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Alessandro Manzoni Adelchi IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena Terza. Adelchi, Teudi.
Mio re.
Eran d'Adelchi.
L'aspettano da te.
Dove son essi?
Qui nel palazzo tuo, lungi dai tristi A cui sol tarda d'esser vinti appieno.
Tristo, o Teudi, il valor disseminato Tra la viltà! - Compagni alla mia fuga Io questi prodi prenderò: null'altro Far ne poss'io; nulla ei per me far ponno, Che seguirmi a Bisanzio. Ah! se avvi alcuno Cui venga in mente un più gentil consiglio, Per pietà, me lo dia. - Da te, mio Teudi, Un più coral servigio, un più fidato Attendo ancor: resta per ora; al padre Fa che di me questa novella arrivi: Ch'io son fuggito, ma per lui; ch'io vivo, Per liberarlo un dì; che non disperi. Vieni, e m'abbraccia: a dì più lieti! - Al duca Di Verona dirai che non attenda Ordini più da me. - Sulla tua fede
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