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Alessandro Manzoni Adelchi IntraText CT - Lettura del testo |
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ATTO QUINTO.
Scena Prima. Adelchi, Giselberto, duca di Verona.
ADELCHI, GISELBERTO, duca di Verona
Costretto, o re, dell'oste intera io vengo A nunziarti il voler: duchi e soldati Chiedon la resa. A tutti è noto, e indarno Celar si volle, che Pavia le porte Al Franco aprì che il vincitor s'affretta Sopra Verona; e che pur troppo ei tragge Captivo il re. Co' figli suoi Gerberga Già incontro a Carlo uscì, dell'aspro sire Più ancor fidando nel perdon, che in una Impotente amistà. Verona attrita Dal lungo assedio, di guerrier, di scorte Scema, non forte assai contra il nemico Che già la stringe, non potrà la foga Dei sorvegnenti sostener; né quelli Che l'han difesa fino ad or, se pochi Ne traggi, o re, vogliono al rischio starsi Di pugna impari, e di spietato assalto. Fin che del fare e del soffrir concesso Era un frutto sperar, fenno e soffriro; Quanto il dover, quanto l'onor chiedea, Il diero: ai mali che non han più scopo
Tra poco avrai.
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