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grassetto = Testo principale
grigio = Testo di commento
Adelchi
Atto, Scena
1 ns, 1 | Italia, la quale allora era soggetta agl'imperatori
2 ns, 1 | secolo, il continente italico era occupato da loro, meno alcuni
3 ns, 1 | quel fratello d'Astolfo, ch'era stato re prima di lui, e
4 ns, 1 | stato re prima di lui, e s'era fatto monaco, ambisce di
5 ns, 2 | barbari, il ritrovato non era senza merito. Ma Adriano
6 ns, 2 | ultime fu Brescia, di cui era duca il nipote di Desiderio,
7 ns, 3 | elezione de' re longobardi era di mettere loro in mano
8 ns, 3 | personalmente da' principali era, già ai tempi di Tacito,
9 ns, 3 | domestico e il militare; ed era un misto di sudditanza onorevole
10 ns, 3 | giuramento presso i Longobardi, era di metter le mani su dell'
11 ns, 3 | come i suoi nazionali, era portato per la cacciaxlviii.
12 1, 1 | alcuno in suo pensier non era~
13 1, 2 | Che pensiero era il tuo? Tutta Pavia~
14 1, 8 | Lo scosse; armato egli era, e più non salse.~
15 2, 1 | Era questa tenzon, certa l'impresa...~
16 2, 3 | ostil, quindi venir non m'era~
17 2, 3 | M'era più amaro che il morir.
18 2, 3 | Gregge erranti e tuguri: era codesta~
19 2, 3 | Posai tre notti. Era mia guida il sole;~
20 2, 3 | altri ergea la fronte, ed era~
21 2, 3 | Tosto il passo io rivolsi. - Era la costa~
22 2, 3 | spoglie degli abeti, ond'era~
23 2, 3 | fra i sassi in giù; non era il vento~
24 2, 4 | tempo, io la riveggo. Egli era~
25 2, 4 | Era la voce che diceami in core:~
26 3, 7 | Meglio da far quivi non c'era: al prego~
27 3, 9 | ne portai, ma allor non era~
28 4, 1 | Era quaggiuso il fato:~
29 4, 1 | Com'era allor che improvida~
30 4, 2 | Era da men di te; che ora tra
31 4, 5 | In real grazia egli era, e in me speranza~
32 4, 5 | Sola via di salute era pur quella~
33 5, 1 | Era un frutto sperar, fenno
34 5, 2 | V'era all'opra; ogni giorno il
35 5, 2 | Che m'assegnasti, era difficil troppo;~
36 5, 5 | termin dell'offesa. Ell'era~
37 5, 5 | Era allor teco - non ne parli:
38 5, 5 | Era il terror: vero soltanto
39 5, 5 | De' vostri sogni era codesto. Al cielo~
40 5, 7 | D'Adelchi; egli era il mio, né tal, che in questo~
41 5, 8 | Cessa o padre, per Dio! Non era questo~
Il conte di Carmagnola
Atto, Scena
42 , pre | che per questi casi non ci era un periodo d’Aristotele.~
43 , pre | causa dell’umanità: il Coro era insomma lo spettatore ideale;
44 , pre(7) | naturale del dramma ciò ch’era un fatto speciale de’ drammi
45 ns | Filippo Maria Conte di Pavia era rimasto erede, in titolo,
46 ns | padre Giovanni Galeazzo, s’era sfasciato nella minorità
47 ns | Vercelli ed altre città s’era formato un piccolo principato,
48 ns | lui, e de’ suoi militi.~Era tra essi il Carmagnola,
49 ns | Astorre, il quale se n’era impadronito, e lo sforzò
50 ns | E questo, che nel 1412 era senza potere e come prigioniero
51 ns | dice il Bigli,10 che questo era un consiglio de’ suoi nemici,
52 ns | Duca, ebbe in risposta ch’era impedito, e che parlasse
53 ns | castello di Maclodio, ch’era difeso da una guarnigione
54 ns | in vicinanza del quale era il campo duchesco. I due
55 ns, 0(14) | cambiamento; giacché il Piccinino era nipote di Braccio Fortebracci,
56 ns | sostenere i suoi, la battaglia era vicino all’altra riva. L’
