IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
Alfabetica [« »] buzzo 1 byron 1 c 8 c' 1344 c. 3 ca 8 cà 1 | Frequenza [« »] 1386 grande 1381 ai 1345 altri 1344 c' 1341 quasi 1340 quello 1324 parte | Edmondo De Amicis Raccolta di opere Concordanze c' |
Amore e ginnastica Capitolo
1 1 | meglio del suo.~ - Può darsi. C'è una nebbia questa mattina!~ - 2 1 | Il dado era tratto. Non c'era più che a rimettersi 3 6 | Da una parte del salotto c'era la camera della Pedani, 4 6 | della Pedani, all'opposto, c'era sempre l'arruffio d'un 5 6 | Baumann, che campeggiava, c'erano i ginnasti italiani 6 8 | segno, come per dire che non c'era dubbio.~ - Il segretario 7 8 | parlato. anche i giornali. C'è perfino la storia di una 8 8 | mettesse meno in vista. C'è delle questioni, nel campo 9 8 | dal Club alpino, dove non c'era stata conferenza, veniva 10 9 | Glielo dico sul serio. Non c'è di meglio per dilatare 11 10 | 10]~ ~ C'era poca gente, quella sera, 12 10 | vini sardi e siciliani, non c'era che la famiglia, la maestra 13 10 | per fondar palestre, che c'è un gran numero di medici 14 10 | scuola... che altra scuola c'è, signorina Pedani?... Obermann! 15 11 | quella della Pedani, e non c'essendo che un solaio leggiero, 16 12 | da faccende, da visite. C'è quella maestra Pedani che 17 12 | delle maestre nei villaggi. C'è una certa storia di una 18 12 | lungo passo saltellato. Non c'intendiamo. Rifaccia.~ Il 19 13 | si figuri il da fare che c'è a invigilare delle centinaia 20 13 | mulinando un randello. C'è anche il risico di qualche 21 13 | punto interrogativo.~ - Non c'è nulla da dire, - soggiunse 22 13 | sappia. Ci sarebbe... Ma non c'è. Mi spiego: ci sarebbe 23 14 | maravigliò. Che bisogno c'era d'informazioni? Non si 24 14 | è sempre un mistero, non c'è che fidarsi al suo viso 25 14 | esser così tranquilla mentre c'è dei disgraziati che soffrono 26 15 | corsi di ginnastica, non c'essendo corsi aperti alla 27 16 | che altro incoraggiamento c'era da sperare?~ Gli venne 28 16 | fino, deve fare una cosa. C'è nelle vetrine del Berry 29 17 | disse: - Signor segretario, c'è la maestra Pedani per la 30 17 | perché avevo capito quel che c'era sottinteso. Le dico che 31 20 | lasciare. Infatti, che pericolo c'è?... Qualche piccolo storcimento, 32 20 | ripulsa assoluta. Un legame c'era fra loro. L'idea che, 33 20 | entrata degli altri soci. Non c'era ombra di dubbio.~ ~ 34 21 | sorriso: - Fortuna che non c'è spettatori. Ma le dico 35 22 | dell'acqua potabile non c'è niente da fare!~ Quel contrasto 36 22 | No, signor Celzani... non c'è nulla da fare.~ Quegli 37 26 | Aveva scelto male la serata; c'era poca gente, fra cui una 38 26 | studente. - In queste cose non c'entra né il signor padre 39 26 | assurdità ridicola, di cui non c'era neppur da discorrere. 40 27 | esagerare tutto quello che c'era e voltare il modello 41 28 | oramai, su quella scala. Ma c'era di più. Delle sue distrazioni 42 30 | meridionali. Sui banchi alti c'era un gran numero di signorine 43 30 | rappresentanti di giornali. Non c'era ancora stata una adunanza 44 30 | sua scuola, fra i quali c'era anche un paio di scarpe. 45 30 | militare delle scolaresche: c'era stato da principio un 46 31 | effetto d'entusiasmo, o c'entrasse anche il pentimento 47 31 | cerchio, e indovinando che c'era nel mezzo la Pedani, Costantinopoli Capitolo
48 Arrivo | provato un disinganno. E non c’entra il fascino delle grandi 49 Arrivo | si dava molto pensiero. C’è persino un freddo tedesco 50 Arrivo | vicinanza di Costantinopoli! C’era una vivacità insolita. 51 Arrivo | quel biancume di turbanti, c’era un movimento straordinario: 52 Arrivo | la voce del capitano che c’invitava a salire la mattina 53 Arrivo | coperta.~ ~Maledizione!~ ~C’era la nebbia.~ ~Una nebbia 54 | cento. A non badarci bene, c’è da essere rovesciati a 55 | quel torrente musulmano. C’è da stupire soltanto a notare 56 | passeggiata, per il ponte, non c’è nè tempo nè modo d’osservare 57 | un principe d’Imerezia. C’è appena tempo a tener d’ 58 | sbadiglio e l’altro, che c’è qualchecosa di vero in 59 | questo sbalordimento, non c’è che infilare una delle 60 | gigantesco. Da una parte c’è una fontana, dove bevono 61 | dov’era il foro boario, e c’è ancora il piedestallo della 62 | questione internazionale. C’erano visi rosei di lady, 63 | facevano da suggeritori. C’erano pure alcuni miei concittadini, 64 | Costantinopoli: e che non c’eran marciapiedi, e che i 65 | soldato inglese; nell’interno c’è sempre qualcosa da fare; 66 | altra di Galata. Per questa c’innoltrammo il mio amico 67 0 | taverne costantinopolitane c’è l’uso di servirsi da sè. 68 0 | quattro pareti. In un angolo c'era un fornello su cui un 69 0 | Islam. Sapevamo bene che non c'è minareto in tutta Costantinopoli 70 0 | verdeggiare li orti, non c’è più che un gruppo di abituri, 71 | liberarsi da queste idee, non c’è che a svoltare nel bazar 72 | mercanti di stoffe, dove c’è merce per tutte le borse. 73 | v’impicca l’altro: non c’è modo di scansare una brutta 74 | d’oro e fiori di perle. C’è da calzare tutti i piedini 75 | folla. Se nelle stradette c’è pericolo di smarrirsi, 76 | bisogna accendere il lume e c’è appena posto da rigirarsi. 77 | ordine dell’Osmaniè. Non c’è nulla che vi piaccia? Rovescia 78 | boccettina d’atar-gull. Non c’è nulla che vi tenti, per 79 0 | frullo d’ali, per tutto c’è vita e armonia. I passeri 80 0 | albergo. Come? – si pensa, – c’è un albergo?~ ~ ~ ~ 81 0 | strepito assordante, e non c’è nè acqua, nè sole, nè freddo 82 0 | d’un aperto mercato. Non c’è bisogno di farseli indicare, 83 0 | aveva un amico, un altro c’era stato, un terzo ci voleva 84 0 | pellegrinaggio, durante il quale nè c’è tempo nè mette conto di 85 0 | immense lontananze ridenti. E c’è infine una illimitata libertà 86 0 | acqua di Top-hané, – non c’è più rimedio, – è innamorato 87 0 | nascere e morire. Quando c’ero io, s’aspettava l’apparizione 88 0 | acqua di rosa e di cedro. C’erano poi molti altri piattini 89 0 | tutta la notte; ma fin che c’è il sole, rispettano quasi 90 0 | un colpo di cannone. Non c’è caso che prima di quel 91 0 | una foresta. Dentro non c’eran che viuzze; ma le abbelliva 92 0 | della loro bottega. E non c’essendo ancora la legge che 93 0 | vestono alla turca, e non c’è che un occhio molto esperto 94 0 | che ne avevo inteso dire, c’entrai con un po’ di trepidazione; 95 0 | a riveder le stelle non c’è di meglio che arrampicarsi 96 | come penso ancora, che non c’è monumento famoso, e sia 97 | senso dell’ammirazione. Non c’è lo spazio d’una mano che 98 | aprire, per vedere che cosa c’è dentro: se una dea bambina 99 | finestre ad arco. Sulla sommità c’è scritta la sentenza che 100 | immensa ammirava. E non c’è da stupire quando si pensi 101 | propriamente un palazzo perchè non c’è un unico concetto architettonico; 102 | ribocca di fiori, per tutto c’è acqua che schizza e ricasca 103 | attraversare la piazza.~ ~Non c’è altro re sulla terra che 104 | migliaio di curiosi. Non c’è nulla di più strano della 105 | solito in quell’occasione. C’erano ferme qua e là parecchie 106 | Vicino alla banda musicale c’era una bellissima signora 107 | gioia d’un gran disegno». C’erano di quei vecchi turchi, 108 | da una congiura di corte. C’erano dei mendicanti, dei 109 | sciabolata famosa di Mahmud. C’erano poi varii gruppi di 110 | cagione una cagione che non c’è bisogno di dire, egli conservava 111 | vera forza, e tale, che non c’è chi possa disconoscere 112 | dolore? Vediamo che cosa c’è ancora di vero in tutta 113 | infinitamente svariata, poichè c’entra col sangue turco, il 114 | avarizia anche Arpagone. E non c’è caso che quando tira vento, 115 | centinaio di sventurate. C’è senza dubbio, in quegli 116 | ingenua di simpatia; ma c’entra in parte assai maggiore 117 | dei corredi nuziali, e non c’è effigie d’uomo, non che 118 | di prigioniere liberate. C’è da divertirsi a pedinarne 119 | parola. – E oltre all’amore, c’è modo di dir mille cose: 120 | le mie braccia. – Ma non c’è forse un Europeo che abbia 121 | di Costantinopoli. Sotto, c’è un giardinetto chiuso da 122 | sfaccendata che si secca. E non c’è soltanto il lusso delle 123 | Nella casa del povero non c’è differenza reale tra la 124 | vedendolo, non sentire che c’è qualcosa di necessario 125 | unico d’affetti; che non c’è posto per altri; che una 126 | un culto particolare. Non c’è uomo che osi far lavorare 127 | cento volte? Dicono: non c’è almeno quella pubblica. 