia?»~Don Abbondio diede un salto dal suo seggiolone
21 I, II| Jesummaria!» sclamò Don Abbondio.~«Lo voglio sapere», gridò
22 I, II| occhio più stralunato. Don Abbondio vide che non poteva cavarsela
23 I, II| Fermo come per ajutare Don Abbondio a pronunziare il resto: «
24 I, II| al soffio sparve.~ ~Don Abbondio dopo d'averlo invano richiamato,
25 I, II| assai più importanti di Don Abbondio trovandosi in situazioni
26 I, II| febbre. Questo disimpegno Don Abbondio non ebbe bisogno d'andarlo
27 I, II| scuse. Basti dire che Don Abbondio ordinò a Vittoria di chiamare
28 I, II| doverli informare che Don Abbondio non morì di quella febbre.~
29 I, II| fretta dalla vista di Don Abbondio, uscito del villaggio, si
30 I, VII| della casa del nostro Don Abbondio il quale era ben lontano,
31 I, VII| col fratello, mentre Don Abbondio che gli aspettava rispose: «
32 I, VII| porta dietro di sè. Don Abbondio convalescente della febbre,
33 I, VII| e aperto dinanzi a Don Abbondio il Quaresimale....~«Ah!
34 I, VII| ah!» fu il saluto di Don Abbondio.~«Il signor Curato dirà
35 I, VII| tutti i modi», rispose Don Abbondio. «Basta, vediamo».~«Sono
36 I, VII| È giusto» rispose don Abbondio; e andò ad un armadio e
37 I, VII| rispose bruscamente Don Abbondio. «Ecco volete darmi anche
38 I, VII| senza essere intesi. Don Abbondio tutto nella sua quitanza
39 I, VII| dietro i due fratelli. Don Abbondio finito ch'ebbe di scrivere
40 I, VII| alzare d'un sipario. Don Abbondio intravvide, vide, si spaventò,
41 I, VII| tornate in riposo, che Don Abbondio aveva già lasciata cadere
42 I, VII| dire: «e questo...» che Don Abbondio gli aveva gettato scortesemente
43 I, VII| lucignolo della lucerna che Don Abbondio aveva lasciata cadere a
44 I, VII| panno. Cessata ogni luce Don Abbondio lasciò la poveretta la quale
45 I, VII| limpida, la più sacra. Don Abbondio impaurito, minacciato mentre
46 I, VII| secolo decimo settimo.~Don Abbondio, vedendo che il nimico non
47 I, VIII| spiraglio la faccia lunga di Don Abbondio, il quale avendo sentita
48 I, VIII| si ritirò a casa, e Don Abbondio si rimase a schiamazzare
49 II, VII| volete ch'io sappia?» Don Abbondio era ricorso al suo ripiego
50 II, VII| uscivano dalle mura di Don Abbondio, perché era interesse troppo
51 II, VII| avevano apprese a Toni e a Don Abbondio. Sa il cielo se il lettore
52 III, I| chiamato era quel nostro Don Abbondio, il quale per togliersi
53 III, I| più stava a cuore di Don Abbondio, cose quiete.~Ambedue i
54 III, I| stava col Cardinale. Don Abbondio s'inchinò umilmente ad entrambi,
55 III, I| Cardinale si volse allora a Don Abbondio, e con volto lieto gli disse: «
56 III, I| so niente»; rispose Don Abbondio, il primo pensiero del quale
57 III, I| ahi! — pensava fra sè Don Abbondio. — Bell'impiccio a contare
58 III, I| erano veramente perdute. Don Abbondio all'udire un tal ordine
59 III, I| del terribil Conte, Don Abbondio stava guatando, come un
60 III, I| atti del nostro povero Don Abbondio. Pure componendosi al meglio
61 III, I| misteriosa, che lasciò Don Abbondio ancor più sopra pensiero
62 III, I| veduto passando il nostro Don Abbondio che stava tutto pensieroso
63 III, I| perierat et inventus est». Don Abbondio rispose con un sorriso forzato
64 III, I| salutò della mano Don Abbondio, e mostrò di volersi avviare
65 III, I| di quella di prima.~Don Abbondio nojato del presente e inquieto
66 III, I| questa ispirazione, Don Abbondio stava per dire: la giornata
67 III, I| sospettare che la mente di Don Abbondio era ad una simile tortura,
68 III, I| infondere ogni coraggio a Don Abbondio: poiché il timore ch'egli
69 III, I| Ma per disgrazia di Don Abbondio, era il Conte talmente occupato
70 III, I| tutto erA in pronto. Don Abbondio guardò allora al Conte,
71 III, I| s'accorse allora di Don Abbondio, e lo riverì, come si fa
72 III, I| l'ajutante di camera. Don Abbondio che aspettava questo momento
73 III, I| compagnia fu molto gradita a Don Abbondio, seguirono posatamente la
74 III, II| motivo ai suoi vicini. Don Abbondio si trasse pure il suo gran