57 ns | reità di questo grand’uomo. Era da aspettarsi che gli storici
58 ns | adoprava con uno che non era veneziano, e non poteva
59 ns | segreta con un uomo che gli era stato orribilmente ingrato,
60 ns | Carmagnola. Il Duca non era perdonatore; e il Carmagnola
61 ns | agente di Milano, il quale era venuto a sapere «che un
62 1, 1 | Mandato egli era; e quei che a ciò mandollo~
63 1, 2 | alta cortesia posta non era. 65~ ~IL DOGE~ ~
64 2, 3 | vi si pingeva: era il pensier che false~
65 2, 3 | son quelle gioie e brevi; era il pensiero 110~
66 2, 5 | che ogni adito era chiuso, e che deriso,~
67 3, 2 | era vanto il resistere; svanito~
68 3, 3 | Tale, eccelso signor, non era il nostro~
69 3, 3 | tanto valor non era, e pari a voi~
70 3, 3 | aveste un condottier, non era~
71 3, 3 | antico amico di tuo padre. Io era~
72 3, 4 | quel ch’egli era per lui, quel che gli è
73 4, 1 | era sospetta la sua fede; ad
74 4, 1 | era in quel punto il vostro
75 4, 1 | novo ciò che a noi non l’era.~
76 4, 1 | c’era un uom di soverchio, e che
77 4, 1 | al Trevisan negato? Era più grave~
78 4, 1 | periglio il darlo; era l’impresa ordita~
79 4, 2 | bastante a corrompermi non era 305~
80 4, 2 | m’era un nobil pretesto; e me
81 4, 3 | de’ perduti navigli era il pensiero,~
82 4, 3 | Se pur non era di lor arte il colmo~
83 4, 3 | a modo mio. Quand’io non era ancora~
84 5, 1 | che il dovea sciolta non era.~ ~MARINO~ ~
85 5, 1 | tempo era allor d’antiveggenza.~ ~
86 5, 3 | due derelitte: ei v’era amico: andiamo,~
87 5, 3 | non venne lor ch’egli era sposo e padre.~
88 5, 4 | era bello il morir. Ma... ripugnante~
Fermo e Lucia
Tomo,Capitolo
89 In1 | quanto vero e importante era ed è il poema epico e il
90 In1 | la nuova e rifatta, che v'era in quella un certo garbo,
91 In1 | ben fa vedere che di poco era spirato quell'aureo cinquecento,
92 In1 | quel secolo nel quale tutto era puro, classico, lindo, semplice,
93 In1 | almeno la corruttela non era straniera, era un lusso
94 In1 | corruttela non era straniera, era un lusso un abuso delle
95 In2 | così una sotto-maniera che era una modificazione di quella:
96 In2 | libro veramente importante era uscito fin allora, dove
97 In2 | arbitrario, casuale; e lo era infatti al massimo grado.
98 In2 | quella ricercatezza che era la tendenza generale di
99 In2 | E il nostro autore non era uno dei peggiori del suo
100 In2 | peggiori del suo tempo: era anzi alquanto al di sopra
101 In2 | le idee più elevate etc. era al livello delle cognizioni
102 I, I | storia che siamo per narrare era spagnuolo. Dall'una all'
103 I, I | nel breviario al luogo dov'era rimasto, e tenendo così
104 I, I | rivolta della strada dov'era solito di alzar gli occhi
105 I, I | separazione delle due strade v'era una cappelletta sulla quale
106 I, I | lì aspettando qualcheduno era cosa troppo evidente; ma
107 I, I | che quegli che aspettavano era egli poiché al suo apparire
108 I, I | guardò sulla via che gli era dinanzi; nessuno fuorché
109 I, I | fare? tornare indietro, non era a tempo: fuggire; era lo
110 I, I | non era a tempo: fuggire; era lo stesso che farsi inseguire,
111 I, I | né vogliamo sapere altro: era nostro dovere d'avvisarla
112 I, I | avviandosi dalla parte donde egli era venuto, presero la strada,
113 I, I | condizione dei tempi in cui gli era toccato di vivere.~.......~
114 I, I | vivere.~.......~L'impunità era organizzata, e aveva molte
115 I, I | d'ogni sorta. Ma chi si era messo in istato di guerra
116 I, I | mancia ad un birro, quegli era libero nelle sue operazioni,
117 I, I | offesa. Ad ogni momento tutto era pronto, per venire alle
118 I, I | a loro difesa. Il clero era geloso sostenitore delle
119 I, I | non ricco, non animoso, si era presto avveduto di essere
120 I, I | suo fine principale non era stato quello di servire
121 I, I | si dice. Il suo sistema era dunque di evitare tutti
122 I, I | potuto evitare. Se egli era assolutamente forzato a
123 I, I | all'altro ch'egli non gli era volontariamente avverso,
124 I, I | queste arti il pover'uomo era riuscito a poter giungere
125 I, I | da non confessarsi; e si era quindi fatto (come accade
126 I, I | la quale la sua condotta era ragionevole anzi la sola
127 I, I | anche lontano pericolo.~Chi era stato percosso e non era
128 I, I | era stato percosso e non era in caso di far vendetta
129 I, I | in caso di far vendetta era almeno almeno un imprudente,