128 | senza sapore. Qualche volta c’è la novità d’una brigatella 129 | Questo segue negli arem dove c’è, se non altro, la pace; 130 | ha intrighi fuor di casa. C’è pure, se non felicità, 131 | tanto e tanto va avanti. C’è ancora la pace, un’apparenza 132 | altra madre. In questi arem c’è l’inferno. Qui si piange, 133 | se fra le sue donne non c’è gelosia d’amore, c’è sempre 134 | non c’è gelosia d’amore, c’è sempre gelosia d’amor proprio, 135 | casa d’una signora europea. C’è un pianoforte che la hanum 136 | mogogon, una scrivania; c’è appeso a una parete un 137 | pittore italiano di Pera; c’è in un cantuccio uno scaffaletto 138 | suppellettile. Di libri non c’entra che il Corano, di giornali 139 | chiavistellate, e d’europeo non c’entra proprio altro che l’ 140 | In un arem, per esempio, c’è la vecchia madre che vuol 141 | dell’altra. In un altro c’è una moglie, che non potendo 142 | bel fusto di donna: non c’è bisogno d’un occhio fine 143 | carrozza del Serraglio; c’era dentro la terza cadina 144 | dietro non può vederlo perchè c’è la carrozza frammezzo, 145 | bottega d’ogni cosa. E non c’è da domandare se le autorità 146 | farle rispettare. E poi c’è quel benedetto velo, che 147 | pallottole di riso? – E quando c’è una cocona garbata la circondano 148 | oscurità della valle.~ ~ ~ ~Ma c’è una gran cosa da dire a 149 | edifizio è crollato e non c’è più che da sgombrar le 150 | casa di via Feridié non c’era che una vecchia serva; 151 | sinistro: – Ianghen var! – C’è il fuoco! – a cui rispondono 152 | gran strada di Pera. Non c’erano soltanto mille incendii 153 | orrori di quel disastro, c’era, come sempre, ma più 154 | suoi pensieri, in silenzio. C’era da fare una passeggiata 155 | bastimenti e di barconi, c’è un viavai fitto di facchini, 156 | fino al Mar di Marmara non c’è più un sobborgo nè un gruppo 157 | Nè dinanzi nè intorno non c’era anima viva. Improvvisamente 158 | pugnale ricurvo. Accanto a lui c’era Orbano, l’inventore del 159 | famoso convento di dervis che c’è davanti: una porta bassa, 160 | convento, nei cimiteri: non c’era anima nata. Riposai qualche 161 | fare Giustiniano. Dinanzi c’è un vasto cimitero e di 162 | feritoie. Dentro al recinto c’è una vegetazione alta e 163 | In uno di quei sepolcri c’era il grande mortaio in 164 | lastre di pietra. Sotto c’era la così detta caverna 165 | condannati comuni; e là vicino c’era ancora, non è gran tempo, 166 | castello. Vicino all’entrata c’è la prigione di Otmano II, 167 | torri e in parte delle mura c’era un andirivieni di corridoi 168 | esterne di Stambul. Là vicino c’è la stazione di Adrianopoli 169 | logori e polverosi. Non c’era nessuno. Se fossi stato 170 | della parte di mare, e non c’è effigie di porta. Allora 171 | cercarvi un piacere.~ ~Non c’è infatti un altro angolo 172 | Questo gran cortile c’è ancora, circondato d’edifizi 173 | diretti alla tesoreria, dove c’erano tante ricchezze, come 174 | spacciato segretamente. Là sotto c’erano le celle dei carnefici, 175 | Sultano, e tutto era finito. C’è ancora a destra, sotto 176 | il posto del gran vizir c’è ancora la finestrina chiusa 177 | della sala del Trono, che c’è ancora, e che potei visitare. 178 | figure simmetriche, nel mezzo c’è una fontana di marmo, la 179 | vetri coloriti, e in fondo c’è il trono della forma d’ 180 | peristilii aperti, nei quali c’era la biblioteca, e ne rimane 181 | Fatemi grazia della vita! Se c’è qualcuno fra voi che abbia 182 | piacere e per Dio il Sultano. C’erano gli appartamenti imperiali. 183 | a un servizio speciale. C’era tutta la famiglia del 184 | principi bambini e adolescenti. C’erano le ghediclù, di cui 185 | di tempietti. La politica c’entrava per le commessure 186 | mura, in faccia a Scutari, c’era il nuovo palazzo del 187 | sopra la riva del mare, c’era la batteria famosa del 188 | specchiava nel Corno d’oro. C’è ancora, quasi intatto, 189 | altra parte del Serraglio c’era ancora il chiosco delle 190 | fasciate e legate, e su tutte c’era scritto: Per Bagdad. 191 | domandò alla madre: – Perchè c’è scritto per Bagdad su tutte 192 0 | candelabri di cristallo c’indispettiva come se fosse 193 0 | tempo nebbioso. La nebbia c’era ancora, quando s’arrivò 194 0 | Varna e per il Danubio! Ma c’era un punto nero in quella 195 0 | cuore da per tutto! Non c’è dunque proprio in nessuna 196 | carattere nazionale, o non c’è modo di mescolarsi o non 197 | modo di mescolarsi o non c’è verso d’intendersi; e l’ 198 | altra parte, colla quale c’è facilità di commercio e 199 | islamismo, per il quale non c’è altra azione veramente 200 | parziale, ha perduto quello che c’era di buono in fondo alla 201 | su questo argomento, non c’è, credo, gran disparità 202 | solitario coi suoi pensieri. Non c’è, anzi, fra loro, una vera 203 | quale difetta ogni volta che c’è da esprimere un’astrazione; 204 | case e di giardini. Ma non c’è più l’aspetto dei sobborghi 205 | sobborghi di Costantinopoli. C’è già la grazia e la gaiezza 206 | grandezza che crolla. Non c’è quasi tratto delle due 207 | villaggio turco di Cibulkú, dove c’era il convento rinomato 208 | allora, per distrarsi, non c’è che a fissar l’attenzione 209 | affollate sull’alta riva, che c’imprechino un viaggio malavventurato Cuore Parte, Capitolo
210 ott, 1| anni quasi tutti i giorni. C'era folla, le maestre andavano 211 ott, 1| tutte affannate perché non c'era più posto per i loro 212 ott, 1| già fatte le ripartizioni, c'erano dei bambini delle prime 213 ott, 5| dicono che ha tre medaglie. C'è il piccolo Nelli, un povero 214 ott, 5| gracile e col viso smunto. C'è uno molto ben vestito, 215 ott, 5| Nel banco davanti al mio c'è un ragazzo che chiamano 216 ott, 5| fazzoletto. Accanto al muratorino c'è Garoffi, un coso lungo 217 ott, 5| per leggerla di nascosto. C'è poi un signorino, Carlo 218 ott, 6| trovarci, - il maestro non c'era ancora, e tre o quattro 219 ott, 7| tremante quando gli ispettori c'interrogavano, felice quando 220 ott, 8| studio! Ah! Enrico mio, c'è più merito nel suo lavoro 221 ott, 10| della Spagna, per Genova, e c'erano a bordo francesi, italiani, 222 ott, 10| italiani, spagnuoli, svizzeri. C'era, fra gli altri, un ragazzo 223 nov, 1| riccioli. I trenta soldi c'erano già, e ne venivano 224 nov, 1| tanti mazzetti di fiori, e c'erano anche dei fiori per 225 nov, 5| di fiori molto pesante, e c'era dentro un gruzzoletto 226 nov, 7| sua bella calligrafia. - C'è nessuno? - s'udì gridare 227 nov, 7| un'altra camera piccola: c'era la mamma di Coretti in 228 nov, 8| che pare un giovinetto. C'è un maestro di quarta, zoppo, 229 nov, 8| lettere. Invece quello che c'insegna la ginnastica è un 230 nov, 8| battaglia di Milazzo. Poi c'è il Direttore, alto, calvo 231 nov, 10| scuola, cerca subito se c'è Garrone. Non va mai via 232 nov, 10| disse: - Signor Direttore, c'è nella classe del mio figliuolo 233 nov, 10| che si chiama Garrone? - C'è, - rispose il Direttore. - 234 nov, 12| bandiera tricolore; dentro non c'era nessuno: i contadini, 235 nov, 12| quello che vedi di lassù, se c'è soldati austriaci da quella 236 nov, 12| cimitero, tra gli alberi, c'è qualche cosa che luccica. 237 nov, 12| da quella parte, - dove c'è una cappella, mi par di 238 dic, 3| al focolino di casa. Non c'era che Stardi che non ci 239 dic, 5| finsero di guardar le vetrine: c'era Garrone, con la sua solita 240 dic, 7| capezzale sedeva sua moglie, e c'era in un canto il nipotino 241 dic, 7| oggetto allo zio; vedono che c'è scritto su: Ti regalo questo; 242 dic, 8| condizioni della famiglia; sai se c'è bisogno di buon volere 243 dic, 8| l'amava più dunque, non c'era più dubbio ora, egli 244 dic, 9| 28, mercoledì~ ~ ~ ~C'è Stardi, nella mia classe, 245 dic, 9| bello fu all'uscita, che c'era a aspettarlo suo padre, - 246 gen, 1| Nessuno ci badava. Non c'era che Stardi che stesse 247 gen, 4| mangiare, m'accorsi che non c'era più il quadro che rappresenta 248 gen, 7| capelli e i baffi bianchi; e c'era con essi un tamburino 249 gen, 7| le ferite. Nella cucina c'era già un morto, con la 250 gen, 7| suoi piedi, sul pavimento, c'era una corda da pozzo.~ ~ 251 gen, 7| case di Villafranca, dove c'è un luccichìo di baionette. 