Edmondo De Amicis: Raccolta di opere
Edmondo De Amicis
Costantinopoli

GALATA

[Hasskioi]

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 [Hasskioi]

Andando innanzi, sempre lungo la riva del Corno d’Oro, scendiamo in un altro sobborgo, vasto, popoloso, d’aspetto strano, dove, fin dai primi passi, ci accorgiamo di non essere più in mezzo ai musulmani. Da ogni parte si vedono bambini coperti di gore e di scaglie che si ravvoltolano per terra; vecchie sformate e cenciose che lavorano colle mani scheletrite sugli usci delle case ingombre di ciarpame e ferravecchi; uomini ravvolti in lunghi vestiti sudici, con un fazzoletto in brandelli attorcigliato intorno alla testa, che passano lungo i muri in aspetto furtivo; visi macilenti alle finestre; cenci appesi fra casa e casa; strame e belletta in ogni parte. È Hasskioi, il sobborgo israelitico, il ghetto della riva settentrionale del Corno d’Oro, che fa fronte a quello dell’altra riva, al quale lo congiungeva durante la guerra di Crimea un ponte di legno di cui non rimane più traccia. Di qui comincia un’altra lunga catena di arsenali, di scuole militari, di caserme e di piazze d’armi, che si stende fin quasi in fondo al Corno d’oro. Ma di questo non vedemmo nulla perchè ormai non ce lo consentivano le gambe, la testa. Già tutte le cose vedute ci si confondevano nella mente; ci pareva di essere in viaggio da una settimana; pensavamo a Pera lontanissima con un leggiero sentimento di nostalgia, e saremmo tornati indietro, se non ci avesse trattenuto il proposito fatto solennemente sul vecchio ponte, e se Yunk non m’avesse rianimato, secondo il suo solito, intonando la gran marcia dell’Aida.

 

 


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