75 III, II| è il soliloquio di Don Abbondio) gran cosa, che a questo
76 III, II| bocca del cannone? ~Don Abbondio era a questo punto della
77 III, II| proseguì il suo cammino. Ma Don Abbondio, continuava: — ci siamo.
78 III, II| dava questa istruzione Don Abbondio, il quale fino allora si
79 III, II| avvicinò alla mula di Don Abbondio che aspettava quello che
80 III, II| Conte al povero nostro Don Abbondio.~«Ah! signor Conte», diss'
81 III, II| fare a me»; rispose Don Abbondio. Il Conte salì di nuovo
82 III, II| di fare altrettanto a Don Abbondio che lo guardava attentamente,
83 III, II| buona donna entrò con Don Abbondio. Tutto questo fu un istante;
84 III, II| Ah! vedete?» rispose Don Abbondio: «son qui io, il vostro
85 III, II| presto, oggi», rispose Don Abbondio: «ma prima dovete vedere
86 III, II| arcivescovo», rispose Don Abbondio, «un uomo di Dio, ma bisogna
87 III, II| donna.~«È vero», disse Don Abbondio, «andiamo perché qui non
88 III, II| Che paura?» disse Don Abbondio, «siete con me, ed è mio
89 III, II| condurla presso di lei.~Don Abbondio pigliava fiato ad ogni passo;
90 III, II| di questo sentimento, Don Abbondio aveva una parlantina che
91 III, II| prestarsi alla garrulità di Don Abbondio. Ed oltre il resto era anche
92 III, II| riconoscenza. Intanto Don Abbondio e il Conte entrarono nella
93 III, II| sanamente», rispose Don Abbondio.~«Dio sia lodato!» sclamò
94 III, II| venit in nomine Domini».~Don Abbondio invitato anch'egli, si rifiutò
95 III, III| crebbe.~Fin qui per Don Abbondio le cose andavano benone.
96 III, III| pei parrocchiani di Don Abbondio, l'interesse era ancor più
97 III, III| venne la volta di Don Abbondio; il quale non dico che desiderasse
98 III, III| per andargli incontro. Don Abbondio era stato quei dì un po'
99 III, III| ferma del Cardinale, e Don Abbondio allo sportello a fare il
100 III, III| il nostro scaltrito Don Abbondio di scrutinare se Lucia avesse
101 III, III| opinione: a segno che Don Abbondio non vedendo negli atti e
102 III, III| detto nella casa di Don Abbondio, il Cardinale s'informò
103 III, III| ciarlone! — voleva sclamare Don Abbondio, ma s'avvide tosto che questa
104 III, III| tosto rientrare in sè Don Abbondio. Egli aveva peritanza dell'
105 III, III| svanire il primo. Pensava Don Abbondio che Federigo rimproverava,
106 III, III| illustrissimo», ripigliò Don Abbondio «che la vigilia appunto
107 III, III| Monsignore?» replicò Don Abbondio. «O forse mi sono male spiegato:
108 III, III| disse precipitosamente Don Abbondio con una sorpresa tanto viva
109 III, III| gli occhi in faccia a Don Abbondio disse con una indegnazione
110 III, III| aver salva la vita?»~Don Abbondio teneva bassi gli occhi,
111 III, IV| CAPITOLO IV ~ ~Ebbe appena Don Abbondio proferite queste ultime
112 III, IV| Vedendo Federigo che Don Abbondio non rispondeva, e sospettando
113 III, IV| avessi». Ma i pensieri di Don Abbondio erano tutt'altri da quelli
114 III, IV| tribolatore! — pensava Don Abbondio. — Anche sopra di sè! purché
115 III, IV| ecco ciò che disse Don Abbondio.~«Oh Monsignore, mi burla!
116 III, IV| fece poi nel suo cuore Don Abbondio questo commento: — Anche
117 III, IV| rispose al complimento di Don Abbondio: «Io non vi domandava una
118 III, IV| Monsignore?» disse Don Abbondio. «Mi son messo a letto con
119 III, IV| Monsignor no», rispose Don Abbondio: «ma le so dire che fu una
120 III, IV| nome di Dio?» disse Don Abbondio.~«Debbo io dunque dirvelo?»
121 III, IV| vanno le cose», disse Don Abbondio: «io mi confondo davanti
122 III, IV| a mal vostro grado».~Don Abbondio taceva: il Cardinale continuò: «
123 III, IV| parrocchiana innocente?»~Don Abbondio, dagli anni della pubertà
124 III, IV| posso dire», rispose Don Abbondio.~«E voi non tremate?» ripigliò
125 III, IV| dell'averli sconosciuti. Don Abbondio sulle prime, quando aveva
126 III, IV| antica pur nella mente di Don Abbondio; il quale cominciò davvero
127 III, IV| pausa a queste parole: Don Abbondio non ruppe il silenzio, ma
