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Alessandro Manzoni Adelchi IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena Quarta. Carlo, un Araldo, Arvino, Conti.
Tenda nel campo di Carlo sotto Verona
CARLO, un ARALDO, ARVINO, CONTI
Vanne, araldo, in Verona; e al duca, a tutti I suoi guerrier questa parola esponi: Re Carlo è qui: le porte aprite; egli entra Grazioso signor; se no, più tarda L'entrata fia, ma non men certa; e i patti Quali un solo li detta, e inacerbito.
Il vinto re chiede di parlarti, o sire.
Che vuol?
Egli ne fea.
Venga.
Vediam colui, Che destinata a un'altra fronte avea
(ai Conti)
La custodia addoppiate; ad ogni sbocco Si vegli in arme: e che nessun mi sfugga.
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