IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
[6]
Avevano, lei e la Zibelli, una donna
di servizio fra tutt'e due, e una stanza che serviva di salotto comune. Da una
parte del salotto c'era la camera della Pedani, dall'altra quella della sua
amica, diversissime fra loro, come le indoli delle due persone. Quella della
Zibelli era tenuta con molt'ordine, ornata di quadretti a pastello dipinti da lei
in altri tempi, e d'una profusione di lavori d'uncinetto e di traforo, di fiori
finti di carta e di cuoio, di paralumi, di guernizioni e di ninnoli, fatti pure
dalla sua mano; fra cui vari scaffalini coperti di tendine ricamate, nei quali
eran mescolati ai libri scolastici molti romanzi francesi; poiché, secondo le
lune, essa si chiudeva rigidamente nella scuola e nella pedagogia, come in un
chiostro intellettuale, per dimenticare il mondo e le sue tentazioni, o si
buttava con tutta l'anima alle letture di fantasia. Nella camera della Pedani,
all'opposto, c'era sempre l'arruffio d'un magazzino di rigattiere: vestiti
gettati qua e là; delle «bluse» da ginnastica, di rigatino oscuro, appese a dei
chiodi; in un canto un bastone Iager, due paia di manubri sotto il letto, degli
zoccoli da esercizio a piè dell'armadio, e sparpagliati un po' da per tutto
numeri del «Nuovo agone», del «Campo di Marte», della «Palestra di Padova», del
«Gymnaste Belge» e d'altri giornali della stessa famiglia. A capo del letto,
accanto a un calendario scolastico stracciato, pendeva dal muro, dentro una
cornice dorata, una iscrizione calligrafica, regalatale dalle sue alunne, di
due versi del Parini:
Che non può un'alma ardita
Se in forti membra ha vita?
La libreria era un monte di volumi scuciti sopra un
tavolo coperto da una gazzetta, una collezione tutta ginnastica di prontuari,
di manuali, d'atlanti, di letteratura meloginnica, di opuscoli sull'igiene, sul
nuoto, sul velocipedismo, e di pubblicazioni del Club alpino; poiché la sua
passione per la ginnastica abbracciava tutte le discipline fisiche del genere
umano. Ma quello che dava alla sua camera un aspetto curiosissimo era un gran
numero di ritratti, tolti i più da giornali illustrati e appiccicati alle pareti,
come in una bottega di venditor di stampe. Oltre al Baumann, che campeggiava,
c'erano i ginnasti italiani più benemeriti; il Gallo di Venezia, il Pizzarri di
Chioggia, il Ravano di Genova; sopra questi, il Ravenstein, il Nestore dei
ginnasti tedeschi; Firmino Lampière, l'uomo vapore; una fotografia del
Bargossi; un ritratto in oleografia di Ida Lewis, decorata della medaglia d'oro
dal Congresso degli Stati Uniti per aver salvato dei naufraghi; ed altri a
decine. Questo strano bazar le serviva da camera da letto e da scrittoio, e
perfino da palestra e da scuola, poiché lì faceva ogni giorno i suoi esercizi
appena levata e dava le sue lezioni particolari. Ed era anche un secondo
salotto per tutt'e due, perché, quando erano in buon accordo, ci veniva ogni momento
la Zibelli, attirata dalla bizzarria di quel disordine, a far quattro
chiacchiere con la sua amica.