130 I, I | imprudente, un ammazzato era certamente un torbido, e
131 I, I | irritati della sua morte, era un birbante; ma chi aveva
132 I, I | che più gli dava collera era il vedere qualcuno dei suoi
133 I, I | sopra di sè: e l'assioma era: che ad un galantuomo che
134 I, I | unica teoria sulla quale era fondata tutta la sua speranza
135 I, I | soddisfatta della idea che a lui era stata fatta violenza. Ma
136 I, I | in suo cuore contro chi era venuto a togliergli per
137 I, I | saluto di protezione. Gli era occorso talvolta di difenderlo,
138 I, I | cento volte che Don Rodrigo era un degno cavaliere. Ma ora
139 I, I | occasioni. Ma l'ira sua maggiore era forse contro quei due sposi
140 I, I | intese questo fu certa che v'era una cosa da sapersi e che
141 I, I | da sapersi e che la cosa era grave, e giurò a se stessa
142 I, I | avvicinò al seggiolone dov'era il curato e lo mosse alquanto
143 I, II | fu rigettato perché non v'era spazio per eseguirlo. La
144 I, II | celebrazione del matrimonio era stabilita pel giorno vegnente,
145 I, II | sposare quella ch'egli ama. Era Fermo un tessitore di seta,
146 I, II | che da una grande attività era allora in decadenza, ma
147 I, II | stesso nel tempo in cui era disoccupato dal filatojo,
148 I, II | contrastare col bisogno. Era in quel giorno vestito dalla
149 I, II | più quieti, come infatti era Fermo. L'accoglimento serio,
150 I, II | del matrimonio che pure era concertato per quel giorno,
151 I, II | il matrimonio oggi come s'era convenuto».~ ~«Oh! vi pare
152 I, II | verità. Gli chiese se non s'era accorto, che qualche signore,
153 I, II | conduceva al luogo ov'ella era avviata. Fermo che aveva
154 I, II | certezza che una trama iniqua era ordita contro di lui, e
155 I, II | Vittoria; Vittoria non v'era; egli non sapeva più quello
156 I, II | coloro che offendono. Fermo era come l'abbiam detto un giovane
157 I, II | alquanto dall'abitato, pure era cosa insensata e piena di
158 I, II | mire ostili; giacch'ella era una specie di picciol forte
159 I, II | l'unico modo di eseguirla era aspettare un momento in
160 I, II | le migliori idee a cui era avvezzo entrarono in folla.
161 I, II | passione per Lucia. E Lucia ne era ella informata? Così arrovellato
162 I, II | nella stanza superiore dov'era Lucia e s'immaginò che sarebbero
163 I, II | piede. Oltre questo che era l'ornamento particolare
164 I, II | modesta bellezza, la quale era allora accresciuta e per
165 I, II | momento in cui Lucia si era staccata dalle donne, le
166 I, II | di ritardo, la situazione era abbastanza imbarazzante
167 I, III | materia lo tormentava, egli era come spaventato di conoscere
168 I, III | Agnese, la madre di Lucia era pure stupita, scandalizzata
169 I, III | chi gridava; e purtroppo v'era chi lasciava fare! Se ci
170 I, III | ridevano di lui, ed egli era ancor più arrabbiato. Allora
171 I, III | ci andrei. Ma la filanda era sul finire per grazia di
172 I, III | si sentiva in mente non era da dirsi a sua madre: tutto
173 I, III | sentitemi che son vecchia». Era questa una confessione che
174 I, III | entrare con sè nello studio. Era questo una stanza con un
175 I, III | incartocciava qua e là. Il dottore era in veste da camera, cioè
176 I, III | delitto. L'uso più comune era quello di portare un lungo
177 I, III | far qualche impresa che era meglio di poter poi negare.
178 I, III | coll'avvertenza che ciò era necessario perché fino allora
179 I, III | cresceva la dose. Il ciuffo era dunque come un'insegna di
180 I, III | di nuovo in cerca: tanto era lontano dal sospettare l'
181 I, III | niente». Felicita dacché era ai servigi del dottore non
182 I, III | eseguito un ordine simile; ma era dato con una tale risoluzione,
183 I, III | consulta.~Lucia al suo partire era rimasta nel pianto a cangiare
184 I, III | Andare al convento, ch'era distante forse due miglia;
185 I, III | elemosina. Eh! quando io era cercatore in Romagna, la
186 I, III | la limosina delle noci era tanto abbondante, che bisognò
187 I, III | andassi in quel convento v'era stato un padre che era un
188 I, III | v'era stato un padre che era un santo; il padre Agapito.
189 I, III | figliuolo, ma fu corta perché era un poco di buono, come sentirete.
190 I, III | per riscuotere la metà che era dovuta al convento; e colui
191 I, III | verso il cantuccio dove era il gran mucchio, e mentre
192 I, III | contento che non quando era arrivato.~Il Padre Galdino