128 III, IV| Monsignore», disse Don Abbondio, con voce commossa, «dinanzi
129 III, IV| vero pur troppo!» disse Don Abbondio, lasciando interrotta la
130 III, IV| Conte uscì dalla casa di Don Abbondio e s'avviò a quella di Lucia
131 III, IV| capitano trionfatore. Don Abbondio camminava al suo fianco,
132 III, IV| fianco, e pareva... Don Abbondio.~Giunti alla casetta di
133 III, IV| Brava figliuola!» disse Don Abbondio, «così si deve parlare:
134 III, IV| madre ha ragione», disse Don Abbondio: «accettate quello che Dio
135 III, IV| si congedò, uscì con Don Abbondio, e sulla porta si divisero.
136 III, IV| conduceva al suo castello, e Don Abbondio tornò a casa.~Appena le
137 III, IV| egli non si rivolse a Don Abbondio; perché teneva per fermo (
138 III, IV| temerariamente) che Don Abbondio per rispondere «Monsignor
139 III, VIII| stazione. Don Rodrigo, Don Abbondio, il Vicario, Ferrer, la
140 III, IX| luoghi, le persone: Don Abbondio avrebbe dovuto pronunziare
141 IV, II| fosse del segreto era Don Abbondio che era stato testimonio
142 IV, II| Chi non ha veduto Don Abbondio in quel giorno non ha una
143 IV, II| di tutti a risolverla Don Abbondio era poi rimasto indietro
144 IV, II| spalle da allogare a Don Abbondio. Pensava finalmente a nascondere
145 IV, II| gente! ~Bisogna dire che Don Abbondio fosse ben accecato dalla
146 IV, II| loro non rispondevano a Don Abbondio, altri diceva: «eh sì! s'
147 IV, II| uno per sè, uno per Don Abbondio; e poi in fretta e in furia,
148 IV, II| proposto di presentare a Don Abbondio il fardelletto destinato
149 IV, II| risoluzione, fece intendere a Don Abbondio ch'ella poteva essere opportuna
150 IV, II| davvero, Agnese?» disse Don Abbondio.~«È un buon parere, signor
151 IV, II| perder tempo», disse Don Abbondio, «perché costoro possono
152 IV, II| volontà di Dio», disse Don Abbondio: e intanto Perpetua gli
153 IV, II| poveretto me!» disse Don Abbondio. «Che ci avete messo?»~«
154 IV, II| fattasi all'orecchio di Don Abbondio, domandò sotto voce: «i
155 IV, II| del cielo», rispose Don Abbondio, e prese il fardello. «Sentite
156 IV, II| poveretto!» mormorò Don Abbondio, «ognuno pensa a sè. Andiamo,
157 IV, II| Luterani! misericordia!»~Don Abbondio rispondeva così ad una proposizione
158 IV, II| lacrimosa alla casa, Don Abbondio s'incamminò colle due vecchie
159 IV, II| a quattro, tanto che Don Abbondio cominciò a scrollare il
160 IV, II| Ohimè! ohimè!» disse Don Abbondio: «vedo che qui si voglion
161 IV, II| sotto voce queste parole Don Abbondio proseguiva lentamente, guardando
162 IV, II| le ebbe, si rivolse a Don Abbondio, e disse: «La ringrazio
163 IV, II| suoi meriti — pensò Don Abbondio, e cominciò per rispondere: «
164 IV, II| Dio liberi!» rispose Don Abbondio: «Dio liberi! Non sarei
165 IV, II| corno, — disse fra sè Don Abbondio.~«Ella potrà», proseguì
166 IV, II| Signor Conte», disse Don Abbondio, «sarà quel che Dio vorrà».
167 IV, II| dato, com'era giusto, a Don Abbondio prete e vecchio. Ma il Conte,
168 IV, II| era ricoverato, e per Don Abbondio principalmente un aumento
169 IV, II| fosse stato sguernito, Don Abbondio certamente l'avrebbe varcato,
170 IV, II| immaginarsi come il povero Don Abbondio passasse quei quindici giorni.
171 IV, II| giustificandosi alzava la voce, Don Abbondio la faceva tacere, e cessava
172 IV, II| facesse il diavolo. Don Abbondio sedeva alla tavola del Conte,
173 IV, II| e si rideva; ma per Don Abbondio era un supplizio: e quando
174 IV, II| ricoverarsi dalla tempesta. Don Abbondio avrebbe voluto gittarsi
175 IV, II| divenuto un galantuomo, Don Abbondio non l'aveva potuto guardar
176 IV, II| rendimenti di grazie, e Don Abbondio e Perpetua le andarono in
177 IV, II| paesani. Ma il povero Don Abbondio questa volta ebbe campo
178 IV, II| avesse a nascondere. Don Abbondio, spinto innanzi dall'ansia
179 IV, II| doga del botticino dove Don Abbondio teneva il vino che per una
180 IV, II| fallire a tali artisti.~Don Abbondio mettendosi le mani in que'
181 IV, II| brighe e delle spese, Don Abbondio ebbe con se stesso e con