252 gen, 11| allora più fermamente che c'è una bontà suprema e una 253 feb, 4| addio quando s'esce, non c'è un cane che gli suggerisce 254 feb, 4| fece altre volte. E poi non c'è che il maestro, in iscuola, 255 feb, 5| a voce bassa. Nel mezzo c'erano tre guardie municipali, 256 feb, 5| verso di noi. Sulla barella c'era disteso un uomo, bianco 257 feb, 6| dove ci diede da bere. C'era sul tavolino, in mezzo 258 feb, 6| con lunghissima pazienza; c'era su scolpita una penna 259 feb, 7| risipola facciale. È grave, ma c'è ancora speranza. Assistilo. 260 feb, 7| aspetta... ecco... non posso. C'è quel vecchio. Da cinque 261 feb, 7| ospedale lo stesso giorno che c'entraste voi. Lo portaron 262 feb, 9| delle fasce da bambini. C'è una donna che allatta un 263 feb, 9| circo; faceva freddo, non c'era quasi nessuno; ma tanto 264 feb, 9| delle persone di conoscenza. C'era vicino all'entrata dei 265 feb, 9| incassato la Compagnia. C'era anche nelle seggiole 266 feb, 9| d'argento. Ma quando non c'era il ragazzo, pareva che 267 feb, 10| di rose finte, sul quale c'erano quattordici o quindici 268 feb, 10| lontana, e la vedrà, non c'è altra maniera. - Il signore 269 feb, 11| Bisogna osservarli bene. C'è dei giovani di sedici o 270 feb, 11| capite; un esercito che c'impiegherebbe quattro ore 271 feb, 11| uno domanda all'altro: - C'è il sole? - e chi è più 272 feb, 11| per aria, per sentire se c'è il tepore del sole, e corre 273 feb, 11| dar la buona notizia: - C'è il sole! - Dalla voce d' 274 feb, 11| accorgono se in una stanza c'è più d'una persona, anche 275 feb, 11| fanno meno compassione. Ma c'è dei ragazzi ciechi da pochi 276 feb, 11| case, il cielo. Oh! non c'è nessuno di voi, ne son 277 mar, 1| bella una scuola serale! C'eran dei ragazzi da dodici 278 mar, 1| portando libri e quaderni; c'eran dei falegnami, dei fochisti 279 mar, 1| tintura rossa e turchina. C'era pure il mio maestro, 280 mar, 2| desse. Nella strada non c'eran che ragazze, nessuno 281 mar, 2| libri e i quaderni, se non c'era nulla di mancante o di 282 mar, 3| 6~ ~ ~ ~Questa mattina c'era il grosso Stardi padre 283 mar, 3| metteranno all'Ergastolo. C'eran molti parenti questa 284 mar, 3| parenti questa mattina. C'era fra gli altri il rivenditore 285 mar, 3| ragazzi, a vederli sempre lì. C'è una nonna curva, con la 286 mar, 3| carezza o il saluto, non c'è caso che ne scordi uno, 287 mar, 3| a aspettare i fratelli. C'è un signore vecchio, che 288 mar, 3| questa volta il problema! - C'era una lezione di grammatica 289 mar, 3| questa mattina! - E quando c'è un malato in una classe, 290 mar, 3| E appunto questa mattina c'erano otto o dieci, signore 291 mar, 5| pian terreno. Nel cortile c'eran già molti ragazzi della 292 mar, 5| coperta d'un panno nero, e c'erano strette intorno le 293 mar, 6| d'uno scultore in legno; c'era un romano, nativo di 294 mar, 7| premio. Sul davanti del palco c'era una fila di seggioloni 295 mar, 7| mettevano in fila i premiati, e c'era pieno di parenti che 296 mar, 7| domani. Vicino alla porta c'era il venditor di legna 297 mar, 7| di trina; poi disparve. C'era in un palchetto del proscenio, 298 mar, 10| osteria. Dietro la casetta c'era un piccolo orto circondato 299 mar, 10| mangiare, tra la quale e l'orto c'era uno stanzino ingombro 300 mar, 10| nello stanzino.~ ~- Chi c'è? - domandò il ragazzo, 301 mar, 10| Nessuno rispose.~ ~- Chi c'è? - ridomandò Ferruccio, 302 mar, 10| tenendolo stretto alla gola. Là c'era una lanterna cieca, sul 303 mar, 10| porta dell'orto a vedere se c'era nessuno, e disse dallo 304 apr, 2| corso Vittorio Emanuele; c'era molta gente che s'avviava 305 apr, 2| arrivati alla stazione; c'era una gran folla, carrozze, 306 apr, 2| lui il battaglione, mentre c'era in mezzo, e non il maggiore 307 apr, 2| con l'aria di domandare: - C'è nessuno graffiato dei miei 308 apr, 3| mi divertirono! Duecento c'erano tra bimbi e bimbe, 309 apr, 3| rosicchiando, leccando, succhiando. C'era un bimbo che si teneva 310 apr, 3| qualcosa di straordinario, c'erano intorno otto o dieci 311 apr, 4| Non mi fa nulla... e poi c'è Garrone. Mi basta che ci 312 apr, 5| sordomuti a Torino. Poi c'insegnò la strada per andar 313 apr, 5| intorno a uno dei quali c'era un po' di muro imbiancato.~ ~ 314 apr, 5| cordoncino, e su ciascuno c'era scritta una data di quattro 315 apr, 5| scuola di quarant'anni fa! C'era scritto in testa: Alberto 316 apr, 5| E in fondo alla stanza c'era l'albergatore ed altri, 317 apr, 5| esserci più, pensare che c'è un altro. L'ho sentita 318 apr, 7| valore e non nel grado, ma se c'è una superiorità di merito 319 apr, 8| il libro di lettura dove c'è una vignetta che rappresenta 320 apr, 10| Sindaco e per la Giunta: c'erano gli uscieri del Municipio 321 apr, 10| sezioni, coi loro maestri, e c'era vicino a noi un gruppo 322 apr, 10| Su, a tutte le finestre, c'erano affacciati degli impiegati 323 mag, 1| intelligenza e di affetto: c'era un visetto di bimba, 324 mag, 1| danno una stretta all'anima. C'era il medico, che li visitava. 325 mag, 2| mamma con una mano; - e se c'è altri sacrifici da fare, 326 mag, 3| gettando grida disperate, c'era gran tumulto davanti 327 mag, 3| neve e di ghiaccio, e non c'era dove aggrapparsi. - È 328 mag, 4| Qualunque cosa accada, laggiù c'è del lavoro per tutti; troverò 329 mag, 4| andare? Da Rosario a Cordova c'era una giornata di strada 330 mag, 4| e presentando Marco; - c'è qui un povero ragazzo nostro 331 mag, 4| Aires gli dissero: - Qui non c'è, è a Cordova. - Viene in 332 mag, 4| presentimenti felici. Ma non c'è allegrezza che regga a 333 mag, 4| tutte le finestre: - Non c'è! Non c'è! Non c'è! - si 334 mag, 4| finestre: - Non c'è! Non c'è! Non c'è! - si risvegliò 335 mag, 4| Non c'è! Non c'è! Non c'è! - si risvegliò di sobbalzo, 336 mag, 4| diritte e lunghissime. Ma c'era poca gente, e al chiarore 337 mag, 4| terza parte un cortile; c'è un capataz, un commerciante, 338 mag, 4| con miglior garbo: - Non c'è posto... e poi... noi non 339 mag, 4| Italia che in quei paesi c'eran dei serpenti: credeva 340 mag, 4| scritto un nome italiano. C'era dentro un uomo con gli 341 mag, 4| vicini accorsero. - Che c'è? che hai, ragazzo? - disse 342 mag, 4| facendolo sedere; - non c'è da disperarsi, che diavolo! 343 mag, 4| zucchero, un gruppo di case, c'è la casa del signor Mequinez, 344 mag, 4| insegnatemi la strada!~ ~- Ma c'è una giornata di marcia, - 345 mag, 4| vide che la padrona non c'era più: eran venuti a chiamarla 346 mag, 4| inchiodato al pavimento.~ ~- Cosa c'è? - domandò. - Cos'ha mia 347 mag, 5| bianco della ginnastica. C'è un ragazzo della maestra 348 mag, 7| prima degli otto anni non c'è potuta andare. Son tre 349 mag, 7| angeli del paradiso! Ma non c'è al mondo una ricompensa, 350 mag, 7| ringraziarlo?~ ~- Il Direttore non c'è, - rispose la maestra. - 351 mag, 7| rispose la maestra. - Ma c'è un'altra persona che dovreste 352 giu, 6| alla lesta, per i colli. C'era un verde, un'ombra, un 353 giu, 7| madre, e da un'altra parte c'era il Direttore, e dietro 354 giu, 7| i figliuoli in platea, e c'eran dei bambini che quando 355 giu, 7| applausi, guardai sul palco: c'era un piccolo spazzacamino, 356 giu, 7| Davanti alla porta del Teatro c'era lo spazzacamino, col 357 giu, 8| madre, per loro. Ora non c'è più. Una malattia terribile 358 giu, 8| accompagnarla alla chiesa. C'era già nella strada un carro 359 giu, 8| parlando a bassa voce. C'era il Direttore, tutti i 360 giu, 8| insegnato anni addietro; c'erano quasi tutti i bambini 361 giu, 8| accalcavano davanti alla porta. C'eran parecchie ragazze che 362 giu, 10| della terza classe, a prua, c'era un ragazzo italiano d' 363 giu, 10| Che si fa? Come stiamo? C'è speranza? Ci salvi!~ ~Il 364 giu, 10| perduto.~ ~- Io rimango.~ ~- C'è ancora un posto! - gridarono 365 giu, 10| mare: il bastimento non c'era più.~ ~ ~ ~ 366 lug, 2| banchi, per guardare se c'era inchiostro nel calamaio 367 lug, 2| non castiga mai nessuno. C'erano dei ragazzi bianchi 368 lug, 2| trascurati dai parenti. Ma c'era la provvidenza. Bisognava 369 lug, 2| per la strada, impazienti; c'era il padre di Precossi, 370 lug, 2| ancora tutto nero nel viso. C'era la madre di Crossi, l' 371 lug, 2| Va bene. - Accanto a noi c'era il fabbro Precossi che 372 lug, 3| volta nel camerone, dove c'era un gran tavolo coperto 373 lug, 3| questa mattina. Mentre c'interrogavano gli altri, 374 lug, 3| ad aspettare mio padre. C'erano ancora quasi tutti. 375 lug, 3| uomo, egli vivrà ancora, e c'incontreremo, glielo dirò, 376 lug, 4| il muro e i primi banchi. C'era il padre di Garrone, 377 lug, 4| bravo, santo ragazzo; e c'era suo padre tutto meravigliato, 378 lug, 4| compagni? - Dissi di sì. - Se c'è qualcuno a cui tu abbia 379 lug, 4| perdoni e che lo dimentichi. C'è nessuno? - Nessuno, - risposi. - Fra scuola e casa Parte