193 I, III | arrivato.~Il Padre Galdino era uomo di molta autorità fra
194 I, III | Castiglia, di Leone etc. Non vi era nulla di troppo basso né
195 I, III | chiedevano al convento, a tutto era avvezzo un Cappuccino, faceva
196 I, III | per qualche affare, non era impossibile che prima di
197 I, III | parola frate in quei tempi era proferita colla più gran
198 I, III | più profondo disprezzo; era un elogio e un'ingiuria:
199 I, III | quello stato che allora era esaltata universalmente,
200 I, III | questa loro intenzione non era una pia illusione, l'errore
201 I, III | e le idee di quei tempi: era una intenzione ragionata,
202 I, III | sostenere che il parere era buono, e che se non aveva
203 I, IV | IV ~ ~IL PADRE GALDINO~ ~Era un bel mattino di novembre;
204 I, IV | mattino di novembre; la luce era diffusa sui monti e sul
205 I, IV | casetta di Lucia. Il cielo era sereno, e un venticello
206 I, IV | suolo. L'aspetto della terra era lieto; ma gli uomini che
207 I, IV | indirizzavano ai passaggeri era per chiedere l'elemosina,
208 I, IV | perché al primo avviso si era egli mosso come ad una chiamata
209 I, IV | Padre Provinciale? E chi era questo Padre Cristoforo?~
210 I, IV | Padre Cristoforo da Cremona era un uomo di circa sessant'
211 I, IV | Cristoforo) il Signor Ludovico era figlio d'un ricco mercante
212 I, IV | cercò di far dimenticare che era stato mercante, e avrebbe
213 I, IV | d'imitare, in quanto gli era permesso dalle leggi, dalle
214 I, IV | giornata quelli ch'egli non era portato ad amare. Viveva
215 I, IV | amore della giustizia ch'era grande in lui, lo portava
216 I, IV | guajo che aveva corso si era fatta una riputazione di
217 I, IV | riputazione di protettore, ch'egli era sempre più impegnato a sostenere,
218 I, IV | raccontargli un sopruso che gli era stato fatto, ed a raccomandarsi
219 I, IV | quale come abbiam detto era sincera e bene intenzionata.
220 I, IV | compagnia: talvolta il caso era chiaro, il ricorrente era
221 I, IV | era chiaro, il ricorrente era onesto, e meritava soccorso
222 I, IV | sconfitte: e furono molte. Era poi tormentato dall'idea
223 I, IV | idea del biasimo che gli era dato da molti d'imprudente
224 I, IV | aveva scelta, più volte gli era passato per la mente il
225 I, IV | in maggiordomo, e che gli era stato fidato fino dall'infanzia.
226 I, IV | costui nome Cristoforo: era un uomo di circa cinquant'
227 I, IV | in vita sua, ma che gli era cordiale nimico, e ch'egli
228 I, IV | signore: e questa risposta era di prammatica, come ora
229 I, IV | s'abbattevano nella via era interessato per amicizia,
230 I, IV | tre, e il combattimento era tanto più diseguale che
231 I, IV | facile da supporre, il favore era piuttosto per lui che per
232 I, IV | cercavano di salvarlo. Il caso era avvenuto vicino ad una Chiesa
233 I, IV | domandò al padre. L'altro era spirato.~Frattanto le uscite
234 I, IV | volte come abbiamo detto gli era passato per la mente, gli
235 I, IV | ciò che gli rimaneva (che era tuttavia un bel patrimonio)
236 I, IV | la famiglia dell'ucciso era potentissima, forte di aderenze,
237 I, IV | risoluzione di Ludovico era il miglior ripiego per cavare
238 I, IV | nimicizia, ad ogni gara, era insomma un nemico che depone
239 I, IV | credere e dire che Ludovico si era indotto a ciò per disperazione
240 I, IV | pentimento di Ludovico (che era vero), e della sua risoluzione,
241 I, IV | il capuccino che non ne era persuaso, non gli contraddisse
242 I, IV | Al mezzogiorno la casa era piena di signori d'ogni
243 I, IV | presenza del fratello il quale era circondato dai parenti più
244 I, IV | non lo posso negare; era... era un po' caldo... ma,
245 I, IV | lo posso negare; era... era un po' caldo... ma, quello
246 I, IV | che ognun sa che Rodomonte era, parlò invece della vita
247 I, IV | essere consacrata. Ai novizj era imposto silenzio; e Cristoforo
248 I, IV | questa ultima occupazione era egli portato dalla antica
249 I, IV | mai cancellati del tutto.~Era a quei tempi comunissima
250 I, IV | ciò che è turpe. Quest'uso era adunque comunissimo in allora,
251 I, IV | rari, nei quali la passione era tanto viva che quasi quasi
252 I, IV | trasformato, temperato era l'animo, in modo però che
253 I, IV | sollecitudine di carità che gli era naturale, si aggiungeva
254 I, V | raccolse un momento, come era uso a fare dacché era divenuto