182 IV, II| fece tosto avvertito Don Abbondio, perché si facesse rendere
183 IV, II| facesse rendere il suo. Ma Don Abbondio non voleva sentir toccare
184 IV, II| gregge: quegli dai quali Don Abbondio aveva sempre sofferto ogni
185 IV, II| una tutte le volte che Don Abbondio si lagnava di qualche mancanza,
186 IV, II| spropositi!» sclamava Don Abbondio. «Ma sapete pure... Col
187 IV, II| talvolta in lungo, ma Don Abbondio rimaneva sempre vincitore,
188 IV, II| Tutto quello che fece Don Abbondio, fu di gittare in predica
189 IV, V| della finestra.~Era Don Abbondio in persona, e ad una certa
190 IV, V| ella in questi tempi?» Don Abbondio aveva guatato costui che
191 IV, V| vostro bene», disse Don Abbondio, «che nessuno ci sente.
192 IV, V| grilli...»~«Oh!» disse Don Abbondio, «figliuol caro, voi avete
193 IV, V| sentite», continuava Don Abbondio, ma Fermo aveva già fatta
194 IV, V| a borbottare fra sè Don Abbondio, ritirandosi dalla finestra. —
195 IV, IX| avvertirebbe intanto Don Abbondio, il quale era da sperarsi
196 IV, IX| può immaginare. Con Don Abbondio le cose non furono così
197 IV, IX| Siete qui voi!» disse Don Abbondio.~«Son qui», rispose Fermo, «
198 IV, IX| Dio benedetto!» sclamò Don Abbondio.~«Signor curato», ripigliò
199 IV, IX| Che vuol dire?» chiese Don Abbondio.~«Vuol dire», rispose Fermo, «
200 IV, IX| pover'uomo, — disse Don Abbondio fra sè e sè.~«Basta», soggiunse
201 IV, IX| una amabile modestia Don Abbondio, «non ha da potervelo dare
202 IV, IX| figliuolo, e lasciando Don Abbondio in quei pensieri che il
203 IV, IX| andarono tutti e quattro da Don Abbondio, il quale al tocco della
204 IV, IX| poi morto davvero». Don Abbondio non si abbandonò alla gioja
205 IV, IX| ancora al ricordarsene. Don Abbondio volle sentire il racconto,
206 IV, IX| sala, e fatti sedere da Don Abbondio, che proseguì: «principalmente
207 IV, IX| arcivescovo», rispose Don Abbondio, «quel degno prelato: non
208 IV, IX| parlare ora», replicò Don Abbondio, «dovreste dirgli: Eminenza,
209 IV, IX| verrò, vedete», disse Don Abbondio.~«Oh signor curato», rispose
210 IV, IX| prevenuti», riprese Don Abbondio, «per farvi vedere che vi
211 IV, IX| ad argomentare contra Don Abbondio, e provargli che il torto
212 IV, IX| presentò al curato. Don Abbondio al vedere il nuovo padrone
213 IV, IX| intenzioni benevole, Don Abbondio, non solo si prestò volentieri,
214 IV, IX| molto garbo richiese Don Abbondio se non sarebbe dispiaciuto
215 IV, IX| onore immortale», disse Don Abbondio facendo una gran riverenza;
216 IV, IX| prezzo fu rimesso a Don Abbondio, a cui il signore disse
217 IV, IX| stabilisse molto alto. Don Abbondio così fece; ma il signore
218 IV, IX| degli sposi e quelli di Don Abbondio, entrando non solo con sicurezza,
219 IV, IX| mamma, preso commiato da Don Abbondio, diedero un addio, che non
I promessi sposi
Capitolo
220 I | novembre dell'anno 1628, don Abbondio, curato d'una delle terre
221 I | accadde la passeggiata di don Abbondio, s'era trovato costretto
222 I | che più dispiacque a don Abbondio fu il dover accorgersi,
223 I | comanda? - rispose subito don Abbondio, alzando i suoi dal libro,
224 I | con voce tremolante, don Abbondio: - cioè. Lor signori son
225 I | signori miei, - replicò don Abbondio, con la voce mansueta e
226 I | nome fu, nella mente di don Abbondio, come, nel forte d'un temporale
227 I | partir col compagno. Don Abbondio, che, pochi momenti prima,
228 I | trascrivere. Il povero don Abbondio rimase un momento a bocca
229 I | era toccato di vivere.~Don Abbondio (il lettore se n'è già avveduto)
230 I | potuto resistere.~Il nostro Abbondio non nobile, non ricco, coraggioso
231 I | sistema particolare. Don Abbondio, assorbito continuamente
232 I | rimaneva col capo rotto, don Abbondio sapeva trovar sempre qualche
233 I | tumultuariamente nel capo basso di don Abbondio. "Se Renzo si potesse mandare
234 I | n'avvede, la serva di don Abbondio: serva affezionata e fedele,
235 I | del vino prediletto di don Abbondio, e si mosse lentamente;