380 1 | bottega era piccola e buia, e c'era in fondo, di faccia alla 381 1 | la gente sul marciapiede. C'era dei farabutti che, speso 382 1 | casa o che quella mattina c'era l'esame, supplicandolo, 383 1 | facevan più vedere. — E c'è di peggio, caro signore. 384 1 | soldo che mi ha preso? — C'era anche degli sbarazzini, 385 1 | avevan trovato brutto, e c'era già mezza lettera scritta! 386 1 | eravam noi all'età loro, e c'è da rallegrarsene; o son 387 1 | difficoltà, sul merito che c'era a conservarsi onesti 388 1 | che fare con quella gente. C'era dei ragazzi che gli venivano 389 1 | appetito per una settimana. C'era da ridere, sopra tutto, 390 1 | il foglio sul banco.~ ~— C'è l'asino? — domandò il ragazzo.~ ~ 391 2 | Vigili sulla tal ragazza: c'è del marcio; — perchè s' 392 2 | stipendio che ogni sei mesi. C'era anche la maestra di " 393 2 | andasse nè come vivesse. C'era infine una maestra Frosetti, 394 2 | spalle del mondo intero. C'erano ancora due giovani 395 2 | hanno occhi, tanto vale! C'est de la peine perdue, tu 396 2 | proponesse di comprarlo.~ ~Non c'era che rispondere. La maestra 397 2 | all'uscio della sua scuola c'era la signora Orveggi, con 398 2 | ci sono delle cause.... c'è la compagnia, sopra tutto, 399 2 | le maniere.... Ma, veda, c'è una difficoltà. Siccome 400 2 | fissandola: —... e non c'è bisogno che le dica il 401 2 | Galli uscì, nella strada non c'era più alcuno. Ma s'era 402 2 | una sorpresa spiacevole. C'era là la moglie del facchino, 403 2 | battaglia delle occhiate. Ma c'era un pericolo grave nella 404 2 | bianca si fece di porpora. C'era scritto in caratteri 405 2 | persiste a negar la sua colpa. C'è un precedente che spiega 406 2 | non fece lo strepito che c'era tutte le ragioni d'aspettarsi. 407 2 | ragioni d'aspettarsi. Sempre c'era in fondo ai suoi occhi, 408 2 | sfinita. Ma nei suoi occhi non c'era una lacrima.~ ~Quel poco 409 2 | il foglio sul tavolino. C'era scritto: — Son io, ma 410 2 | parole la disingannarono; C'era di peggio.~ ~Egli era 411 2 | anche per te, come quando c'eri, perchè non potrei più 412 2 | che fin dalla mattina non c'era più speranza di salvarla. 413 2 | dentro. Nell'anticamera non c'era nessuno. Entrò in punta 414 2 | rapidamente.~ ~La Vinini c'era, al suo posto solito.~ ~ 415 2 | gli occhi sul quaderno.~ ~C'era sul suo viso qualche 416 2 | notava che nei suoi discorsi c'era ogni giorno qualche cosa 417 2 | Orveggi e del signor Vinini. C'est du propre!~ ~La Galli 418 2 | come per dire: — Lo so: non c'è, perchè è morta. — Ed essendosi 419 2 | miserandi esempi di tirchieria. C'eran delle famiglie signorili 420 3 | del bue e della volpe? Non c'è da stupirsi che il ragazzo 421 3 | che da un giorno all'altro c'era da aspettarsi qualche 422 3 | disse: — In tal caso... non c'è più nulla da fare. Era 423 3 | invidiato, a quanti altri c'eran là dentro, e non di 424 3 | soffermandosi:~ ~— Già, c'è veramente da ridere per 425 4 | canne da zucchero: dentro c'era un morto, fra due candele 426 4 | italiano in cui misi il piede. C'era un bimbo di quattr'anni 427 5 | del suo.~ ~— Può darsi. C'è una nebbia questa mattina!~ ~— 428 5 | Il dado era tratto. Non c'era più che a rimettersi 429 5 | Da una parte del salotto c'era la camera della Pedani, 430 5 | della Pedani, all'opposto, c'era sempre l'arruffio d'un 431 5 | Baumann, che campeggiava, c'erano i ginnasti italiani 432 5 | segno, come per dire che non c'era dubbio.~ ~— Il segretario 433 5 | parlato anche i giornali. C'è perfino la storia di una 434 5 | mettesse meno in vista. C'è delle questioni, nel campo 435 5 | dal Club alpino, dove non c'era stata conferenza, veniva 436 5 | Glielo dico sul serio. Non c'è di meglio per dilatare 437 5 | sentenza dalla posta.~ ~ ~ ~C'era poca gente, quella sera, 438 5 | vini sardi e siciliani, non c'era che la famiglia, la maestra 439 5 | per fondar palestre, che c'è un gran numero di medici 440 5 | scuola... che altra scuola c'è, signorina Pedani?.... 441 5 | quella della Pedani, e non c'essendo che un solaio leggiero, 442 5 | da faccende, da visite. C'è quella maestra Pedani che 443 5 | delle maestre nei villaggi. C'è una certa storia di una 444 5 | lungo passo saltellato. Non c'intendiamo. Rifaccia.~ ~Il 445 5 | si figuri il da fare che c'è a invigilare delle centinaia 446 5 | mulinando un randello. C'è anche il risico di qualche 447 5 | punto interrogativo.~ ~— Non c'è nulla da dire, — soggiunse 448 5 | sappia. Ci sarebbe... Ma non c'è. Mi spiego: ci sarebbe 449 5 | maravigliò. Che bisogno c'era d'informazioni? Non si 450 5 | è sempre un mistero; non c'è che fidarsi al suo viso 451 5 | esser così tranquilla mentre c'è dei disgraziati che soffrono 452 5 | corsi di ginnastica, non c'essendo corsi aperti alla 453 5 | che altro incoraggiamento c'era da sperare?~ ~Gli venne 454 5 | fino, deve fare una cosa. C'è nelle vetrine del Berry 455 5 | disse: — Signor segretario, c'è la maestra Pedani per la 456 5 | perchè avevo capito quel che c'era sottinteso. Le dico che 457 5 | lasciare. Infatti, che pericolo c'è?... Qualche piccolo storcimento, 458 5 | ripulsa assoluta. Un legame c'era fra loro. L'idea che, 459 5 | entrata degli altri soci. Non c'era ombra di dubbio.~ ~ ~ ~ 460 5 | sorriso: — Fortuna che non c'è spettatori. Ma le dico 461 5 | dell'acqua potabile non c'è niente da fare!~ ~Quel 462 5 | No, signor Celzani... non c'è nulla da fare.~ ~Quegli 463 5 | Aveva scelto male la serata; c'era poca gente, fra cui una 464 5 | studente. – In queste cose non c'entra nè il signor padre 465 5 | assurdità ridicola, di cui non c'era neppur da discorrere. 466 5 | esagerare tutto quello che c'era e voltare il modello 467 5 | oramai, su quella scala. Ma c'era di più. Delle sue distrazioni 468 5 | meridionali. Sui banchi alti c'era un gran numero di signorine 469 5 | rappresentanti di giornali. Non c'era ancora stata una adunanza 470 5 | sua scuola, fra i quali c'era anche un paio di scarpe. 471 5 | militare delle scolaresche: c'era stato da principio un 472 5 | effetto d'entusiasmo, o c'entrasse anche il pentimento 473 5 | cerchio, e indovinando che c'era nel mezzo la Pedani, 474 6 | riguardi, col quale non c'era più verso di ragionare; 475 6 | perfezione.... Che altro c'è? Sollevare quistioni! È 476 6 | addormentandosi:~ ~— Non c'è più lingua italiana.~ ~ ~ ~ 477 7 | Sotto una di queste poesie c'era scritto in caratteri 478 7 | qui dentro qualche cosa c'è! — Con questa stramberia 479 7 | stortura, che cosa vuole? Non c'è rimedio. Egli odia i versi 480 7 | Infine, qualche cosa c'è qui dentro. Tutto sta a 481 7 | qui dentro qualche cosa c'è!~ ~A quando a quando, però, 482 7 | ridisse: — Qualche cosa c'è — con un accento così caldo 483 7 | previsioni. Figurarsi, poi, che c'era stampato il sonetto del 484 7 | speranze. A dire il vero, c'era più d'uno nella compagnia, 485 7 | d'altra parte, che sugo c'era a ferirlo brutalmente 486 7 | un successo immenso. Non c'era che la piccola difficoltà 487 7 | sempre il suo "qualche cosa c'è", correndo dietro a un 488 7 | povertà disperata della forma, c'era pure una certa dolcezza 489 7 | quando il destino avverso c'entrò di mezzo. Egli teneva 490 7 | anni dopo, a Milano, dove c'incontrammo a viso a viso, 491 7 | Eppure... qualche cosa c'è!~ ~Poi scantonò.~ ~Povero 492 7 | dicendo: — Qualche cosa c'è! — Egli credeva che dietro 493 7 | della poesia, mentre non c'eran che delle gramaglie. 494 7 | di molte cose, mentre non c'è che un piccolo campione 495 7 | tutta roba sua, mentre non c'è che della roba d'altri; 496 8 | voce e atteggiamento: — Che c'è? — le domandò. — Cos'hai? 497 8 | vedessi. Ma non è il peggio. C'è sempre un branco d'uomini 498 8 | tutti fratelli e cugini. C'è anche dei caporali. E si 499 8 | cantonata, durante la lezione, c'è una dozzina d'alunne, tutte 500 8 | vicine alle finestre, che non c'è più verso di tenerle. Non 501 8 | un alterco sul viale, non c'era più modo di trovarlo: 502 8 | cuori di fanciulli. Non c'è che a trovar la via d'arrivarci, 503 8 | perchè nella seconda non c'erano uomini fatti. La Varetti, 504 8 | parte, non credeva punto c'egli tenesse la disciplina 505 8 | incominciavano. — Saprà— disse — che c'è un nuovo iscritto.