255 I, V | come era uso a fare dacché era divenuto capuccino, tutte
256 I, V | tutti questi motivi ve n'era un altro che dava un gran
257 I, V | agisse così potentemente non era distintamente avvertito
258 I, V | lui. Il Padre Cristoforo era portato a cogliere con premura
259 I, V | Castellotto di Don Rodrigo era posto sul pendio della montagna
260 I, V | quale come abbiam detto era al piano del fiume, e nel
261 I, V | dividono le grandi montagne, era fuori dell'abitato. Intorno
262 I, V | Quando però, il che non era caso raro, alcuno degli
263 I, V | altro.~Tutto al di fuori era silenzio, e un passaggero
264 I, V | Rodrigo, e in sua presenza. Era questi in capo alla tavola:
265 I, V | come è facile indovinarlo era stomacato da lungo tempo
266 I, V | guerra nella quale egli era già compromesso, pensò di
267 I, V | potuto indovinare quale era in esso l'intenzione del
268 I, V | opinione; ma il fracasso era forse più grande che se
269 I, V | Gli elogj del vino, com'era giusto, ebbero una parte
270 I, VI | atti, e questa distinzione era più osservabile nei tempi
271 I, VI | lettore sa che il buon padre era preoccupato da tutt'altro.
272 I, VI | obbedirla, padre?»~Questo era il suono delle parole, ma
273 I, VI | mise in moto quello che v'era in lui di più franco e di
274 I, VI | teschietto di legno che era appeso in capo al suo rosario,
275 I, VI | protezione! Io sapeva che Lucia era sotto la protezione di Dio:
276 I, VI | strapazzo e di villania era nella sua mente così bene,
277 I, VI | colloquio; e s'accorse che era un servo il quale era stato
278 I, VI | che era un servo il quale era stato ad origliare, e continuò
279 I, VI | alto e vide che il sole era poco discosto dalla cima
280 I, VI | convento prima di sera. Era questa una delle leggi più
281 I, VI | disciplina, l'onore del convento era interessato a prevenire
282 I, VI | momento che il padre ne era partito non si era stati
283 I, VI | padre ne era partito non si era stati in ozio: si eran messi
284 I, VI | voce quelli per cui la cosa era divenuta tanto stranamente,
285 I, VI | Per rispondere a Fermo era necessario un ragionamento
286 I, VI | casetta di Tonio, la quale era nel villaggio dove risiedeva
287 I, VI | del desinare (il quale non era grazie a Dio più scarso
288 I, VI | giacché l'iniziativa gli era stata tolta, era almeno
289 I, VI | iniziativa gli era stata tolta, era almeno contenta di mostrare
290 I, VI | contenta di mostrare che era necessaria la sua sanzione. «
291 I, VI | provvidenza».~La disputa, come era da supporsi, divenne generale.
292 I, VII | sopraffatto da una forza superiore era cosa più inaudita che rara,
293 I, VII | ogni parte, quello che ne era l'oggetto principale, la
294 I, VII | corrispondere a questo complimento era di non perder tempo in altre
295 I, VII | disse: «Padre son balordo». Era questa, chi nol sapesse,
296 I, VII | sapere che il guardiano era contento in fondo del cuore
297 I, VII | faceva il volto serio, se era contento; e gli si risponderebbe,
298 I, VII | risponderebbe, che appunto era contento perché il Padre
299 I, VII | condotta del nostro amico era tanto irreprensibile che
300 I, VII | guardiano sapeva che il reo era incapace di mentire; e vide
301 I, VII | generale sul fallo di cui si era riconosciuto colpevole.
302 I, VII | misericordia all'obbedienza era segno di orgoglio, e di
303 I, VII | propria volontà: che non era bene quel bene che non è
304 I, VII | si teneva certo che non v'era altro che la violazione
305 I, VII | mettere in questione ciò ch'era stabilito: e non è senza
306 I, VII | come per forza, ella non era un po' contenta che forza
307 I, VII | La poveretta ad ogni modo era abbattuta, piena d'incertezza,
308 I, VII | travedere che quello non era il suo fine principale.
309 I, VII | contrario di quello che era; e finalmente, congedato
310 I, VII | due imposte socchiuse s'era fatto un po' di spiraglio,
311 I, VII | ventitrè ore tornò Fermo, come era stato convenuto, e disse: «
312 I, VII | s'accorsero che Fermo si era accorto di essi si fermarono
313 I, VII | andare tutti al nido».~V'era infatti quel movimento,
314 I, VII | giunsero alla casetta di Lucia, era notte fatta.~Fra il primo
315 I, VII | detto un barbaro che non era privo d'ingegno, l'intervallo
316 I, VII | di paure. La povera Lucia era da molte ore nelle angosce
317 I, VII | e disposta all'operare, era sopra pensiero, e trovava
