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Alessandro Manzoni
Adelchi

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  • ATTO QUINTO.
    • Scena Terza. Adelchi, Teudi.
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Scena Terza. Adelchi, Teudi.

 

TEUDI

 

            Mio re.

 

 

ADELCHI

 

                        Restano amici ancora

Al re che cade?

 

 

TEUDI

 

                        Sì: color che amici

Eran d'Adelchi.

 

 

ADELCHI

 

                        E che partito han preso?

 

 

TEUDI

 

L'aspettano da te.

 

 

ADELCHI

 

                        Dove son essi?

 

 

TEUDI

 

Qui nel palazzo tuo, lungi dai tristi

A cui sol tarda d'esser vinti appieno.

 

 

ADELCHI

 

Tristo, o Teudi, il valor disseminato

Tra la viltà! - Compagni alla mia fuga

Io questi prodi prenderò: null'altro

Far ne poss'io; nulla ei per me far ponno,

Che seguirmi a Bisanzio. Ah! se avvi alcuno

Cui venga in mente un più gentil consiglio,

Per pietà, me lo dia. - Da te, mio Teudi,

Un più coral servigio, un più fidato

Attendo ancor: resta per ora; al padre

Fa che di me questa novella arrivi:

Ch'io son fuggito, ma per lui; ch'io vivo,

Per liberarlo un ; che non disperi.

Vieni, e m'abbraccia: a più lieti! - Al duca

Di Verona dirai che non attenda

Ordini più da me. - Sulla tua fede

Riposo, o Teudi.

 

 

TEUDI

 

                        Oh! la secondi il cielo.

 

(escono dalle parti opposte)

 

 

 




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