~ ~La 506 8 | ai bimbi, di giorno. Non c'erano ancora, che sei o sette 507 8 | che si fosse immaginata; c'eran dei visi di galantuomini, 508 8 | gravemente malato.~ ~Non c'era che a percorrere il viale 509 8 | da un sedile di pietra. E c'era appena arrivata quando 510 8 | guardandosi intorno. — Non c'è nessuno… Mi dia un bacio.~ ~ 511 8 | conosceva l'amico, e non c'era da scherzare. Ma la Varetti 512 8 | Perchè è la scuola, non c'è che dire.~ ~Qui, come colta 513 8 | Continuava a nevicare. Sul viale c'era già un palmo di neve. 514 8 | in tuono rispettoso:~ ~— C'è la neve, io le faccio la 515 8 | quasi svenuta.~ ~— Cosa c'è? — domandò la donna, spaventata.~ ~— 516 8 | vederla triste. — Cos'hai? Che c'è stato? Perchè sei pallida? 517 8 | Capisco, l'affronto c'è stato egualmente. Però… 518 8 | sacco di notizie torinesi: c'era un matrimonio nella scuola 519 8 | avesser saputo che con lui c'era da correr dei rischi. 520 8 | fama fra i suoi scolari. Ma c'era anche di peggio. Quella 521 8 | diventasse matto, che non c'era più modo di averne bene, 522 8 | delitto per causa tua. E c'è un mezzo solo. Tu devi 523 8 | ordini tu, t'obbedirà. Non c'è altra via. Tu lo devi far 524 8 | fulminando occhiate sui banchi, c'era da prevedere che avrebbe 525 8 | della spina, capisci; non c'è più niente da fare. — Messo 526 9 | LA SCUOLA IN CASA~ ~ ~ ~C'è nella nostra società, da 527 9 | Scuola professionale, in cui c'è una maestra maligna che 528 9 | Esci a quest'ora? — Sì, c'è il greco. — Bada che oggi 529 9 | greco. — Bada che oggi non c'è lezione dei diritti e doveri. — 530 9 | No, esco prima perchè c'è da comperare un maledetto 531 9 | il dono della parola, non c'è casi: ha la gloria del 532 9 | quanto al liceista, non c'è da discorrerne, perchè L'idioma gentile Parte, Capitolo
533 1, 1| la può amar veramente? E c’è bisogno di dimostrare che, 534 1, 2| si sa.~ ~ ~– Che bisogno c’è di studiar la lingua? La 535 1, 2| in lingua italiana. Ma se c’è gente al mondo a cui sia 536 1, 2| Non le può mancare. Non c’è altra materia che si presti 537 1, 2| quiete e sollievo, perchè non c’è altro studio che giovi 538 1, 2| tiratina d’orecchio. Se c’è studio che un ragazzo non 539 1, 2| stessa. Vedi che differenza c’è nel profitto che fanno 540 1, 2| maraviglierei più che tanto. C’è degli italiani che, volendo 541 1, 3| costretti a parlare italiano. E c’è ancora la famiglia numerosissima 542 1, 3| ragionar coi pilastri.~ ~Ma c’è nella gran famiglia dei 543 1, 5| LO SCRIVERE E IL PARLARE C’È DI MEZZO IL MARE.~ ~Per 544 1, 5| di milanesi, fra i quali c’era uno scienziato illustre, 545 1, 6| solo; poichè, nell’atto che c’indugiamo a scegliere, perdiamo 546 1, 6| e presto se in casa tua c’è la buona consuetudine di 547 1, 6| parlare italiano. Se non c’è, tu devi fare il possibile, 548 1, 8| indicativo, che a te non c’è caso che sfugga; ma chi 549 1, 9| eccessiva e ridicola non c’è pericolo che tu cada. Ma 550 1, 10| Volevano assalirmi; non c’era dubbio. S’immaginerà 551 1, 10| portamonete nella scarsella. Non c’eran che poche lire; non 552 1, 10| le scale! Il suo frasario c’era diventato così famigliare 553 1, 11| Mi domanda un tale se non c’è in italiano una parola 554 1, 11| movimenti.„~ ~– Certo che c’è. Striminzire. Una ragazza 555 1, 11| a parlare scelto, e non c’è caso che chi li ascolta 556 1, 12| d’aver orecchio musicale! C’è da riderne, e da averne 557 1, 12| certuni fra noi. No, non c’è bisogno di toscaneggiare 558 1, 12| tendiamo a restringere; poichè c’è chi dice:~ ~tanto gentile 559 1, 12| rompono l’onda armonica e c’impacciano la lingua. Sono, 560 1, 13| artifiziosa e bastarda. C’era fra gli altri, nella 561 1, 14| esercitata la curiosità, e di cui c’è costato qualche sforzo 562 1, 15| la memoria delle parole. C’eran disegnati un violino 563 1, 15| Fra due di queste poesiole c’era un discorso d’un pedante 564 1, 15| Dico di più: che per me non c’è altro libro che diletti 565 1, 16| provati a seguirlo; ma non c’è riuscito di tirare innanzi: 566 1, 16| maniera mi ci diverto e c’imparo, che è la maniera 567 1, 16| riuscimmo mai a fargli smettere, c’era voce stentorea per voce 568 1, 17| della natura umana. Non c’è forse altra famiglia di 569 1, 17| piemontese paccioccon. E c’è poco sotto Pacioccone, 570 1, 17| tutta la sua pace. – Non c’è l’immagine viva dell’indole, 571 1, 17| fermare? – Sì, signore, e c’è il suo perchè; sono anzi 572 1, 17| una stanza è buia perchè c’è la casa di faccia che para? 573 1, 17| tu provassi il gusto che c’è a far questi lavori – Non 574 1, 17| arrugginito. Penna. Qui c’è un grappolo di modi che 575 1, 17| dopo aver scialato. To’: c’è anche un modo per dir l’ 576 1, 17| padella, che tinge e scotta. – C’è da rivomitar le palle degli 577 1, 17| annacquano. – Nella sua testa c’è andato a covare un passerotto, 578 1, 17| senza dubbio. A primavera c’è la guerra di positivo. – 579 1, 19| ha inclinazione naturale, c’è un pericolo: il pericolo 580 1, 19| E sappi che il malanno c’entra dentro lentamente, 581 1, 19| innata pigrizia intellettuale c’induce a poco a poco a tenere 582 1, 19| porcheria? – Per lui non c’era differenza fra il commettere 583 1, 19| era dotto davvero, e non c’era caso che peccasse. Di 584 1, 19| nome nuovo e barbaro, non c’era verso di fargliele nominare. 585 1, 19| in isfacelo. Quando non c’è più lingua non c’è più 586 1, 19| Quando non c’è più lingua non c’è più nulla. È finita. Oh 587 2, 1| quale altezza? – Se non c’è appunto sei miglia, siamo 588 2, 1| povera Italia! Dimmi ancora: c’è qualche cosa che offenda 589 2, 1| Torino fa 350 000 abitanti. C’è un frego rosso sul fa. – 590 2, 2| innumerevoli, e noi non c’illudiamo che sian poche 591 2, 2| mulinello.... Che cosa ne dici? C’è ancora qualche lacunetta, 592 2, 4| rincrescimento o il dispetto con cui c’induciamo a fare o a sopportare 593 2, 4| storcere le parole. – Non c’è altro modo, di quelli che 594 2, 4| parola amarume nella frase: – C’è un po’ d’amarume fra di 595 2, 5| parlare come nello scrivere, c’è fra chi è breve e chi è 596 2, 7| flessioni e le sfumature, non c’è lavoro più utile che l’ 597 2, 7| un’altra forma, e la forma c’è, e nessuno l’adopera! E 598 2, 7| soliti, ma tanto più se c’era qualche toscano colto, 599 2, 7| scrittore di quella forza! Non c’è da dar l’anima al diavolo? 600 2, 7| un po’ di suggezione, non c’era verso: il lei gli veniva 601 2, 9| leziosaggine e ristuccano, non c’è dubbio, tutti coloro che 602 2, 9| tastar per terra nel buio c’è il casetto di raccattare 603 2, 9| sorriso sul volto umano. Che c’è di più gradevole d’un sorriso 604 2, 10| come si mette la cosa, non c’è molto da sperare. – A sprofondare ( 605 2, 10| medico della giornata. – Oh, c’è che fare! (ci vuol ancora 606 2, 10| cosa ci dice? (Che cosa c’è scritto in questo punto?) – 607 2, 11| lingua dalla balia, non c’è cosa più difficile che 608 2, 11| stufato di fusi. – E non c’è bisogno di farti notare 609 2, 12| desinare.~ ~Aveva ragione. C’era anche nel mio ultimo 610 2, 12| attaccati per tutta la vita. C’è, per esempio, chi dice 611 2, 12| tre anni, due ore fa. – C’è chi ha preso il vezzo di 612 2, 12| gusto e di senno, che non c’è stranezza in materia di 613 2, 13| detto argutamente che non c’è cosa più difficile del 614 2, 13| mano.~ ~Mi domanderai come c’entrino gli affari della 615 2, 13| degli errori di lingua. C’entrano bene e meglio, lo 616 2, 13| questa parte. Che parte? Che c’entra la parte? Un fregaccio. – 617 2, 13| incoraggiarmi a studiare l’italiano. C’è da darsi al diavolo. Posso 618 2, 13| non dirai che in una casa c’è tutto il confortabile, 619 2, 13| confortabile, per dire che c’è ogni comodità e ogni agio; 620 2, 13| Abbiamo preso l’aire e non c’è più freno per tenerci, 621 2, 14| bruscamente: – Anche lei! Ma non c’è che il nostro paese dove 622 2, 14| designar nuove cose, non c’è da discutere: bisogna usarle; 623 2, 14| in cammino; nella quale c’è chi si spinge alla testa 624 2, 14| non è capìta dai più, non c’è da tentennare: poichè si 625 2, 14| straniere già divulgate c’è chi propone di sostituire 626 2, 14| immaginazione sua; ma non c’era verso di sconficcargliela 627 2, 14| aaamato aaamar perdonaaa! Ma c’è da slogarsi le mascelle! – 628 2, 14| È un’altra nuance; non c’è il senso comico; è un’altra 629 2, 16| la molla d’un gibus. E c’è chi parla di sistemarsi 630 2, 16| un incendio. Che bisogno c’è di verificare che una casa 631 2, 16| Riguardo a questi, quello che c’è di più curioso per me è 632 2, 16| serve in tutte le salse. C’è persino chi ama i maccheroni 633 2, 16| e civile idiosincrasia. C’è chi ne va matto. Ma anche 634 2, 16| voce: – Splendido! – Non c’è forza che valga più a sradicarlo. 