318 I, VII | loro uficio ad un passo che era sembrato il più agevole:
319 I, VII | Un matrimonio clandestino era per Lucia Zarella quello
320 I, VII | nostro Don Abbondio il quale era ben lontano, pover'uomo!
321 I, VII | aperse in quel momento: era la voce di Perpetua. «Malati
322 I, VII | tenebre. Presso alla lucerna era il breviale, e aperto dinanzi
323 I, VII | armadio, svolse la carta dov'era il pegno, e guardatolo, «
324 I, VII | costei? Perpetua!»~«Perpetua era da basso, tutta affacendata
325 I, VII | Frattanto Toni, e Gervaso com'era convenuto si posero dinanzi
326 I, VII | fruscio dei quattro piedi che era il segno convenuto, Fermo
327 I, VII | la seggiola e il tavolo s'era avvicinato a Lucia; la poveretta
328 I, VII | proseguire, e pratico com'era del luogo, trovò tosto a
329 I, VII | costei!» Nella stanza tutto era confusione: Fermo, inseguendo
330 I, VII | in casa altrui, che vi s'era introdotto frodolentemente,
331 I, VII | un torbido; e pure gli era un poveretto a cui si negava
332 I, VII | vittima, l'uomo onesto, e pure era egli in realtà il soperchiatore.
333 I, VII | dopo suonata l'avemaria era rimasto a scopare la chiesa
334 I, VIII | Perpetua che nelle ciarle s'era dimenticata di se stessa,
335 I, VIII | da Lorenzo che la gente era in casa del curato. Ma guardando
336 I, VIII | accorsero che una finestra era appena socchiusa e intravvidero
337 I, VIII | indietro per amor del cielo!» Era Menico, e fu tosto riconosciuto. «
338 I, VIII | il quale in quel punto era più presente a sè che essi
339 I, VIII | bastone. Quando Don Rodrigo era sotto a questo antenato,
340 I, VIII | brigata, dicendo ch'egli era trattenuto da un affare
341 I, VIII | altri ed a sè stesso ch'egli era pur sempre quel Don Rodrigo.
342 I, VIII | colui che, senza contrasto, era il più potente di loro,
343 I, VIII | spagnuolo, l'inchino allora era egualmente profondo dall'
344 I, VIII | castellotto.~Il Conte Attilio era giunto da poco; e fu servita
345 I, VIII | La curiosità del Conte era stuzzicata; egli non fece
346 I, VIII | Cristoforo aveva messo addosso, era svanito insieme coi sogni
347 I, VIII | tirare a quella impresa ch'era così mal riuscita: non proferì
348 I, VIII | geografico. Il torrente era al di là dal convento, ma
349 I, VIII | fallita la strada, giacché era stato mestieri allungarla
350 I, VIII | trovava un altro cappuccino. Era questi il laico sagrestano
351 I, VIII | Andarono quegli pian piano com'era stato loro segnato alla
352 I, VIII | la riva opposta.~Il lago era sgombro, non soffiava un
353 I, VIII | ombreggiava la porta: e seduta com'era sul fondo della barca, poggiò
354 I, VIII | tutte esaudire, Chiesa, dove era preparato un rito, dove
355 II, I | ringraziamenti. Egli che era stato cortigiano nella sua
356 II, I | riflessivo, nobile di Racine era un sentimento più importante,
357 II, I | due classi fra le quali era divisa la società al suo
358 II, I | mormorare contra le quali era un peccato punito in questo
359 II, I | altrove ancora dice che v'era un arciprete: con queste
360 II, I | Padre Cristoforo. La lettera era diretta al Padre Guardiano
361 II, I | Ma le donne, alle quali era stato dal loro protettore
362 II, I | cui l'aspetto di Monza non era nuovo perché v'era passata
363 II, I | Monza non era nuovo perché v'era passata molti anni addietro,
364 II, I | trovando ancora vie e case, era Lucia colpita da una maraviglia
365 II, I | Cristoforo». Il Padre Cristoforo era stato suo collega nel noviziato;
366 II, I | dispetto il guardiano ch'era venuto a farle fuggir di
367 II, I | non si potrebbe tacere.~Era la Signora una giovane donna,
368 II, I | di sangue principesco che era stata posta dall'adolescenza
369 II, I | sulle altre sorelle, non era chiamata con altro nome
370 II, I | nome che di Signora; ed era da tutte riguardata, come
371 II, I | tratto come per fuggire: v'era in quegli occhi un non so
372 II, I | proporzione. Nel vestire stesso v'era qua e là qualche cosa di
373 II, I | della cocolla e dei veli era più fine che non s'usasse
374 II, I | usasse a monache, il seno era succinto con un certo garbo
375 II, I | occhio del padre guardiano era certamente più esercitato,
376 II, I | esercitato, ma perciò appunto era avvezzo ad osservare senza
377 II, I | straordinario; e quindi s'era già da molto tempo addomesticato
378 II, I | caricata.~In quel momento ella era, come abbiamo detto, ritta