236 I | Niente, niente, - rispose don Abbondio, lasciandosi andar tutto
237 I | qui, date qui, - disse don Abbondio, prendendole il bicchiere,
238 I | Il fatto sta che don Abbondio aveva forse tanta voglia
239 I | solenne giuramento; e don Abbondio, pronunziato quel nome,
240 I | Oh vedete, - disse don Abbondio, con voce stizzosa: - vedete
241 I | rispose, brontolando, don Abbondio: - sicuro; io ci penserò,
242 II | dovesse fare, la mattina. Don Abbondio in vece non sapeva altro
243 II | quell'ehm! nella mente, don Abbondio, non che pensare a trasgredire
244 II | dolorosamente questo momento, don Abbondio ricapitolò subito i suoi
245 II | Comparve davanti a don Abbondio, in gran gala, con penne
246 II | incerto e misterioso di don Abbondio fece un contrapposto singolare
247 II | oggi?~- Oggi? - replicò don Abbondio, come se ne sentisse parlare
248 II | affinis,... - cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle
249 II | porto", pensò fra sé don Abbondio; e, con un fare più manieroso
250 II | attaccata a quel numero, se don Abbondio non l'avesse interrotto,
251 II | se n'andò, facendo a don Abbondio un inchino men profondo
252 II | fredda e impicciata di don Abbondio, quel suo parlare stentato
253 II | diverso da quello che don Abbondio aveva voluto far credere.
254 II | momento fu all'uscio di don Abbondio; entrò, andò diviato al
255 II | novità è questa? - disse don Abbondio.~- Chi è quel prepotente, -
256 II | esclamò con voce fioca don Abbondio.~- Lo voglio sapere.~- Chi
257 II | così minaccioso, che don Abbondio non poté più nemmen supporre
258 II | quel nuovo scongiuro, don Abbondio, col volto, e con lo sguardo
259 II | voce quasi sdegnosa, don Abbondio, il quale, dopo un così
260 II | voce raddolcita verso don Abbondio, ma nella quale si sentiva
261 II | e andava ad aprire. Don Abbondio gli andò dietro, e, mentre
262 II | Giurate... - replicò don Abbondio, afferrandogli il braccio
263 II | Perpetua! Perpetua! - gridò don Abbondio, dopo avere invano richiamato
264 II | Perpetua non risponde: don Abbondio non sapeva più in che mondo
265 II | più alto affare che don Abbondio, di trovarsi in frangenti
266 II | colloquio. Basti dire che don Abbondio ordinò a Perpetua di metter
267 V | un po' di vergogna a don Abbondio, e fargli sentire quanto
268 VII | diritto alla casa di don Abbondio; ma scelsero quella, per
269 VIII | costui?" ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo seggiolone,
270 VIII | Bisogna sapere che don Abbondio si dilettava di leggere
271 VIII | meditava in quel momento don Abbondio, convalescente della febbre
272 VIII | Archimede; e fin qui don Abbondio non trovava inciampo; perché
273 VIII | quest'ora? - disse anche don Abbondio, com'era naturale.~- Cosa
274 VIII | faccia all'uscio di don Abbondio, s'apriva, tra due casipole,
275 VIII | davanti alla casa di don Abbondio, Agnese tossì forte. Era
276 VIII | povero cuore di Lucia.~Don Abbondio stava, come abbiam detto,
277 VIII | Vediamo, - replicò don Abbondio: e, preso l'involtino, si
278 VIII | È giusto, - rispose don Abbondio; poi andò a un armadio,
279 VIII | Anche questa! - disse don Abbondio: - le sanno tutte. Ih! com'
280 VIII | Bene bene, - interruppe don Abbondio, e brontolando, tirò a sé
281 VIII | rumore delle loro pedate. Don Abbondio, immerso nella sua scrittura,
282 VIII | due fratelli. Intanto don Abbondio, finito di scrivere, rilesse
283 VIII | apparvero Renzo e Lucia. Don Abbondio, vide confusamente, poi
284 VIII | tornate al posto, che don Abbondio, lasciando cader la carta,
285 VIII | e questo... - che don Abbondio le aveva buttato sgarbatamente
286 VIII | Cessata ogni luce, don Abbondio lasciò la poveretta, e andò
287 VIII | fatti, era l'oppresso. Don Abbondio, sorpreso, messo in fuga,
288 VIII | casa, - gridò verso lui don Abbondio. - Vengo subito, - rispose
289 VIII | l'altra dalla casa di don Abbondio, il più che fosse possibile;
290 VIII | distante dalla casa di don Abbondio, la quale però non vedevano,