635 2, 16| sradicarlo. Come fanatico. Che c’entra la superstizione religiosa? 636 2, 17| Ma non dovresti stupire. C’è dei poveri diavoli che 637 2, 17| come un malanno. Vedi se c’è uno su cento dei necrologisti 638 2, 17| esodo dei villeggianti! Non c’è che un’altra eleganza che 639 2, 17| una filastrocca. Ma no, c’è un altro luogo comune che 640 2, 17| dove diamine tu voglia, che c’è del marcio in una banca, 641 2, 17| Amleto e la Danimarca? Io c’inverdisco, parola d’onore.~ ~ 642 2, 18| quello che tu scrivi. Ma c’è il difetto che è in tutti 643 2, 18| Scrive da maestro; ma.... non c’è caso di vedergli una volta 644 2, 18| costruzione delle parole. C’erano insomma nella loro 645 2, 18| e un vigore ammirabile; c’era una franchezza, un far 646 2, 18| e su su, e quel che non c’entra semina, movendo i polpastrelli 647 2, 18| la donna e ella voi. – Io c’avrei rificcato un conforti. 648 2, 18| anche quelle di cui non c’è esempio negli scrittori; 649 2, 18| Prudhomme fece una risata. – Non c’è materia da farne proverbio, 650 2, 18| Non si batterà. Non c’è altro. Requiescat in pace.~ ~ ~ ~ 651 2, 19| esempio; e però voglio che c’intendiamo bene, che ella 652 2, 19| sta bene. Ma che bisogno c’è di dire: – Me lo dice lui 653 2, 19| come nelle frasi: – Non c’è cristi. – C’è dei birboni. – 654 2, 19| frasi: – Non c’è cristi. – C’è dei birboni. – Malati non 655 2, 20| prolissità, con la quale non c’è eloquenza nè stile.~ ~Non 656 2, 20| trovare ogni sera; perchè non c’era cristi, egli ci voleva 657 2, 20| Ne fummo dolenti; ma non c’era rimedio. Pochi mesi dopo, 658 2, 21| poeta vivente, quello che c’è di più vivido e più frizzante, 659 2, 21| generose speranze italiane. C’è bisogno di raccomandarti 660 2, 21| cosa più difficile a dire. C’è bisogno di rammentarti 661 2, 21| signore, o con signore. Non c’era caso che con queste gli 662 2, 21| tutti più o men bene, se c’è uno che parla benissimo. 663 3, 1| nel linguaggio di ciascuno c’è di differente da quello 664 3, 3| ai due stili, non è vero? C’è in ogni letteratura due 665 3, 3| natura del cervello umano. C’è quello più spontaneo, che 666 3, 3| affacciati alla mente. E c’è lo stile che, con un lavoro 667 3, 4| O non riconosce lei che c’è una quantità di modi e 668 3, 4| quella norma ai giovani c’è un pericolo: di farli cadere 669 3, 4| nella volgarità.~ ~– Ma c’è un pericolo anche nel combatterla, 670 3, 5| ispirazione, senza la quale non c’è spontaneità, e accetterai 671 3, 5| s’affaccia alla mente.~ ~C’è ancora un’altra ragione, 672 3, 6| se un legame naturale non c’è, perchè ce lo vuoi mettere?~ ~ 673 3, 7| noia al lettore! – Ma che c’è di più uggioso del tic 674 3, 7| piacevole. Questi periodi non c’è ragione mai che finiscano, 675 3, 7| cemento nè incastro; non c’è in questo periodare nè 676 3, 8| ti par rapido, perchè non c’è nessuna oscurità che ti 677 3, 8| musicali; ma che differenza! C’è in quelli più suono che 678 3, 8| il suo valore; eppure non c’è da secoli fra le migliaia 679 3, 8| quale, ch’io sappia, non c’è ancora esempio.~ ~ ~ ~ 680 3, 10| orecchio. Per questo non c’è bisogno di forzare il pensiero, 681 3, 10| aria: – Benissimo!~ ~O che c’è un grammofono qui? Chi 682 3, 10| detto giusto?~ ~Eh sì, non c’è a ridire, pur troppo.~ ~ 683 3, 11| lungo il cammino; perchè non c’è studio che risvegli e rimescoli La maestrina degli operai Paragrafo
684 1 | voce e atteggiamento: «Che c'è?» le domandò. «Cos'hai? 685 1 | vedessi. Ma non è il peggio. C'è sempre un branco d'uomini 686 1 | tutti fratelli e cugini. C'è anche dei caporali. E si 687 1 | cantonata, durante la lezione, c'è una dozzina d'alunne, tutte 688 1 | vicine alle finestre, che non c'è più verso di tenerle. Non 689 1 | un alterco sul viale, non c'era più modo di trovarlo: 690 3 | cuori di fanciulli. Non c'è che a trovar la via d'arrivarci, 691 3 | perché nella seconda non c'erano uomini fatti. La Varetti, 692 3 | parte, non credeva punto c'egli tenesse la disciplina 693 3 | incominciavano. «Saprà» disse «che c'è un nuovo iscritto.»~ ~La 694 4 | ai bimbi, di giorno. Non c'erano ancora, che sei o sette 695 5 | che si fosse immaginata; c'eran dei visi di galantuomini, 696 7 | gravemente malato.~ ~Non c'era che a percorrere il viale 697 7 | da un sedile di pietra. E c'era appena arrivata quando 698 7 | guardandosi intorno. «Non c'è nessuno… Mi dia un bacio.»~ ~ 699 13 | conosceva l'amico, e non c'era da scherzare. Ma la Varetti 700 15 | Perché è la scuola, non c'è che dire.»~ ~Qui, come 701 16 | Continuava a nevicare. Sul viale c'era già un palmo di neve. 702 16 | in tuono rispettoso:~ ~«C'è la neve, io le faccio la 703 16 | quasi svenuta.~ ~«Cosa c'è?» domandò la donna, spaventata.~ ~« 704 17 | vederla triste. «Cos'hai? Che c'è stato? Perché sei pallida? 705 17 | parlare. «Capisco, l'affronto c'è stato egualmente. Però… 706 17 | sacco di notizie torinesi: c'era un matrimonio nella scuola 707 18 | avesser saputo che con lui c'era da correr dei rischi. 708 19 | fama fra i suoi scolari. Ma c'era anche di peggio. Quella 709 23 | diventasse matto, che non c'era più modo di averne bene, 710 25 | delitto per causa tua. E c'è un mezzo solo. Tu devi 711 25 | ordini tu, t'obbedirà. Non c'è altra via. Tu lo devi far 712 27 | fulminando occhiate sui banchi, c'era da prevedere che avrebbe 713 28 | della spina, capisci; non c'è più niente da fare.» Messo Marocco Parte
714 1 | non so che di scucito che c’è sempre nei discorsi di 715 1 | miglio, e che coll’ambasciata c’erano dei pittori italiani, 716 1 | quasi sempre malinconico, c’è qualcosa che a poco a poco 717 1 | soprabito sbottonato.~ ~ ~ ~Non c’è in tutta Tangeri nè un 718 1 | bianchi; dietro di loro, c’erano i servi incappucciati; 719 1 | strane, era stranissimo. C’era un po’ della decorazione 720 1 | boccone, il nostro ospite c’interrogava umilmente collo 721 1 | Il Ministro del Belgio c’invitò ad assistere allo 722 1 | della partenza. In somma, c’era da prevedere che sarebbe 723 1 | prima della partenza.~ ~C’eravamo tutti. Erano arrivati 724 1 | consolare d’Italia a Mazagan. C’era il medico della carovana, 725 1 | campo di colori bizzarri. C’era da fare un bazar tra 726 2 | rimaneva a desiderare? Ma non c’è felicità intera sulla terra. 727 2 | smaniosa del comando. Non c’era bisogno di nessun’indicazione, 728 2 | abbattuto. Quella salita c’era stata annunziata fin 729 2 | mezzo miglio dalle tende c’erano due gruppi di capanne 730 2 | dieci parole che dicesse, c’entrava el señor ministro. 731 2 | protegga! — pensai — qui c’è una donna. — Un curioso! — 732 2 | lui che cantava. Nel mezzo c’era un vassoio con un bel 733 2 | strada.~ ~Nella tenda vicina, c’erano il medico e il dracomanno 734 2 | A pochi passi di là, c’era la tenda del comandante 735 3 | pensieroso. Vicino a noi c’era una tela di ragno smisurata, 736 3 | fiori altissimi che quasi c’impedivano[143] il passo. 737 3 | assordavano, ci abbagliavano, c’innamoravano, facevano disperare 738 4 | banda.~ ~Dopo pochi minuti c’incontrammo.~ ~Ah! chi non 739 4 | che aspettano compratori. C’innoltriamo per altre strade. 740 4 | strade. Ogni cento passi c’è una gran porta arcata che 741 4 | sotto una porta a volta, c’innoltriamo per un labirinto 742 5 | verso l’accampamento. Non c’era da dubitarne: era il 743 6 | e sapeva che in Italia c’eran tre città che si chiamavano 744 6 | strisce nere, gli scarabei c’erano a mucchi, le cavallette 745 6 | faceva la nomenclatura. C’era, tra gli altri, la cicindela 746 6 | cantare e a ballare, e non c’è che una buona musica, ma 747 6 | dalla sola scorta di Fez, c’innoltrammo nella terra dei 748 7 | lasciarsi rubare; e poi non c’è rosa senza spine. I padri 749 7 | ha il suo genere proprio: c’è il ladro di biade, il ladro 750 7 | audacia è incredibile. Non c’è accampamento di carovana, 751 8 | quelle faccie patibolari che c’eravamo figurate! — V’era 752 8 | all’accampamento.