379 II, I | si fece tutta di porpora. Era verecondia? Chi avesse osservata
380 II, I | voi tocca a dirci se egli era un persecutore, e se aveva
381 II, I | voglio dire, il diavolo era egli; ma ella mi compatirà
382 II, II | tranquillo; eppure ella s'era studiata in tutto quel colloquio
383 II, II | siamo per narrare i casi, era per sua sventura, e di altri
384 II, II | tal capra e tali cavoli, era ben felice se si sentiva
385 II, II | della sua condizione; egli era superbo della sua figlia
386 II, II | superbo della sua figlia come era superbo di tutto ciò che
387 II, II | tu devi esser monaca —. Era questa come una idea innata;
388 II, II | altra, che per esser monaca era mestieri del suo assenso
389 II, II | questa cosa tanto certa non era però fatta, e che il farla
390 II, II | istradamento alla carriera che le era prefissa. Quale coltura
391 II, II | indeterminata di più, perché le era stato detto tante volte: —
392 II, II | della condizione, che le era destinata; ma quanto più
393 II, II | mente, che il suo assenso era necessario perch'ella fosse
394 II, II | comunicazione delle idee era quale può trovarsi con persone
395 II, II | pericoli non conosciuti, non era stato mai istillato né meno
396 II, II | anzi il suo intelletto era stato nodrito di pensieri
397 II, II | impossibile; e contra il quale era d'uopo premunirsi. Supponendo
398 II, II | Il Marchese Matteo non era uomo di teorie metafisiche,
399 II, II | ma conosceva il mondo, era un uomo di pratica, quel
400 II, II | offrire a Geltrude, egli si era studiato di far nascere
401 II, II | ed a paggi ben vestiti, era ben più dolce che l'orgoglio
402 II, II | Con le compagne Geltrude era manco coperta, e se esse
403 II, II | altro nella quale l'invidia era trasparente, avrebbero potuto
404 II, II | casa e nel mondo. Il passo era spiacevole assai pel Marchese
405 II, II | fuori per qualche tempo. Era questa una formalità destinata
406 II, II | d'una figlia al chiostro, era prescritto che ella ne stesse
407 II, II | assente per qualche tempo; ed era consuetudine che in questo
408 II, II | opportune ricavasse se non le era fatta forza, e se ella non
409 II, II | illusione, se il suo proposito era insomma libero e ragionato.
410 II, II | venire alla dichiarazione che era pure indispensabile; e i
411 II, II | amore della famiglia non era cessato per lei, ma sospeso,
412 II, II | predilezione. Allora ella era costretta a ritirarsi, a
413 II, II | perdendo d'animo: il suo piano era scompaginato, e non sapeva
414 II, II | quasi terribili delle quali era circondata la rendevano
415 II, II | acquistavano forma reale; ella era tenuta ritirata quanto nel
416 II, II | ella non aveva fatta e che era risoluta di non fare. Rinchiusa
417 II, II | le altre difficoltà, non era a questo mondo? Era questo
418 II, II | non era a questo mondo? Era questo il suo maggiore,
419 II, II | appassionatezza, nulla gli mancava. V'era rischio per altro che s'
420 II, II | trambusto in casa fu, come era da aspettarsi, strepitoso.~
421 II, II | sfrattato immediatamente, com'era giusto; ma il Marchese Matteo
422 II, II | colpo assai, perché ognuno era avvezzo a vederne molte
423 II, II | comprendere che questa segretezza era del massimo interesse anche
424 II, II | sbandita dalla famiglia le era un peso insopportabile,
425 II, II | della casa, questa idea le era più terribile, più odiosa,
426 II, II | lusinghe e alle violenze era, avrebbe dovuto essere di
427 II, II | della sua guardiana non le era certo di alcun sollievo
428 II, II | amava la fumosetta, per cui era costretta a far vita da
429 II, II | pericoloso. La conversazione era quindi fra di esse quale
430 II, II | sgraziato e leggiero si era abbandonato un momento gli
431 II, II | pensare che al fine il castigo era meritato, il pentimento
432 II, II | divozione la quale in parte era un sentimento intimo e retto
433 II, III | col tempo, che ciò che gli era sembrato una ferma e pura
434 II, III | ferma e pura volontà non era altro che una illusione
435 II, III | il primo caldo dell'ira, era tosto corso a fantasticare
436 II, III | risoluzione di Geltrude, e che non era mai ristato dal ruminarvi
437 II, III | il ferro mentre ch'egli era caldo. Mandò quindi a dire
438 II, III | atterrita in quanto ella era venuta con la speranza di
439 II, III | Geltrude e del torto ch'ella s'era posta in pericolo di fare
440 II, III | famiglia. Questo discorso era al cuore di Geltrude come