291 VIII | sgangherato grido di don Abbondio: - aiuto! aiuto!~- Misericordia!
292 VIII | chiesa e la casa di don Abbondio; al primo buco che videro
293 VIII | curato! - Signor curato!~Don Abbondio, il quale, appena accortosi
294 VIII | prima avevano affrontato don Abbondio, se pur non eran que' medesimi.
295 IX | regalar generosamente don Abbondio, quando questo l'avesse,
296 XI | madonnina infilzata. Don Abbondio poteva ben comandarle risolutamente,
297 XVII | turba delle strade, poi don Abbondio, poi don Rodrigo: tutta
298 XXIII | venne fuori l'uomo, don Abbondio in persona, con un passo
299 XXIII | cappellano, si voltò a don Abbondio.~Questo, che già gli era
300 XXIII | l'accompagnerete qui.~Don Abbondio fece di tutto per nascondere
301 XXIII | la madre, - rispose don Abbondio.~- E questa si trova al
302 XXIII | andassi io? - disse don Abbondio.~- No, no, voi: v'ho già
303 XXIII | Dicevo, - replicò don Abbondio, - per disporre quella povera
304 XXIII | strano al cardinale che don Abbondio non l'avesse intesa per
305 XXIII | e dalle sue risposte don Abbondio intenderebbe finalmente
306 XXIII | della misericordia.~Don Abbondio, a quelle dimostrazioni,
307 XXIII | ne rallegro! - disse don Abbondio, facendo una gran riverenza
308 XXIII | strame. Dietro veniva don Abbondio, a cui nessuno badò.~Quando
309 XXIII | facesse parlar subito con don Abbondio: e tutto poi fosse agli
310 XXIII | Si voltò a salutar don Abbondio, e s'avviò dalla parte che
311 XXIII | all'occhio ombroso di don Abbondio poteva facilmente parere
312 XXIII | lettiga; e poi si voltò a don Abbondio, per ricevere da lui l'altra
313 XXIII | commissione del cardinale. Don Abbondio se ne sbrigò come poté,
314 XXIII | Basta... - replicò don Abbondio, e continuò pensando: "il
315 XXIII | all'uscio, s'accorse di don Abbondio, ch'era rimasto indietro.
316 XXIII | Ohi! ohi! ohi! - pensò don Abbondio: - cosa vuol farne di quell'
317 XXIII | da un tal sospetto; e don Abbondio stava attento a non far
318 XXIII | all'aiutante di camera don Abbondio, rimettendo in terra il
319 XXIII | animo: è un agnello -. Don Abbondio, arrampicandosi alla sella,
320 XXIII | dicevano: Dio la benedica! Don Abbondio si levò anche lui il cappello,
321 XXIII | ed era un ristoro per don Abbondio; ma passeggiero, ma s'andava
322 XXIII | stava allora il povero don Abbondio! Quella valle famosa, della
323 XXIII | certi occhiacci, che a don Abbondio pareva che volessero dire:
324 XXIII | accenna al lettighiero e a don Abbondio che lo seguano; entra in
325 XXIII | apra; poi s'avvicina a don Abbondio, e, con un sembiante così
326 XXIII | la staffa, per aiutar don Abbondio a scendere.~Quel volto,
327 XXIV | fuori, fa entrar subito don Abbondio con la buona donna. Socchiude
328 XXIV | non è lui? Riconosce don Abbondio, e rimane con gli occhi
329 XXIV | risposta, si voltò ancora a don Abbondio, che s'era trattenuto discosto
330 XXIV | No, no, - rispose don Abbondio: - son io davvero: fatevi
331 XXIV | apposta con noi, - disse don Abbondio: - è qui fuori che aspetta.
332 XXIV | presto, - le diceva don Abbondio. Lucia alzò la testa, guardò
333 XXIV | braccio, gli andò dietro; don Abbondio in coda. Scesero la scala,
334 XXIV | Slegò quindi la mula di don Abbondio, e l'aiutò anche lui a montare.~-
335 XXIV | lasciava in riposo.~Per don Abbondio questo ritorno non era certo
336 XXIV | più ripidi, il povero don Abbondio, come se fosse messo a leva
337 XXIV | le zampe sull'orlo; e don Abbondio vedeva sotto di sé, quasi
338 XXIV | andò spianando. Anche don Abbondio prese una faccia più naturale,
339 XXIV | quella della buona donna.~Don Abbondio fece quello che aveva pensato:
340 XXIV | punto, aveva incontrato don Abbondio che veniva adagio adagio,
341 XXIV | costeggiava la strada. Don Abbondio l'aveva ragguagliata di
342 XXIV | salvo; e respirò.~Dopo, don Abbondio era voluto entrare in un
343 XXIV | pensare che il signor don Abbondio, dopo aver sempre sacrificati
344 XXIV | concertato, del rifiuto di don Abbondio, non lasciò fuori il pretesto