[225]~ ~C’era un centinaio d’arabi, 753 9 | cavallo, mancò un pelo che non c’investisse e ci buttasse 754 11 | Nelle stanze principali c’erano tappeti ricamati d’ 755 11 | Maledetti questi Cristiani! Non c’è più un angolo del Marocco 756 11 | nel giardino, per le scale c’erano soldati accovacciati, 757 11 | Entriamo nei bazar. Per tutto c’è folla. Le botteghe, come 758 11 | quadrate. Di là dalle colline c’è una corona di monti. Il 759 11 | vicende strane e tremende! E c’era fors’anche, sotto quel 760 11 | spremevamo dei limoni che c’eravamo portati in tasca; 761 11 | della schiera dei cavalli, c’era una piccola carrozza 762 11 | fece tornare indietro e c’indicò col bastone il punto 763 11 | diie (è un bell’uomo, non c’è che dire); ma bisognerebbe 764 11 | viaggiare (parole testuali) dove c’è l’istruzione.~ ~Questo 765 11 | qualcosa di diabolico. — Ma non c’è nulla! — esclamarono tutti 766 11 | uomo la stava osservando. C’erano vecchie, giovani, bambine 767 11 | vedono quest’altra qua? — E c’indicò una bambina più piccola. — 768 11 | qualche ferro nel Mellà! — C’è di tutto; il difficile 769 11 | il difficile è trovare. C’è, per esempio, una carrozza; 770 11 | all’Imperatore. Si dice che c’è pure un pianoforte; lo 771 11 | botteghe. Una candela? — Non c’è, — rispondono; — ma ve 772 11 | aveva uno tempo fa, se non c’inganniamo, il tale dei tali; 773 11 | spinte, e allora bisogna che c’entri il bastone. Ogni pennellata, 774 11 | per le prime. Ieri poi (c’ero presente) gli si accostò 775 11 | lo dividesse fra tutti. C’era da ridere a vedere gli 776 11 | fianco, che ci sorreggeva e c’indicava dove mettere il 777 11 | mettere il piede; il che non c’impedì di battere molte patte 778 11 | nel giardino del palazzo. C’era una folla di parenti, 779 11 | stato che, a descriverlo, c’è da non esser creduti. Non 780 11 | chiara e sicura: — Non[356] c’è altro Dio che Dio e Maometto 781 11 | egoista.[377]~ ~* ~ ~Non c’è dubbio che questa gente, 782 11 | spesso delicato e malsano, c’è da dubitarne. L’eccesso 783 11 | fosso, in fondo al quale c’erano alcuni piccoli fori. 784 11 | In fondo alla tana c’era Arusi ritto, immobile, 785 11 | terra o fra le rovine, non c’è mezzo d’averne, poichè 786 11 | regnante abbia tolto l’uso, che c’era altre volte, di accompagnare 787 11 | piuttosto che sdegno. E non c’è bisogno di grande perspicacia 788 11 | in un luogo appartato, c’era una ventina d’uomini 789 11 | complimenti, non risposi.~ ~— C’est comme ça, — continuò 790 11 | Non sapete dunque che c’è stata una gran guerra tra 791 11 | disse con un certo sforzo: — C’est égal... je n’ai plus 792 12 | Arzilla a Ain-Dalia, dove c’eravamo accampati la prima 793 12 | tutta la popolazione. Là c’era un ponte di muratura, 794 12 | cinquanta passi dal ponte, c’era una gran muraglia diroccata, 795 12 | del Sultano, — disse, — c’è un altro palazzo, tutto 796 12 | altra porta di ferro e poi c’è ancora una porta di ferro. 797 12 | Dopo queste tre[440] porte, c’è un corridoio basso e oscuro, 798 12 | misterioso rispetto.~ ~— C’era una volta un re di Mechinez, — 799 12 | gradevole sorpresa. Mechinez che c’immaginavamo più malinconica 800 12 | mostrata che curiosa, e c’era parso anzi che ci guardasse 801 13 | mattina, visto a cavallo, c’era parso un[458] bel ragazzo; 802 13 | trovato, forse perchè non c’era, il tesoro che si cercava, 803 13 | trovasse un tesoro che pure c’era; di schiavi uccisi e 804 14 | alcuni di questi gruppi c’era uno che raccontava una 805 14 | psicologiche.~ ~Vicino a noi c’era un soldato seduto sulla 806 14 | domandò più volte se non c’era pericolo d’incontrare 807 14 | pensai; — questa volta non c’è scampo; è una banda.~ ~ 808 14 | gridò il cuoco.~ ~— Non c’è bisogno — risposi. Il vecchio Olanda Parte
809 1 | che gli abitanti, poichè c’è gente tanto ardita da starvi, 810 1 | fruttare la terra; la terra non c’era; dovette crearla. Erano 811 1 | Stati d’Europa quello dove c’è più istruzione popolare 812 2 | come per assicurarsi che c’erano ancora. Pareva di attraversare 813 3 | ponte in aria. Domandai che c’era, uno sconosciuto mi rispose 814 3 | una, dall’alto al basso, e c’è da divertirsi come dinanzi 815 3 | una città o un porto, se c’è più terra o più acqua, 816 3 | più terra o più acqua, se c’è più bastimenti o più case.~ ~ 817 3 | cattedrali, in fine, dove c’inginocchiammo da fanciulli 818 3 | trova il fatto suo. Non c’è bisogno di dire che i liquori 819 3 | che si desina in Olanda c’è una sorpresa curiosa al 820 3 | chi la credesse una fiaba, c’è un fatto che può indurre 821 3 | veduti, il che prova che non c’è affatto l’uso di andare 822 4 | chiesa guardando qua e là se c’erano i famosi nidi delle 823 4 | però sempre viva, e non c’è viaggiatore che scriva 824 4 | tale che di cosa simile non c’è forse memoria alcuna antica 825 4 | assassinarlo. Oltre a questi, c’era da qualche tempo un giovane 826 4 | olandese. Nei nostri paesi non c’è la vera casa; non ci sono 827 4 | più padroni della casa. C’invadono le stanze, ci scacciano, 828 4 | cambiare di continuo; che non c’è più modo di tirare innanzi. 829 4 | Prima di tutto,” continuò, “c’è il guaio che, per poco 830 4 | quando sopra una porta c’era un annunzio di nascita, 831 4 | e via discorrendo. Uso, c’è da credere, molto antico, 832 5 | vecchia sola. Su parecchi, c’era al timone una donna con 833 5 | dell’orticultura. — Qua e là c’era qualche bella vacca bianca 834 5 | scansavano per lasciarci passare. C’erano di tratto in tratto 835 5 | giù per le spalle, e non c’è anima nata che le guardi. 836 5 | quasi; e quel che si vede, c’è da scommettere nove volte 837 5 | in un paese protestante, c’è molta ipocrisia.” Sarà; 838 5 | ci manca la scuola. Non c’è nulla di più falso in Olanda 839 5 | Museo del Louvre, quando c’era la manía di classificare 840 5 | Nei suoi quadri infatti c’è una vita, un’azione, direi 841 5 | padroncina; nella sala da pranzo c’era un microscopico servizio 842 5 | compagnia di lilliputti; c’era la biblioteca, un gabinetto 843 5 | marionetta ordinaria. Ma c’era un guaio: la casetta 844 5 | quasi al soffitto, così che c’è chiaro come nel mezzo della 845 5 | vuol dire una cosa, non c’è potenza in terra che gliela 846 5 | barriera, si entra, non c’è nessuno, le porte son chiuse, 847 5 | di cui trent’anni fa non c’era traccia. Dopo un miglio 848 5 | difese e la neve irrompe, c’imbianca e ci agghiaccia 849 5 | risponde: — Alla ventura. — C’inoltriamo in mezzo alle 850 5 | dove vive, che cosa fa? Qui c’è sotto qualche diavoleria; 851 5 | in tempo, in quella casa c’è qualche stregoneria, badate 852 5 | amico. La porta s’apre, non c’è nessuno; saliamo per una 853 5 | alle dune, ora che scrivo, c’è ancora, domanderei dieci 854 5 | sfolgorante saluto.~ ~Quando c’è la neve indurita, si fan 855 5 | occhi chiusi, si direbbe che c’è appena un terzo della gente. 856 5 | detto: — debbo andare, — non c’era caso che cangiassero 857 5 | dieci anni, e in quei pochi c’entra per lo più un ufficiale 858 5 | convennero nel dire che non c’è forse altro Stato d’Europa, 859 5 | accanto alla Bibbia. Non c’è capanna di contadino nella 860 5 | movimento letterario; e c’è invece grandissimo. È incredibile 861 6 | piazza. E tra quegli abitanti c’era l’illustre storico Giovanni 862 7 | punto solitario ed ombroso, c’è un piccolo monumento posto, 863 7 | l’entrata del bosco, dove c’è un Museo di Pittura olandese 864 7 | Sappia dunque che in Haarlem c’è un ricchissimo museo d’ 865 7 | concorsi scientifici; — che c’è una fonderia celebre di 866 8 | da molti ponti, nel quale c’è un parco, un giardino zoologico, 867 8 | pericolo, in ogni caso, non c’è miglior rifugio che il 868 8 | piazza del Boter Markt, dove c’è una statua gigantesca del 869 8 | Inghilterra.