441 II, III | intendere che la vita del secolo era troppo piena di pericoli
442 II, III | pericoli per lei, e che non v'era asilo, riposo, sicurezza...~«
443 II, III | voluto; questo pensiero era però dubbio e confuso nella
444 II, III | immediatamente. La Marchesa era avvezza dai primi giorni
445 II, III | quali aveva combattuto, e ne era uscita vittoriosa. Questa
446 II, III | cozzar coi muricciuoli. S'era ella quindi renduta indifferente
447 II, III | matrimonio. Al giovane Marchesino era stato detto fino dall'infanzia
448 II, III | faceva ai progetti del padre era una docilità poco costosa.
449 II, III | fratello applaudivano: Geltrude era come posseduta da un sogno.~«
450 II, III | portasse addirittura cui era indiritto; comandò che si
451 II, III | che si dicesse ch'ella era guarita dalla sua indisposizione —
452 II, III | dalla sua indisposizione — era il pretesto preso per dar
453 II, III | finalmente quel passo non era l'ultimo, il decisivo; e
454 II, III | aveva fatto, di quello che era da farsi, sapere distintamente
455 II, III | per vedere almeno come ne era condotta, e per arrestarla
456 II, III | e la mente di Geltrude era come il lavorio d'una povera
457 II, III | rimaneva. L'acconciatura era appena finita che venne
458 II, III | complimenti; ed ogni risposta era una conferma. S'avvedeva
459 II, III | vedeva ben chiaro se quella era una rete, fare altrimenti
460 II, III | famiglia nel cocchio dal quale era stata esclusa per tanto
461 II, III | parte della conversazione era già ragunata.~Si montò con
462 II, III | Marchesa nella stanza che le era preparata vi rimase con
463 II, III | rimase con una donna che era stata quel giorno destinata
464 II, III | carceriera.~Questo cangiamento era stato provocato da Geltrude.
465 II, III | mal occhio la donna che le era stata spia e guardiana;
466 II, III | spia e guardiana; e che v'era fra esse un ricambio continuo,
467 II, III | un'altra donna di casa. Era questa la vecchia governante
468 II, III | alla quale il Marchesino era stato dato in guardia quando
469 II, III | gloria. Dopo il Marchese ella era stata la prima a dire che
470 II, III | Marchesino. Quel giorno ella era e si mostrava tanto soddisfatta
471 II, III | suoi conservi, tra i quali era un personaggio d'importanza;
472 II, III | casa. Le raccontò che si era ricorso ad esse per protezione,
473 II, III | avevano ottenuto ciò che era stato invano domandato dalle
474 II, III | Geltrude, quando Geltrude era già coricata; parlava ancora
475 II, III | altre cure che quelle onde era oppressa Geltrude. Il suo
476 II, III | quel diavoletto: ma! egli era tale fin da bambino: io
477 II, III | trasognata: quel destarsi era per la sua mente come il
478 II, III | tutti i pensieri onde questa era affollata, si levarono a
479 II, III | tutta la casa il Marchesino era quegli che più sovente aveva
480 II, III | lingua e d'ingegno, ella era meglio fornita di lui, di
481 II, III | una pesante persecuzione. Era quindi fra loro come un
482 II, III | riflettere che quel pericolo era troppo lontano; che il fratello
483 II, III | da lei un tal sagrificio era ben lontano dal dir cosa
484 II, III | al quale il suo proprio era tanto vicino; ma un effetto
485 II, III | comparve nella sala dov'era radunata la famiglia ad
486 II, III | Marchesa e il Marchesino. Era preparata una sedia a bracciuoli,
487 II, III | ciocolatte a quei tempi, era, dice il nostro manoscritto,
488 II, III | annunziava che il cocchio era pronto, la costrinsero a
489 II, III | esse qualche cosa: il che era in verità troppo giusto.~
490 II, III | inutile dire che questa era stata dal Marchese avvertita
491 II, III | in quel luogo dove non v'era chi potesse nulla rifiutarle.~«
492 II, III | certezza un desiderio che era tutt'altro che certo nel
493 II, III | orrore per la violenza che l'era fatta, e con questi sentimenti
494 II, III | memoria questa risposta che le era stata data in iscritto da
495 II, III | badessa, alla quale non era spiaciuto di aver molti
496 II, III | bacile di dolci, e Geltrude era costretta di rispondere
497 II, IV | complimenti sul modo con cui si era portata, sul suo contegno,
498 II, IV | se il Marchesino che ne era nojato non l'avesse troncato
499 II, IV | nella città e nei contorni era degno da vedersi, egli ne
500 II, IV | madrina, mio giovane lettore, era una dama incaricata di condurre