345 XXIV | tentativo fatto in casa di don Abbondio; e concluse dicendo: - abbiam
346 XXV | truppa, preceduti da don Abbondio, uggioso in mezzo a tanta
347 XXV | gente che andava con don Abbondio, s'affrettò alla rinfusa,
348 XXV | informazione di Renzo. Don Abbondio disse ch'era un giovine
349 XXV | Per ora, - rispose don Abbondio, - può venire e stare, come
350 XXV | prender le due donne.~Don Abbondio uscì di lì tutto contento
351 XXV | cardinale discorrendo con don Abbondio, sugli affari della parrocchia:
352 XXV | Terminate le funzioni, don Abbondio, ch'era corso a vedere se
353 XXV | stamattina coloro", pensò don Abbondio; e rispose borbottando: -
354 XXV | Monsignore, - disse don Abbondio, facendosi piccino piccino, -
355 XXV | senza colpa.~Allora don Abbondio si mise a raccontare la
356 XXV | il cardinale, quando don Abbondio ebbe finito.~- Ma forse
357 XXV | con codeste dottrine?~Don Abbondio stava a capo basso: il suo
358 XXV | curiosi, - pensava intanto don Abbondio: - in sostanza, a spremerne
359 XXVI | una siffatta domanda, don Abbondio, che pur s'era ingegnato
360 XXVI | chiacchierone", pensava don Abbondio; ma non dava segno d'aver
361 XXVI | diceva ancora tra sé don Abbondio: - a quel satanasso, - e
362 XXVI | pensava stizzosamente don Abbondio, a cui, in mezzo a que'
363 XXVI | Perpetua", pensò anche qui don Abbondio, senza riflettere che quel
364 XXVI | facce, - scappò detto a don Abbondio; - le ho sentite io quelle
365 XXVI | tormento! - pensava don Abbondio: - anche sopra di sé: purché
366 XXVI | addosso a me, - disse don Abbondio: - ma queste persone che
367 XXVI | essere la loro preghiera.~Don Abbondio stava zitto; ma non era
368 XXVI | davvero, - rispose don Abbondio, con una voce che, in quel
369 XXVI | Così detto, si mosse; e don Abbondio gli andò dietro.~Qui l'anonimo
370 XXIX | conoscenza.~Chi non ha visto don Abbondio, il giorno che si sparsero
371 XXIX | le mani ne' capelli. Don Abbondio, risoluto di fuggire, risoluto
372 XXIX | altro mezzo: a piedi, don Abbondio non avrebbe potuto far troppo
373 XXIX | come fanno gli altri -. Don Abbondio voleva trattenerla, e discuter
374 XXIX | povero me! - esclamava don Abbondio: - oh che gente! che cuori!
375 XXIX | poi lasci fare a me.~Don Abbondio ubbidì, andò allo scrigno,
376 XXIX | a nessuno, fuorché a don Abbondio; dal quale andava, volta
377 XXIX | venne subito in mente don Abbondio; il quale, dopo quel colloquio
378 XXIX | Perpetua? - domandò don Abbondio.~- Dico che è un'ispirazione
379 XXIX | si potrebbe, - disse don Abbondio, - trovar qualche uomo che
380 XXIX | cappello; e andiamo.~Don Abbondio andò, tornò, di lì a un
381 XXIX | la chiave in tasca. Don Abbondio diede, nel passare, un'occhiata
382 XXIX | intorno, specialmente don Abbondio, se apparisse qualche figura
383 XXIX | qualche interiezione, don Abbondio cominciò a brontolare più
384 XXIX | Brava! - disse don Abbondio, ormai sicuro della vita,
385 XXIX | divertimento, - concluse don Abbondio.~Furono ricevuti a braccia
386 XXIX | meglio di noi, - disse don Abbondio: - è a Milano, fuor de'
387 XXIX | incamminati, - disse don Abbondio; - al castello di ***.~-
388 XXIX | hanno paura? - disse don Abbondio.~- Dirò, signor curato:
389 XXIX | al posto d'onore, per don Abbondio, con una posata che Perpetua
390 XXIX | Voglio sperare, - disse don Abbondio, - che saremo ben accolti.
391 XXIX | conversione! - riprese don Abbondio: - e si mantiene, n'è vero?
392 XXIX | servitù?... - riprese don Abbondio, il quale n'aveva più d'
393 XXIX | nome: è una memoria.~Don Abbondio faceva fretta; il sarto
394 XXIX | arrivava. Si voltò poi a don Abbondio, e gli disse: - signor curato,
395 XXIX | Grazie, grazie, - rispose don Abbondio: - son circostanze, che
396 XXIX | aveva detto la verità a don Abbondio, intorno all'innominato.
397 XXX | almeno siamo in salvo.~Ma don Abbondio non trovava che ci fosse
398 XXX | in molti? - replicava don Abbondio: - povera donna! Non sapete
399 XXX | Chetatevi un po', - disse don Abbondio: - ché già le chiacchiere