~ ~ ~ ~Ad Amsterdam c’è il più bel Museo di Pittura 870 8 | serviti della stessa frase: C’est écrasant. Un gran movimento 871 8 | riflette una scena reale. Non c’è unità, non ci son contrasti, 872 8 | di villaggio. In questo c’è tutto il Brouwer. È una 873 8 | sue acque; e quando non c’è altro, non manca mai lo 874 8 | chi passa. La sera poi, c’è la strada chiamata Kalverstraat, 875 10 | campanile. Guardo intorno: non c’è che un bambino sdraiato 876 10 | inoltrai nel villaggio. Non c’era anima viva nè per le 877 10 | il fumo. Sur un tavolino c’era un calamaio di rame, 878 10 | quali faceva la pulizia. C’era da farne una bottega: 879 10 | Dinanzi a tutte le case c’erano, e se ne vede ancora 880 11 | piccole città delle quali non c’è nemmeno la pianta nelle 881 11 | navi millionarii, e che non c’è famiglia senza pane, nè 882 11 | ereditario, ora czar, nel 1839, e c’è sotto una strofa d’un poeta 883 12 | Ruyter. A oriente della città c’è un folto bosco che[373] 884 12 | sentimento che lo sguardo. Non c’è nulla che sconforti di 885 12 | rispose con un gesto che non c’era vettura. Ebbene, pensai, 886 12 | gesticolando, gli domandai se c’era un facchino. Mi rispose 887 12 | facchino. Mi rispose che non c’era facchino. Gli domandai, 888 13 | terra. Un po’ più oltre c’è un ampio polder[385] inondato, 889 14 | ora si stende il golfo, c’era una vasta regione sparsa 890 14 | doveva essere una foca, c’è da buscarsi una presa di 891 14 | Sul ponte di sbarco non c’era che qualche marinaio 892 14 | Questo banco di sabbia c’è infatti, e si chiama Vrouwensand, 893 15 | condusse in un club, dove c’intrattenemmo fino all’ora 894 15 | e di mercanti di burro, c’era un concerto dato da quattro 895 15 | Una casa abbastanza grande c’è,” mi rispose: — Una! — 896 15 | Accanto a questa casetta, c’era un fienile formato di 897 15 | bovine. Per ogni ettare c’è una vacca da latte, e in 898 15 | della casa dei contadini. C’entrammo, e non fu piccola 899 15 | tutt’e due le mani; “non c’è montagne.”~ ~Dopo qualche 900 15 | capito che razza di contadini c’è in Olanda? E dico, potrei 901 16 | il solo po[454]vero che c’era, è morto pochi giorni 902 16 | prosperità del loro stato, c’è in Groninga un popolo di 903 16 | notte, da solo a sola, e non c’è nè padre nè madre che vi 904 17 | tutte sur una sola fila, non c’è nulla di simile agli altri 905 17 | popolosi e floridi dove non c’era nè legno, nè pietre, Primo maggio Parte, Capitolo
906 1, I| operaio vecchio e tranquillo, c'era da credere che lo festeggiassero 907 1, I| solito di quell'ora: non c'era nessun capannello; coppie 908 1, I| che abbassò gli occhi —, c'erano anche delle donne, 909 1, I| quanto si può pretendere. Non c'è ragione perché si sprofondi 910 1, I| soggiunse: — Oggi, dunque, c'avremo la ribellione delli 911 1, I| ma questa commozione che c'è già da un mese nei governi, 912 1, I| quistione delle otto ore, c'è il socialismo intero che 913 1, I| anarchico, una faccia... C'eran secondo lui, certe faccie 914 1, I| remotissimo. Ma ora che c'era un giorno fisso, che 915 1, I| raffittire la gente; ma non c'erano ancora attruppamenti. 916 1, I| rispose il Moretti — dove non c'è malcontento non c'è progresso. — 917 1, I| non c'è malcontento non c'è progresso. — Rimase un 918 1, I| guardavano a vicenda, e intorno. C'erano crocchi di donne e 919 1, I| tra lui e suo figlio non c'era simpatia.~ ~Il Geri finì 920 1, I| amplesso preventivo. Non c'è altro mezzo di salvare 921 1, I| di malumore.~ ~— Eppure c'è del buono nell'idea — osservò 922 1, I| degli operai; ebbene che c'era da temere? No?... Volevano 923 1, I| conversazione dei muratori. C'eran dei tipi!~ ~Ma l'offerta 924 1, I| Il Bianchini accorse: c'era una compagnia di bersaglieri 925 1, I| parevano i più giovani, fra cui c'eran dei ragazzi. Tutta quella 926 1, I| gli averi di tutti, non c'erano che quelle poche file 927 1, I| distruggere ogni cosa non c'era che a superare quel piccolo 928 1, I| rispettato e amato gli operai? C'era forse un soldo del suo 929 1, I| accorsero ansiose a domandare se c'erano stati dei morti — Ma 930 1, I| è coperto di vetri: non c'è più un lampione intero. 931 1, I| i portici deserti. Solo c'eran varie finestre delle 932 1, I| avrebbe fatto peggio, che c'era qualche forza immensa 933 1, II| in ogni occasione. — Non c'è rimedio — ripeteva. Per 934 1, II| così non è sempre stato. C'era la schiavitù e il servaggio, 935 1, II| servaggio, e non ci son più; c'era il feudalesimo, c'era 936 1, II| più; c'era il feudalesimo, c'era il dispotismo, e sono 937 1, II| dispotismo, e sono scomparsi; c'era l'ineguaglianza civile 938 1, II| del numero minore, fin che c'è da una parte chi ha tutto 939 1, II| trovano già a mezza via, e non c'è uno su mille degli altri 940 1, II| persuaso che a tutto questo c'è rimedio, come altri millioni 941 1, III| rassomiglianza di sintomi che c'è fra il nostro tempo e gli 942 1, III| scalzare i propri privilegi. C'eran gli stessi stranissimi 943 1, III| di sostanze infiammabili: c'è da tremare anche d'un cerino. 944 1, III| la rivoluzione francese c'è l'analogia nei sintomi, 945 1, III| riconoscendola. Oramai non c'era che a prepararsi l'animo 946 1, V| mandato a casa i fogli che c'erano.~ ~Parlando, s'era 947 1, VI| per la Quistione, perché c'era bisogno di giornalisti 948 1, VII| affettuosa eloquenza, poiché non c'è cosa che persuada tanto 949 1, VIII| persuasa, che «sentiva» che c'era un errore. E concluse: — 950 1, VIII| momento con la sua. Ma non c'era di più, e ne ringraziava 951 1, VIII| sguizzò di mano, dicendo: — C'è la signora Luzzi che guarda 952 1, VIII| nella signora Luzzi, vedi, c'è la stoffa d'una socialista.~ ~ 953 1, IX| Moretti. — Capiranno... c'è dissenso d'idee... se si 954 1, IX| profondeva ogni anno quanto c'entrava. E in mezzo a quella 955 1, IX| Verrà il Commendatore? — Non c'è ancora il Commendatore? 956 1, IX| prosperità materiale; non c'è moralità che resista alla 957 1, IX| provato, d'altra parte, che c'è dieci volte più poveri 958 1, IX| dilatò gli occhi.~ ~— Non c'è libertà di concorrenza —, 959 1, IX| proprio figliuolo. Per lui non c'era altro rimedio ai mali 960 1, IX| produzione degli affamati, non c'è altro. Tutti i nostri mali 961 1, IX| No, signor dottore! Non c'è un uomo di troppo sulla 962 1, IX| salari dei lavoratori non c'è che diminuire l'offerta 963 1, IX| collettiva! Dei del cielo! C'è ancora qualcuno che ne 964 1, IX| diritto al lavoro. — Non c'è senso comune! — disse il 965 1, IX| della vita migliorata?~ ~— E c'è bisogno che io glielo spieghi? 966 1, IX| aspettare e può muoversi. Non c'è libertà reale di contratto 967 1, IX| allora?~ ~— Ma l'ingiustizia c'è egualmente, e patentissima. 968 1, IX| Negherai, professore, che c'è un gran numero d'industriali 969 1, IX| Quale più sacro diritto? C'è qualche diritto superiore 970 1, IX| calma gli fu possibile — C'è latrocinio, c'è spogliazione 971 1, IX| possibile — C'è latrocinio, c'è spogliazione quando si 972 1, IX| egoismo, che ci accieca e c'infradicia tutti. Nessuno 973 1, IX| fortuna, signor genero, c'è ancora della polvere e 974 2, II| che aveva molto patito. C'era del mistero nella sua 975 2, III| quali fatti s'immaginava. C'eran due ingegneri, un impresario 976 2, III| un altro paio di maniche: c'era il rischio di pigliarsi 977 2, III| ribatté: E poi, mi scusi, c'è contraddizione. Se un socialista 978 2, III| dei due ingegneri — Non c'è bisogno di ricorrere alle 979 2, IV| avvenuto. Fra lui e il Geri c'era stata sempre un'antipatia 980 2, V| parole strascicate. Già, c'erano i socialisti, ora. 981 2, V| ingiustizia odiosa a cui non c'era riparo. E ragionando 982 2, V| del caffè e delle salse. C'erano i padroni di casa, 983 2, VI| dicendogli: — Signor professore, c'è un uomo. — Aveva essa pure, 984 2, VI| per tutto, affermava che c'era una lega d'industriali 985 2, VII| spirito umano. Comprese che c'era un abisso fra quell'uomo 986 2, VII| Fuor di queste due, non c'è altra anarchia che non 987 2, VII| opinione pubblica, poiché non c'è altro che la violenza che 988 2, VIII| esclamando: — Che gente! — e c'era sottinteso: — Sono i 989 2, VIII| capiva, né poteva capire. C'era in fondo all'anima sua 990 2, VIII| levarsi più in alto. E non c'era ragione che valesse a 991 2, VIII| presto. Un giorno, mentre c'era nello studio un fabro 992 2, IX| la feccia del popolo, che c'è veramente, come c'è una 993 2, IX| che c'è veramente, come c'è una feccia delle alti classi; 994 2, XII| in collera?~ ~— Papà non c'entra —, rispose — Ma sono 995 2, XII| disse dolcemente — che cosa c'è? — E guardando l'uno e 996 3, II| gridando: — I disoccupati! — C'è una rivolta! — Si ammazzano! — 997 3, III| possibile! E capirà che non c'è nulla di più funesto che 998 3, IV| lavoro dei ragazzi?~ ~Non c'era più dubbio: era stato 999 3, V| impossibile! E assurdo! — Non c'è assurdo in amore —, sentenziò 1000 3, V| di me, nella mia classe, c'è una legione; e i nostri