400 XXX | voce bassa ma iraconda, don Abbondio: - zitta! che non sapete
401 XXX | ricominciava Perpetua; ma don Abbondio l'interruppe aspramente,
402 XXX | picchetto d'armati, ai quali don Abbondio fece una scappellata, dicendo
403 XXX | si fermò; ne scesero; don Abbondio pagò in fretta, e licenziò
404 XXX | gridò in un orecchio don Abbondio: - son discorsi codesti
405 XXX | zitta, - le replicò don Abbondio: - credete voi che ai santi
406 XXX | zitta! - gridò sottovoce don Abbondio, e insieme si levò il cappello
407 XXX | visto e riconosciuto don Abbondio; e affrettava il passo per
408 XXX | illustrissima, - rispose don Abbondio, - mi son preso l'ardire
409 XXX | E questa, - continuò don Abbondio, - è una donna a cui vossignoria
410 XXX | que' diavoli, - rispose don Abbondio. - Sa il cielo se avrei
411 XXX | non vengano, - disse don Abbondio. - E sento, - soggiunse,
412 XXX | fuochi, - diceva tra sé don Abbondio: - proprio tra due fuochi.
413 XXX | accompagnò in persona don Abbondio, che fu il primo a prenderne
414 XXX | fatte, o col povero don Abbondio. Questo non aveva nulla
415 XXX | e ciò per volere di don Abbondio, il quale temeva, se si
416 XXX | la pelle, era sempre don Abbondio che la vinceva; meno che
417 XXX | umili e sviscerati di don Abbondio e i complimenti di Perpetua,
418 XXX | esser caduta in piedi".~Don Abbondio e Perpetua entrano in casa,
419 XXX | fogli de' calendari di don Abbondio, cocci di pentole e di piatti;
420 XXX | rimetteva lo stomaco a don Abbondio. Il resto era cenere e carboni;
421 XXX | Ah baroni! - esclamò don Abbondio; e, come scappando, andaron
422 XXX | Qui nacquero de' guai: don Abbondio cominciò a prendersela con
423 XXX | si poteva toccare per don Abbondio; giacché la sua roba era
424 XXX | da dirsi! - replicava don Abbondio: - ma volete stare zitta?~
425 XXXIII | riconobbe subito per don Abbondio. Camminava adagio adagio,
426 XXXIII | qui, voi? - esclamò don Abbondio.~- Son qui, come lei vede.
427 XXXIII | Eh eh! - esclamò don Abbondio; e, cominciando da Perpetua,
428 XXXIII | Vedete! - continuò don Abbondio: - e non è finita. Se quelli
429 XXXIII | Ho inteso, - disse don Abbondio, sospirando stizzosamente: -
430 XXXIII | di morti fattagli da don Abbondio, c'era una famiglia di contadini
431 XXXVII | Renzo se la passasse con don Abbondio, in quel tempo d'aspetto,
432 XXXVII | larga l'uno dall'altro: don Abbondio, per timore di sentire intonar
433 XXXVIII | finalmente che andava da don Abbondio, a prendere i concerti per
434 XXXVIII | pregarla di far presto -. Don Abbondio non disse di no; ma cominciò
435 XXXVIII | ha che fare, - disse don Abbondio: - v'ho forse detto di no?
436 XXXVIII | sulla maniera di prender don Abbondio; e finalmente andarono all'
437 XXXVIII | poi, com'era giusto, don Abbondio parlò anche della sua burrasca;
438 XXXVIII | ghiaccio. Ma cosa volete? Don Abbondio era sordo da quell'orecchio.
439 XXXVIII | ribatter quelle ragioni; don Abbondio a rimetterle in campo, sott'
440 XXXVIII | arrivato dove? - domanda don Abbondio, alzandosi.~- E arrivato
441 XXXVIII | uomo.~- Sicuro, - disse don Abbondio: - l'ho sentito nominar
442 XXXVIII | Sentiamo, - disse don Abbondio. Renzo andò a chiamare il
443 XXXVIII | proprio andato! - esclamò don Abbondio. - Vedete, figliuoli, se
444 XXXVIII | tuo dovere, - rispose don Abbondio: - ma si può anche ringraziare
445 XXXVIII | eminenza, - rispose don Abbondio, - è il nostro cardinale
446 XXXVIII | No no, - riprese don Abbondio: - i curati a tirar la carretta:
447 XXXVIII | suggerimento; ringraziò don Abbondio, e lo pregò di voler esser
448 XXXVIII | sposo.~Per la strada, don Abbondio, tutto gongolante, come
449 XXXVIII | per cui era venuto. Don Abbondio, pregato da lui di fissare
450 XXXVIII | diceva poi tra sé don Abbondio, tornato a casa: - se la
451 XXXVIII | proprio per bocca di don Abbondio, furono sposi. Un altro
452 XXXVIII | pranzare altrove con don Abbondio, volle star lì un poco a
453 XXXVIII | non crediate che con don Abbondio le cose passassero freddamente.